Incontro rubato

L'ha vista sparire dietro un angolo e l'ha seguita e quindi eccoli qui, lei contro un muro e lui a intrappolarla nel cerchio delle sue braccia, i respiri così vicini da fondersi, e il tempo si riavvolge e si cristallizza.

Un tango risuona in lontananza e sono abbastanza vicini al mare da sentire l'acqua infrangersi contro la pietra del porto.

"Angelica.", e che cosa stupida da dire, si rimprovera, perché lei sorride e segue il profilo della mandibola con un dito, studia con occhi brillanti i segni che la vecchiaia gli ha lasciato.

"Sei bella come sempre.", che è la cosa sbagliata da dire, perché la vede e la sente irrigidirsi, e sa già l'accusa che lei gli rivolge. "E di chi è la colpa, se sto vivendo anni rubati?", ma Jack non le darà mai soddisfazione, ché di sensi di colpa per averla salvata non ne proverà mai.

"Dovresti ringraziarmi, tesoro. Ti ho salvato la vita."

"Non te l'ho chiesto."

"Il mondo è certo un posto migliore senza Barbanera.", perché provocarla gli è sempre riuscito bene, anche quando si era promessa a Dio e avrebbe dovuto essere docile e casta.

Angelica grida qualcosa che Jack non capisce e prova a dimenarsi, ma lui, che ha rughe in faccia e fili bianchi tra i capelli, è ancora forte abbastanza da sovrastarla. Sono passati vent'anni da che l'ha lasciata su quell'isola, quando ha riso e giocato con la sua confessione, eppure tutto sembra uguale.

"Buona, gioia.", ride e le afferra un polso, la attira a sé e lo sente, il suo cuore che batte furioso, li vede, gli occhi scurirsi. Indugia sulle labbra schiuse e pensa che è un crimine non ricordarne più il sapore. Il seno di lei preme contro il suo petto e Jack si perde in un mare di sensazioni e pensa che è un crimine anche vederla costretta in quegli abiti.

Indugia troppo, Jack, e si stupisce quando si trova con la schiena al muro e una spada alla gola. Angelica gli concede appena un bacio prima di correre via nella notte.

"Alla prossima, Jack Sparrow."

"Capitano!", sbraita lui. "È Capitan Jack Sparrow!", ma il tempo che impiega a ribattere lei lo usa per sparire tra le ombre.

"A presto, Angelica", mormora, perché non c'è modo che non la vada a cercare. Non subito, ovviamente. Prima gli serve del rum. E trovare Gibbs. E capire cosa sta facendo. Non vorrebbe mai che lei pensasse di essere più importante di quanto è in realtà.