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Autore: ColePrince24601    10/01/2022    0 recensioni
[Lettera al re]
L'ultima lettera di Foldo a Jussipo. Un fiume di sentimenti che si riversano in poche tristi righe.
[SPOILER di fine serie - Angst]
Genere: Angst, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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[ Lettera al  Re ]

Mi ricordo bene quel giorno, ero nervoso e tra quello e il sole sudavo molto. Stendardo in mano cavalcavo con gli altri aspiranti cavalieri per le vie della città. Il respiro pesante e il rumore degli zoccoli sulla pietra. Ricordo tutto perfettamente, esattamente come mi ricordo di te. Il destino ci volle al fianco in quella mattina, non so se lo notasti ma eri accanto a me. Sembravi così sicuro, no anzi, eri così sicuro con il mento alzato e lo sguardo dritto al mastio. Mi desti coraggio te lo devo dire e mi calmai impugnando la spada con la mia solita spavalderia durante il torneo.

 Già proprio quella spada per cui mi hai fatto tanto i complimenti.

Faccio fatica a parlare con le persone, finchè non le conosco, forse è il mio istinto da cavaliere a rendermi talmente diffidente. Eppure, tu mi hai parlato, hai cantato così tanto e gelosamente ho desiderato che la tua musica fosse solo per me. Non dico sia stato a prima vista, non montarti la testa, ma sentì un qualcosa in fondo allo stomaco quando iniziammo a viaggiare insieme. Passavo ore cavalcando alle tue spalle, osservando con dovuta minuziosità ogni laccio del tuo corpetto, ogni piega della tua blusa. Sei molto bello sai? Hai un bel profilo, occhi profondi, capelli morbidi, una buona postura e delle proporzioni … giuste? Non come me che sono più lungo che altro. Vorrei essere più poetico in questo scritto, vorrei farti capire cosa provo ma è così difficile. Vederti cercare il mio sguardo in difficoltà come se potessi dare risposta al tuo cuore. In piedi a un passo da me mentre affrontiamo il mondo, quante volte avrei voluto allungare la mano e prenderla. Ho dubitato di tutto ma non di te. Mai di te. Porto nel mio cuore le notti accanto al fuoco. Quando mi invitasti a parlare, a raccontare una storia come una madre uccello fa con i suoi piccoli (cosa sto scrivendo …) e con le tue note mi accompagnasti. Il tuo sorriso brillava con la luce della luna e sono abbastanza sicuro di averti fatto spaventare alla fine della storia cuor di leone. 

Poi c’è stata quell’altra notte, la nostra prima e la nostra ultima. Non mi ero mai sentito così con qualcuno, non mi ero mai innamorato, confessato, non avevo mai tolto la corazza per nessuno. Lo sentivo sai? Non serve avere poteri magici per questo, ho percepito nell’aria che tu volessi farlo, che anche tu lo volessi, con me. Mi sono spinto per baciarti Jussipo e tu mi sei venuto incontro. Era proprio come il momento di silenzio prima di un duello e poi, la gioia quando si ha vinto. Abbiamo parlato molto della morte quella notte ma non ci ho mai sinceramente creduto. Scherzavo sul fatto che era la nostra ultima eppure … ti ho baciato ancora, e ancora mi sono nutrito del tuo respiro senza riuscire a smettere di sorridere. Senza smettere di essere felice. Non potevo e non dovevo chiedere di più. Per me era un sogno averti con me anche nei sentimenti. Insieme fino alla fine ammirando l’alba dell’ultimo giorno. 

Sono stato stupido vero? Non ho potuto fermarmi, non avrei dovuto innamorarmi di te. Eppure … ho lasciato che mi rapissi e che con il tuo, anche il mio cuore si fermasse. Non sono stato abbastanza forte, veloce con la mia spada per salvarti da quel colpo. Non ho potuto fare altro che rimanerti accanto, impotente mentre il mondo crollava ai miei piedi. Al tuo fianco proprio come avevi fatto tu, così vicino da sentirti ma senza poterti baciare, stringere,urlare reprimendo i miei sentimenti per te, per il bene di tutti. Mi hai guardato nei tuoi ultimi momenti, il mio riflesso specchiato nei tuoi occhi lucidi che ho visto spegnersi. Hai sorriso fino all’ultimo e lo hai fatto per me facendolo in modo che nessuno capisse. Che stupido sei stato, fino all’ultimo tu…

Ora ti ho seppellito mio amico, mio compagno. Una montagna a strapiombo sul mare dove il vento smuove l’erba e l’alba è spettacolare. Abbiamo lascito lì il tuo liuto nella speranza che un giorno io possa sentire la tua musica raggiungermi nella brezza notturna. 

Scusa forse sto esagerando vero? Abbiamo avuto solo un paio di settimane e una notte. Per me era importante. Io avrei solo voluto dirtelo che ti amo, che sei stato il mio primo amore e che per quando poco sia durato il nostro viaggio esso è stato l’esperienza più assurda della mia vita. Di positivo in essa c’eri tu. Mia Luce. Mi addolora così tanto, come una pugnalata al cuore, avere avuto un amore da così poco sbocciato e ora già finito. Averti visto morire tra le braccia. Dio, perché non ti ho stretto a me quella notte, perché non ti ho baciato una volta in più. Mi manchi così tanto, mi manca la tua voce…la tua risata, le tue battute e le tue mani. 

Racconterò la nostra storia, ti descriverò come il più bello tra i cavalieri. Capelli fantastici, liuto e tutto il resto. Ti prometto che non lascerò le tue dolci parole, il tuo coraggio e la tua musica abbandonare la mia anima. Sarai accanto a me fino alla tomba e un giorno ti raggiungerò e rideremo, ci baceremo senza che nessuna guerra ci possa allontanare. 

Scusami, scusami così tanto se non ho avuto il coraggio di dirti tutto questo e l’ho riversato in una lettera che non puoi leggere. Tu te ne sei andato come un eroe, proteggendo chi amavi e completando la tua missione e io farò lo stesso. 

Nella speranza che i miei sentimenti ti raggiungano. 

Ecco io ora, consegno questa lettera a te, oh Re del mio cuore. 

Coraggiosamente tuo, innamorato Fol.

 
   
 
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