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Autore: LadyHeather83    25/01/2022    5 recensioni
Marinette riesce ad appartarsi con Adrien per confessargli finalmente i suoi sentimenti per lui, ma a volte il destino gioca strani scherzi.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO

*

Marinette non riusciva ad accettare il fatto che Adrien l’avesse protetta, e che a causa di quel gesto lui aveva fatto un bel volo giù dalle scale della scuola battendo la testa sul pavimento.

Non solo Chat Noir le faceva continuamente scudo con il suo corpo per proteggerla dagli attacchi dei super cattivi, ora anche Adrien ci stava mettendo del suo facendola sentire una buona a nulla.

Marinette deglutì un po' di saliva mista a polvere e si asciugò le calde lacrime che sgorgavano con insistenza dai suoi occhi con il dorso della mano trascinando il mascara e la matita nera lungo le guance arrossate mentre era al suo capezzale e continuava a guardarlo senza poter far nulla per aiutarlo.

Da brava rappresentante di classe aveva deciso di seguire tutta la faccenda in prima linea visto che sapeva alla perfezione com’erano andate effettivamente le cose, sotto suggerimento di Alya ovviamente, perché se fosse stata per lei ora si ritroverebbe a piangere disperata in un angolo accucciata e con la testa tra le gambe.

Prese un fazzoletto e uno specchio dalla borsetta per darsi una sistemata come riusciva, perché non poteva farsi vedere dall’infermiera della scuola in quello stato pietoso e nemmeno dal signor Agreste che probabilmente era arrivato a controllare di persona le condizioni di salute del figlio.

Sentiva il vociare insistente proveniente dal corridoio di tre adulti, e le lacrime continuarono a scendere ancora più forti perché sicuramente avrebbe dato l’ordine di trasportarlo in una clinica privata per ricevere le cure adeguate e lei era certa che non lo avrebbe più rivisto dopo quell’incidente.

Gabriel non avrebbe mai più dato il permesso ad Adrien di frequentare quella scuola, trovandola inesorabilmente pericolosa, quindi ogni secondo passato al suo fianco si sarebbe rivelato prezioso.

Gli sfiorò la mano e si soffermò sull’anello di platino che portava sull’anulare sinistro quando luccicò facendole vibrare senza alcun senso apparente, il cuore.

Adrien non sembrava avere qualche problema grave, anzi, il suo petto si alzava ed abbassava ad andatura più che regolare, l’unica pecca era che non si era ancora svegliato, forse aveva battuto la testa talmente forte da costringerlo a rimanere senza sensi per più tempo del previsto, e questo stava mandando Marinette fuori di sé dalla rabbia.

Era passata ormai mezz’ora da quando un pezzo del tetto dell’istituto aveva ceduto e stava per travolgere la stessa Marinette, se solo Adrien non l’avesse gettata addosso alla parete e lui non avesse fatto un balzo all’indietro per evitare di essere investito, peccato che il biondo si trovasse in prossimità della scalinata.

Finalmente la corvina era riuscita a prendere coraggio e a trascinare il ragazzo che amava in un angolo appartato per dichiarargli finalmente i suoi sentimenti, quello che si dice trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Marinette dopo quello strano scherzo del destino aveva pensato che forse per lei era giunto il momento di lasciarsi alle spalle il ragazzo dei suoi sogni per evitare di arrecargli dei seri danni.

Nessun Lucky charm e nessun Miraculos Lady bug era pronto ad aiutarla e a portare tutto alla normalità come faceva di solito, questa volta Falena Oscura non c’entrava un bel niente.

“Sei ancora qui?” Chiese apprensiva l’infermiera seguita a ruota da Nathalie la quale teneva in mano il tablet spento, con molta probabilità la terza voce che aveva udito era proprio Gabriel in video chiamata.

“Me ne vado subito.” Marinette titubante si alzò e con coraggio stampò sulla fronte fasciata del biondo un bacio innocente prima di accarezzargli anche il volto caldo con la mano.

Aveva una pelle morbida e profumata.

Non voleva andarsene, non prima di sincerarsi che stesse bene, ma doveva farlo, o Nathalie l’avrebbe buttata fuori a calci, con garbo, s’intende.

Nathalie alzò il labbro sorridendo, quella scenetta le aveva suscitato tanta tenerezza ed era contenta che Adrien avesse una persona speciale accanto a lui.

“Starà bene, vedrai!” Le rivolse uno sguardo malinconico intuendo che cosa rappresentasse Adrien per lei.

E’-è forte.” Balbettò stringendo i pugni, poi digrignò i denti “…anche se dovevo esserci io al suo posto, ma quello stupido ha deciso di mettersi in mezzo!” Calde lacrime ripresero a scendere dai suoi occhi blu ormai provati per quella situazione.

Nathalie fece per aprire bocca, ma venne interrotta da una Marinette che aveva bisogno di buttare fuori quello che non era riuscita a dire ad Adrien qualche attimo prima, non poteva più tenere tutto dentro, e anche se sapeva benissimo che quella signora non era la persona adatta, la sua bocca si mosse da sola come se fosse manovrata da qualcuno.

“…è tutta colpa mia…se solo gli avessi detto prima quello che provo per lui, ora non starebbe su quel lettino svenuto, magari ha un ematoma nel cervello e bisognerà operarlo…”

“Signorina…”

“…e se poi non sopravvive?” Marinette spalancò la bocca dopo aver ipotizzato quella fine tragica “…sarà tutta colpa mia! Non posso vivere così…senza di lui, la mia vita non avrebbe senso.” Singhiozzò portandosi le mani sulla faccia.

“Signorina… si …”

Marinette prese involontariamente la segretaria del signor Agreste per la giacca blu scuotendola leggermente “…IO LO AMO!!! Capisce??? E lui morirà per colpa mia!!!” Si portò nuovamente le mani a coprirsi totalmente il volto per schermare la disperazione che traspirava dalle sue parole e dal tono con cui le stava dicendo.

“Signorina…” Insistette lei volgendole uno sguardo austero e senza scomporsi minimamente venendo questa volta ascoltata “…prego, si giri.” Le indicò un punto dietro di lei con la mano.

Marinette tirò su con il naso e si voltò lentamente verso la lettiga, dove Adrien la stava guardando con uno sguardo languido e le sorrideva amorevolmente.

Spalancò la bocca mentre il sangue le si raggelava nelle vene e il cuore smetteva di batterle nel petto lasciandola senza fiato.

Non perché Adrien si era finalmente svegliato appurando che stava bene, sì un po' anche per quello, ma perché si era appena resa conto che lo stesso ragazzo aveva ascoltato il suo monologo disperato.

Non era così che doveva andare, non era così che glielo doveva dire, ma ormai la frittata era fatta e l’unica cosa che le restava da fare era raccogliere la sua delusione.

Marinette…vieni qui.” Le sussurrò Adrien picchiettando il bordo del letto. “Puoi lasciarci soli, Nathalie?” Aggiunse poi e la segretaria non se lo fece ripetere due volte.

Lei deglutì il nulla sentendo la gola ruvida e dolorante, le mani sudaticce tremavano e le frizionò lungo la giacca per cercare di calmarsi un po’.

Lo guardò con occhi disperati e lui le rivolse il più bel sorriso del mondo.

“Parliamo un po'! Ti va? Abbiamo tante cose da dirci.”

*

FINE

*

Note: Ciao a tutti, non so bene che cosa sia questo racconto, ma spero vi abbia strappato un sorriso.

A dir la verità avevo pensato anche ad un’altra versione, un po' più romantica rispetto a questa, ma oggi mi andava di pubblicarla così e non escludo che prossimamente ve la svelerò.

Spero vi sia piaciuta e come sempre attendo le vostre impressioni in merito.

Un abbraccio, Erika

*

P.s. vi lascio il link del gruppo telegram a tema Miraculous se volete sclerare con noi sulle ultime novità a riguardo della serie, ma anche per parlare di altro. https://t.me/joinchat/I3Kvz8x75yVmMDRk

Vi aspettiamo *_*

 

  
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