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Autore: Fata_Morgana 78    14/02/2022    0 recensioni
Questa storia nasce è uscita fuori dal mio bisogno di scrivere qualcosa che mi aiutasse ad esternare i miei sentimenti in un momento delicato.
Non è mai bello perdere qualcuno che si ama, sia esso un essere umano che è importante sia una creatura a quattro zampe (un bimbo peloso).
Così, quando ho riascoltato Ogni mio istante dei Negramaro, ho pensato che sarebbe stata perfetta per una song-fic da dedicare a Severus e Lily.
A Penelope, ciao ragatta buon ponte dell'Arcobaleno...
Buona lettura e... lasciate un commento se vi va...
https://www.youtube.com/watch?v=KjDGGG2pjDA&list=RDKjDGGG2pjDA&start_radio=1
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Le vacanze di Natale avevano portato una ventata di allegria e spensieratezza ad Hogwarts, la Scuola aveva indossato le sue decorazioni più eleganti rendendo il periodo più bello dell’anno ancora più magico e romantico.
 
Sei come vorrei
che fossi io
amore mio
senza paure
fai sempre di me
quello che vuoi
a modo mio
senza rancore

 
Severus, che stava aspettando Lily per andare a fare colazione in Sala Grande, si guardava attorno cercando di non dare troppo nell’occhio: lui tutta quella gioia e spensieratezza non riusciva a comprenderla, non vedeva l’ora che il Castello si svuotasse per avere l’occasione di trascorrere il suo tempo in biblioteca lontano dagli scherzi di quel dannato Potter e dei suoi amici.
- Ehi Sev! – lo chiamò Lily facendolo sobbalzare – È molto che aspetti?
- No, - le sorrise – sono arrivato da poco. – mentì e le sue guance pallide si tinsero di rosa acceso quando lei lo prese sotto braccio facendo aderire i suoi morbidi seni contro.
- Andiamo. – ricambiò il sorriso – Sono affamata.Il Serpeverde si limitò ad annuire, ascoltando la voce musicale della Grifondoro, godendosi quel momento con lei e riempiendosi di quelle assurde chiacchiere che gli sarebbero mancate durante le vacanze.
Uno schiantesimo si abbatté sulla schiena di Severus nell’attimo stesso in cui Lily lo lasciò per aprire la porta della Sala Grande.
- Eh, eh, eh. Snivellus. – rise Sirius Black palesandosi da dietro la colonna dove si era nascosto – Ti avevo avvisato.
- Il serpente perde la pelle ma non il vizio, eh? – scosse la testa James continuando a puntare la sua bacchetta sul compagno di studi.
- Potter! Black! – ringhiò Lily – Smettetela subito, vi state rendendo ridicoli più di quanto fate comportandovi normalmente! - concluse aiutando Severus ad alzarsi. 

se cado giù
sei mia
risalgo e tu
sei mia
lascia che sia
come vorrei
ogni mio istante

 
Il giovane mago ringraziò la strega con un sorriso riconoscente e, pulendo la toga da residui di polvere, si girò verso la porta dove trovò la professoressa McGonagall che li guardava con aria scocciata.
- Sono stati loro. – parlò Lily prima che lui potesse dire qualcosa – Ci hanno attaccato alle spalle solo perché sono degli idioti invidiosi.
- È la verità signor Snape? – domandò l’insegnante assottigliando lo sguardo.
- È un crimine chiacchierare tra amici in corridoio, signora? – domandò lo studente con un’alzata di spalle e, con la coda dell’occhio, vide il sorriso di trionfo che si era dipinto sulle labbra di Lily stanca di vederlo subire gli attacchi dei quattro Malandrini che avevano deciso che loro due non potevano essere amici.
- Andate a fare colazione. – parlò la donna – Ai signori Potter e Black penserò io, so che la cara Pomona ha bisogno di aiuto, non magico, per accudire alcune delle sue piante. – concluse con un ghigno che fece impallidire i due studenti.
- Non finisce qui Snivellus! – gli mormorò nell’orecchio James prima di essere condotto verso le serre dalla sua Capocasa.
- Evviva! – lo abbracciò Lily – Finalmente sono stati puniti per essersela presa con te!
- Grazie Lils! – ricambiò l’abbraccio un po’ imbarazzato il Serpeverde che, chiudendo gli occhi, si riempì le narici del profumo della giovane strega.
 
sei come vorrei
che fossi io
amore mio
senza paure

 
Lily lo baciò sulla guancia poi, imbarazzata dal gesto appena compiuto, corse in Sala Grande per raggiungere il tavolo della sua Casa e fare colazione.
Severus, con una mano sulla guancia baciata ed un’espressione incredula sul viso, raggiunse il proprio tavolo e mangiò senza ascoltare nessuno dei “succosi” pettegolezzi che i suoi compagni di Casa stavano condividendo tra loro quella mattina.
La mattina della partenza per le vacanze di Natale, il Castello si svuotò diventando improvvisamente un luogo di studio silenzioso e discreto.
- Ciao Sev! – lo prese alle spalle Lily.Il Serpeverde alzò gli occhi dal libro che stava leggendo e si ritrovò incatenato dallo sguardo verde e limpido della strega.
- Non sei andata a casa? – chiese sorpreso di vederla al Castello.
- Ho preferito restare. – si strinse nelle spalle, ma i suoi occhi si erano incupiti come se qualche oscuro segreto la stesse tormentando – Posso sedermi con te? – chiese cambiando argomento.Severus le sorrise ed annuì, deciso a godersi quel momento di pace solo loro due, certo che ci sarebbe stato un altro momento per poter approfondire la ciò che aveva fatto diventare i suoi occhi improvvisamente tristi.
 
I ragazzi restarono in biblioteca a leggere in silenzio, ognuno perso a rincorrere i propri sogni e, quando il Serpeverde stava per proporle di andare a mangiare qualcosa in Sala Grande, un’ombra oscurò la luce che entrava dalla finestra: James Potter li aveva raggiunti.
- Quindi le voci erano vere. – parlò con strafottenza – Snivellus vuole diventare un topo di biblioteca.
- Potter! – chiuse con rabbia il libro Lily – Possibile che sei sempre sulla mia strada?
- È destino bambolina! – rise il Purosangue – Diventerai la madre dei miei figli. Ne avremmo almeno cinque e saranno bellissimi. Come me!Lilian strinse gli occhi e, mentre James continuava a ridere, gli tirò il libro colpendolo in pieno viso e rompendogli il naso.
- Sei un inutile, borioso, pallone gonfiato. – disse con voce sottile e rabbiosa e, abbassando lo sguardo su Severus, lo invitò a seguirla fuori dalla biblioteca per cercare un posto più tranquillo dove stare per finire di leggere.
Severus raccolse i suoi libri e, senza girarsi a guardare Potter che era stato raggiunto dai suoi amici, si affrettò a seguire la Grifondoro fuori dalla biblioteca.
 
fai sempre di me
quello che vuoi
a modo mio
senza rancore

 
Le stagioni trascorsero lente, ritmate da scadenze, esami e prove da superare. James ed i suoi amici, i Malandrini, non avevano rinunciato a dare il tormento a Severus che, spalleggiato da Lily, cercava la sua strada nella vita per non essere un fallito ubriacone come il padre babbano che aveva avuto.
Una mattina, mentre gli studenti si apprestavano a scendere al villaggio di Hogsmeade per l’uscita settimanale, uno studente Corvonero che vedeva in James un eroe, lo avvicinò ed iniziò a parlare con lui di tutto quello che gli passava per la testa.
Fu in quel momento, mentre i due parlavano del Quidditch e di cosa avrebbero fatto finiti gli studi, che Severus e Lily gli passarono vicino ridendo tra loro.
Gli occhi di James si accesero di rabbia e, prima che Remus potesse fermarlo, scagliò contro il Serpeverde un incantesimo che lo fece rovinare a terra.
- Perché lo odi tanto? – domandò il Corvonero sobbalzando.
- Non c’è una ragione particolare. – ridacchiò con espressione malandrina il Grifondoro – Lo odio perché esiste.
Lily, che aveva sentito tutto, aiutò l’amico ad alzarsi in piedi e, dopo avergli dato il suo fazzoletto per tamponarsi una ferita profonda al labbro, raggiunse James e lo schiaffeggiò davanti a tutti; poi, senza aspettare una reazione da parte sua, accompagnò Severus in infermeria per farlo curare.
 
se cado giù
sei mia
risalgo e tu
sei mia

 
Dallo schiaffo nel cortile della Scuola, la relazione tra Lily e Severus diventò più seria non erano più semplici amici e lo stare insieme aveva portato effetti benefici nello studio di entrambi.
I Malandrini, capitanati da James, continuavano a dare il tormento al Serpeverde che, stanco di subire, aveva iniziato a difendersi anche se con scarsi risultati.
- Sei pessimo nei duelli! – lo avvicinò un giorno un suo compagno di Casa, Lucius Malfoy.
- Non sono un Purosangue cresciuto nella bambagia come te. – rispose rabbiosamente Severus che era stato sconfitto, nuovamente, da Sirius Black.
- Ooh lo so. – ridacchiò il giovane mago – Ma, se vuoi, io ed i miei amici possiamo aiutarti.
- Amici? – chiese sulla difensiva Severus e Lucius chiamò con un gesto i suoi più fedeli compagni di Casa: Avery e Mulciber.
- Vuoi imparare a difenderti da quel Potter e dai suoi stupidi amici?
Gli occhi di Severus brillarono di aspettativa e, senza riflettere, rispose affermativamente troppo stanco di subire senza sapersi difendere adeguatamente. Le labbra sottili di Lucius si stirarono in un sorriso ferino e, mentre Lily si dirigeva verso di loro con un gruppo di compagne di classe, il Serpeverde si limitò a mormorare un “eccellente” prima di andarsene.
- Sev. – lo baciò sulle labbra lei – Tutto bene?
- Sì, - le sorrise – mi sono state proposte delle ripetizioni di duelli. – sbuffò mostrandole le sue condizioni pessime – Ne ho bisogno vero?
- Un po’. – ammise lei lasciandosi coinvolgere dall’entusiasmo del Serpeverde. 

voglio di più
e sei mia
non chiedo di più
e sei ancora mia
lascia che sia
come vorrei
ogni mio istante

 
Le lezioni con Lucius, Avery e Mulciber furono illuminanti per il giovane Snape che migliorò nel combattimento e nella difesa, padroneggiando in tempi brevi alcune tecniche che gli permisero di avere la meglio su Peter Pettigrew che aveva provato ad attaccarlo mentre andavano a Cura delle Creature Magiche.
Severus, orgoglioso del successo ottenuto in quel piccolo duello, corse a dirlo ai suoi nuovi amici e Lucius, per invogliarlo a continuare a migliorare, gli consigliò di avvicinarsi ad una materia che aveva sempre snobbato le Arti Oscure.
- È una materia così sottovalutata. - ripeteva seducente Malfoy permettendogli di leggere alcuni dei suoi libri più antichi – In questa stupida Scuola non viene insegnata nel modo giusto perché non ci sono maghi e streghe abbastanza potenti e preparati per farlo.
- Ma, - prese la parola Avery – se deciderai di unirti alla nostra causa…
- Potrai studiare approfonditamente questa materia affascinante, - sorrise Lucius - ed avere tutto quello che la vita non ti ha dato.
- Sì, - annuì Mulciber – potrai riscattare il tuo nome. Non sarai più Snape il mezzosangue o Snivellus. Nessuno oserà prenderti in giro, perché nessun Potter o Black saranno mai alla tua altezza e…
- Avrai tutte le donne che vuoi. – ghignò lascivo Avery.
- Sì, donne Purosangue che faranno di tutto per entrare nelle tue grazie e nel tuo letto. Perché sarai potente, sarai un vero signore. – gli versò del vino Lucius – Potrai toglierti dai piedi quella sanguisuga Sanguemarcio che ti scopi adesso.
Severus sobbalzò: non tollerava il modo in cui apostrofavano Lilian ma aveva ancora bisogno del loro aiuto e dei loro libri antichi per migliorare; così, alzò il calice di vino pregiato e ringraziò i presenti per l’opportunità che gli avevano offerto.
- Quindi cosa hai deciso? – domandò Lucius dopo aver osservato il giovane mago bere un sorso di vino.
Severus, continuando a sfogliare l’antico tomo di Arti Oscure, annunciò ai suoi nuovi amici” che avrebbe aderito alla causa per avere un riscatto personale e sociale; perché meritava una vita migliore di quella vissuta fino a quel momento. I tre Serpeverde si scambiarono uno sguardo complice e, continuando ad alimentare la rabbia del giovane mago, lo convinsero ad allontanarsi dalla strada percorsa fino a quel momento per abbracciarne una nuova legata alla magia oscura più potente e pericolosa.
 
cerco di più
e sei mia
non chiedo di più
e sei ancora mia

 
Gli anni trascorsero inesorabili, da quando Severus si era lasciato sedurre dalla prospettiva di una vita migliore, le cose tra lui e Lily si stavano deteriorando: il Serperverde aveva sempre poco tempo per la Grifondoro, quando erano insieme era distratto e scostante, ogni volta che lei provava a toccarlo o baciarlo lui si allontanava infastidito e quando Lily chiedeva spiegazioni Severus rispondeva che era molto stanco, che stava studiando tanto per garantire ad entrambi un futuro migliore, lontano dalla miseria nella quale lui era cresciuto. Ogni volta che le ricordava il proprio doloroso passato, gli occhi verdi di Lilian si riempievano di lacrime di commozione ed orgoglio per tutti gli sforzi che Severus stava compiendo per cambiare il proprio futuro e renderlo migliore per entrambi se avessero deciso di mettere su famiglia.
Il Serpeverde, assetato dalla brama di avere successo e di dimostrare di essere migliore di chi lo aveva creduto un buono a nulla, non smentiva le parole di Lily: ne era innamorato, lei lo faceva sentire bene si sentiva completo quando erano insieme ma lui voleva di più. Bramava di possedere più potere, ma era troppo presto per confidarlo alla giovane fidanzata.

Così, mentre un nuovo ciclo scolastico giungeva al termine, i Malandrini circondarono Severus e lo attaccarono contemporaneamente senza dargli la possibilità di difendersi. Il Serpeverde, che non aveva dormito per terminare un compito che gli era stato affidato, cadde sbattendo la testa contro una delle colonne del patio della Scuola e, mentre cercava di riprendersi da quel sordo dolore, Lily gli si parò davanti per difenderlo attirando su di loro l’attenzione degli altri studenti.
Le minacce di Lily di far intervenire il Preside, le risatine degli studenti che mormoravano tra loro che Snape aveva bisogno di essere difeso dalla fidanzatina e le risposte piene di scherno ed odio di James e di Sirius, fecero scattare una furia cieca in lui che, alzandosi da terra, strattonò la Grifondoro dicendole che lui non aveva bisogno di essere difeso da una stupida Sanguemarcio come lei.
Nel patio calò il silenzio, le parole piene di rabbia urlate da Severus avevano zittito i presenti. Lily si liberò della presa sul proprio braccio e, con la vista offuscata dalle lacrime, dette un sonoro schiaffo al mago Serpeverde prima di scappare via troppo ferita ed amareggiata per restare.
Severus tentò di rincorrerla, ma Lucius ed i suoi scagnozzi, lo trattennero portandolo verso i Sotterranei con la scusa che doveva finire di sistemare il suo bagaglio.
- Snivellus. – gli urlò dietro James – Sei un mollusco senza palle! – concluse prima di correre a cercare Lily, certo di trovarla nascosta nel tronco del grosso salice piangente che era sul Lago Nero. 

lascia che sia
come vorrei

 
Severus, come un automa, seguì gli ordini che Lucius gli impartiva. Aveva il cuore spezzato, aveva perso per sempre la sua Lily, infrangendo così ogni speranza di un “futuro migliore da costruire insieme”.
- Non crucciarti. – gli sorrise il Purosangue – Là fuori è pieno di donne e…
- Nessuna sarà come lei! Devo rimediare finché sono ancora in tempo! – lo zittì con un gesto Severus che, chiudendo il suo baule con rabbia, corse verso la stazione per cercare di rimediare al suo enorme errore.
La giovane strega era lì, seduta sul muretto, con il viso inondato di lacrime e le mani che si torcevano su una lettera con fare rabbioso.
- Lily… - la chiamò facendola sobbalzare – Ti prego di credermi… Ti prego, perdonami, io non volevo…
- Cosa chiamarmi Sanguemarcio? – alzò i suoi occhi verdi e tristi fino ad incontrare quelli neri e pentiti di lui - Ti ho sentito molte volte chiamare così tutti quelli come me, Severus. – ammise – Lo fai quando sei con i tuoi amici Serpeverde. – un sorriso triste le curvò le labbra – Per un attimo ho sperato che…
- Non devi credere che tutto quello che dico quando sono con loro sia la verità, ecco io…
- Lo capisco, li stai usando per ottenere ciò che brami. – gli passò la lettera che aveva tra le mani – Hai fatto così anche con me. Mi sento una povera illusa, perché ho davvero sperato che potevo essere diversa, più importante di qualunque altra cosa…
- Ma è così! Lilian io… - iniziò Severus ma non riuscì ad aggiungere un’altra parola, la strega l’aveva baciato sulle labbra prima di girargli le spalle e salire sul treno, facendosi fagocitare dal resto degli studenti che stava salendo vociando allegramente.

Severus cercò la testa rossa di Lily ovunque, ma lei sembrava sparita nel nulla, impossibile da vedere in mezzo a quel caos colorato di ragazzi e ragazze. Il Serpeverde, con il cuore pesante, prese posto in uno degli ultimi scomparti e quando il treno partì aprì la lettera che la Grifondoro gli aveva lasciato in stazione.
Lesse le parole di cariche di rabbia ed odio di Lily e, mentre il suo cuore si rompeva in mille pezzi, Avery e Mulciber si scambiarono un sorriso trionfale, tutto era andato secondo i loro piani: Narcissa sotto l’effetto della Polisucco era stata una Evans perfetta e la lettera che aveva scritto Lucius la classica ciliegina sulla torta.
- Ehi Snape. – lo chiamò Avery aprendo la porta dello scomparto – Che fai qui. Vieni di là, Lucius ti aspetta.Severus incendiò la lettera che gli aveva spezzato il cuore e, mentre Lily cercava consolazione tra le braccia di James, lui promise a sé stesso di non permettere a nessun’altra donna di spezzargli il cuore come aveva fatto lei e di dedicare il resto della sua esistenza a cercare di cambiare quel mondo ingrato con qualunque mezzo.
 
ogni mio istante
ogni mio istante
ogni mio istante

 
Trascorsero così molti anni, Severus si lasciò sedurre dalle parole di lord Voldemort e si lasciò convincere da Lucius a prendere il Marchio Nero diventando uno tra i più spietati Mangiamorte del più potente Mago Oscuro di tutti i tempi e sperava di riuscire a riconquistare Lilian, mostrandole che grande e potente mago fosse diventato in quegli anni.
Purtroppo, i suoi sogni romantici furono infranti da Voldemort che, entrato a conoscenza della profezia riguardo un bambino che l’avrebbe distrutto, si recò a casa Potter per uccidere chi riteneva essere il suo futuro nemico. Vane furono le suppliche di Severus di risparmiare Lily, a niente servirono le sue promesse che le avrebbe cancellato la memoria e manipolato i ricordi per farla diventare la sua più fedele seguace, l’Oscuro Signore, incapace di concepire l'amore, uccise senza nessuna pietà sia James sia Lily che aveva cercato in ogni modo di proteggere la vita di suo figlio.
 
Severus raggiunse casa Potter troppo tardi e, scavalcando il corpo senza vita di James al primo piano, raggiunse la stanza del piccolo Harry che stava piangendo chiamando a gran voce “mamma, mamma” senza ottenere nessuna risposta.
Il Mangiamorte si accasciò sul corpo della donna amata, le ripulì il volto dalla polvere dei calcinacci e la cullò tra le sue braccia chiedendole scusa per tutto il dolore che le aveva provocato e per non averla saputa amare come meritava.
 
sai
come vorrei
che fossi io
amore mio

 
Devastato dalla perdita dell’unica donna che avesse mai amato, Severus chiese ad Albus Dumbledore la possibilità di riscattarsi e di fare ammenda. Tutto quello in cui aveva creduto, la possibilità di vivere in un mondo migliore, di avere più prestigio sociale e potenza, era stato spazzato via dalla morte di Lily.
Mentre la stringeva un’ultima volta tra le braccia, Snape aveva capito che Voldemort era un pazzo senza cuore e che i suoi piani di conquista erano deliri dettati dalla follia, e che sia lui sia i suoi Mangiamorte andavano fermati con ogni mezzo.
Dumbledore, dopo aver ascoltato le parole del suo ex-alunno ed aver visto in lui un sincero pentimento, lo assunse come professore di Pozioni all’interno di Hogwarts e lo invitò ad unirsi ai maghi ed alle streghe dell'Ordine della Fenice come spia per aiutarli a proteggere il piccolo Harry e prepararlo alla battaglia finale.
Severus accettò l’offerta di Albus e, nascosto da occhi indiscreti, partecipò al rito funebre dei coniugi Potter giurando a Lily che avrebbe dato la sua stessa vita per proteggere suo figlio.
 
a dirti addio...
 
 
Angolo Autrice:
 
Se siete riusciti ad arrivare fino a qui, vi devo le mie più sincere e doverose scuse.
So di essere in ritardo con la pubblicazione del nuovo capitolo de "I Gemelli Potter"; ma stiamo attraversando un periodo particolarmente pesante (lavoro, studio, problemi personali vari) e quando cuore e cervello non puntano "a nord" è complicato essere concentrati a scrivere.
 
Spero di riuscire a rimettermi presto in careggiata ed a tornare a scrivere con più frequenza e passione di prima.
 
Grazie a chi, nonostante i miei mostruosi ritardi, continua a seguirmi. A chi decide di mettere le storie che scrivi in una delle categorie ed a chi commenta, facendomi sentire la sua presenza.
 
Grazie alle streghe del mio cuore che mi supportano e sopportano.
 
Grazie a Dream che, nonostante le mille cose che ha da fare, trova sempre il tempo per me e i miei piccoli e grandi deliri!
  
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