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Autore: TastemyMarsBar    24/02/2022    0 recensioni
Sono nato sulla luna in un giorno di eclissi e il sole mi ha accecato col primo vagito.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono nato sulla luna in un giorno di eclissi e il sole mi ha accecato col primo vagito. Sono rimasto nel buio a camminare in silenzio da cratere a cratere alla ricerca di una goccia d'acqua che potesse saziare una sete infinita Non ho mai visto il mio volto riflesso nella galassia, e nessuno mi ha insegnato il mio nome.
Poi il sole è morto, nana bianca e flebile, e quando ho finalmente aperto gli occhi il mio nome l'ho dovuto cercare da me, e disegnare la mia faccia unendo i punti tra le costellazioni. La luna è una roccia porosa. Vorrei accendere un fuoco e fare vetro con la sua sabbia, ma non ho scintille e allora la sabbia rimane sotto i miei piedi a tagliarmi la pelle - sono nato sulla luna ma non è casa mia. Casa non è il posto che ti fa sanguinare. Per dormire mi riparo all'ombra del mare asciutto di questi crateri. Quando chiudo gli occhi il mio corpo non è qui né altrove, è un'onda in sintonia con la vibrazione cosmica di fondo, è una musica all'origine di tutte le cose. Quando apro gli occhi, ancora i miei piedi sanguinano; ancora non ho nessuno che disseti la mia sete. Ancora non conosco una casa – per ora, queste ossa mi dovranno bastare.

I was born on the moon on a day of eclipse, and the sun blinded me on my first wail. I walked silent in the dark through craters seeking a drop of water to quench my infinite thirst. I never saw my face mirrored in the galaxies, and no one taught me my name. The sun died, feeble white dwarf, and when I finally opend my eyes I had to look for my name in the sky, and I found my face connecting the dots amongst the constellations. The moon is made of porous rocks. I want to light a fire and turn its sand into glass, but I don't have a spark and the sand is still under my feet, cutting my skin – I was born on the moon, but this is not home. Home is not the place that makes you bleed. I sleep in the shadows of the dry seas in these craters. When I close my eyes, my body is not here. But it isn't anywhere else either; it's a wave and it trembles in synch with the cosmic vibrations, it's a music from which all things are born. When I open my eyes, my feet are still bleeding; I still have no one to quench my thirst. I still don't know a home – for now, these bones will have to do.
   
 
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