Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Madeleine_Smith_Choppi    06/02/2022    3 recensioni
[CanonVerse/ SongFic]
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La vita è un susseguirsi infinito di scelte, lo sai bene e te lo ha insegnato proprio Lui.
La vita è una scelta dopo l’altra e la prima cosa che ti ha insegnato Levi Ackerman è quella di non avere rimpianti: in fondo hai solo seguito la strada che ti sembrava più giusta.
Non incolparti, non arrancare nel fango di una scelta che non ha portato al risultato sperato.
Non pensare ai forse. A quello che avresti potuto fare, a quello che avresti dovuto fare.
Perché tanto non si può tornare indietro.
Devi andare avanti a testa alta.
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[Ereri/Riren/ErenxLevi]
Genere: Angst, Erotico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Note iniziali: Questa storia contiene velati spoiler del manga.
Consiglio l’ascolto della canzone "Brividi" durante la lettura siccome si tratta di una songfic: https://www.youtube.com/watch?v=MA_5P3u0apQ
 
 


 



 
Il brivido del rimpianto –
 
 

 



Mi hai detto sei cambiato,
Non vedo più la luce nei tuoi occhi



 
La vita è un susseguirsi infinito di scelte, lo sai bene e te lo ha insegnato proprio Lui.
La vita è una scelta dopo l’altra e la prima cosa che ti ha insegnato Levi Ackerman è quella di non avere rimpianti: in fondo hai solo seguito la strada che ti sembrava più giusta.  
Non incolparti, non arrancare nel fango di una scelta che non ha portato al risultato sperato.
Non pensare ai forse. A quello che avresti potuto fare, a quello che avresti dovuto fare.
Perché tanto non si può tornare indietro.
Devi andare avanti a testa alta.


 
È forse per questo che sei caduto tra le mani dell’uomo che ti ha insegnato a vivere nel corpo di ricerca, lo stesso uomo che non ha mai avuto paura del tuo gigante, che in qualche modo ha sempre creduto che tu potessi farcela, che tu potessi salvare l’umanità e liberare tutti quanti.
Forse hai ceduto perché Lui è l’unico in grado di farti sentire ancora vivo, ancora umano, quando nemmeno tu ti senti più tale.
Non ti è mai importato che non fosse giusto, anche se tu sapevi già tutto.
Hai ceduto ai sentimenti che sapevi avrebbero complicato ogni cosa, intensificato il dolore e ogni tormento che ti occupa la mente.
Poi hai sentito quelle mani che maneggiano il ferro delle lame con maestria cancellare ogni rimpianto con una carezza sulla tua schiena e hai scoperto di desiderare il suo calore e i suoi occhi su di te ancora di più.
E quella è stata la prima scelta che non hai rimpianto.
E lo hai rifatto ancora e ancora: hai annegato il dolore in quegli occhi grigi, spento il rancore con la sua bocca umida sulla tua.
Hai riacceso la fiamma dentro di te che si spegneva ad ogni perdita, intrecciando le dita nelle sue mentre si spinge dentro te.
E non lo rimpiangi nemmeno una volta, nemmeno quando sbagli in battaglia e lui ha lo sguardo spento verso l’orizzonte e puoi leggere il suo dolore dietro quella maschera d’indifferenza che ti piace far crollare ogni notte.

 
La tua paura cos’è?
Un mare dove non tocchi mai

 
 

E a volte hai paura, Eren. Non della battaglia, non della morte. Hai paura che quegli occhi smettano di vedere te e vedano solo il mostro che nascondi sotto la pelle. Perché ogni scelta sbagliata che compi, tu ora non la rimpiangi più e continui, continui a sbagliare. Continui a perdere. Continui a ferire.
E hai paura.
Ora, hai paura di perdere anche Lui.
E un brivido allora ti percorre la schiena.
Poi un altro e un altro ancora.
E la paura ti tormenta.
Come se tu non soffrissi all’idea di dover scegliere tra Lui e la libertà, anche se tu in realtà hai già scelto.
Ma quella non è una scelta senza rimpianti.


 
Non lasciarmi così
Nudo con i brividi
 

Se solo sapesse tutto il dolore che hai visto e il futuro che desideri ma che non vedrai mai.
E ti prende ancora un brivido quando alle prime luci dell’alba Lui si alza dal letto, si riveste con calma per tornare nei suoi alloggi prima che tutto il resto del corpo di ricerca si svegli.
E tu sei di nuovo da solo. Tra le lenzuola ormai fredde facendo finta di dormire perché vederlo andare via ogni notte che passa ti fa sempre più male. Sai che si avvicina il momento e ogni ticchettio delle lancette del tempo ti distrugge dentro.
Un giorno ti odierà.
Trattieni la voglia di sfiorargli le labbra e chiedergli scusa: perché tanto sai che lo rifarai ancora, che andrai avanti nonostante tutto, non ti fermerai mai.


Se solo potessi mostrargli quello che hai visto e dirgli quanto vorresti esserci anche tu in quel futuro che c’è oltre il mare. Oltre la guerra. Oltre la morte. Perché lui forse ti capirebbe.
Ti capirebbe.
Ma non lo fai, torturarlo con i tuoi incubi probabilmente sarebbe l’unica cosa che rimpiangeresti per la vita che ti resta. Perché sei egoista Eren, ma non così tanto.
 
 
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre


E vorresti che ti urlasse addosso per le scelte sbagliate che hai fatto, per le perdite che hai causato e che causerai. Ma lui non dice mai niente: lo ami e lo odi per questo. Non lo vuoi quel perdono che vedi nei suoi occhi, che senti nelle sue carezze tra i tuoi capelli.
Vorresti che se ne andasse, che ti odiasse per tutto il male che hai causato, che ti sputasse in faccia il dolore che si porta dentro e il ricordo dei suoi compagni che non ci sono più. Che ti incolpasse come meriti e invece continua a restarti vicino. Continua a curare le tue ferite senza mai pretendere che tu smetta di ferire Lui.


 
Accetterei anche una bugia
E ti vorrei amare ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi
 

Ti senti come un veleno per quell’uomo che non si arrende mai. Nemmeno quando tutto cade e restano solo le macerie. Vorresti avere il potere di entrare nella sua mente come lui entra nella tua e sa esattamente cosa fare per zittire la tua coscienza. Perché Lui fa sempre la cosa giusta con te e tu sbagli sempre, ferisci e non chiedi scusa, ti prendi quello che vuoi andando sempre avanti e quando ti volti lui è sempre a fianco a te.
 
 
 
E tu scappi da qui, mi lasci così.
Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
 

Anche ora che non sei più il ragazzino che ha conosciuto ma hai una faccia da prendere a schiaffi, i capelli in disordine e la barba incolta lui ti resta vicino. Anche se non lo meriti, anche se lo vedi dal suo sguardo che questa volta è arrabbiato. Senti la sua delusione; eppure, non ti lascia lo stesso e lo odi ancora.
Lo odi quando si lascia baciare da te come se nulla fosse cambiato, come se le tue mani non fossero sporche di sangue innocente, come se tu non fossi il mostro e lui l’eroe.
Come se tu meritassi quell’amore di cui non parlate mai.
E odi te stesso perché sei egoista.
Sarebbe più facile se ti lasciasse andare, se perdesse la speranza che tu possa tornare l’Eren della prima volta in cui siete ritrovati nudi e sudati sul suo letto. Sarebbe più facile se smettesse di provocarti quei brividi nel corpo e nella mente che ti portano a trattenere le lacrime mentre ti prende con la stessa passione e tenerezza con cui l’ha sempre fatto.


 
Dimmi che non ho ragione
Vivo dentro una prigione
Provo a restarti vicino
Non so dirti ciò che provo, è un mio limite
 

Ci hai provato a non cercare il conforto che solo lui ti sa dare.
Ci hai provato a non essere egoista. Hai provato ad andare avanti, ad osservare il cielo in solitudine ma non è la stessa cosa. Anche ora che non sei più un moccioso e che lui non ti prende più a calci per punirti, ti senti sempre inferiore sotto quello sguardo di ghiaccio. Perché Lui nota ogni dettaglio ma non ti fa pesare niente.
Non parla, non ti giudica, non ti odia nemmeno adesso. E allora lo odi e lo ami ancora perché fa sempre la cosa giusta.
 


Ma scusa se poi mando tutto a puttane
Non so dirti ciò che provo, è un mio limite




Nella tua testa chiedi scusa come un mantra, ma non lo pronunci mai. Le parole tra voi non servono. Lo sai perché le sue mani ti trovano sempre quando ne hai più bisogno e tu vorresti saper ricambiare in qualche modo e invece ripaghi sempre con una delusione maggiore della precedente.
Ti lasci afferrare dal baratro in cui sei caduto e lui ti salva sempre senza pretendere niente in cambio. Senza rimpianti. Senza domande, senza accuse.


 


Questo veleno che ci sputiamo ogni giorno
Io non lo voglio più addosso
Lo vedi, sono qui,
Nudo con i brividi




E ti rendi conto che forse un rimpianto ce l’hai davvero Eren: tu non sarai mai un uomo come Levi Ackerman.
Non sarai mai in grado di scaldare le sue notti di solitudine come lui ha scaldato le tue, non sarai in grado di provocargli i brividi e i tormenti che lui ti causa solo con lo sguardo.
Preferiresti che ti odiasse come tutti: che la smettesse di accettare la tua lingua nella sua bocca, le tue mani che stringono le sue spalle mentre lo spingi sul letto e ti insinui tra le sue cosce.
Non meriti quel potere su di Lui.
Non meriti quei sospiri, quel calore che ti avvolge mentre ti spingi dentro di lui e affondi il naso nei suoi capelli.
Non meriti il suo perdono. Non lo meriti ma lo vuoi, lo vuoi per l’ultima volta prima che tutto finisca, prima che tutto abbia inizio e fine.
E poco importa che tu desiderassi altro.
Affondi le unghie nella sua pelle quando chiama il tuo nome con la voce roca ma non incontri il suo sguardo perché vedrebbe il rimpianto nel tuo.
Perché tu sbagli sempre e stai sbagliando anche ora promettendogli un futuro che non vedrete. La tua schiena è sudata e l’aria è fredda, ma non è per quello che tremi.
Hai i brividi e lui se ne accorge: avvolge le gambe calde attorno al tuo bacino e ti bacia per scaldarti. Non fa domande Levi. Non le fa mai ma sa sempre cosa fare. E forse ami proprio il modo in cui ti capisce sempre, anche quando vorresti solo nasconderti.
Stringi più forte il suo corpo sentendo le ossa sotto i muscoli, ti manca l’aria ma non ti stacchi, non lo farai fino alle prima luci dell’alba.
E tu, tu sei pieno di rimpianti che spegni contro la sua bocca, contro la sua pelle e ti prendi tutto quello che vuoi, sbagliando ancora, finché non finirà il tempo.
 

 
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
Accetterei anche una bugia
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi.
 
 
 






 

 
 
Note dell’autrice che ha perso una scommessa con sé stessa, con le amiche e probabilmente chiunque la conosca:
Allora, premessa necessaria: Ho problemi.
Premessa due: mi ero (e avevo) ripromessa che non avrei scritto niente di troppo triste e mi hanno perculato tipo tutti, e niente ovviamente avevano ragione loro, ti pare? XD
Comunque, chi mi segue sa che il mio cervello si sblocca tante volte con la musica e ovviamente, potevo evitare di scrivere una “cosa” come questa? Sì. Però alla fine non ho resistito. XD
Comunque l’idea di base che mi è venuta ascoltandola a ripetizione è che Eren, seguendo il suo ideale di libertà, quello che ha visto nei sentieri, compie azioni che comunque fanno soffrire le persone che gli stanno accanto, ma che nonostante tutto lui viene sempre perdonato da loro (io l’ho usato in chiave romantica qui). È un po’ una realtà tossica, vista sia in ambito di amicizia che d’amore, se pensiamo ad Armin, a Mikasa e Levi che continuano a credere in lui e ad aiutarlo finché veramente non c’è stata altra scelta se non andargli contro nonostante non fossero sempre d’accordo con le sue azioni. Poi ovviamente ognuno legge a modo suo gli avvenimenti del manga/anime.
Detto questo, spero comunque che vi sia piaciuta almeno un pochino, grazie a chi leggerà e a chi lascerà un commentino <3
PS: MARY PERDONAMI, prometto che prima o poi scriverò qualcosa di vagamente felice ^^”
Baci, Mad 😊
   
 
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