“fanfiction scritta per la “When it's cold outsider” del gruppo facebook “Non Solo Sherlock – gruppo eventi multifandom” – venite a trovarci!: https://www.facebook.com/groups/366635016782488/

Prompt 7: La luna

La luna era alta nel cielo e, quella notte, era piena.

Non vi erano nuvole ed anche le stelle erano ben visibili.

Accanto al platano picchiatore, ormai immobile, Hermione osservava quell’enorme sfera che aveva un non so che di magico.

La guardava per cercare consiglio e per riporre in essa le sue speranze ed i suoi sogni.

Era passato parecchio tempo dalla guerra e lei era diventata la migliore insegnate di incantesimi che Hogwarts abbia mai avuto.

Aveva iniziato sola, senza nessuna guida e senza aiuto alcuno.

Era arrivata al punto che passava le notti insonni, fissando la luna e sperando nel suo aiuto.

Un’usanza tipica dei babbani e che lei, essendo per metà tale, aveva portato con sé negli anni.

Quell’abitudine era andata via via a scemare nel momento in cui, finalmente, la luna aveva esaudito il suo più grande desiderio.

Non essere più sola.

“Di nuovo qui, Granger?” domandò qualcuno alle sue spalle.

In un primo momento Hermione sussultò, in quanto sovra pensiero, poi sorrise e attese che il suo interlocutore si accomodasse al suo fianco.

“Mi piace questo posto” disse lei “E’ tranquillo e mi aiuta a pensare”

“E’ proprio questo che mi preoccupa” fu la risposta “A cosa dovresti mai pensare?”

Hermione continuò a sorridere “A noi” rispose “A quanto sono fortunata ad avere qualcuno al mio fianco e...e che questo luogo è dove tutto è iniziato”

Cadde il silenzio, mentre Hermione posava il capo sulla spalla di lui e lasciava che quei lunghi capelli neri le solleticassero le guance.

“Avevi tredici anni” rispose “E quella testa di legno di Lupin ti avrebbe uccisa”

“Ti è andata male, sono ancora qua” un sospiro e poi di nuovo lo sguardo rivolto alla luna “Severus...perché hai scelto me?”

“Non per quello che stai pensando” rispose lui, facendo arrossire Hermione

“Non leggermi la mente”

“E tu non fare domande stupide” ribatté Severus “E, soprattutto, non pensare a lei, tu non sei Lily”

Hermione si sentì mortificata.

Ovvio che lei non era Lily, ma aveva sempre pensato e temuto che Severus l’avesse scelta per via della sua mente.

Lily era a strega più brillante del suo corso e stessa cosa era stata Hermione.

Lei non voleva essere Lily, non voleva nemmeno provare ad emularla.

“Tu non l’hai dimenticata...vero?”

Severus non rispose.

Hermione capì che aveva toccato il tasto sbagliato e decise che era meglio andarsene.

Fece per alzarsi ma Severus la bloccò afferrandola saldamente per il polso.

Strinse, le fece male, ma Hermione non fiatò.

“Non l’ho dimenticata” rispose “Ma di quello sento non devo darti conto”

Hermione provò a guardarlo con aria di sfida, ma sembrava tutto tranne che minacciosa.

“Sono stato abbastanza chiaro?”

“Cristallino” rispose Hermione, riuscendo a liberarsi dalla presa e iniziando ad avviarsi verso il castello.

“Granger…” la chiamò, ma quando la strega si voltò li non riuscì a dire una parola.

Lei sospirò e riprese il cammino.

Severus si maledisse e volse lo sguardo verso la luna maledicendola e maledicendo Merlino e chiunque stesse giocando con i suoi sentimenti.

Ma perché era così difficile, per lui, amare davvero qualcuno e dimostrarlo?

“Ti amo, Granger”