1880 Pov. Evie Io e la mia tribù ci stiamo dirigendo verso il Danubio, manca mezz'ora all'ultimo quarto. All'ultimo quarto, che precede la luna nuova, nella tradizione della tribù dei Sinti si pratica un rituale di purificazione dell'anima e del corpo. Mentre ci dirigiamo verso il fiume mi sento come osservata così mi giro, ma non vedo niente. Continuo a sentirmi osservata così mi rigiro, e noto tra i cespugli due occhi che mi scrutano. Gli occhi continuano a guardarmi, come se cercassero di leggermi nel profondo. A un certo punto noto un'altro paio di occhi fissarmi, lo sento sussurrare qualcosa X: Angelus andiamo, ho trovato un villaggio poco distante dove nutrirci. Quindi gli occhi che mi scrutano appartengono ad un ragazzo che si chiama Angelus. A: Spike, tu inizia a incamminarti io ti raggiungo tra un'attimo. Lo sento dire, vedo l'altro ragazzo che si sta incamminando, però prima scomparire dalla mia vista si ferma e si volta verso Angelus S: fai presto poi si gira verso di me e mi saluta S: arrivederci dolcezza Mi giro all'istante e mi inizio a incamminarmi verso al Danubio, quando sento qualcuno che mi prende il polso e mi gira velocemente. Riconosco subito i suoi occhi, è Angelus. A: buona sera principessa. E: tu dovresti essere Angelus, giusto? A: vedo che hai ascoltato la conversazione che ho avuto con Spike. E: si l'ho fatto, e ora se non ti dispiace dovrei andare. A: dove credi di andare principessa? E: io al Danubio e tu al villaggio dove ti sta aspettando Spike. A: e se invece tu non vai al Danubio e io non vado da Spike, e restiamo qua da solo? E: non credo propio, quindi ora lasciami il polso così io posso andare dalla mia tribù e tu da il tuo amico. A: questa volta hai vinto tu, ma non contare che io non ti lasci stare, a presto principessa. Detto questo se ne andato e non me ne sono resa quasi conto, sembra essersi volatizzato. Guardando la luna mi sono resa conto di essere in ritardo, così inizio a correre per il sentiero che porta al fiume. Arrivo al pelo e mia madre si avvicina a me Mamma: tesoro dove sei stata, mano male che sei arrivata in tempo. E: scusami mamma, mi stavo guardando intorno e ho perso la cognizione del tempo, mi dispiace. Mamma: non preoccuparti tesoro, l'importante che adesso sei qui. Mi abbraccia, poi mi prende la mano e insieme ci dirigiamo verso la riva del Danubio. Il rituale è riservato solo alle donne della tribù, perché la magia è presente solo nel gene femminile e quindi di conseguenza tutte le donne sono streghe. Il rituale inizia, la sacerdotessa sta pregando gli Dei affinché ci proteggano, dopo la preghiera entriamo in acqua e iniziamo a pregare tutte in coro fino all'alba. 5:00 Finalmente l'alba è sorta, ma prima di tornare al villaggio, la sacerdotessa disegna una mezza luna sulle fronti di tutte. La mezza luna è il simbolo dei Sinti, dopo che le ha disegnate ci immergiamo completamente nell'acqua e possiamo tornare a casa. Sul cammino verso il villaggio mi sento, come la sera prima, fissata mi giro di scatto e vedo i suoi occhi. Decido di non farci caso, e così continuo a camminare verso il villaggio.