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Autore: Shadow Doom    27/02/2022    1 recensioni
Grazie agli sforzi dei protettori del Pianeta la popolazione mondiale ha potuto vivere un periodo di pace e prosperità. Purtroppo però l'avidità della razza umana rischierà ancora una volta di rompere l'equilibro creato con incredibile fatica e di risvegliare un male tanto antico quanto terrificante.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Altro Personaggio, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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Arrivo

 

In un'isolata città di montagna una ragazza stava passeggiando tranquillamente in mezzo ad una strada coperta dalle cadute foglie autunnali,

la cui presenza non passò inosservata ad un gruppo di giovani dall'aspetto e dai poco delicati modi, i quali rendevano evidente le loro cattive intenzioni.

 

La notarono immediatamente non solo perché si trattava di una forestiera, ma per il suo aspetto da mozzare il fiato: era leggermente più alta della media, i suoi delicati lineamenti si abbinavano perfettamente al trucco sulle tonalità chiare che le adornava il viso e l'atletico fisico era messo in risalto da un corto ed aderente vestito nero che lasciava scoperto la parte superiore del petto e le cosce; quest'ultime venivano parzialmente coperte da lunghi stivali di pelle.

Però ciò che la rendeva davvero unica erano gli occhi luminosi, il sinistro blu mentre il destro verde, ed i folti capelli, a caschetto corto, castani con naturali riflessi dorati, tra i quali era incastrata una profumata rosa bianca.

 

Il leader del gruppetto di malintenzionati si avvicinò con fare arrogante, osservandola come un cacciatore con una preda. Tuttavia la giovane donna non gli diede peso proseguendo sulla sua strada.

 

“ Ehi dolcezza! Sei un'estranea a quanto vedo, avrai bisogno di indicazioni” esordì il tizio afferrandole un braccio, “ Se non vuoi perdere la mano, lasciami subito” “ Oh, la gattina ha le unghie, mi piace” sostenne l'uomo provando a tirarla verso di sé però, nonostante la sua mole, non riuscì a smuoverla nemmeno di un centimetro.

 

“ Ti avevo avvertito” commentò la ragazza che con un rapido movimento si liberò dalla presa per poi dare un calcio circolare a colui che la stava importunando.

L'impatto fu talmente potente da frantumargli le costole come se fossero dei grissini e da farlo schiantare contro un cassonetto lì vicino che si deformò vistosamente.

Gli amici del tizio appena abbattuto restarono per un attimo senza parole, non riuscendo a capacitarsi di come una ragazza dall'aspetto così delicato possedesse una forza tanto mostruosa.

 

“ Non facciamoci intimorire, la nostra banda non può tremare davanti ad una donna” affermò sprezzante uno dei giovani, “ Chi poteva attaccare una sconosciuta senza motivo se non degli idioti misogini? Lasciate che vi mostri di cosa una donna è capace” disse la castana per nulla spaventata né dal numero di nemici né dai coltelli che avevano tirato fuori dalle tasche.

 

Nel giro di pochi secondi la gang venne completamente annientata con una facilità disarmante. Solo uno di loro restò cosciente, sebbene fosse tenuto sotto leva dalla giovane.

Quest'ultima gli chiese stringendo la presa “ Quello di prima mi aveva offerto delle indicazioni ed a pensarci bene ho bisogno di sapere qualcosa” “ Ti dirò tutto, ma non farmi male” “ Vigliacco... Dov'è Nosferatu?” “ Chi?” “ Risposta sbagliata”.

La ragazza ruppe senza esitazione l'arto dell'uomo, dopo di che gli afferrò la gamba “ Se non vuoi che ti spezzi anche questa parla” “ Non so chi sia, lo giuro” “ Allora non mi sei di alcuna utilità” “ No aspetta! So chi potrebbe conoscerlo” piagnucolò il tizio, “ Avanti” “ Sojiro, è il proprietario di un cafe, il Leblanc. Sa tutto quello che succede in città. E' un uomo gentile, ti aiuterà di sicuro” “ Come lo raggiungo?” “ Devi andare verso la stazione, poi giri a destra e prosegui dritto per un paio di km. Non puoi sbagliare, c'è un'insegna luminosa” “ Spero per te che non mi stai prendendo in giro” “ No, lo giuro”.

 

 

Al quel punto la castana mise fuori gioco colui che aveva interrogato, successivamente lo legò insieme agli amici sfruttando una resistentissima corda, prodotto di ultima generazione tecnologica, sapendo che prima o poi la polizia locale li avrebbe trovati e messi in carcere.

Infine si spolverò il vestito, rimise a posto la rosa e si diresse verso il bar.

 

Mentre seguiva le indicazioni ricevute ebbe modo di vedere come quella zona fosse poco affollata, quasi spopolata.

Di solito le piacevano posti del genere, le ricordavano il bel paesino immerso nella natura dove era nata, ma questo le trasmetteva una brutta sensazione, la stessa che provava ogni volta che si occupava di un caso particolarmente cruento.

Anche il cielo, colmo di nuvole nere che oscuravano la pallida luce della Luna, non prometteva affatto bene.

 Inoltre neanche il suo benvenuto era stato dei migliori, essere attaccata da un branco di teppisti non era affatto un problema, ma rimaneva fastidioso specialmente perché potevano rovinare la sua copertura.

 

Insomma ebbe da subito l'impressione di essere faccia a faccia con una complicata missione, fortunatamente adorava le sfide.

 

 

   
 
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