Non è trascorso molto tempo dagli ultimi eventi: dopo tanti anni di ricerca, Gabriel è in fine riuscito a ritrovare la sorella ed a liberarla. A tenerla prigioniera era niente poco di meno che Asmodeus: Principe Infernale e figlio di Lucifero, nonché antico nemico dell’Arcangelo dell’Acqua, ha deciso di vendicarsi per i torti subiti dal suo nemico. E per farlo ha usato uno dei più infimi dei metodi: si è vendicato su sua sorella gemella, Gabrielle. Ha approfittato di un suo momento di debolezza e l’ha rapita, tenendola sua prigioniera per anni ed anni e, in oltre, riuscendo ad avere da lei un figlio. Per anni il Principe Infernale è riuscito a nutrirsi della grazia dell’Arcangelo, diventando estremamente potente. Ma in questo momento, nulla di ciò interessa il giovane dalla chioma mogano: tutto ciò che gli interessa adesso è aiutare la sorella, riuscire a portarla fuori da quello stato di depressione e follia in cui è caduta a causa delle torture subite e della perdita parziale della Grazia. E non è tutto: pare che quella che le è rimasta sia, a causa della gravidanza, contaminata da quella demoniaca di Asmodeus. Con questi presupposti portarla in Paradiso sarebbe stato letteralmente impossibile, senza contare che la fanciulla sembrerebbe temere chiunque non sia Gabriel. La sola soluzione possibile è stata portarla in un luogo sicuro ma allo stesso tempo che avesse qualcosa di familiare per lei, qualcosa che la avvicinasse al suo elemento e pian piano, l’aiuti a rigenerare la sua Grazia. Così, su suggerimento di Aurora il più giovane degli Arcangeli Elementari ha chiesto ed ottenuto dal Padre il permesso di rimanere temporaneamente sulla Terra come umano, per stare accanto alla sorella in quella che è una casa di fronte ad un bellissimo e cristallino lago. È proprio ad esso che lo sguardo celeste della ragazza è ora puntato: dalla finestra della propria casa riesce perfettamente a scorgere l’immensa distesa d’acqua cristallina, una distesa che in un certo senso, le mette calma. Per un istante chiude gli occhi, cercando di svuotare la mente dai mille tormenti che corrono in essa. Respira profondamente per un po' di volte, fino a quando qualcosa non la turba di nuovo: le orribili immagini della sua prigionia, i momenti in cui Asmodeus le sottrasse la Grazia, tutto sembra riaffiorare nella sua mente come la pellicola di un film orribile di cui lei è l’indiscussa protagonista. Terrorizzata a quelle immagini, Gabrielle riapre di scatto gli occhi: porta entrambe le mani alle tempie, stringendo con tutta la forza che possiede la presa ed iniziando a gridare. “ No! No! “. Continua a gridare disperatamente, mentre colui che la sta osservando da un po' interviene per soccorrerla.

“ Sorella! “. Fa semplicemente il giovane Arcangelo, avvicinandosi ed inginocchiandosi accanto a lei, che nel frattempo è caduta in ginocchio mentre continua a gridare disperata, stringendo ora la presa sui propri capelli. “ Gabrielle! Calmati, ti prego! Sono io “. Fa solamente il bruno, ma lei non sembrerebbe riuscire a calmarsi.

“ No! Lasciami! Non voglio, lasciami! “. Continua, stringendo forte gli occhi e chiudendoli ermeticamente come a voler tenere fuori quelle orribili immagini, che invece continuano a susseguirsi ininterrotte. “ Lasciami, ho detto! “. Grida la giovane dalla chioma turchina, mandando in frantumi un vaso di fiori dal quale, immediatamente, si riversa l’acqua. Questa si pone immediatamente come una sorta di scudo a proteggere la sua signora, ma ovviamente a Gabriel non fa nulla: con delicatezza infrange quella barriera, portando una mano al viso della sorella ed accarezzandola dolcemente.

“ Gabrielle, non succederà nulla: nessuno oserà più farti nulla, ora ci sono io con te “. Le sussurra piano, mentre lei lo guarda con gli occhi sbarrati dal terrore e mentre le lacrime ancora li bagnano. “ Vieni: andiamo, guarda il lago e cerca di rilassarti. Io non ti lascio, va bene? “. Chiede, mentre lei stringe con forza la sua camicia e, di lì a poco annuisce seppur ancora terrorizzata.

“ Non… non mi lasciare… non andare via… “. Mormora solamente la fanciulla, mentre lui annuisce e l’aiuta ad alzarsi da terra.

“ Te lo giuro: sarà sempre con te, sorella “. Mormora solamente il bruno, accarezzando dolcemente la lunga chioma turchina di lei e portandola lentamente alla finestra, dalla quale si può ammirare il lago. A quella vista lei sembrerebbe, finalmente, riuscire a calmarsi un po': il rumore dell’acqua che scorre imperturbabile invade le sue orecchie, lentamente il respiro si sincronizza allo scorrere dell’elemento che le è proprio mentre il fratello le stringe la mano. Gabrielle sembrerebbe riuscire a recuperare la calma e, di lì a poco posa il capo sulla spalla del gemello. “ Stai meglio? “. Chiede solamente lui, mentre lei annuisce.

“ Grazie… “. Sussurra solamente, mentre Gabriel riflette: ha fatto bene a portare sua sorella in quella casa, di fronte al lago. Forse pensa, questo è davvero il solo modo che ha per riavere la Gabrielle di un tempo e farle superare i suoi profondi traumi. Anche se una cosa ha giurato a sé stesso: Asmodeus pagherà caro per ciò che le ha fatto. Non avrà alcuna pietà per lui, anche se le sue mani si dovranno macchiare di sangue.

Gabriel ha salvato la gemella Gabrielle dalla prigionia di Asmodeus, ma lei sembra aver perduto la ragione a causa delle torture subite. Come farà l'Arcangelo dell'acqua ad aiutare la sua gemella?