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Autore: la_pazza_di_fantasy    22/02/2022    0 recensioni
One-shot sequel di Dragon, si consiglia di leggere prima quella storia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zertes si stiracchiò andando anche involontariamente a tirare un pugno al povero ragazzo che era seduto dietro di lui e che ringhiò leggermente infastidito.
-scusa- sussurrò Zertes girandosi e prendendo con una mano il volto del rosso per accertarsi di non aver fatto del male al ragazzo.
-sto bene, ma la prossima volta cerca di evitare di tirarmi un pugno in faccia- gli disse Sef lasciandogli un bacio sui capelli bianchissimi e poi prendendo a giocare con quelle poche ciocce di capelli che andavano a finire sul collo del ragazzo, collo che era marchiato di nero e che indicava che il ragazzo era un cacciatore di draghi.
-ma non l'ho fatto apposta, lo sai che stare troppo tempo nella stessa posizione mi fa indolenzire tutti i muscoli e ho bisogno di stiracchiarmi- protestò l'albino. Non l'avesse mai fatto visto che l'albino si ritrovò spalmato a terra con il rosso sopra di se che con il ginocchio gli stava allargando le gambe per potersi inserire meglio mentre un ghigno adornava le sue labbra. -non ti ho dato il permesso di...-ma la voce di Zertes venne bloccata da un gemito di piacere quando il suo ragazzo entrò dentro di lui.
-non ti sento Zer, stavi dicendo qualcosa?- gli chiese Sef con un ghigno sulle labbra mentre il ragazzo sotto di lui riusciva solo a gemere di piacere. Gemiti che stavano diventando anche troppo forti costringendo quindi il drago a baciare l'albino sulle labbra per impedire che qualcuno potesse sentirli. Fare sesso nel bosco non era un'ottima opzione, sia per il fatto che era scomodo e sia perché chiunque poteva passare di li anche per sbaglio. Ma i due non avevano altro posto dove incontrarsi e ormai si erano abituati alla scomodità dell'erba.
-sei uno stronzo- gli disse Zertes tirandogli un leggero pungo sul petto quando l'amplesso finì.
-ehi guarda che stavi gemendo poco fa- gli ricordò Sef rubandogli un altro bacio e lasciando poi che il ragazzo si rivestisse.
-lo so, ma questo non significa che ogni scusa è buona per scoparmi-
-sei il mio ragazzo, non dovrei avere scuse per scoparti- disse Sef alzandosi da terra e guardando dall'alto il suo ragazzo mentre si rivestiva.
-e dovresti anche dire ai tuoi di me- gli fece notare Zertes alzandosi ormai anche lui completamente rivestito e guardando negli occhi il suo ragazzo.
-lo sai che è complicato- sussurrò Sef -io so che non sei veramente un cacciatore di draghi e che quel coso te lo hanno fatto quando avevi dieci anni ma i miei no. Non posso portarti al villaggio, succederebbe il finimondo e lo sai-
-ma se tu parlassi con i tuoi genitori, spiegando tutto quello che sai di me, forse il finimondo non succederebbe- gli fece notare Zertes incrociando le braccia al petto. Era stanco di nascondersi perché il suo ragazzo era un drago e lui era stato marchiato come cacciatore di draghi da piccolissimo senza nemmeno volerlo realmente. Certo aveva quel tatuaggio ma non aveva mai preso in mano un'arma per uccidere un drago e nemmeno voleva farlo, non quando un drago era il suo ragazzo.
-avverrebbe lo stesso Zer, lo sai come sono gli altri al villaggio. I cacciatori hanno fatto tanti danni e di certo non possono metterci una pietra sopra amore mio-
-e allora che senso ha?-
-cosa?- chiese confuso Sef non capendo perché l'albino stesse alzando il tono della voce.
-stare insieme Sef! Secondo il tuo ragionamento non mi presenterai mai ai tuoi genitori e nemmeno mi farai mettere piede in quel villaggio- urlò l'albino, ormai non ne poteva più.
-ti ho detto con calma maledizione, non fare il melodrammatico adesso- borbottò Sef che di certo non voleva che l'albino urlasse in quel modo. Erano nella valle sotto il villaggio quindi probabilmente qualcuno con un udito fine poteva sentirli.
-con calma- Zertes rise per non urlare -sono due anni e mezzo che stiamo insieme Sef, se non vuoi parlarne con i tuoi puoi dirmelo e la finiamo qui- Zertes chiuse gli occhi tornando serio prima di prendere le sue cose e lasciare la valle con Sef immobile che ripensava alle parole che il suo ragazzo gli aveva detto. Fosse facile parlare di lui con i genitori. Tante volte ci aveva provato a iniziare un discordo per parlare di Zertes ma ogni volta si bloccava sul nascere. Amava da morire Zertes ma non poteva presentarlo ai suoi genitori. Non in quel momento.

                                                                                                         §

Zertes aveva leggermente sbollito la rabbia della sera precedente dormendo e soprattutto facendo commissioni per tutta la mattina. Da quando se ne era andato dalla sua ex casa tre anni prima ed era arrivato in quel piccolo villaggio alle pendici del monte che ospitava quello dei draghi aveva preso a fare lavoretti di vario genere ogni giorno per poter poi arrivare ad avere un pasto a fine giornata e un posto dove dormire, che era una stalla.
All'inizio nemmeno sapeva che si era trasferito in un villaggio vicino a quello dei draghi, lo aveva scoperto solo dopo tre mesi che aveva baciato Sef.
Aveva incontrato il rosso per puro caso mentre si stava rilassando nella valla con il lago li vicino e Sef si era rifugiato in quel lago poco dopo. Anzi lo aveva anche preso a parole perché gli aveva rubato il suo posto speciale. Poi avevano parlato ed era diventato quasi naturale ritrovarsi al lago e chiacchierare. Poi c'era stato il bacio che aveva in parte scombussolato Zertes che si era chiesto cosa ci sarebbe stato dopo. E dopo c'erano stati altri baci fino a quando Sef non si era accorto del suo marchio sul collo e aveva iniziato a gridargli contro che gli aveva mentito. Zertes era rimasto sconvolto da quella sua sfuriata non capendo come mai il rosso si fosse arrabbiato ovviamente fino a quando il rosso non si era trasformato in un drago dalla rabbia.
Zertes prima di quel giorno non si era mai trovato faccia a faccia con un drago e ne era rimasto completamente sconvolto. Solo vedendo la sua faccia sconvolta Sef si era in parte calmato e ritrasformatosi in umano aveva chiesto a Zertes di spiegargli tutto. C'era voluta una settimana perché Sef si fidasse completamente di lui.
Ovviamente Zertes non aveva nessuna intenzione di perdere Sef, teneva troppo al suo ragazzo per poterlo lasciar andare ma di certo non voleva nascondersi per il resto della sua vita.
L'albino con molta calma, mentre il sole iniziava a tramontare, si diresse verso il lago con un leggero sorriso sulle labbra. Voleva baciare il suo ragazzo e parlagli con calma di quello che era successo il giorno prima. Il solo fatto di essere costretto a non poter vivere la sua vita tranquillamente con il ragazzo che amava solo e soltanto perché aveva uno stupido marchio sul collo lo mandava in bestia.
Il ragazzo arrivato al lago si sedette sotto uno degli alberi li presenti e aspettò il rosso. Dopo due ore di attesa l'albino non era tanto preoccupato dell'assenza del ragazzo, solitamente Sef faceva sempre un po' tardi. Iniziò a preoccuparsi quando di ore ne erano passate quattro, possibile che Sef non si sarebbe presentato quel giorno? Solitamente quando sapeva che non si sarebbero visti per qualche strano impegno del quale Zertes sapeva poco e niente Sef lo avvisava sempre il giorno prima. Quel giorno era strana la situazione tanto da far perdere il buon umore a Zertes e fargli fare avanti e indietro difronte al lago sbuffando.
Fu solo dopo cinque ore buone che il ragazzo sentì il battere delle ali di un drago e sorrise istintivamente verso la figura alata prima di sgranare gli occhi completamente spaventato quando notò che il colore delle squame del drago non erano del bellissimo rosso fuoco di Sef ma di un nero pece che al ragazzo non piaceva per niente.
Zertes iniziò a camminare lentamente all'indietro sperando vivamente che il drago non l'avesse visto ma si dovette ricredere quando lo vide planare verso di lui. Zertes iniziò a correre verso il fitto del bosco per scappare da quella creatura che purtroppo per lui era molto più veloce e l'albino si trovò ad urlare completamente terrorizzato quando si trovò a volare sopra il lago mentre era tenuto stretto dagli artigli del drago.
Il viaggio fu tremendo perché l'ansia iniziava a crescere. Cos'era successo per far si che Sef non si presentasse al loro appuntamento? E poi perché mai un drago che non fosse Sef stava volando sopra il lago? Possibile che Sef si fosse stancato di lui e lo avesse denunciato agli altri draghi? Ma che senso poteva avere quel pensiero. Mentre faceva quei pensieri però Zertes si accorse che erano arrivati al villaggio che si trovava sul monte ma lo sorpassarono di poco prima che il drago aprisse i suoi artigli facendo gridare di paura Zertes e farlo cadere di faccia a terra sul terreno umido per la pioggia che era caduta quella mattina. L'albino cercò di alzarsi ma il suo corpo completamente dolorante glielo impedì facendolo gemere per le fitte che avvertiva su tutto il corpo. Sperava solo di non essersi rotto niente.
Poco dopo sentì passi sul terreno fangoso e qualcuno gli prese la testa per i capelli bianchissimi in modo da esporre per bene il tatuaggio che aveva sul collo.
-Lucas cos'era quell'urlo! E cosa diavolo stai facendo!- Zertes guardò in direzione dell'uomo che aveva parlato per osservarlo attentamente.
-Sargon questo qui è un cacciatore! Guarda- gli indicò il moro esponendo ancora di più il tatuaggio di Zertes finendo però per mettergli la testa in una posizione innaturale che fece ancora più male all'albino.
-abbiamo sconfitto tutti i cacciatori- disse Sargon confuso, il simbolo che il ragazzo aveva sul collo era proprio quello di un cacciatore e non sapeva spiegarsi il perché.
-e invece no e come se non bastasse questo qui gironzolava vicino al lago! Per fortuna me ne sono accorto dall'altro di questo segno-
-non...sono..- le flebili parole di Zertes furono bloccate da un calcio di Lucas che fece sputare all'albino del sangue mentre lacrime sia per paura che per dolore si andavano a formare intorno agli occhi del ragazzo. Perché era finito in quella situazione?
-adesso non è il momento per parlarne quindi direi di rimandare- disse Sargon scrutando parecchio preoccupato il sangue che bagnava le labbra dell'albino -portalo in prigione senza farti vedere dagli altri. Non voglio che si scateni il panico nel villaggio- Lucas non sembrava tanto convinto della cosa ma fece come gli era stato detto.

                                                                                                   §

-ci puoi spiegare cosa ci facciamo qui?- chiese Maru al marito osservandolo attentamente con gli occhi socchiusi. Sargon era sembrato davvero preoccupato quando li aveva convocati nella sala da pranzo della loro casa.
-credo che Lucas abbia fatto l'ennesima cazzata- rispose sinceramente il castano sospirando -poco fa è arrivato con un ragazzo al villaggio, ma non è solo questo visto che chiaramente il ragazzo ha il tatuaggio dei cacciatori di draghi- rivelò il castano. Maru a quelle parole rabbrividì toccandosi istintivamente l'occhio ferito.
-e dove lo ha trovato un cacciatore di draghi? Li avevamo fatto fuori tutti- chiese curioso Yera lanciando uno sguardo a Viego sperando che l'uomo potesse risolvere tutti i loro problemi o semplicemente sperava non c'entrasse lui nuovamente con tutta quella storia.
-ha detto al lago. Ma davvero non so come interpretare tutta questa situazione, non voglio allarmare il popolo e di certo non mi muovo senza prima aver consultato voi- rispose Sargon lanciando anche lui strane occhiate in direzione di Viego.
-vi giuro che questa volta non c'entro niente- disse prontamente l'uomo notando quattro paia di occhi puntati su di lui.
-cosa vogliamo fare?- chiese Taye sospirando -non mi va di accusare qualcuno solo perché ha un simbolo addosso. Cosa ha detto il ragazzo quando è stato beccato?-
-niente. Lucas gli ha tirato un calcio mentre stava provando a parlare-
-credo che la cosa buona da fare adesso sia andare a parlare con questo ragazzo e capire cosa vogliono i cacciatori di draghi ancora da noi- sospirò Maru. Non gli piaceva per niente come idea ma proprio come aveva detto Taye non gli piaceva accusare la gente senza avere un minimo di prove.
-andiamo adesso allora, prima facciamo e prima risolviamo tutta questa situazione- Yera guardò negli occhi il marito prima di uscire insieme agli altri quattro per andare di soppiatto, o almeno cercando di non dare troppo nell'occhio, verso la tenuta sotterranea che fungeva da prigione. In realtà quel posto non lo avevano quasi mai usato ma per quella volta si era ritrovato utile.
Zertes per poco non saltò in aria dallo spavento quando vide entrare nella cella nella quale era stato scaraventato malamente cinque persone. L'albino timoroso indietreggiò il più possibile fino ad arrivare a toccare il muro della cella con la schiena. Cosa volevano fargli?
-sei un cacciatore?- fu la prima domanda che fece l'unico rosso del gruppo e che a Zertes parve una versione più grande di Sef anche se forse era solo la sua immaginazione.
-no- sussurrò con la poca voce che gli era rimasta.
-e il tatuaggio allora?- chiese il castano che era anche il primo che aveva visto di quei cinque.
-me lo hanno fatto quando ero piccolo, io non volevo nemmeno- sussurrò ancora Zertes sperando che quegli uomini gli credessero.
-tu sei strano- disse il più anziano del gruppo osservandolo attentamente mentre si avvicinava sempre di più al ragazzo -hai un odore strano- continuò arrivandogli ad un passo dal viso e cercando di capire cosa fosse quell'odore. Poi Viego sgranò gli occhi. -oh, sei incinta-
-eh?- chiese quasi urlando con la poca voce che gli restava Zertes. Come poteva essere incinta -certo che no!-
-invece si, riconoscerei questo odore ovunque. Tu puoi avere figli e sei incinta- continuò Viego sicurissimo di quello che stava dicendo mentre l'albino scuoteva la testa disperato.
-no, non può essere. Si so di poter avere figli ma non posso essere incinta- "non di un drago" aggiunse nella sua mente il ragazzo "mi sono concesso apposta a Sef perché sapevo di non poter avere figli da lui".
-sei vergine?-
-no, però...-
-e allora ho ragione. Fidati, io non sbaglio mai- concluse Viego mentre Zertes chiudeva gli occhi chiedendosi dove avesse sbagliato.
-chi sei per dirlo con certezza?- si decise a chiedere ancora Zertes che davvero voleva solo svegliarsi da quel bruttissimo incubo.
-una sorta di veggente che non sbaglia mai. Non so perché sei così spaventato da questa possibilità ma sai quello che sei quindi se non volevi potevi anche stare attento di tuo- concluse Viego mentre Zertes si portava le ginocchia al petto e le stringeva con le braccia nascondendoci anche la testa all'interno. Si sentiva uno stupido per aver creduto di non poter avere un figlio da Sef solo perché il rosso era un drago. Certo in quei due anni della loro relazione non era mai successo quindi era anche abbastanza scontato che iniziasse a pensare che non potesse succedere.
-stai bene?- gli chiese Taye preoccupato da come l'albino stava reagendo a quella notizia, si era rivisto in lui quando aveva scoperto di essere incita di Yera.
-no- sussurrò sinceramente l'albino non uscendo dal suo nascondiglio. Nel peggiore dei casi sarebbe morto portandosi dietro anche il figlio che stava aspettando da Sef e il drago non lo avrebbe mai saputo.
-forse è meglio farlo calmare un po'- sussurrò Maru al marito guardandolo negli occhi nonostante il buio della prigione -adesso non credo ragioni pienamente e poi sembrava davvero sincero all'inizio- Sargon annuì a quelle parole anche lui convinto delle parole del marito anche perché Viego con quella sua uscita aveva fatto andare in tilt il cacciatore di draghi.

                                                                                              §

Sef stava sbuffando camminando avanti e indietro nei pressi del lago. Ora capiva quello che provava il suo Zer quando lui faceva ritardo anche se il ritardo che stava facendo l'albino era anche peggio! Era il terzo giorno di fila che Sef andava al lago e che Zer non si presentava. Certo lui non si era presentato per un giorno senza avvertirlo ma lo aveva fatto semplicemente perché aveva bisogno assolutamente di smaltire la rabbia che era salita quando Zertes gli aveva gridato contro.
Il giorno dopo essersi calmato era andato a lago ma di Zer non aveva visto nemmeno l'ombra. Il rosso aveva inizialmente pensato che lo stesse ripagando con la sua stessa moneta ma dopo tre giorni si stava iniziando a spazientire ed innervosire.
Possibile che il ragazzo avesse realmente messo una pietra sopra la loro storia? Solo perché Sef non era ancora riuscito a trovare un modo per poter dire ai genitori che era fidanzato con un cacciatore di draghi?
Sef spazientito lasciò il lago, se era così la cosa allora che Zertes si fottesse! Non aveva tempo da perdere con un ragazzo viziato che se non aveva quello che voleva lasciava perdere senza trovare una fottuta soluzione.
-che hai?- chiese Ayo al fratello vedendolo entrare in casa sbattendo la porta di casa incazzato nero, ed era palese tanto che Sef non avrebbe potuto mentire. Sef non rispose al gemello ma ringhiò andando verso il contenitore di carne secca iniziando a masticarla come antistress.
-Sef sai che tenersi le cose dentro non fa bene?- gli chiese invece Vya lanciando un'occhiata veloce al suo ragazzo per avere manforte. Dovevano far parlare assolutamente Sef.
-eh va bene! Siete odiosi- sospirò il rosso prima di sedersi con poca grazia a una delle sedie libere intorno al tavolo dove erano seduti anche gli altri due -sono nervoso perché qualcuno mi ha dato nuovamente buca-
-ti vedi con un ragazzo?- chiese Vya che non riusciva a contenere la sua felicità, era da tanto tempo che sperava che Sef trovasse qualcuno e finalmente era riuscito, anche se in quel momento il ragazzo non sembrava tanto contento della cosa.
-magari vedessi Zer! Sono tre giorni che vado al luogo del nostro appuntamento e lui non si fa vedere-
-da quanto va avanti questa storia con Zer?- chiese Ayo curioso. Non si ricordava che il gemello avesse accennato di avere un ragazzo.
-da due anni- borbottò il rosso, ormai il fratello lo aveva scoperto ed era inutile mentire.
-aspetta un attimo! Tu per due anni non ci hai detto di essere fidanzato? Stai scherzando? Sono il tuo gemello le dovrei sapere queste cose- protestò Ayo completamente sconvolto da quella rivelazione.
-volevo tenere la cosa segreta ancora per un po' anche perché non è un drago-
-e allora? Ti devo ricordare che uno dei nostri padri non è un drago?- Vya seguiva lo scambio dei due gemelli chiedendosi come mai il ragazzo di Sef non si fosse presentato per tutti quei giorni. Possibile avessero litigato per qualcosa?
-è complicato Ayo, più di quanto tu possa immaginare-
-almeno lui sa che sei un drago?-
-si, da anni- borbottò Sef. Non aveva nessuna intenzione di dire al fratello che il suo ragazzo aveva uno stramaledettissimo marchio da cacciatore di draghi sul collo.
-avete litigato?- si intromise nella conversazione Vya -è l'unica cosa che mi viene in mente per la sua assenza di questi giorni. Sef sospirò.
-si, cinque giorni fa più o meno. Io il giorno dopo non sono andato al lago e quando l'altro giorno ci sono andato lui non era li- Sef si passò una mano tra i capelli riccissimi ravvivandoseli -comunque ciò non implica che mi deve far aspettare ben tre giorni prima di ritornare a parlarmi! Credo di essere diventato dipendente da lui- rivelò poi il rosso. E quella era una cosa della quale non se ne era minimamente accorto fino a qualche secondo prima. Gli mancava da morire Zertes.
-non so Sef, quanto è stata pesante la litigata?- chiese Vya preoccupata. Che cosa aveva combinato Sef quella volta?
-non tanto, è stata la solita discussione perché lui vuole che lo presenti alla mia famiglia e io gli dico di aspettare-
-e perché dovresti aspettare? State insieme da due anni e sa che sei un drago. Non credo ci sarebbero problemi- gli disse Ayo con un'alzata di spalle e Sef lo fulminò con lo sguardo. Ayo a quel gesto rimase confuso e stava anche per chiedere al fratello il perché quando sentirono la porta di casa aprirsi ed entrare in cucina un parecchio agitato Taye.
-papà tutto bene?- chiese Ayo confuso. Suo padre in quello stato lo aveva visto poche volte e solo quando si trattava di cose gravi per tutti loro.
-si, non ti preoccupare-
-hai la faccia da: "cazzo è successo un macello e non so come risolverlo"- disse Sef dando manforte al gemello. Taye alzò gli occhi al cielo chiedendosi quando i suoi figli avessero imparato a riconoscere i suo comportamenti proprio come Yera.
-e va bene è successa una cosa che al momento sappiamo solo noi, Maru, Sargon e Viego. Ah e anche Lucas perché come al solito ficca il naso dove non deve- sputò fuori Taye iniziando a mangiare carne essiccata per il nervoso.
-cos'è successo?- chiese Vya che aveva sentito nominare i suoi genitori e si era preoccupata.
-Lucas ha catturato un ragazzo che ha sul collo il tatuaggio dei cacciatori di draghi- rivelò Taye, a quelle parole Sef sbiancò completamente ma riuscì a non fare altri gesti che potevano tradirlo. Sperava davvero non si trattasse del suo Zer.
-cosa? Ma i cacciatori di draghi non erano scomparsi? Li avevate battuti- sussurrò Vya che iniziava a preoccuparsi.
-si, ma quanto pare non tutti. Lucas sostiene che visto che lo ha trovato vicino al lago ci sia un intero squadrone che voglia sterminarci. Abbiamo provato a parlare con il ragazzo ma ci ha detto che non è realmente un cacciatore e basta. Si è chiuso in se stesso e non riusciamo a parlargli- Ayo lanciò un veloce sguardo al fratello. Non gli era minimamente sfuggito che il lago era anche il luogo dove Sef si incontrava con il suo ragazzo.
-quanti giorni fa più o meno è stato trovato il ragazzo?- chiese Ayo continuando a guardare fisso Sef.
-quatto- Sef allora voltò lo sguardo trovandosi a fissare gli occhi del gemello. Con solo quello sguardo i due gemelli si dissero tutto.
-papà Sef ha qualcosa da dirti- sussurrò Ayo continuando a fissare il gemello negli occhi per infondergli coraggio. Se davvero il fidanzato del fratello era quel ragazzo con il tatuaggio da cacciatore di draghi si spiegavano parecchie cose.
-AYO- quasi urlò Sef confermando ancora di più i presentimenti di Ayo e andando a far sgranare gli occhi a Vya che ci era finalmente arrivata.
-cosa?-
-se non lo fai tu lo faccio io- disse allora Ayo per dare coraggio al gemello che sbuffò.
-per caso il ragazzo che avete preso è albino?- si decise a chiedere Sef, non voleva sbagliarsi anche se troppe cose coincidevano per non essere Zer il ragazzo che era stato catturato, catturato per colpa sua visto che Zertes lo aveva aspettato e per questo era stato scoperto.
-si, ma come...-
-Zertes è innocuo- urlò allora Sef preoccupato per il suo ragazzo. -lo conosco da due anni, in realtà è il mio ragazzo ma questi sono dettagli- Sef iniziò a fare avanti e indietro mentre Taye guardava il figlio con la bocca semi socchiusa per la sorpresa. -Zertes non è un cacciatore di draghi te lo giuro! Si ha quel tatuaggio ma solo perché lo hanno marchiato quando era piccolo, non ha mai voluto esserlo e poi sa che sono un drago e avrebbe potuto uccidermi se lo avesse voluto- continuò Sef sospirando. Voleva vedere il suo Zer.
-tu hai un ragazzo?- chiese Taye incrociando le braccia al petto.
-è l'unica cosa che hai capito in tutto il mio discorso? Papà il mio ragazzo è in prigione accusato di essere qualcuno che non è!-
-ho sentito chiaramente tutto il tuo discorso ma la cosa che mi sorprende è il fatto che tu non ci abbia mai detto di essere fidanzato!-
-e come ve lo dovevo dire? "ehi famiglia mi sono fidanzato, ah e il mio ragazzo ha un cazzo di tatuaggio che lo identifica come cacciatore di draghi ma non lo è tranquilli"?-
-be' si, poteva andare- sussurrò Ayo pensieroso.
-Ayo!- urlò Sef disperato. -ti prego papà voglio vedere Zer. Deve sapere che so dov'è e che voglio aiutarlo-
-capisco che era difficile spiegare il tutto ma sarebbe stato meglio così e non esserci trovati in questa situazione- disse con calma Taye mentre sgranava gli occhi capendo non solo che stava per diventare nonno ma anche che Zertes era rimasto sconvolto dal sapere di essere incinta perché non credeva di poter avere figli da un drago.
-posso vedere il mio ragazzo adesso?- chiese ancora Sef che voleva chiarire tutto con Zertes il prima possibile e anche tirare fuori dalle prigioni il suo ragazzo.
-no, aspetta non protestate- lo bloccò sul nascere Taye -il fatto che abbiamo catturato Zertes è una cosa che sappiamo solo noi e per il momento preferirei non si spargesse troppo la voce. Se tu vai verso le prigioni alcuni potrebbero vederti ed è meglio aspettare per il momento. Mi accerterò io che il tuo ragazzo stia bene e soprattutto ne parleremo con calma anche con gli altri per capire come muoverci- Sef sembrava palesemente poco convinto ma annuì deciso a non protestare oltre. Sperava solo di poter rivedere Zertes il prima possibile.

                                                                                                               §

Zertes guardò spaventato in direzione della porta della sua cella mentre essa veniva aperta ed entrava uno dei draghi che aveva visto quasi tutti i giorni con un piatto con tanto cibo e che il solo odore fece venire l'acquolina in bocca all'albino. Albino che però si era deciso a non mangiare niente per protesta.
-come va?- gli chiese l'uomo dai capelli neri sedendosi sulla brandina dove era seduto anche lui e porgendogli il piatto per farlo mangiare -mangia, ti farà bene- insistette l'uomo e Zertes non riuscì a trattenersi oltre iniziando a mandare giù quelle striscioline di cibo buonissime. Non sapeva cosa fosse ma era davvero buono. -come stai?-
-come si dovrebbe stare in prigione?- chiese in un sussurro Zertes tra un boccone e l'altro.
-capisco che non sia la migliore delle situazioni soprattutto nella tua condizione ma sto cercando un modo per scagionarti- gli rivelò Taye con un leggero sorriso -sai io sono umano, proprio come te- a quelle parole Zertes alzò lo sguardo guardando sorpreso il moro che aveva difronte. -non l'avevi capito vedo. Comunque si, sono proprio come te e mio marito è un drago dal quale ho avuto anche due figli- Taye non continuò a parlare e soprattutto non rivelò al ragazzo che aveva difronte di essere il padre di Sef e che quindi sapeva tutto del ragazzo o quasi.
-grazie. So che il mio tatuaggio è incriminante ma vi giuro che non farei mai del male a dei draghi. Non è nelle mie intenzioni- sussurrò l'albino essendosi in parte calmato visto che quell'uomo gli ispirava fiducia.
-come ti è stato fatto quel marchio?- chiese Taye curioso. Sef non aveva spiegato proprio tutto e lui voleva sentirselo dire dal ragazzo.
-quando avevo dieci anni mi hanno marchiato. Tutti i figli di cacciatori vengo marchiati quando compiono dieci anni. Io non volevo ma se non avevo uno dei due genitori contro non potevo rifiutarmi. Mia madre è sempre stata contro a quello che facevano i cacciatori ma quando mi hanno marchiato era già morta da anni quindi mio padre ha deciso per me. Quando non sono tornati dal loro ultimo assalto sono stato felice e ne ho approfittato per scappare da quel villaggio. Avevo da poco iniziato l'addestramento ma non mi ero mai impegnato quindi sono sostanzialmente carne da macello-
-posso chiederti come mai pensavi di non poter essere rimasto incinta? Hai detto tu stesso di essere stato con un ragazzo quindi non capisco perché pensare fosse impossibile- Zertes guardò l'uomo per un po' mordendosi il labbro inferiore.
-pensavo di non poterli avere con quella persona, tutto qui-
-e come mai pensavi di no?- continuò ad insistere Taye, voleva sentire il nome del figlio.
-perché pensavo di non potere, tutto qui- Zertes non sembrava per niente intenzionato a fare il nome di Sef o comunque a dire di essere stato con un drago e la cosa sorprese molto Taye. Poteva usare quell'informazione a suo vantaggio l'albino per poter uscire da li. Ma non lo stava facendo.
-ho capito, non vuoi dirmi il vero morivo- Taye si alzò dalla brandina -ti terrò aggiornato sui futuri sviluppi della tua questione-

                                                                                                 §

-Sef calmati- disse Ayo sospirando. Non ne poteva più di vedere il gemello fare avanti e indietro per la sala da pranzo.
-non dirmi di calmarmi, il mio ragazzo è in prigione!- ringhiò Sef, non ne poteva davvero più di stare li ad aspettare.
-aspetta in che senso il tuo ragazzo è in prigione?- Sef si girò quasi sbiancando mentre suo padre e tutti gli altri entravano nella sala per la riunione che avevano in mente di fare per parlare di Zertes. -Sef allora?- continuò a chiedere Yera incrociando le braccia al petto.
-l'albino è il fidanzato di nostro figlio- gli spiegò Taye. Non era quello il modo in cui doveva venire fuori la questione.
-che cosa? E da quando?- chiese ancora più sconvolto Yera.
-papà Zertes non è pericoloso maledizione!-
-sono sconvolto che non ci hai detto di essere fidanzato non con chi sei fidanzato. Quella è un'altra questione che forse è meglio risolvere per prima- sospirò Yera calmandosi leggermente.
-da due anni- rispose alla domanda del padre Sef facendo alzare un sopracciglio a quest'ultimo. -possiamo cercare di trovare un modo per tirare fuori il mio ragazzo sano e salvo?- chiese Sef ricominciando a fare avanti e indietro per la stanza.
-ma lo sa del bambino?- sussurrò Maru a Taye in modo che Sef, Vya e Ayo non lo potessero sentire.
-certo che no, quindi non fatene parola- sussurrò a sua volta Taye essendosi anche appena ricordato quel particolare.
-se fossimo solo noi a conoscenza della presenza dell'albino qui, ed essendo sicuri che non sia veramente un cacciatore di...- iniziò a dire Sargon prendendo una sedia e sedendosi al tavolo proprio come avevano fatto tutti gli altri.
-Zertes non è un cacciatore di draghi maledizione! È innocuo- lo interruppe Sef stanco di ripetere ogni volta la stessa cosa.
-stavo dicendo- continuò Sargon -se solo noi fossimo a conoscenza della questione potremmo risolverla cercando di coprire in qualche modo il suo tatuaggio ma Lucas lo ha portato qui e lui sa quello che è. Non potremmo in nessun modo coprirlo-
-e se dicessimo semplicemente a tutti che Zer non è pericoloso?- chiese Sef sedendosi anche lui ma mordendosi il labbro inferiore preoccupato.
-parla quello che ha litigato con il suo fidanzato perché non voleva dire ai genitori di frequentare un ragazzo che ha un tatuaggio che lo designa come cacciatore- gli rispose a tono Ayo incrociando le braccia al petto.
-cosa centra?- cantilenò Sef che in quel momento voleva solamente andare dal suo ragazzo. -vi prego voglio vedere Zer, forse si potrebbe anche tranquillizzare e parlare di più se mi vede- propose il rosso.
-ci ho parlato prima e sono riuscito a tranquillizzarlo e se vuoi saperla tutta ho anche provato a cercar di far uscire il tuo nome ma non l'ha fatto-
-in che senso-
-credo stia evitando di dire di conoscerti perché non vuole metterti nei guai- gli spiegò Taye con un sorriso sulle labbra.
-potrebbe anche essersi tranquillizzato ma io starò più sicuro quando lo vedrò- continuò a dire Sef sbuffando.
-e se lo spostassimo qui? Ora noi siamo sicuri che non sia nocivo per noi possiamo tenerlo qui dentro impedendogli di uscire- propose Viego attirando su di se lo sguardo di tutti -stare qui sarebbe molto più comodo che in prigione e poi Sef si calmerebbe un po'-
-non hai tutti i torti, potremmo anche decidere con calma cosa fare tanto Lucas non può entrare in prigione senza il nostro permesso- concordò con lui Yera.
-vado a prenderlo- Sef scattò in piedi pronto ad andare a prendere il suo ragazzo.
-calma i bollenti spiriti Sef, lo portiamo noi qui. Ti ho detto che dobbiamo destare meno sospetti, lo andremo a prendere questa sera al buio così nessuno potrà accorgersi di quello che sta succedendo- gli disse Yera con sguardo severo e Sef dovette arrendersi, almeno quella sera avrebbe riabbracciato Zertes.

                                                                                                     §

Zertes alzò la testa quando sentì la porta della cella aprirsi. Si era addormentato poco dopo aver mangiato e si era risvegliato solo e soltanto per quel rumore. Pensava fosse nuovamente il moro che gli andava a portare altro cibo ma non c'era solo lui, era accompagnato dal rosso che presumibilmente doveva essere un drago.
-ti portiamo in un altro posto. Ce la fai ad alzarti?- gli disse Taye avvicinandosi per primo all'albino in modo da non farlo spaventare troppo. Aveva notato lo sguardo impaurito di Zertes quando aveva visto anche Yera.
-con una mano si, il drago che mi ha portato qui mi ha lanciato da molto in altro e ho dolori ovunque- rispose sinceramente l'albino. Taye annuì e mise un braccio del ragazzo sulle sue spalle per aiutarlo a camminare -dove mi portare?- sussurrò Zertes curioso. Lo volevano processare? O mettere in una prigione peggiore?
-in un posto più tranquillo e meno freddo. Così forse vediamo anche com'è messo il tuo corpo visto che hai detto che ti fa male- gli rispose Taye mentre lo portava fuori da quel posto. Yera li precedeva in modo da controllare com'era la situazione ed evitare di essere visti da qualcuno.
Ci misero un bel po' di tempo per arrivare visto che Zer non riusciva tanto a camminare con il fianco destro che gli faceva male ad ogni passo.
Nemmeno il tempo di mettere il piede dentro quella casa che Zer si ritrovò ristretto in un abbraccio. L'albino rimase completamente spiazzato non capendo inizialmente chi lo stesse abbracciando, poi ne riconobbe l'odore e si sciolse stringendo quasi terrorizzato il rosso.
-tranquillo, ora andrà tutto bene- gli sussurrò Sef in un orecchio mentre lo teneva ancora stretto a se. Aveva visto come camminava male ed era più che sicuro che molti avrebbero dovuto trattenerlo per non spaccare la faccia a Lucas.
-non sei venuto- sussurrò Zertes al ragazzo poco intenzionato a lasciare quell'abbraccio.
-mi dispiace, stavo sbollendo la rabbia. Quando ho scoperto che eri stato catturato sono andato in tilt- Sef si staccò leggermente dall'albino in modo da poterlo vedere in volto e controllare che stesse bene. -ah comunque loro sono i miei genitori- Seffece girare il ragazzo verso il moro e il rosso che lo avevano portato fino li -e lui è Ayo, io mio gemello- continuò le presentazioni indicando poi l'altro rosso che era tranquillamente seduto al tavolo della sala da pranzo.
-famiglia lui è Zertes, il mio ragazzo che dovevo presentarvi mesi fa- concluse poi il rosso con un mezzo sorriso sulle labbra mentre Zertes voleva solamente sotterrarsi in quel momento. I genitori di Sef sapevano che lui era incinta e di certo non c'era voluto molto per loro fare due più due. -okay ora che le presentazioni sono fatte mi porto Zer in camera- concluse Sef prendendo Zertes in braccio e salendo le scale.
-che fai!- protestò l'albino tenendo stretto al rosso avendo paura di cadere da un momento all'altro.
-ti porto in camera così ti lavi e ti do vestiti puliti. Per non parlare del fatto che credo tu abba bisogno di mangiare-
-non sapevo che i tuoi genitori fossero tanto importanti- sussurrò Zertes una volta arrivati nella camera di Sef e mentre quest'ultimo lo aiutava a spogliarsi per fare un bagno.
-non te l'ho mai detto- gli rispose Sef guardando male i tanti lividi che il ragazzo aveva su tutto il corpo per colpa della caduta -mio padre mi ha anche detto che ha cercato di farti dire il mio nome senza riuscirci- rise Sef aiutando il ragazzo ad infilarsi in vasca.
-e quando avresti detto ai tuoi genitori di me? Mi ricordo che l'ultima volta che ci siamo visti abbiamo litigato nuovamente per questo fatto- sussurrò l'albino cercando di capire quando il moro avesse cercato di fargli dire il nome di Sef, poi gli vennero in mente le domande sul perché credeva di non poter avere figli dalla persona con la quale era stato e capì tutto.
-questa mattina quando dopo che ho quasi sclerato perché erano giorni che non ti ho trovato al lago ho scoperto che eri stato catturato-
-e come l'hanno presa?-
-erano più arrabbiati del fatto che non gli avessi detto di avere un ragazzo che non per quel tatuaggio- rivelò Sef con un mezzo sorriso -se solo mi fossi deciso a parlare prima forse non saremmo arrivati a questo punto-
-non dirlo- Zertes sorrise in direzione del rosso prima di sporgersi e baciarlo sulle labbra, quel bacio che voleva da un bel po'.
-comunque la tua sistemazione qui è provvisoria. Lucas, quello che ti ha portato qui, è un coglione che non si fa mai i fatti suoi e dovremmo trovare un modo per non farlo parlare con tutto il villaggio-
-Sef devo dirti una cosa- sospirò Zertes. Voleva dire al ragazzo di quello che stava succedendo nel suo corpo nonostante avesse paura della sua reazione.
-mi fai preoccupare così però- gli disse Sef notando la faccia seria dell'albino aiutandolo ad uscire dalla vasca e ad asciugarlo prima di passargli dei suoi vestiti puliti.
-non è niente di preoccupante, almeno spero. Non so come potresti reagire ma devo dirtelo- sospirò Zertes sdraiandosi sul comodo letto del suo ragazzo. Era completamente circondato dall'odore di Sef e la cosa lo faceva sentire benissimo.
-parla e basta. Non ti lascio per una cazzata fidati- lo rassicurò Sef anche se Zertes sapeva benissimo che quella non era una cazzata.
-sai, sono sempre stato convinto che i draghi potessero avere figli solo da altri draghi e per questo quando ho scoperto cosa eri ho deciso di lasciarmi andare completamente. Solo che avevo torto e...-
-aspetta un attimo- lo bloccò Sef sgranando gli occhi capendo perfettamente quello che gli stava dicendo il suo albino -sei incinta di me?- chiese però per sicurezza.
-si, ti giuro che non lo sapevo! Pensavo veramente di non poterli avere da un drago e...- Sef non lo fece finire di parlare semplicemente uscì di corsa dalla stanza lasciando Zertes confuso e con la voce bloccata in gola. Quello non era un buon segno vero?

                                                                                                        §

-voi lo sapevate?- quasi urlò Sef entrando in cucina dove trovò solo Taye. -dove sono papà e Ayo?-
-Ayo da Vya e tuo padre è andato ad avvisare Viego e Sargon che abbiamo portato Zertes qui. Cosa dovremmo sapere tesoro?- chiese Taye con calma non capendo perché suo figlio fosse così agitato.
-di mio figlio!- urlò ancora il rosso al che Taye sospirò.
-te lo ha detto allora-
-quindi lo sapevi?-
-si tesoro lo sapevo, Zertes lo ha scoperto solo perché Viego se ne è accorto dal suo odore e noi eravamo tutti li quando lo ha detto-
-perché non mi hai detto niente?- chiese Sef esasperato.
-perché prima di tutto volevo che lo scoprissi dal tuo ragazzo e secondo se te lo avessi detto tu ti saresti preoccupato ancora di più. Adesso te lo ha detto- gli disse con calma Taye sorridendo in direzione del figlio. -credimi Zertes era davvero sconvolto quando lo ha scoperto e...aspetta un attimo non dirmi che sei corso qui non appena te lo ha detto!- Taye sperava davvero che il figlio non avesse fatto una cosa del genere, l'albino non se lo meritava.
-ehm- Sef si grattò dietro la testa a disagio ricordando perfettamente di aver lasciato Zer a metà frase.
-corri immediatamente a parlare con il tuo ragazzo! Chissà cosa gli starà passando nella testa in questo momento- quasi urlò Taye arrabbiato a morte con il figlio. Sapeva cosa significava non avere nessuno accanto i primi tempi e non voleva che anche Zertes passasse lo stesso brutto periodo che aveva passato lui -e portagli questo, non ti azzardare a mangiare- gli disse poi Taye dandogli in mano una coppetta che conteneva straccetti di carne cruda. A Sef venne l'acquolina in bocca ma si decise a non mangiare niente, servivano per Zertes e soprattutto doveva farsi perdonare dal ragazzo per essere scappato in quel modo. E la consapevolezza di doversi far perdonare aumentò quando si accorse che l'albino si era sdraiato sul suo letto dando le spalle alla porta.
-Zer- sussurrò Sef -senti scusa se sono corso via in quel modo, non volevo ferirti lo giuro- il rosso si sedette sul suo letto ma vedendo che l'albino non sembrava volergli parlare continuò -guarda che sono felice e di certo non arrabbiato anche perché ti amo e di certo non ho paura di quello che ci riserverà il futuro- fu solo con quelle parole che Zertes si girò finalmente dal lato di Sef mostrando al ragazzo i suoi occhi cerchiati di rosso per il pianto che lo aveva assalito in quei pochi minuti. -cazzo sono uno stronzo- borbottò Sef vedendo il volto dell'albino. -mio padre mi ha già strigliato e anzi ti manda questo- Sef porse la ciotola al ragazzo che la guardò confuso prima di iniziare a mangiucchiare qualcosa visto che gli era salita la fame. -e guarda che sono anche stato bravo visto che non ne ho toccato nemmeno un pezzo anche se volevo-
-quindi mi accetti? Nonostante tutto-
-certo Zertes! Sarei un pazzo a non volerti, in questo momento devi solo rilassarti mentre noi cerchiamo di trovare un modo per farti stare qui tranquillamente- lo rassicurò Sef baciandolo sulle labbra che sapevano di carne cruda visto che la stava mangiando.
-avrei un'idea- sussurrò dopo un po' Zertes mentre continuava a mangiare quella carne che sono in quel momento si era accorto essere cruda anche se stava cercando di non pensarci molto visto che probabilmente avrebbe vomitato se ci si soffermava troppo. Passò anche la coppa a Sef per fargli mangiare qualche strisciolina visto che aveva notato che il ragazzo aveva fame.
-cosa?- chiese curioso Sef prendendo volentieri un pezzo di carne.
-togliermi questo- Zertes indicò il suo tatuaggio -ci ho pensato un po' e credo che potremmo bruciarmi la pelle del collo, puoi farlo con le tue fiamme. In questo modo dovrebbe cancellarsi completamente-
-ma sei pazzo! Con il fuoco? Non voglio bruciarti- Sef era terrorizzato da quella possibilità, non voleva assolutamente fare del male al suo ragazzo.
-potrebbe essere l'unico modo per togliermi questo coso e se riusciamo potremmo anche non dire a nessuno che ero un cacciatore. Potete far credere che Lucas abbia scambiato una mia cicatrice per il tatuaggio dei cacciatori. Era notte quando mi ha preso potrebbe anche non aver visto bene- cercò di farlo ragionare Zertes. In realtà l'albino aveva molta paura di bruciarsi, motivo anche per il quale non l'aveva mai fatto da solo anche se voleva sbarazzarsi di quel segno da sempre. Però se fosse stato Sef a bruciarlo sarebbe stato molto più tranquillo.
-potrei comunque farti male non controllando il mio fuoco-
-proponiamolo ai tuoi, potrebbe funzionare- Sef non era tanto convinto di quello che stava dicendo Zertes ma decise comunque di annuire, valeva fare una prova.

                                                                                                     §

-pronto?- gli chiese Maru mentre si faceva passare una bacinella con dei carboni ardenti che con delle pinse avrebbe posato sul collo di Zertes per provare a bruciare il tatuaggio.
-si- sussurrò Zertes nel mentre che stringeva la mano di Sef che era seduto al suo fianco. Diversamente da quanto il rosso aveva sperato gli altri avevano accettato volentieri la proposta di Zertes di bruciarsi il tatuaggio e avevano deciso di aiutarlo. La loro sarebbe stata solamente una prova ma se avesse funzionato sarebbe stato tutto molto più semplice.
-se ti faccio male sei pregato di dirmelo- continuò Maru prima di poggiare il primo carbone rovente sul collo del ragazzo. Ragazzo che per il dolore strinse quasi a far sbiancare la mano di Sef ma che non protestò. Poteva sopportarlo, doveva sopportarlo. Lo stava facendo per Sef e per il loro futuro figlio. Non voleva avere su di se la macchia di qualcosa che aveva fatto del mare alla gente del suo ragazzo.
-sta funzionando!- disse con un sorriso Ayo osservando con Vya dal lato il collo dell'albino.
-davvero?- chiese Sef mordendosi il labbro e guardando Zertes che chiaramente stava soffrendo.
-si, Sef- lo rassicurò Vya -ci vorrà un po' di tempo e tanta pazienza ma ce la faremo- continuò la bionda sorridendo anche in direzione di Zertes
-quando senti troppo dolore avvertimi che ci prendiamo una pausa, abbiamo tutto il tempo del mondo anche perché Sargon e Yera sono andati a tenere lontano Lucas dalle prigioni- disse Maru prendendo un altro carbone e poggiandolo sul collo del ragazzo.
-aspetta papà in che senso?- chiese Vya curiosa.
-nel senso che Viego lo ha visto aggirarsi intorno alle prigioni, probabilmente cercava Zertes, e lo sono andati a fermare. Tutto qui- borbottò Maru sospirando.
-be' Lucas deve solo andare a farsi fottere visto che se tocca nuovamente il mio ragazzo lo ammazzo- ringhiò Sef per niente contento di continuare a sentire il nome del moro che tanto odiava.
-calmati Sef- sussurrò Zertes facendo segno a Maru di fermarsi momentaneamente visto che il collo iniziava a fargli davvero troppo male. -il tatuaggio se ne sta andando e quel drago non potrà mai farmi del male visto che non avrà prove concrete per dire che sono pericoloso-
-continuo a dire che se ti tocca e tocca il nostro cucciolo lo ammazzo, poco ma sicuro- Zertes sorrise alle parole di Sef. Non si sarebbe mai immaginato quel risvolto ma doveva ammettere che gli piaceva, si anche esseri rimasto incinta così giovane neon gli dispiaceva più di tanto. Non se aveva Sef al suo fianco.
Sef parve capire i suoi pensieri perché sorrise e lo baciò sulle labbra scostandogli anche una ciocca di capelli dal viso. Era davvero fortunato ad aver trovato Zertes per puro caso e dopo quello che era successo in quei pochi giorni mai e poi mai se lo sarebbe fatto scappare via. Ormai l'albino sarebbe rimasto legato per sempre a lui e Sef non vedeva l'ora di poter rimanere nuovamente da solo con il ragazzo per potergli dare l'anello che teneva nascosto in camera di Ayo, visto che il gemello lo aveva aiutato a trovarlo, e poter chiedere all'albino di sposarlo. Poi ovviamente avrebbe anche convinto Ayo a fare lo stesso con Vya ed era sicuro Sef che Zertes lo avrebbe aiutato molto volentieri.


 

   
 
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