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Autore: foschi    11/01/2022    3 recensioni
Le morbide tende oscillavano alla leggera brezza che soffiava dalla finestra appena aperta. Era stata lei ad aprirla: le dita dei piedi avevano sfiorato piano il pavimento di marmo bianco, così lucido da sembrare uno specchio che restituiva la sua candida figura, accarezzata da quel sole che la scaldava dolcemente, insieme a quel bianco che riluceva e rimbalzava sulle pareti – era stata una sua idea, quella di inserire quel bianco dappertutto:《Indica purezza.》
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mimi Tachikawa, Takeru Takaishi/TK
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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~ Sotto i raggi del sole ~

 

 


Titolo: ~ Sotto i raggi del sole ~

Raiting: Verde

Personaggi: Mimi Tachikawa, Takeru Takaishi

Genere: Fluff, Romantico, Slice of life

Nota dell'autore: Questa fanfiction è nata in seguito ad un sogno che ho fatto una di queste notti. È stato un flash, uno schizzo che però ho voluto provare a tradurre in fanfiction. La coppia è insolita, lo so, ma mi è piaciuta e quindi eccola qui! Spero che la fiction sia di vostro gradimento!
Buona lettura ~ ❤


 

 







  La luce di un sole già alto nel cielo illuminava l'ampia stanza dalle bianche pareti.
Le morbide tende oscillavano alla leggera brezza che soffiava dalla finestra appena aperta. Era stata lei ad aprirla: le dita dei piedi avevano sfiorato piano il pavimento di marmo bianco, così lucido da sembrare uno specchio che restituiva la sua candida figura, accarezzata da quel sole che la scaldava dolcemente, insieme a quel bianco che riluceva e rimbalzava sulle pareti – era stata una sua idea, quella di inserire quel bianco dappertutto:《Indica purezza.》
aveva detto con il suo dolce sorriso scostando una ciocca di capelli castani dietro all'orecchio.
Lei aveva sorriso:《Mi piace.》aveva sussurrato con la sua voce appena stridula.
Lui aveva sorriso, sussurrando un "pura come te" prima di baciarle l'orecchio e poi scendere giù, dal suo collo e risalire su fino alle sue labbra.

  Quella stanza era il regno del silenzio: oltre al lieve fruscio delle tende, che sembrava cullare piano il sonno del giovane sotto le coperte, non si percepiva altro e la giovane sorrise soddisfatta di non aver fatto rumore scendendo dal letto alto – le lenzuola sfatte per la notte di fuoco che li
aveva avvolti e stretti a sè fino a quando non erano crollati tra le braccia del Sonno, l'uno stretto all'altra.
Si avvicinó alla finestra aprendola un po' di più – è vero che l'aveva aperta prima, ma ora, scostando un po' le tende, poteva farsi accarezzare dai raggi di un sole ormai sorto che la illuminarono, facendola sembrare una fata, una figura che con quel mondo non aveva nulla a che fare; le ciocche castane si scolorivano nel colore del sole, la pelle sembrava avvolta da una coperta di luce, tanto era nivea e luminosa, la camicetta di raso rosa, che le scivolava sensualmente sul giovane corpo di donna accennando appena le sue forme, attirava la luce del sole come se fosse esso a ricoprirla ed il sorriso disegnato sul suo viso sembrava ancora più bello, adesso.

Due occhi cerulei la stavano guardando attentamente, come fossero gli occhi di un'aquila sulla sua preda. Un sorriso soddisfatto si dipinse sul volto del ragazzo attratto da quella visione divina: era bella la sua compagna; era bella e tutta sua e lui ne era geloso: era il suo tesoro, niente e nessuno glielo avrebbero portato via.
Si alzó lentamente, come aveva fatto lei: nemmeno il fruscio delle lenzuola scostate era stato possibile percepire – gli occhi invece non si spostavano da lí, erano attirati come una falena dalla luce.

  Un sussulto fu quello che scosse la giovane quando una mano grande e gentile si posó delicatamente sul suo fianco, iniziando ad accarezzarlo su e giù come se stesse accarezzando le corde di una chitarra da cui non usciva altro suono se non quello dei battiti dei loro cuori.
《Mi hai spaventata, Takeru.》 Sorrise lei allungando la mano per accarezzare il suo volto.
《Scusa.》 bisbigliò lui baciandole dolcemente il palmo e poi le dita, provocando un lungo brivido di piacere alla compagna.
Il sorriso di lei si ampliò quando lui la costrinse a voltarsi, accarezzando il suo corpo con venerazione, come se avesse davanti una dea – ed era cosí, era la sua dea.
《Sei bellissima, Mimi.》
La giovane si mise in punta di piedi, intrecciando le braccia intorno al collo di lui e annuendo soddisfatta di quel complimento: vanitosa e civettuola com'era, amava quando lui gliene riservava qualcuno, la facevano sentire più speciale; ma poi ricambiava, perché anche lui era bellissimo e perché lo amava da morire, a cominciare da quel giorno in cui i loro occhi si erano spalancati quando si erano visti davvero per la prima volta, quando si erano accorti che non potevano fare a meno di stare insieme.     
  Fu uno scambio di sguardi, un incontro tra l'azzurro sconfinato del cielo e il caldo nocciola della terra e tutto sparí in quel caldo vortice dove i colori si mescolavano fino a confondersi.
Un lieve "ti amo" sussurrato, uno scambio di sorrisi e due giovani che si baciavano davanti ad una finestra con il sole che li benediceva
.


   
 
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