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Autore: Pandora13    20/01/2022    2 recensioni
«Iwa-chan sei il mio supereroe!».
La prima volta che aveva sentito quella frase, Iwaizumi era ancora all'asilo ed il suo super potere era quello di aver aiutato Oikawa a rialzarsi da terra e regalargli uno dei suoi cerotti colorati per coprire la sbucciatura sul ginocchio.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Hajime Iwaizumi, Tobio Kageyama, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Love x Life x Sex'
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NdA: Questa storia fa parte della raccolta di song-fic multi-ship, multi-fandom che sto scrivendo.
Ho inserito l'ALLERTA SPOILER per il finale, ma lo spoiler si trova solo nella parte finale per cui -anche se solitamente non mi piace intervenire durante la storia, ho deciso di fare un'ecezione- troverete una linea a separare quel paragrafo, in caso vogliate leggerla comunque, saltando solo lo spoiler. La ff in questo modo ha comunque una sua conclusione, un finale aperto, ma pur sempre un finale.
Come sempre i personaggi non mi appartengono e questa ff non è scritta a scopo di lucro, ma per puro intrattenimento.
La canzone che ho scelto per questa coppia è: 
Something just like this, dei Coldplay, vi lascio qua il link https://www.youtube.com/watch?v=FM7MFYoylVs !
E Buon lettura! :-*


 

Iwaizumi guardò gli occhi nocciola dell'uomo che amava, fieri e concentrati e non poté fare a meno di pensare a quanto fosse orgoglioso di lui.
Dopo anni era riuscito a trovare un compromesso: aveva finalmente ascoltato i suoi consigli per salvaguardare se stesso e la propria salute, ma allo stesso tempo era riuscito ad arrivare in alto quanto aveva sempre desiderato.

***

«Iwa-chan sei il mio supereroe!».

La prima volta che aveva sentito quella frase, Iwaizumi era ancora all'asilo e il suo super potere era quello di aver aiutato Oikawa a rialzarsi da terra e regalargli uno dei suoi cerotti colorati per coprire la sbucciatura sul ginocchio.
Quella era stata anche la prima volta in cui aveva colpito la nuca del suo migliore amico con un leggero schiaffo.

«Se hai la forza per dire queste sciocchezze, vuol dire che stai benissimo, Stupikawa!» aveva detto con un fare indignato -che risultava tenero e divertente su un bambino così piccolo- e nascondendo l'imbarazzo per quella frase che lo aveva fatto arrossire.

Con gli anni poi, la scena si era ripetuta mille volte, in molti modi differenti, ma c'era una cosa che Hajime aveva imparato: che si trattasse degli eroi dei manga e dei fumetti americani che leggevano da bambini, o degli eroi di miti e leggende studiati a scuola, Oikawa si divertiva ad impersonare la damigella in pericolo, al tempo stesso faceva il possibile e l'impossibile per diventare l'eroe, ma sempre di nascosto, perché nessuno potesse vedere eventuali fallimenti, perché, per quanto si sforzasse, Tōru nella lista degli eroi proprio non ci si vedeva.

 

I've been reading books of old

The legends and the myths

Achilles and his gold

Hercules and his gifts

Spiderman's control

And Batman with his fists

And clearly I don't see myself upon that list

 

«Ahi! Mi hai fatto male Iwa-chan!» si era lagnato Oikawa, massaggiando la parte lesa dalla pallonata dell'amico.

«Andiamo a casa, stai strafacendo Shittykawa!» aveva detto perentorio.

«Ma non ho ancora finito, i miei servizi!».

«I tuoi servizi sono perfetti come sempre, ANDIAMO-A-CASA!».

Iwaizumi non riusciva a spiegarsi quell'accanimento di Oikawa verso se stesso: era bellissimo, intelligente e talentuoso e nonostante ciò non riusciva ad essere mai soddisfatto di sé e si sforzava oltre il limite, rischiando seriamente di farsi male.
Hajime era sempre stato interessato alla medicina ed in particolare alla fisioterapia e alla cura del corpo degli atleti, fin da piccolo, perciò era costantemente preoccupato dai comportamenti deleteri di Tōru, a maggior ragione perché si trattava del suo migliore amico.

 

But she said, where'd you wanna go?

How much you wanna risk?

I'm not looking for somebody with some superhuman gifts

Some superhero

Some fairytale bliss

Just something I can turn to

Somebody I can kiss

 

«Sei forse impazzito Shittykawa?!» quella volta, al loro ultimo anno di scuola media, Iwaizumi aveva gridato come sempre, ma il suo tono non era mai stato tanto serio e preoccupato.

Quando aveva visto Oikawa sul punto di colpire Kageyama, la sua rabbia, la sua frustrazione e la sua preoccupazione erano esplose tutte insieme.
Cazzo! Tobio era solo un bambino che ricercava le attenzioni del suo senpai e per quanto capisse la frustrazione di Oikawa, che vedeva quel piccolo talento solo come una minaccia incombente, non poteva permettere un gesto simile.
E sì, Iwaizumi avrebbe davvero, davvero, DAVVERO tanto voluto poter dire di essere una bella persona la cui unica preoccupazione era stata la salute del kohai. Avrebbe voluto poter dire almeno che fosse stata la prima delle sue preoccupazioni, ma in realtà quella era stata solo una delle tante cose secondarie: c'era stata la preoccupazione per quanto ferito ed esaurito dovesse essere Oikawa per arrivare ad un gesto simile, o quanto avrebbe potuto incidere sul futuro del suo migliore amico se un'azione simile fosse arrivata alle orecchie del preside, ma prima di tutto c'era stata la preoccupazione per la successiva possibile reazione dell'altro. Tōru non lo avrebbe mai lasciato vedere a nessuno, ma era un ragazzino sensibile e fragile, divorato dal senso di inferiorità nei confronti di quel piccolo genio, che quella sera aveva chiamato mostro.
Lo invidiava, lo temeva, ne era geloso, ma comunque -di questo Iwaizumi ne era certo- si sarebbe sentito terribilmente in colpa, se alla fine lo avesse davvero colpito.

Oikawa non era perfetto come voleva mostrare, era umano e questo era ciò che di lui piaceva tanto ad Hajime.



want something just like this

Doo-doo-doo

Doo-doo-doo

Doo-doo-doo

Oh, I want something just like this

Doo-doo-doo

Doo-doo-doo

Doo-doo-doo

Oh, I want something just like this

Oh, I want something just like this

 

«Sei il mio eroe, Iwa-chan!».

«Sei in ritardo per gli allenamenti, Shittykawa!».

L'ennesima volta che aveva sentito quella frase, Iwaizumi si era sentito tutto meno che un eroe.
Aveva tirato una pallonata in testa ad Oikawa, mentre parlava con le solite ammiratrici, ma non l'aveva fatto per salvarlo dall'ira del coach per un possibile ritardo, lo aveva fatto solo per se stesso. Lo aveva fatto perché era geloso di quelle ragazzine che giravano intorno al suo migliore amico.
Iwaizumi non era un eroe, era solamente un ragazzo egoista... era solo un ragazzo innamorato.

 

I've been reading books of old

The legends and the myths

The testaments they told

The moon, and its eclipse

And Superman unrolls

suit before he lifts

But I'm not the kind of person that it fits

 

«No, non staresti bene con una tutina attillata come quella di Superman!» aveva riso una volta Oikawa, in seguito alla propria frase sull'eroismo di Iwaizumi.

Il moro sapeva che lo aveva fatto per sdrammatizzare, perché quella volta la situazione era davvero seria.
Il suo ginocchio aveva ceduto e lui se n'era fregato, continuando ad allenarsi.
Se Hajime non se ne fosse accorto, costringendolo a fermarsi e farsi visitare, probabilmente avrebbe dovuto dire per sempre addio alla pallavolo.

«Quanto in là vuoi spingerti?» gli aveva gridato contro, pieno di preoccupazione, rabbia e frustrazione.

«Posso migliorare ancora il mio servizio!».

«Stai strafacendo di nuovo, finirai col farti male!».

«Mi supererà presto come alzatore, ma non potrà mai fare dei servizi come i miei!».

«Ohi Tōru!» aveva gridato alla fine, vedendo che continuava ad ignorarlo.

Il castano si era bloccato, la bocca aperta e gli occhi pieni di stupore, Hajime non lo chiamava mai per nome, non se non si trattava di qualcosa di davvero serio.

«I-Iwa-chan?» aveva chiesto, avvicinandosi incerto, vedendo gli occhi dell'amico farsi lucidi.

«Non hai bisogno di spingerti a tanto, non hai bisogno di essere un eroe, un uomo perfetto, o una macchina. La squadra non ha bisogno di questo... io non ho bisogno di questo, Tōru.
Ho bisogno solo di ciò che ho già: di qualcuno la cui assenza mi faccia sentire nostalgia e che ci sia sempre quando ne ho davvero bisogno. Noi ci fidiamo di te, Capitano!».

Forse era sembrato esagerato, drammatico, poco se stesso. Forse era stato sdolcinato, ma era preoccupato da morire per le condizioni dell'altro, era fuori di sé ed aveva finito con il parlare a ruota libera.
Era stato proprio prima della loro amichevole contro il Karasuno, quella prima partita contro "Il re del campo", il grande rivale di Oikawa.



She said, where'd you wanna go?

How much you wanna risk?

I'm not looking for somebody with some superhuman gifts

Some superhero

Some fairytale bliss

Just something I can turn to

Somebody I can miss

 

Quell'alzata era stata a dir poco perfetta, ma Iwaizumi l'aveva sbagliata, come poteva definirsi davvero l'asso? E come poteva Oikawa definirlo il suo eroe?
Quel giorno avevano perso eppure in qualche modo, il cuore di Iwaizumi sentiva di aver vinto. Quella pacca sulla spalla che gli aveva dato il capitano, mentre si inchinavano alla loro tifoseria, con le lacrime che solcavano il viso e quelle parole che l'amico aveva rivolto subito dopo a Ushijima, erano state balsamo per le sue orecchie e Tōru, con la sua fiducia incrollabile nella squadra ed in lui, era stato il suo eroe.
Certo questo non glielo avrebbe mai detto, o sarebbe stato come dargli il via libera per continuare a distruggersi con allenamenti massacranti e follie varie.
Si era limitato a stringerlo tra le proprie braccia, quella sera, quando lontano da occhi indiscreti, anche il capitano si era concesso di cedere.


want something just like this

Oh, I want something just like this

Oh, I want something just like this

 

Era questo ciò che desiderava avere accanto Iwaizumi, un essere umano, con le proprie debolezze e le proprie forze, con emozioni e sentimenti.

Qualcuno che possedesse quella passione che Oikawa metteva in ogni cosa.

Era qualcosa del genere ciò che voleva, ma sapeva che avrebbe inevitabilmente dovuto cercare altrove, nonostante tutto ciò che voleva fosse proprio lì, tra le sue braccia.


 

Doo-doo-doo

Doo-doo-doo

Doo-doo-doo

want something just like this

Doo-doo-doo

Doo-doo-doo

Doo-doo-doo



Spoiler


 

Iwaizumi guardò attraverso la rete gli occhi nocciola dell'uomo che amava, fieri e concentrati, determinati a vincere, determinati a batterlo.
Il preparatore atletico della Nazionale Giapponese non poté far a meno di pensare a quanto fosse orgoglioso di lui.
Dopo anni era riuscito a trovare un compromesso: aveva finalmente ascoltato i suoi consigli per salvaguardare se stesso e la propria salute, ma allo stesso tempo era riuscito ad arrivare in alto quanto aveva sempre desiderato. Poco importava che per farlo avesse dovuto lasciare ogni cosa e trasferirsi in Argentina.
Poco importava che la maglia che indossava in quel momento fosse quella bianco azzurra.

Oikawa Tōru era riuscito a diventare l'eroe mitologico che, superate le proprie fatiche, raggiunge l'Olimpo.
 

Where'd you wanna go?

How much you wanna risk?

I'm not looking for somebody with some superhuman gifts

Some superhero

Some fairytale bliss

Just something I can turn to

Somebody I can kiss

 

«Sei il mio eroe Iwa-chan...» quella volta Tōru lo aveva pronunciato sulle sue labbra, dopo Argentina-Giappone, la finale delle Olimpiadi di Tokyo 2020, la loro finale.

 

want something just like this

want something just like this

Oh, I want something just like this

want something just like this

Oh, I want something just like this

Oh, I want something just like this


 
   
 
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