Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Allen Glassred    17/01/2022    0 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA ( Sia prima parte che la seconda )
Come fecero i re delle tredici lune, maggiori e minori, a conoscere o ritrovare le loro regine? In questa raccolta lo potrete scoprire.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Howaitomūn / Midori no Tsuki - Daki & Funny

Ballare fino all'ultima nota

 

Regno di Noctis, dominio incontrastato del Clan della Luna Bianca. O meglio: della Luna che ha scordato il suo colore. Una luna nuova e bellissima, che brilla alta nel cielo ma privata del suo colore originario, la luna nuova che rappresenta il primo dei sette ranghi minori, tra le Lune Demoniache: la Luna con l’elemento della Luce a guidarla.

 

Una giovane donna dalla chioma mogano entra in quella che è una sala da ballo bellissima: a dire i vero pensa, non sa nemmeno perché si trovi lì. Suo padre le ha semplicemente detto di partecipare alla festa in quanto sua figlia e di divertirsi, ma lei avrebbe preferito rimanere a casa o, in alternativa a ciò, recarsi nei quartieri ad aiutare le persone bisognose com’è sua abitudine fare ormai da tempo. Ma in fine le insistenze paterne hanno avuto la meglio, ed ora eccola lì: indossa uno splendido abito bianco, adornato solamente da una fascia verde in vita. I guanti le ricoprono quasi interamente le braccia, mentre i suoi occhi verdi scrutano l’ampio salone. Accanto a lei, l’anziano uomo le pone una mano sulla spalla e sorride gentilmente. “ Coraggio, Funny! È una festa, goditela un po': domani mattina potrai tornare ad aiutare le persone in difficoltà “. Le assicura, mentre la bruna fa cenno di sì con il capo e, di lì a poco sorride lievemente.

 

“ Padre, questa non è una festa come tutte le altre: è il ballo in onore della Luna Nuova, siamo al palazzo reale della famiglia Irving: un luogo in cui non avrei mai pensato di mettere piede, un giorno. Quindi, mi sento un po' tesa “. Ammette con sincerità la fanciulla, mentre il padre annuisce.

 

“ Dicono che ci sarà anche il Principe Daki: suo padre ha abdicato in suo favore e molto presto sarà Re, per questo ha deciso di presentarsi in società proprio in occasione della Luna Nuova di stanotte “. Spiega brevemente l’uomo, mentre la donna annuisce lievemente.

 

“ No: lui è già i Re, padre. Non gli serve una corona sulla testa: è già il Re del clan della Luna Bianca, anche senza incoronazione “. Sentenzia la fanciulla. Il padre annuisce, mentre il suo tono si fa lievemente amareggiato.

 

“ Chissà di che colore era…? “. Fa, sospirando pesantemente e volgendo lo sguardo alla finestra, mentre la figlia lo guarda incuriosita. “ La Luna Nuova: chissà che colore aveva, in origine. Dicono che se lo sia dimenticato, chissà se è così o… “. Non finisce la frase: dei passi lo fanno ammutolire, mentre un bel giovane dalla chioma bionda punta il suo sguardo arcobaleno in quello della fanciulla di fronte a sé: un rarissimo colore degli occhi, che può appartenere solamente ad una persona in quel regno.

 

“ La vostra curiosità è più che legittima, Lord Hazelberg. Ma purtroppo, non posso ancora darvi una risposta: nessuno sa il colore originario della mia Luna, purtroppo “. Sentenzia un giovane: indossa abiti regali, con prevalenza di bianco ed alcuni decori in verde. Stessi colori dell’abito di Funny, la quale arrossisce vistosamente nel capire di fronte a chi si trova. Anche suo padre capisce immediatamente e, così come la figlia fa un inchino in segno di rispetto.

 

“ P...Principe Daki! Cioè… vostra maestà! “. Fa semplicemente il più anziano, mentre l’eterno giovane sorride lievemente.

 

“ Non c’è bisogno di agitarsi, Lord Hazelberg: non intendo mordervi o mangiarvi senza ragione, state sereno “. Ride lievemente il biondo, mentre a quella frase il padre di Funny annuisce.

 

“ Sono spiacente… non intendevamo spettegolare, solo… “. ma le sue parole vengono fermate da un cenno della mano del più giovane. Daki punta poi lo sguardo in quello di Funny, che ancora una volta arrossisce vistosamente e cerca di nascondere quanto si senta esposta, come se potesse realmente leggerle la mente solo guardandola.

 

“ Perdonerò la vostra scortesia, solo se mi concederete un ballo con vostra figlia “. Sentenzia, per poi fare un lieve inchino e porgendo la mano alla bruna. “ Milady, mi fareste l’onore di ballare con me? “. Chiede poi, mentre l’uomo rimane esterrefatto. Ma ancor più è certamente Funny a rimanere stupefatta: che il Principe in persona le chiedesse di ballare, certamente non lo avrebbe mai immaginato! Imbarazzata ed incoraggiata dallo sguardo del padre tuttavia, la fanciulla si schiarisce la voce per poi poggiare gentilmente la mano su quella di lui, dopo aver fatto un lieve inchino.

 

“ Sarà un onore per me, maestà “. Fa semplicemente, seguendolo poi al centro della sala sotto lo sguardo ammaliato di tutti i presenti.

 

Di lì a poco tempo, Daki e Funny stanno ballando sulle note di una canzone che lei non conosce, ma che allo stesso tempo le sembra familiare: riesce a muovere i passi con estrema facilità, come avesse ballato fino all’ultima nota di essa per tante, tantissime volte. Il suo cuore batte all’impazzata, sembrando quasi volerle uscire dal petto. Dal canto suo, Daki la osserva qualche istante: quella ragazza l’ha colpito sin da subito, al di là del fatto che indossino gli abiti letteralmente coordinati, al di là del fatto che sia una splendida ragazza e di bella presenza, ciò che lo attrae sono i suoi occhi: quel verde così raro, un verde che lui ricorda vagamente ma che, allo stesso tempo, non sa dove abbia potuto vedere. “ Sapete… “. Inizia il discorso lui, improvvisamente e facendo lievemente sussultare lei. “… nessuno lo sa “. Fa poi, mentre lei lo osserva incuriosita. “ Il colore della mia luna, intendo: nessuno lo ricorda più. Nessuno, nemmeno io “. Sentenzia, mentre lei arrossisce lievemente.

 

“ Mi dispiace, non volevo spettegolare a sproposito… “. Sussurra, mentre leggiadra fa una giravolta per poi tornare tra le braccia del suo cavaliere.

 

“ State tranquilla: come ho detto a vostro padre, la curiosità è più che legittima: anche io sono curioso, di sapere il suo colore originale “. Sentenzia, continuando a ballare e non intendendo lasciare la sua dama, fino all’ultima nota di quella melodia che, Funny non può saperlo, appartiene da sempre alla famiglia reale. “ Ed anche i miei occhi, sono diventati color arcobaleno dopo che la Luna Nuova ha perso colore: secondo le Lune Maggiori, solo quando lei recupererà il proprio aspetto originale, anche i miei occhi torneranno normali “. Spiega, mentre lei non capisce: come mai le sta dicendo tutto ciò? Certo non osa chiederlo né ne è dispiaciuta, ne è solo sorpresa. Un caschè improvviso, sguardi che si incontrano nuovamente mentre l’ultima nota risuona nella sala. “ Vorrete essere la mia dama anche al prossimo ballo, Lady Hazelberg? “. Chiede semplicemente il principe, o meglio il nuovo Re di Noctis. Funny arrossisce vistosamente mentre, per un solo istante, vede un bagliore verde passare in quegli occhi meravigliosi e particolari.

 

“ I vostri occhi..! “. Inizia a dire, mentre lui la fissa intensamente. Lei decide di lasciar perdere: magari pensa, è solo stato frutto della sua immaginazione e nulla più. “ Sarebbe un onore per me, ballare con voi fino all’ultima nota della prossima canzone “. Sentenzia solamente la fanciulla, mentre lui sorride lievemente. Poi, una nuova melodia invade il palazzo reale della famiglia Irving e, per un solo istante, un riflesso verde passa da quella bellissima Luna Nuova presente in cielo: una luna più luminosa che mai, quasi pari ad una delle Lune Maggiori.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Allen Glassred