Inspiri con calma l'aria viziata prima di riprendere a sorseggiare quel tè da quattro soldi.
Senti solo il solito odoraccio di fumo, sudore e alcool, stemperato dalle urla intrise di bestemmie degli altri avventori.
“Eppure questa un tempo doveva essere una sala da tè prestigiosa, un locale gestito dal Signore del Fuoco in persona. Ora guarda com'è pieno di sudicioni dal dominio represso”.
Stringi con forza la tua tazza; dietro di te due tuoi colleghi hanno cominciato a picchiarsi selvaggiamente: hai sempre detto a quel coglione di Sheng che giocarsi lo stipendio a Pai Sho con quel baro di Mon fosse una cattiva idea.
“Se le merita le botte” ti ritrovi a pensare, mentre osservi il tuo riflesso sulla brodaglia marrone che ti ostini a considerare tè. Ti contraccambia il volto stanco di un quarantenne dai capelli grigi, dalla barba ancora più grigia e dagli occhi neri contornati da rughe e cicatrici.
Tuo fratello Guno continua a cianciare qualcosa riguardo al lavoro in fabbrica che si fa via via sempre più pesante senza che voi operai vi becchiate un soldo bucato in più.
Non lo dà a intendere, ma cogli nelle sue parole che arde nel vederti di nuovo dominare la terra e il metallo. Sarebbe più facile per tutti. Come ai tempi d'oro.
“Sì, come ai fottutissimi tempi d'oro. Quando non c'infilavano nei campi a crepare per aver sollevato un sassetto o aver acceso una fiammella. E per l'Avatar, peggio ancora...”.
Stringi ancora più forte la tazzina, tuo fratello comincia a chiamarti per nome, preoccupato.
Se fossero stati i tempi d'oro avresti ricoperto i pugni di ferro e avrebbe riempito di botte quell'ubriacone di Mon una volta per tutte, e invece deve reprimere il dominio mentre senti Sheng piangere per le percosse.
-Koen!-
Stavolta il tono di Guno ti ridesta dai tuoi pensieri: il tuo fratellino ti tiene un braccio, ti guarda terrorizzato. Sembra un coniglietto mandato al macello.
L'orrore nei suoi giovani occhi ti turba: tenta di dirti qualcosa, ma le parole gli muoiono in gola.
Poi abbassa lo sguardo. Lo abbassi pure tu.
Un profondo terrore misto a grezza euforia ti assale, perché hai appena congelato il tuo tè.

 

[Fic scritta in due orette: non ricordo dove né quando, ma girava nella community di ATLA e TLoK su Facebook uno screen con questo plot di fondo, plot che ho inserito nell'intro.
L'ho trovata un'idea geniale e ricca d'ispirazione: purtroppo non ho il tempo materiale per svilupparla appieno... se non così. Evbb. Se trovo qualcuno con cui scriverla why not. Ma per ora mi accontento di questo.]