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Autore: fenris    14/02/2022    1 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I team RWBY e JNPR, oltre ad alcuni amici, restarono circa un mese a Mistral per aiutare a ricostruire la città come potevano, o difendere quanto ne rimaneva dai branchi di Grimm ancora in giro, pensando intanto a come intensificare il loro addestramento ed escogitando ad altre strategie da applicare contro le forze di Salem.

 

Quasi un quarto della popolazione civile era stata uccisa durante l'assedio. Molti dunque si lamentavano che i Cacciatori avevano fatto troppo poco, ma la maggior parte, per quanto rattristata dalla situazione, era lieta di essere ancora viva e ringraziò i loro difensori per aver fatto tutto il possibile. La distruzione di Haven era sicuramente il maggior problema.

 

Le altre Accademie, saputo della cosa, avevano subito offerto agli studenti sopravvissuti un posto tra loro. Molti preferirono restare lì e aiutare i professori finchè l'Accademia non sarebbe stata ricostruita. E come a Beacon, tutti superarono in automatico l'anno come ricompensa.

 

Una sera, ormai prossima al ritorno a casa, Ruby era seduta nella stessa piazza dove aveva incontrato Emerald e Mercury, guardando malinconica la luna. Mentre rifletteva sugli ultimi eventi, sentì qualcosa atterrare dietro di lei. Con un movimento fulminio, afferrò Crescent Rose e si girò, ritrovandosi due assassini, inchinati di fronte a lei.

 

“ Principessa, scusate il disturbo. Ma una persona sotto la nostra custodia desiderava parlare con voi e abbiamo dovuto cercarvi in privato.”, cominciò uno dei due, armato con quella che sembrava una mazza da baseball ricoperta di spine.

 

“ Niente titoli, per favore. Di chi si tratta?”, chiese di rimando Ruby. Dalla schiena di quello rimasto, armato con un lungo fucile simile ai primi modelli creati durante la Grande guerra, in silenzio scese un'anziana signora. Era molto bassa, i capelli bianchi raccolti in una piccola treccia e portava quelli che sembravano essere occhiali dall'aria molto avanzata, in realtà protesi per poter vedere. Si accompagnava con un bastone il cui pomolo ricordava un teschio azzurro.

 

“ Mi chiamo Maria Calavera. Molti anni fa ero conosciuta come la Triste Mietitrice, quella che alcuni credono essere la madre di King Hassan.”, si presentò la donna con una gioviale risata.

 

“ Mio padre mi aveva parlato di te. Eri il suo idolo quando era ragazzo, scelse di usare una falce proprio per assomigliarti. Non mi sarei mai aspettata fossi ancora viva.”, osservò una stupita Ruby, chinandosi per tenderle la mano con sincera ammirazione negli sguardo. L'ex Cacciatrice rise e ricambiò energicamente la stretta.

 

“ Oh, sì, quando ci siamo incontrati non ha resistito dal chiedermi un autografo. E ironicamente ora è il successore dell'uomo che alcuni ritenevano mio figlio. Il fato è strano. Comunque dobbiamo parlare di te e dei tuoi occhi.”, disse severa l'ex Cacciatrice, indicando appunto gli occhi di Ruby, che li strofinò istintivamente. Le due andarono quindi a sedersi su una panchina, guardate a vista dagli accompagnatori di Maria.

 

“ Sarà un onore imparare da voi. Purtroppo stavolta, a differenza di Beacon, non sono riuscita ad attivare i miei poteri. Almeno, non al livello che avrei voluto.”, disse la giovane mietitrice, rammaricata dal fatto di non aver potuto concludere all'inizio la battaglia e risparmiare un sacco di dolore a tutti. Pensava che col suo nuovo nucleo magico sarebbe stato relativamente facile, invece era riuscita giusto a sparare dagli occhi qualche minuscolo laser.

 

“ E credo di sapere per te. Stando a quanto il corvaccio mi ha riferito, stavi duellando con quella Cinder, vero? Mi hanno detto che ve le siete date di brutto per praticamente tutta la città.”, osservò Maria, premendo un bottone sul suo bastone per rivelare la lama di una falce, che prese a lucidare.

 

“ Sì. E nonostante lo scontro, continuavo a cercare di evocare la luce dei miei occhi come feci in passato per distruggere tutti i Grimm, ma senza successo.”, spiegò Ruby, ricordando come fosse riuscita appena a impedire a Cinder di fare ulteriori danni. Maria annuì, cominciando a spiegare con un tono fermo, ma privo di rimprovero.

 

“ Mhh, comprendo. Ragazza mia, il nostro potere, per quanto efficace nel distruggere le creazioni di Goetia, non esiste solo a questo scopo. Esso è alimentato dal desiderio di proteggere la vita, in ogni sua forma. Amicizia, amore, fratellanza... tutti questi sentimenti e molti altri non faranno che enfatizzare questo desiderio, risultando in un'esplosione come quella di cui sei già stata testimone. E che forse potrebbe servire anche a sconfiggere Salem, chiunque sia in realtà.”.

 

“ Capisco. Quindi non ha funzionato perchè mi concentravo troppo sul concludere la battaglia?”, chiese Ruby, ricordando ora come durante la battaglia di Beacon e prima ancora contro Jack era stato soprattutto il desiderio di salvere i suoi amici a scatenare il proprio potere.

 

“ O forse perchè ti concentravi troppo sulla tua rabbia verso Cinder.”, affermò l'anziana guerriera. La mietitrice fu costretta ad annuire.

 

Detestava Cinder. Comprendeva perchè fosse diventata così, ma questo non toglieva il fatto che stesse tendenzialmente cercando di vendere Remnant a Goetia in cambio del potere assoluto. Non poteva perdonare un simile atto, quando così tante persone si erano sacrificate per proteggere il loro amato pianeta nel corso dei secoli. Non contando il fatto che lei e complici stavano corrompendo nella maniera più ignobile gli spiriti degli antichi eroi.

 

“ Comprendo, miss Calavera. Terrò bene a mente questo errore. Lei come ha iniziato, se posso chiedere?”, continuò la giovane leader, sinceramente incuriosita.

 

L'anziana signora si concesse un malinconico sorriso, e alzò gli occhi artificiali alle stelle, cercandovi un significato forse ignoto anche a loro.

 

“ Sono stata addestrata da mio padre. Era un ottimo guerriero e insegnante, ma anch'io ho imparato a usare i miei occhi in maniera abbastanza istintiva, per poi nascondere questa mia abilità dopo aver ottenuto la licenza di Cacciatrice. Combattei Grimm quasi ovunque su Remnant, utilizzando il meno possibile il mio potere per non farmi scoprire da chiunque stesse livellando i rimasugli del nostro clan. Ma mi scoprirono, e venni accecata in un agguato. Tu invece non puoi più nasconderti, tutta Remnant sa di te.”, sospirò l'anziana guerriera, prendendo una mano di Ruby,

 

“ Già, dovrò condividere coi tentativi di Salem di uccidermi. Mi chiedo quale sarà il suo prossimo obbiettivo.”, affermò preoccupata, temendo cosa avrebbe potuto fare a Vacuo o Atlas, assumendo decidesse di non dare il colpo definitivo alla città che aveva appena difeso. Con uno sbuffo dovuto all'età, Maria si alzò e si diresse dai due accompagnatori, dando un ultimo sguardo a Ruby,

 

“ Confido tu e le tue amiche lo scoprirete per tempo. Intanto io tornerò a casa mia, ad Argus. Signori...”.

 

Uno dei due assassini la prese sulle spalle e dopo un ultimo saluto a Ruby, saltarono via nella notte. Durante il volo Maria portò una mano a una tasca nel mantello, dove teneva una siringa contentente un nucleo magico, il liquido azzurro che le illuminava il viso.

 

“ Spero anche di poter combattere al tuo fianco almeno una volta.”, sussurrò mentre continuava a saltare da un tetto all'altro sotto la luce della luna frammentata.

 

*****

 

 

Ritornati a Beacon Ruby, Jaune e compagni raccontarono quanto successo ai loro compagni di scuola e allla popolazione di Vale. Ricevettero altre medaglie al merito, ricevettero tanti abbracci da chi fu lieto di vederli tornare. Dopodichè misero in atto il loro massacrante programma di allenamento, cominciando ad esercitarsi ogni volta che non studiavano e provando ogni strategia venisse loro in mente.

 

Arrivati al marzo successivo, si erano fatti giusto una scarsa manciata di weekend di totale riposo. E per quel fresco sabato di inizio primavera, Jaune e Ruby avevano organizzato una partita di calcio a sette col team CVFY al campetto sportivo di Vale. Dopo una lunga serie di risate e di colpi più o meno corretti, erano giunti a un impasse per una dotta discussione sulle regole del gioco.

 

“ ERA RIGORE, TI DICO!”, esclamò Jaune, sbattendo il piede a terra col risultato di causare diverse crepe.

 

“ MA SE NON L'HO NEANCHE TOCCATA!”, protestò irremovibile Coco, colpevole a detta del biondino di aver spintonato di proposito Nora per prendere il pallone.

 

“ SI', COME NO! Ho visto Goliath più furtivi!”, ribattè il cavalieri, impuntandosi sui piedi mentre i compagni più tranquilli guardavano incapaci di intervenire. Weiss e Yang si erano dirette in bagno, probabilmente per pomiciare un po', mentre Blake era sul punto di addormentarsi sulla spalla della sua leader.

 

“ Blake, vado a bere un po', ho la gola più arida di Vacuo.”, commentò Ruby, dirigendosi verso il suo zaino per dissetarsi e controllare qualche notizia sul suo scroll, mentre Coco tirava fuori qualcosa dalla tasca.

 

“ E allora tiriamo una moneta. Dipendentemente dal risultato, ti darò un rigore o no. Scommetto che il fato mi darà ragione.”.

 

“ RAGAZZI!”, strillò Ruby a squarciagola, interrompendo la loro lite e facendoli correre da lei, incluse le due che si erano ritirate in bagno.

 

“ Ruby, che succede?”, domandò una Yang con la maglietta un po' slabrata, preoccupata dall'urlo della cugina, che si mise a a leggere qualcosa dal suo scroll.

 

“ Questa mattina il generale James Ironwood, dell'esercito Atlesiano, ha rassegnato le proprie dimensioni come capo del suddetto, affidandone le redini al generale Iskandar Scarlatina. Ha anche lasciato intendere di voler abbandonare la direzione dell'Accademia, ma il Conquistatore lo ha dissuaso. Il concilio di Atlas e gli altri ufficiali del suo esercito, nonché quelli dell'armata del generale Scarlatina, non hanno rilasciato dichiarazioni. Ma quasi ovunque la gente comune e i soldati semplici di entrambi gli schieramenti festeggiano, auspicando l'inizio di una nuova era per tutta Remnant, già sconvolta mesi fa dalla 'cura' per i Grimm e l'introduzione dei nuclei magici.”, recitò a perdifiato la rossa. I suoi compagni rimasero in un silenzio scioccante, cercando di processare quanto appena ascoltato.

 

“ Che sta succedendo?”, chiese Weiss shockata.

 

“ E comunque era rigore.”, continuò Jaune sulla via del ritorno. Dietro di lui, Nora fece una linguaccia a Coco, prima che Ren diede un pugno sulla testa di entrambi.

 

“ Ma ti pare il momento!”.

 

*****

 

 

Anche il castello di Salem era stato teatro di vari cambiamenti negli ultimi mesi. Nuovi servant, sempre più potenti, erano stati evocati e addestrati.

 

Soprattutto Emerald e Mercury sembravano aver trovato l'occasione perfetta per fuggire e si stavano ora dirigendo all'entrata del castello, dove si trovava una piccola navetta che avrebbe dovuto portarli sino a Vale, assumendo di non creare sospetti.

 

Erano certi che Cinder non sapesse niente, era come sempre focalizzata sul migliorarsi oltre ogni limite, cercando di trasformare il suo odio e la sua rabbia in forza che avrebbe scagliato sui suoi nemici.

 

Watts aveva forse minimi sospetti, ma aveva sempre pensato a loro come a poco più che animaletti, indegni della sua attenzione. Lavorava ai suoi progetti e si limitava a pochi convenevoli con loro.

 

Tyrian era più che altro divertito nel vederli così nervosi, pensava però fosse semplicemente per paura di qualche punizione.

 

Hazel forse sapeva cos'aveva intenzione di fare, e sembrava averlo lasciato intendere da alcune loro discussioni. Ma non fece nulla per fermarli.

 

Salem però? Erano praticamente certi che sin da quando avessero cominciato a pianificare il loro voltagabbana lei sapesse. E non avevano la minima intenzione di restare più del dovuto, per scoprire perchè non avesse ancora fatto niente al riguardo.

 

“ Emerald, hai preso tutto?”, chiese ansioso l'albino, tenendo lo zaino sulla spalla come fosse pieno di oro e mirra.

 

“ Credo di sì. Tu?”, chiese lei di rimando, guardandosi continuamente intorno come se un'orda di Grimm fosse sul punto di saltare loro addosso da un momento all'altro.

 

Il ragazzo annuì e accelerò il passo. Erano a due passi dal veicolo quando qualcosa li interruppe.

 

“ Oh, bambini miei, dove pensate di andare?”, domandò una voce familiare. I due si voltarono di scatto, trovandosi di fronte Salem. La bella strega era appoggiata sulla scalinata che portava all'entrata del castello, nella mano un gelato che aveva preso chissà dove, le gambe strette elegantemente tra loro e la sua pelle biancastra che creava contrasto tanto col suo abito che col palazzo alle sue spalle.

 

Puro terrore si impadronì dei due ragazzi, che si misero sull'attenti nel tentativo di sembrare meno sospettosi. Non funzionò, ma era comprensibile considerando l'ondata di pensieri che li stava attraversando in un tempo così labile. Emerald pensò per un istante di usare la sua semblance su Salem, ma aveva seri dubbi avrebbe funzionato.

 

“ Ad.... ad allenarci. Visto che Adam è sparito, dovremmo fare anche il suo lavoro.”, affermò la ragazza di colore, sudando pericolosamente. Ma d'altronde lo sapeva sin da quando lei e Mercury avevano cominciato a complottare che Salem li avrebbe scoperti.

 

“ A dire il vero ho un compito in particolare per voi.”, affermò la regina dei Grimm, allargando il suo già inquietante sorriso e dirigendosi verso di loro, prendendoli per le spalle con atteggiamento materno, la stessa espressione che riservava loro prima di un allenamento.

 

“ M- milady, le giuro che non appena ritorneremo faremo tutto ciò che vuole.”, affermò Mercury, tremando da capo a piedi come non faceva da quando era ancora un bambino alla mercè del padre.

 

“ Molto servizievole, giovanotto. Ma ho bisogno ora di voi.”, disse Salem col suo ultimo inquietante sorriso, facendo apparire nel palmo della mano una fiammella nera.

 

“ Aiuto.”, sussurrò Mercury, prima che la sua coscienza sprofondasse nell'abisso più buio, ricco di orrori in attesa della prossima incauta preda.

                                                                                                                         *****

 E come promesso il nuovo capitolo era quasi pronto, eccolo qui per voi a stabilire le basi per la saga di Atlas. Per quella, temo, dovrete aspettare un pò perchè intendo finire prima il secondo volume del mio crossover di Harry Potter e forse lavorare a qualcos'altro. D'altronde, sappiamo bene che gli avvenimenti di questi volumi non sono esattamente facili da ritrarre, specie se li si vuole cambiare in maniera logica. Ogni consiglio è ben accetto, a presto.

  
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