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Autore: EragonForever    26/01/2022    1 recensioni
(Dal primo capitolo)
Tokyo, una città bellissima ma allo stesso tempo caotica, dove la vita scorre ogni giorno allo stesso modo, una vita tuttavia minacciata da qualcosa di inumano, qualcosa che agli occhi del mondo non dovrebbe nemmeno esistere ... i Ghoul, esseri all'apparenza umani ma che in verità hanno una sola differenza. Si cibano di carne umana per sopravvivere, seminano panico ovunque vadano. Ma fortunatamente Tokyo ha i suoi angeli custodi, coloro che combattono per estirpare quella minaccia ... le Colombe della CCG.
Mi chiamo Rin Hamano e questa che sto per raccontarvi ... è la mia storia.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amon Kōtaro, Kaneki Ken, Mado Akira, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 11: La Nascita della Mietitrice

Forza Rin mettici più impegno, non stare sempre sulla difensiva, puoi fare molto di più di così!”, esclamò la voce di Arima mentre mi stavo allenando nel corpo a corpo.

Avevo iniziato solo da qualche mese ad allenarmi sotto la sua guida per riuscire a realizzare il mio scopo, ossia diventare l'arma della CCG. Ero consapevole a cosa sarei andata incontro, ma ero più che convinta della mia scelta … almeno così sarei riuscita a vendicare la morte dei miei genitori. Non avevo alcun rimpianto o dubbio, la mia vita era stata distrutta dai quei maledetti mostri e ora dovevano pagare … a qualunque costo.

Questa mia ferrea determinazione fu la chiave per mostrare un talento innato nel combattimento corpo a corpo, cosa che sorprese sia Arima che Amon. In poco tempo avevo fatto molti progressi e, stupita pure io, mi chiedevo spesso se ero nata per quello scopo, ossia sterminare quelle creature una a una.

Sapevo che sia Arima che Amon pretendevano molto da me, o meglio, più lo Shinigami poiché mi allenava. Ma, nonostante tutta la mia grade volontà, non riuscivo ad impegnarmi come volevo e i primi tempi erano stati davvero duri e, anche se avevo iniziato già da qualche mese … ero sempre sulla difensiva, faticavo ad attaccare, ma non capivo bene il perché.

Che cosa ti blocca? Perché non riesci ancora ad attaccare?”, mi chiese Amon un pomeriggio durante la pausa.

In risposta sospirai.

Non lo so … anche se vorrei tanto saperlo … e ammetto che è davvero molto frustrante …”, mormorai.

Lui allora mi mise una mano sulla spalla.

Io credo di sapere di che cosa si tratta, senti tutta la pressione sulle tue spalle e hai timore di deludere le nostre aspettative, di non essere all'altezza e questo ti impedisce di fare il prossimo passo.”, spiegò con voce pacata.

A quelle parole sussultai, mentre dentro di me mi resi quasi subito che aveva ragione: avevo paura di non essere all'altezza nonostante la mia ferrea determinazione. Lo guardai quindi nelle sue iridi turchesi.

E quindi … che cosa dovrei fare?”, chiesi con un filo di voce.

Amon in risposta mi strinse a se.

Ricorda il motivo per cui stai facendo tutto questo, lo scopo che ti eri prefissata già da bambina, ma soprattutto … sii sempre te stessa, perché è questo ciò che conta di più per me”

Io allora ricambiai la stretta.

Non temere, niente e nessuno mi potrà cambiare … promesso”

Lui a ciò mi diede un bacio sul capo.

Ci conto mia piccola Rin … ci conto”

Sorrisi. Infine, con quella nuova consapevolezza, riprendemmo l'addestramento.

Nei giorni seguenti infatti riuscii a superare il blocco e Arima fu davvero molto soddisfatto.

I miei complimenti Rin, attacchi in modo eccellente, superando le tue insicurezze, ottimo lavoro.”, mi disse una settimana dopo.

Grazie mille signore, è stato merito di Amon se sono riuscita in ciò.”, risposi con un sorriso.

Lo avevo intuito, immagino che ti abbia fatto capire da cosa deriva il tuo blocco”

In risposta annuii.

Si, è così, derivava dal fatto che sentivo troppa pressione sulle mie spalle e per questo motivo avevo il timore di non essere all'altezza delle vostre aspettative. Amon però mi ha incoraggiata dicendomi di ricordare il perché sto facendo tutto questo e ciò mi ha dato la giusta spinta per andare avanti.”, spiegai.

A quella spiegazione Arima sorrise, compiaciuto.

Direi che ha fatto un ottimo lavoro e, visti i tuoi risultati eccellenti, molto presto potrai andare in missione con Arima e Mado”

Dite sul serio?”, domandai, gli occhi che brillavano.

Certamente, ma prima dovrai superare l'esame finale, ossia … riuscire a battermi”

A ciò feci un sorriso di sfida.

Non vedo l'ora!”

Quel momento arrivò qualche mese dopo e fu uno dei giorni più emozionanti della mia vita. Non fu affatto facile, ma riuscii a battere Arima, ma ero talmente esausta che crollai svenuta per un giorno intero. Fortunatamente mi ci volle pochissimo tempo per recuperare, ma alla fine venni ben ricompensata con la mia prima missione da investigatrice speciale di primo grado affianco a Amon e Mado.

Era giunto il momento tanto atteso, ossia sterminare quegli esseri immondi che mi avevano portato via la mia famiglia.

Ero spietata, li falciavo uno dopo l'altro senza la minima esitazione. Nemmeno la mia prima uccisione mi toccò, poiché quelle orride creature avevano soltanto il mio più totale disprezzo.

Non avevo alcuna pietà, la mia quinque a forma di falce calava sulle mie vittime con assoluta precisione. Ben presto ottenni il soprannome di Mietitrice, a nemmeno un anno dalla mia uscita dall'Accademia. Ero temuta persino tra i ranghi della CCG, oltre che dai miei nemici, tanto che mi trovai isolata, anche se ciò poco importava. Solo Amon iniziò nuovamente a preoccuparsi per me.

Non temere Rin, potrai sempre contare sul mio supporto.”, mi disse durante una pausa pranzo.

In risposta avevo sorriso lievemente, rimanendo però in silenzio. Quella sera dopo cena riprendemmo il discorso.

Senti, so che potrò contare sempre su di te, ma non puoi dirmi certe cose con tanta leggerezza! Ti ricordo che sei letteralmente tutto ciò che ho! Se tu morissi potrei rimanere sola da un momento all'altro! E non voglio che accada di nuovo!”, avevo esclamato, arrabbiata.

Amon allora mi abbracciò con vigore.

Oh mia piccola Rin …” esordì, stringendomi quasi disperatamente “Ti giuro qui e ora che non sarai più sola, non morirò, hai la mia parola”

Tale promessa non poté non farmi piangere. Da quel momento in poi il nostro legame si rafforzò, missione dopo missione.


 

Era ormai pomeriggio inoltrato quando Rin finì l'allenamento, così, dopo una bella doccia rigenerante ed essersi vestita, pagò e si avviò verso il cimitero come ogni giorno e, infine, tornò a casa, con Akira che, di nascosto, la seguiva silenziosa.


 


 


 

Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP! Eccomi qui con un nuovo capitolo della mia Fanfiction sul fandom di Tokyo Ghoul! Perdonatemi per l'assenza, ma purtroppo con la stesura dei capitoli, come vi avevo accennato, sto procedendo un po' lentamente, quindi non pubblicherò frequentemente. Avendo troppo poco tempo libero non riesco a fare tutto quello che vorrei fare. Ma tranquilli, continuerò comunque ad aggiornare quando avrò un capitolo pronto!

In questo capitolo vediamo come la nostra Rin ottiene il soprannome di Mietitrice. Detto ciò ringrazio come sempre Franky93 per la sua grande pazienza e le sue recensioni e supporto! Ma anche i miei lettori silenziosi!

Per oggi è tutto gente, alla prossima!

Saluti la vostra EragonForever!

   
 
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