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Autore: Wicked Ladies    06/03/2022    0 recensioni
Lena ha perso tanto, forse troppo, e l'unica cosa che ora la tiene a galla sono i reperti del museo... o meglio l'unica cosa che la distrae dal torpore.
Alex ha perso tanto, anche lei troppo, e l'unica cosa che la tiene in vita è un artefatto... o meglio l'unica cosa che la tiene addormentata.
Se una si svegliasse ma portasse con se una catastrofe? E se gli dei dell'Olimpo non fossero così mitologici?
AgentCorp / Alex!Genderfluid
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Altri, Lena Luthor, Samantha Arias / Reign
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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With our hands in the bag
 
“Che state combinando?” Lena andò verso la cucina, della casa in campagna dei Luthor, tenendosi una mano sulla schiena.
I due gemelli si fermarono mentre si stavano arrampicando sulla mensola per prendere i biscotti.
“Piccoli fetenti”
Finn era alla base della torre umana. "Ma mamma... avevamo fame" entrambi misero il broncio.
“Uhm ma così potreste farvi male” li guardò intensamente.
"Scusa" dissero insieme facendo gli occhioni da cucciolo per non essere puniti.
Lena li guardò, quei benedetti occhi, le facevano strani scherzi “Venite qui” disse aprendo le braccia.
I due gemelli si avvicinarono abbracciandola "Scusa" Disse Finn.
“Facciamo che il biscottino lo vuole anche la mamma” gli abbracciò baciandogli tra i capelli “Poi preparo la cena però, mi aiutate? È divertente”
I due gemelli annuirono sorridendo.
Si sollevò per prendere i biscotti “Ehm...Alex”
Alex si affacciò "Salve. Bisogno di me?" Chiese la donna guardandoli.
“Questa mensola è decisamente alta e con il carico è un po’ difficile arrivarci” sorrise arrossendo.
Alex sorrise e si avvicinò baciandola "Faccio io" le prese i biscotti poi guardò i figli "Non avete corrotto la mamma vero?" Con gli occhi socchiusi.
“Noooo” scosse la testa Finn.
"E con questo sono sicura che lo avete fatto" li guardò malissimo "Quasi quasi niente biscotti"
“Mama” Ambra la guardò con lo stesso sguardo fatto alla corvina poco prima.
"Non ci provare con me" la guardò seria "Ho resistito a tua zia e resisterò anche a te"
“Uhm va bene” disse la piccola incrociando le braccia al petto.
"Fetente" Alex scosse la lesta e dette un biscotto ciascuno per poi mandarli fuori a giocare. Abbracciò la corvina "Non so se essere preoccupata o fiera di loro visto che sanno già usare la nobile arte della corruzione" sorrise
“Sono adorabili amore” ridacchiò rubandole un altro biscotto.
"Si sì..." e si abbassò sul pancione "Saranno guai se anche questo viene un fetentone" rise baciandolo.
Lena accarezzandole i capelli sorrise “Devo stendermi un po’” ammise “Possibile che mi senta così stanca amore?”
"Sei incinta, è normale... credo" sorrise sollevandola stile sposa e posandola sul divano "Tu ti riposi e io preparo la cena"
“Avevo detto ai gemelli che la preparavamo insieme”
"Un’altra sera amore. Adesso stai qui o ti ci lego, ma sarà meno piacevole dell'ultima volta" le fece l'occhiolino
“Maledetta dea” ridacchiò tenendosi il pancione.
"Mi ami" le sorrise "Possono sempre prepararla con me la cena..." la guardò.
“Uhm sarà molto divertente da vedere...chiamali” sorrise dolcemente.
Alex si affacciò "Hey fetenti venite qui!" i due bimbi si precipitarono.
“Cucinate insieme a mama?” Sorrise Lena dal divano.
I gemelli annuirono anche se Ambra sembrava apprensiva "La pentola non esploderà come l'altra volta vero?”
"Speriamo di no" rise Alex
“Come?” Lena la guardò sorpresa.
“Mamma è stato divertente” Ridacchiò Finn.
"Sssh era un segreto tra di noi" rise Alex "Forza a cucinare lasciamo in pace la mamma"
Finn baciò la mamma sulla guancia e diede una rapita carezza al pancione.
Ambra sorrise alla madre "Li tengo d’occhio io" con tono saccente si diresse verso la cucina.
Alex rise "Ha preso proprio da te amore"
“Un tantino...Brava cucciola grazie”
 
 
Mezz’ora dopo Alex era ricoperta di sugo e i gemelli non erano da meno "Credo... credo sia meglio ordinare la pizza..." disse la dea.
“Oh dei… Alex...voglio saperlo cosa avete combinato?” Lena la guardò scuotendo la testa “Andate a fare un bagno, io ordino”
Alex si sistemò i capelli imbarazzata "Forse è meglio che non lo sai ... ma la cucina è pulita"
Ambra annuì
“Mama diglielo tu” Disse Finn.
"Uhm... credo che dovremmo comprare un nuovo forno ad induzione…" si grattò la testa.
"Almeno non ha preso fuoco" disse Ambra.
“Posso sapere come è successo?” Evidentemente si era addormentata per non aver sentito nulla.
"Ho sbagliato a mettere la temperatura e degli ingredienti... ma ... credo di aver scoperto un nuovo elemento della tavola periodica" sorrise.
“Ah si?” La guardò intensamente.
"Eh eh credo di sì... ehm porto i ragazzi a lavarsi"
Ambra aveva già portato Finn verso le scale "Lasciamo che papà se la veda con mamma. Di solito la scampa" sussurrò la bimba.
Finn ghignò e la precedette.
 
“Alex?” La chiamò Lena
"Si amore...?" Le sorrise incerta.
“Mi dai un bacio?” Chiese.
"Subito" e si sporse a baciarla "Non me la farai passare liscia vero?"
“Ehm no..” le graffiò la nuca.
"Lo sapevo" sorrise "Ordino e poi vado a controllare che non stiano facendo la piscina di sopra... o vuoi dirmi ora come la pagherò?"
“Ne comprerai uno nuovo e lo monterai tu” la guardò.
“Certo" annuì vigorosamente.
“Sei una pasticciona, ma ti amo anche per questo” l’attirò dal colletto della maglietta portandola a due palmi dalle sue labbra.
"Per fortuna direi" le sorrise "Posso baciarti?"
“Devi fetente” sorrise guardandola negli occhi nocciola.
Rise e si avvicinò baciandola nel suo modo solito. Adorava che dopo anni desse ancora dei problemi di respirazione all’altra.
Lena amava Alex così tanto, soprattutto in quei momenti.
Sentirono un urlo di Finn da sopra "Vado" le sorrise dando un altro piccolo bacio.
 
****
 
 
“Che c’è polpetto?” Sorrise Lena giocando con le manine di David.
Il bimbo, di tre mesi, gorgogliò guardandola.
Alex era più in là mentre insegnava ai gemelli il tiro con l’arco.
“Mama così?” Disse Finn prendendo l’arco.
"Il braccio più rilassato" gli aggiustò la posa per poi controllare Ambra e tornare dal figlio.
“Meglio così mama?” Il bambino la guardò e fissò la sorella.
"Perfetto. Ora scoccate" li guardò sorridendo.
“Okay” guardarono il bersaglio e scoccarono
Alex osservò contenta mentre facevano quasi centro "Bravi ma possiamo fare di meglio" sorrise.
In quel momento arrivò Kara o meglio Apollo.
“Papà vi insegna a tirare con l’arco eh” disse portandosi le mani sui fianchi in una posa olimpica.
"Si perché a differenza tua, io ci prendo" sorrise trasformandosi in Alexander e mettendosi anche lei in posa.
“Mi sa che qualcuno vuole pavoneggiarsi” Disse Kara.
"Dici?"
Ambra e Finn si allontanarono ridacchiando.
“Vuoi fare a botte?”
"Sei tu che lo proponi. In effetti è da un po’ che non ti faccio le chiappe nere. Con e senza arco" sorrise flettendo i bicipiti.
“Fatti sotto cinghiale” Kara la scrutò.
"Cinghiale sarai tu..." iniziarono a girarsi intorno studiandosi e facendosi attacchi finti.
“Sbruffone” disse saltandogli addosso.
Alex lo schivò prendendolo dal fianco e buttandolo a terra ridendo.
Apollo saltò portandogli le gambe sul collo per farlo cadere, ma l’altro dio si rigirò e lo fece cadere ancora.
“Alex?” Lena si affacciò assieme a David e Lucy.
"Si amore?" Le sorrise.
“Perché non lasci in pace Kara?”
"È venuta lei " la guardò, mentre la sorella riprendeva la sua forma femminile.
“Battiti con me Alexander” disse lasciando il bimbo con la zia.
"Lo sai che non lo farei mai"
“Peggio per te” ridacchiò aiutando Kara ad alzarsi.
Alex si levò la maglietta alzando la sorella "Vorresti veramente batterti contro di me, amore?" sogghignò.
Lena rimase per un attimo imbambolata “Giochi sporco?”
“Iooo? Mai" le si avvicinò sorridendo e accarezzandole il volto.
“Sei uno stronzetto” sibilò guardandolo.
"Se vuoi giocare inizia a correre" si leccò le labbra.
“Non voglio scappare”
Kara si schiarì la voce "Lena, ha quella faccia, è meglio se corri. Io copro gli occhi ai bimbi" sorrise.
In effetti, Alex non aveva una faccia molto rassicurante "Corri"
Lena colpì su un fianco Alex allontanandosi poi velocemente.
Alex sorrise mentre una scintilla si accendeva nei suoi occhi "Tre... Due...Uno" e iniziò a correre dietro all’altra.
Lena velocizzò il passo e si nascoste tra gli alberi.
Alex annusò l’aria, sorridendo e individuandola "Chissà cosa succederà quando ti prendo.." le si palesò alle spalle
Lena scattò lontano “Ti diverti a cacciare?”
"Ne sono la dea" le si avvicinò di nuovo il suo fiato le era sul collo.
Lena portò il braccio sulla nuca di Alex stringendo appena.
Alex la sollevò bloccandola contro un albero "Presa" Sorrise.
“Già ma non del tutto”
La guardò alzando un sopracciglio.
Lena si diede una spinta e la tramortì al suolo.
Alex si trovò al suolo con Lena sopra di lei "Se avessi avuto intenzione di stare sopra, sarebbe bastato chiedere" rise.
“Uhm” accarezzò i suoi pettorali “Sai ti sta bene questa barba”
"Non era stata una grande idea tagliarla vero?" Accarezzandole la schiena scendendo fino alle natiche.
“No infatti” disse fermando quelle mani.
"Che c'è?" Sorrise.
“Dovevamo lottare...non amoreggiare” ghignò.
Alex con uno scatto di addominali ribaltò le posizioni "Ma guerra e amore ogni tanto non sono la stessa cosa?" Le morse leggermente il labbro.
Lena sorrise al gesto “Uh sì amore”
"Bene" iniziò a baciarle il collo.
“Quanto mi piacciono i tuoi baci”
"Uhm?" Alzò il volto "Beh pensavo che lo facessi dopo sette anni" le sorrise.
“Cosa? Scherzi vero?” Sorrise accarezzando i suoi capelli.
"Su cosa?" Continuò a baciarla.
“Non mi sono stancata di te...tesoro”
"Lo spero" le sorrise "Ma intendevo che avevo capito che ti piacessero i miei baci dopo sette anni" le morse il collo.
“Mi piacciono molte cose che fai tu”
"A si? Quali?" Sorrise contro la pelle.
“Uhm sei un piccolo ruffiano”
“Piccolo eh?" Ridacchiò "Vuoi andare a liberare Kara o rimaniamo qui un altro po’?" Le leccò dove aveva morso.
“Per adesso voglio solo stare stretta a te”
"Scelta saggia, Atena" rise "Sai mi sei mancata queste settimane mentre ero negli Inferi con papà" le accarezzò i fianchi.
“Non credevo”
"Non credevi che mi saresti mancata?" Si sollevò guardandola.
Ridacchiò “Amore scherzavo”
"Ah" scosse la testa e le fece il solletico "E ti sono mancato?"
“Ovvio che mi sei mancato”
Sorrise e prese di nuovo a baciarla, sentirono delle urla divertite e Kara che rideva. "Bene, direi che rimaniamo qui. Dopo tutto dobbiamo riconciliarci dopo alcune settimane"
“Amore…” ridacchiò Lena abbracciandolo.
Sorrise guardandola "Ti amo oltre la mia comprensione, sai?"
“Si ti amo anche io!”
 
***
 
Lena si era svegliata nel cuore della notte, quella benedetta cheesecake la richiamava. Si alzò in religioso silenzio dal letto e raggiunse la cucina, una lucina era accesa, quella del frigo, e chi c’era? Ambra che aveva avuto la stessa idea sua? “Ehi, fetente che fai?” Disse raggiungendola.
La bimba la guardò con occhi spalancati poi guardò un punto buio vicino al frigo da cui uscì Alex "Ehm..." Guardò la bimba di otto anni "Ci è venuta fame sai... ci siamo incontrate in corridoio" si sistemò i capelli.
“Ah ma allora siete in due” Lena ridacchiò “Diciamo che la cheesecake è davvero invitante”
"Chiamo Finn e David?" Disse Alex grattandosi la nuca "O è un club solo ragazze?"
“Uhm direi che stanno ronfando abbastanza, gliene lasciamo due fette” ridacchiò “Sempre complici voi due”
“Ah ecco io lo sapevo..” disse la voce assonnata di Finn che teneva per mano David di due anni “Ama” disse stropicciandosi gli occhi il biondino.
Alex sorrise e li fece sedere "Direi che è una riunione di famiglia ora"
“Si direi” Lena li baciò sulla testa tutti e tre e diede un lungo bacio ad Alex “Devo parlarti di una cosa dopo...”
"Ok" le sorrise accarezzandole il fianco. Mangiarono in tutta tranquillità e poi si misero tutti sul divano.
Poco dopo Alex era piazzata sotto quattro bimbi che si stava riaddormentando, guardò Lena e le fece l’occhiolino.
 
 
 
Proposing
 
Lena si era svegliata presto quella mattina, aveva baciato Alex sulle labbra ed aveva abbandonato il letto. I bimbi sapevano che dovevano fare poco chiasso, mentre li preparava per andare dalla nonna e passare la giornata con lei e i cuginetti.
Quando ormai i piccoli furono pronti, lasciò una lettera per Alex con l’impronta delle labbra come cera lacca. Il contenuto recitava così:
Ti aspetto per la colazione, ti amo.
E di seguito un indirizzo.
 
Alex si svegliò e vide la lettera. Si strofinò la faccia e lesse con curiosità, riconoscendo il vecchio indirizzo di Lena. Dopo un’attenta ispezione che la portò a capire che era l’unica in casa, andò a farsi una doccia per raggiungere l’altra.
Mise la giacca e prese la moto. Sam, con dispiacere di Lena, le aveva insegnato a guidarla. Lena non sembrava poi tanto dispiaciuta dopo che l’aveva portata a fare un paio di giri, letterali e non.
Lena sentì il rumore del motore e sorrise, mentre sistemava le ultime accortezze della colazione e si tolse il grembiule.
Alex scese e si affrettò ad entrare in casa, le piaceva molto quel posto, anche se non aveva abbastanza spazio per i bimbi. "Amore?" Chiamò.
“Kalimera, tesoro” sorrise guardandola dolcemente “Sono in cucina”
Alex si affacciò rimanendo con la bocca aperta. Una gonna a tubino floreale fasciava le gambe di Lena e una maglia rossa molto, molto scollata.
“Ciao! Hai visto cosa ti ho preparato?” Lena finse che Alex non stesse guardando lei.
Le si avvicinò baciandole la spalla "Se ti riferisci al vestito mi piace molto"
“Marpiona” sorrise guardandola “Dovresti sederti...sennò si raffreddano i pancakes”
Rise, la baciò ed andò a sedersi. Si sfregò le mani guardando la pila di pancake, per poi fermarsi perché mancava un intero spicchio e proprio lì c'era un anello "Lena... "
“Si? Ci vuoi dell’altro sciroppo d’acero?”
Alex la guardò e indicò l'anello "Che...?"
Si avvicinò a lei, sbirciando “Oh che sbadata” sorrise voltò Alex sullo sgabellino e si inginocchiò.
"Lena..." la guardò "Cosa stai facendo?"
“Alex, ascolta solo e non interrompere” tenne l’anello alzato verso di lei “Con questo anello, ti voglio chiedere se, tu Alexandra di Delos, vuoi farmi l’onore di diventare mia moglie” sapeva che fosse strano, ma era quello che voleva, stavano insieme da quasi dieci anni e nonostante tutto sapeva che si amavano anche senza bisogno di ufficializzarlo. Però voleva vedere quell’anello all’anulare di Alex “Qui in questa casa, ma anche a spasso per il mondo... mi sono innamorata di te...” -Non piangere Lena-
Alex le accarezzò il volto, non sapendo se potesse parlare o no.
Lena la guardò solamente annuendo.
A priori avrebbe dovuto vederlo arrivare, ma si scordava spesso che Lena non aveva la sua concezione di tempo. Si chinò guardandola negli occhi "Certo che voglio sposarti. Voglio condividere l'eternità che mi resta al tuo fianco" le sorrise emozionata per poi baciarla tirandola su.
Lena si strinse a lei tenendo ancora l’anello tra le dita, poi si staccò, emozionata “Posso?” Chiese mentre le mostrava il cerchietto tempestato di pietre.
Annuì guardandola e porgendole la mano sinistra.
“Ti sta a pennello” sorrise baciandole la mano dopo aver infilato l’anello “Ti amo tanto amore” sorrise accarezzandole la nuca.
"Anche io" la baciò di nuovo "Troverò un anello per te" le sorrise abbracciandola.
“Questo me lo ha dato mia madre anni fa” sorrise lasciandosi stringere in quell’abbraccio “Questo sarà sempre il nostro nido d’amore” sorrise “Adesso colazione?”
"Nido d'amore eh?" le sorrise "Aspetta anni fa? Lilian te lo ha dato tempo fa?"
“Si dopo che sono nati i gemelli...ehm io beh stavo aspettando un momento di tranquillità” ridacchiò.
"Oh... " la baciò di nuovo "Beh, dopotutto i pancake non sono male freddi" le baciò il collo.
“Benedetta Dea” ridacchiò lasciandosi trascinare.
"Direi di controllare se abbiamo ancora quella crepa nella doccia" sorrise.
“Ah si? Pensavo l’avessi riparata” rise sulle sue labbra.
"Infatti dicevo di andare a controllare" mentre si muoveva verso le scale poi si fermò "Sei bella come la prima volta che ti ho vista, sai?"
“Pensavo non mi avessi notata allora...” sorrise accarezzandole le spalle.
Rise "Ho sempre filtrato con te. Eri così bella addormentata sul divano... Il collo allungato sul bracciolo" lo accarezzò "Gli occhi chiusi e quell'espressione stanca.... sentivo tanta tristezza e dolore venire da te" la mano andò sul volto "Ma c'era anche determinazione da qualche parte. Sono rimasta qualche minuto incantata a guardarti"
“Non me l’hai mai raccontato prima” Lena la guardò intensamente “Cosa hai pensato?”
"Che fossi bellissima, ma che fossi il custode più incompetente che mi fosse mai capitato" sorrise.
“Ah ecco, stronza” la spinse sulla porta del bagno, stringendole il sedere.
Rise "Mi adori" la baciò aprendo la porta.
“Si è così, per tua fortuna”
"Dopo tutto vuoi sposarmi" rise "Quasi che mi dispiace levarti questa maglia..."
“Si? No farlo allora”
"Mi fai venire certe idee amore" sorrise abbassandosi e baciando tutto il percorso per poi baciarle il seno da sopra la stoffa.
 “Io non mi lamenterò”
“Lo spero" ridacchiò.
 
Thief

Lena ovviamente non poteva essere che in ritardo. Con David che aveva fatto un po’ di capricci quella mattina e Alex che ronfava, era uscita di tutta fretta, prendendo la prima giacca dall’appendiabiti.
 
 
La classe era abbastanza rumorosa. Avevano sentito che c'era un nuovo insegnante, ma nessuno riusciva ad immaginare chi potesse essere il professore del corso.
“Buongiorno ragazzi, scusate...un traffico incredibile...ciop ciop prendere posto”
La classe si fermò guardandola. Nia dette una spintonata al suo vicino "Non penso di aver mai avuto un’insegnante così bella.... vi prego lasciatele insegnare tutti i miei corsi..."
“Idiota” il suo compagno di banco rimase a boccheggiare vedendola “Però...che culo...e poi gli occhiali sono da veduta”
"Non mi importa... guardala sembra una dea" sbavò.
“Nia...non puoi sempre sbavare sulle donne etero” dissero ridacchiando.
 
“Tutto bene lì terza fila?” disse Lena prendendo il microfono poco dopo.
"Si!" disse Nia "Ci stavamo solo chiedendo quali fossero le possibilità che stesse uscendo con qualcuno" la spavalderia che bruciava sulle guance.
“Oh signorina Nahal, mi spiace per voi comuni mortali, ma sono molto impegnata...” sorrise pensando al viso di Alex quella mattina.
"Non è giusto, sarà il solito ragazzo molto ricco" mugugnò Nia nella spalla di Brainy.
“Donna...” disse per poi accendere il proiettore “Oggi parliamo di come sfatare i miti…”
Nia sbarrò gli occhi "Ha appena detto donna?" sussurrò a Brainy "Ho una possibilità" Passò tutta la lezione a fare piani per conquistarla.
 
 
Lena sorrise alla sua compagna “Addirittura mi sei venuta a prendere...mi piace” disse ticchettando verso di lei.
 
Nia e Brainy la videro da lontano "Magari quella è solo un amica... o mio dio quanto è figa"
 
Alex le sorrise appoggiata contro la moto "Certo" la guardò bene "Anche se stamattina Alexander si è presentato al museo con una giacca di pelle nonostante il tempo" la tirò verso di sé dalla giacca "Ora so chi era il ladro" sorrise.
“Oddio che sbadata” si guardò “Peccato me lo sia perso” disse piegando di lato la testa per immergere le labbra su quelle della sua futura sposa.
 
"No... non è assolutamente solo un’amica" gemette Nia.
 
Alex le circondò i fianchi con una mano e la baciò intensamente "Sei consapevole che metà della gente sta sbavando su di te vero?" sorrise.
“Oh sono sicura che qualcuno dei miei studenti stia sbavando anche su di te” ridacchiò accarezzandole la nuca “Dovremmo andare o Hank farà brutta figura con me”
 
“No decisamente...credo abbia un anello al dito la centaura..” ridacchiò Brainy.
 
"Beh siamo due dee amore" le sorrise "Si dai voglio portarti in un posto" sorrise.
“Andiamo” si allargò la giacca e salì in sella.
 
 
Arrivate a casa, Alex prese due biglie dell'Ade e poi la mano di Lena "Voglio solo portarci in un posto… non fare quel giochetto" le sorrise.
“Sciocca” la guardò tenendola per mano.
Sorrise ed apparvero in Islanda vicino alla cascata dove avevano trovato Eliza.
“Alex che ci facciamo qui?” La guardò mentre ancora la teneva per mano.
"Beh... non volevo andare all’hotel... ma è qui, più o meno che ci siamo baciate la prima volta" le sorrise.
“Oh beh sì dopo che abbiamo trovato il melograno di bronzo”
"Già " le sorrise tirando fuori un piccolo anello. Sembravano dei rami intrecciati con tre piccoli smeraldi "Non è bello come quello che mi hai dato tu ma... volevo darti qualcosa e.. poi dovrò fare in modo che tutti questi ragazzi ti stiano lontani" le sorrise incerta.
“Alex è bellissimo” lo guardò “E tu sei così dolce e sexy quando sei gelosa” sorrise accarezzandole il viso.
Sorrise "Mamma ne ha uno simile con sei semi di Melograno... Io invece ho messo gli smeraldi per ognuno dei nostri figli…" si morse il labbro "E anche uno per Liam..." Girò l’anello mostrandole un piccolo diamante.
“Alex è stupendo e grazie amore” sorrise mostrandole la mano.
Alex sorrise mettendoglielo e le baciò le mani "Ti amo"
“Eh adesso?!” Sorrise grattandole la nuca con i polpastrelli.
"Ho preparato un piccolo pic-nic per il tuo primo giorno di lezione andato bene”
“Ti adoro lo sai si?” Sorrise accarezzandole poi il viso dandole un rapido bacio.
Alex le sorrise "Mi vuoi sposare dopotutto”
“Vero e lo faremo presto”
"Tua madre ha finto di impazzire?" Sorrise baciandole la tempia.
“Perché?” La guardò.
"Non lo so" rise "L’ultima volta mi ha minacciata non capendo perché volessimo una piccola cerimonia. Si è calmata solo quando le ho promesso che sull’Olimpo avremo una magnifica festa"
“È tradizionalista su quel che riguarda i matrimoni e Alex...dovremmo dirle quel dettaglio...” ammise sedendosi sulla tovaglia.
"Quale?" Tirò fuori da mangiare e da bere.
“Niente capelli bianchi, niente rughe”
"Ah, che sei una dea. Beh domani sera siamo a cena da lei e visto che non c'è Eve potremmo farlo"
“Penso che Eve abbia capito qualcosa...cioè non che io e te siamo delle divinità”
"Che cosa quindi?" Le sorrise.
“Che non usiamo la fecondazione artificiale” ammise “Oddio ho ancora gli occhiali” sorrise prendendoli e posandoli.
"Per me puoi tenerli lo sai ..." le accarezzò il volto, li prese e glieli rimise sorridendo "E quale spiegazione ha tentato di fornire?"
 
_ “C’è qualcosa che non mi dici”_
 
Alex rise "Sempre così.  E tu cosa le hai detto?"
 
_ “Non so di cosa tu stia parlando, non vorrai mica credere che qualche uomo simile ad Alex, mi abbia messa incinta?”_ ridacchiò.
 
Alex rise ancora di più rotolandosi "Ti adoro" si rialzò e le diede un bacio "Abbiamo poco tempo prima a che i bimbi ci vengano restituiti dal sistema scolastico" le sorrise "Anche se continuo a dire che potevano crescere sull’Olimpo"
“Uhm, amore, è per far frequentare loro la scuola con i cugini, sarebbe stato strano...insomma sarà strano tra qualche anno per loro!”
"Lo so tesoro hai passato due settimane a convincermi. In estate mia madre e Alura li sequestreranno comunque" ridacchiò.
“Scusa e che non sapevo come altro gestire la cosa...ci sono ancora tante cosa che loro non sanno...e dovremmo parlargliene presto o tardi, e anche di questi” sorrise guardandola e accarezzandole la mano con l’anello.
"Amore rilassati. Verrà il momento per ognuno di loro. Quando inizieremo a sembrare troppo giovani diremo che hai avuto un posto in Grecia e che io volevo tornare dalla mia famiglia. Ed è fatta. Ma non pensarci ora. Rilassati e goditi quest’oretta che abbiamo per noi"
“Okay hai ragione” la spinse giù sulla tovaglia “Un’ora è più che sufficiente...” si chinò a baciarle il collo con lentezza disarmante.
"Prima mi rubi i vestiti, poi mi butti a terra. Cosa devo fare con te eh?" Sorrise.
Le allargò la giacca accarezzandole l’addome “Quella è stata una svista...” scese a baciarle il petto della scollatura.
"Come no" sorrise "Un giorno di questi potrei anche punirti per tutto quello che mi combini"
“Ah si?” La corvina le sollevò la maglietta “Del resto vuoi sposarmi anche per questo no?”
"Sicuramente è un fattore determinante"
“Adesso lascia occuparmi della mia futura sposa” sorrise toccandola dappertutto e baciandola.
 
 
Lena ancora una volta si era appropriata di qualcosa di Alex. Questa volta però era un lupetto nero a collo altro. L’aveva sistemato all’interno della sua gonna a tubino ed era andata a lezione.
Sapeva di attirare molti sguardi, ma ovviamente lei aveva già Alex che valeva per due, e non se ne lamentava affatto...anzi.
 
Nia restò con la bocca aperta "Dobbiamo andarci a parlare dopo lezione Brainy"
“Per quale motivo?” chiese l’amico.
"Non hai voglia di vederla anche tu, più da vicino con quel coso? È così sexy" Osservandola mentre si metteva seduta sul bordo della cattedra.
“Allora stai sognando tanto Nia lo sai si?” disse Brainy.
"Probabilmente. Ma voglio solo vederla da vicino..." sospirò guardandola con aria sognante.
“Cosa vi piace di più di queste lezioni?” Chiese Lena mentre incrociava le braccia sotto al petto.
“Eh..." Nia continuava a sbavare "La trama sicuramente la trama"
 
La lezione trascorse con quelle domande e risposte. Nia tirò Brainy per il corridoio verso l’ufficio di Lena.
“Si?” Lena si voltò verso la porta.
"Volevamo..." Nia non aveva veramente pensato, la guardò a bocca aperta per poi notare un luccichio sulla mano "Oh ehm bell’anello"
“Oh sì me l’ha regalato la mia fidanzata” sorrise guardandola “Signori allora? Cosa posso fare per voi?”
"Fidanzata.... oh beh noi..." iniziò Nia. Ma venne interrotta da Alex che bussava sulla porta aperta "È permesso?"
“Oh...ciao” Lena era ancora appoggiata alla sua scrivania.
"Beh... noi andiamo" disse Brainy mentre tirava via Nia.
Alex sorrise loro mentre uscivano.
“Ciao cara...come mai qui?”
Alex chiuse la porta. Si levò la giacca e si trasformò in Alexander "Hai per caso visto il mio dolcevita?" Socchiuse gli occhi.
“Ehm no perché?” La guardò intensamente.
"Ne sei sicura...?" Avvicinandosi, incastrandola tra lui e il mobile.
“Forse accidentalmente”
"Accidentalmente eh? E accidentalmente era perfetto per la tua gonna di stamattina" sogghignò.
“Vuoi togliermelo per caso?” Sorrise sostenendo il suo sguardo.
"Uhm no.... sarà l’unica cosa che non ti toglierò... mentre ti punirò per furto recidivo" lo disse a pochi centimetri dalle sue labbra.
“Uhm okay allora” sussultò sulle sue labbra.
"Devi tenera la voce bassa però. Non vorrai che ci sentano tutti" le sorrise "Sarai la mia brava ragazza?"
“Io sono la tua fidanzata”
"Sempre la precisina tu" la baciò con trasporto per poi girarla.
“Ehi” Lena la guardò da su la spalla.
"Si?" Le fece il solito sorrisetto da camera da letto.
“Che hai in mente?”
Iniziò a sollevarle la gonna "Vedrai" le baciò il collo.
Lena rabbrividì “Gli slip li ho messi apposta per te”
Alex le ghermì le natiche "Non dureranno molto"
 

 
Wedding
 
Lena stese le mani sulla stoffa della gonna del vestito che indossava. Alex lo avrebbe adorato, conosceva i gusti di sua moglie, beh si moglie, perché a Dublino si erano già unite in matrimonio in municipio, era stata una cerimonia intima. Loro due, i tre figli, i Luthor e Hank.
Adesso però, sull’Olimpo, Lena ed Alex sarebbero state circondate da così tante persone, da perderne il conto. La corvina sentì la porta aprirsi e vide i suoi bambini fare il loro ingresso.
“Ciao tesori...” sorrise guardandoli.
Sam le sorrise dalla porta "Beh Alex morirà"
I bimbi andarono ad abbracciare la madre "Sei così bella" disse Ambra.
“Oh piccola anche tu” sorrise accarezzandole il viso “Siete tutti bellissimi, e vi amo tanto...andate da nonna adesso, ciop ciop da bravi” Lena guardò la sua migliore amica “Vuoi accompagnarmi tu?” Ridacchiò.
"Sono stata mandata qui apposta" le sorrise.
I due gemelli presero David per mano e andarono via.
 
Alex, nel frattempo, era aiutata da Winn e Kara con il vestito.
“A Lena piacerà un sacco” sorrise Winn sistemandole in di dietro “Quando sono finito a sistemare il vestito di mia sorella per le nozze? Ah, tieni lo scosciato per quando sarete sole in camera da letto.
Alex rise "Ti sei offerto volontario idiota. Come se fossi timido poi. Non più tardi di ieri abbiamo beccato te e Sam..."
Kara rise "Basta che non ci siano guerre con lancio di frutta come al mio di matrimonio"
"Ma era la parte divertente" rise Alex.
“Io e Sam siamo grandi e vaccinati...sorella” ridacchiò “Vado a ... ecco” disse Winn vedendo apparire suo padre.
"Ed esibizionisti" disse Kara ridendo.
“Alexandra, sei bellissima” disse Ade.
"Papà ciao" sorrise abbracciandolo "È tutto a posto?"
“Tutto magnifico...” sorrise guardandola “Sei pronta? I bimbi sono con la mamma, Sam è andata a prendere la tua futura sposa”
"Ok va bene andiamo" sorrise.
“Sei agitata?” Le accarezzò la mano stretta sul suo braccio.
"Non troppo. Ma tu non lo saresti?" Sorrise.
“Lena ti ama tesoro, di cosa ti preoccupi?”
“Niente lo sai è solo... non lo so papà" sorrise ed uscirono.
“Non le capiterà nulla amore”
"Lo spero" sorrise.
 
Lena ed Alex sarebbero giunte sotto il patio assieme. All’inizio del percorso, Lena ammirò la sua dea a qualche metro di distanza “Dèi è bellissima” i capelli cresciuti erano acconciati ricci. I propri erano raccolti in una treccia laterale per tenerli in ordine.
Alex brontolava con i capelli per poi rimanere a bocca aperta, mentre guardava sua moglie "Dimmi che non sto sognando"
“Oh no Tesoro, è proprio la tua dea”
Alex sorrise avanzando verso la vasca e aspettando che Kara le levasse la tiara divina. Poi si fermò e guardò la moglie arrivare.
Lena arrivò poco dopo davanti a lei “Ciao”
"Sei bellissima " sorridendole.
Alura si posizionò davanti a loro, Zorel portava un braciere e Winn della lavanda e dell’incenso.
Alura dette a Lena un pezzo di stoffa e ad Alex un coltello. La rossa si tagliò il palmo e fece cadere delle gocce nel braciere, poi pose la mano verso Lena in modo che gliela fasciasse. Lena fasciò accuratamente la mano di Alex, era un po’ ortodosso come rito, ma lo seguiva per sua moglie.
 
Alex fasciò quella di Lena e le mise un bacio sul palmo.
Winn mise nel braciere le piante, diffondendo il loro aroma.
Entrambe si girarono e misero insieme il primo piede nella vasca.
“Freddina eh” sibilò Lena guardando Alex.
“Ti riscalderò io dopo" le sorrise mentre sì immergevano fino alla vita.
“Non ne ho dubbi mia dea” sorrise accarezzandole la mano.
Alura versò sopra di loro dell’acqua benedetta e riscaldata dal braciere in cui avevano versato il sangue.
"Atena prendi Artemide come tua moglie?" Disse la madre degli dèi.
“Si, l’accolgo nella mia vita per sempre”
Alura le sorrise e si voltò verso Alex facendole la stessa domanda.
"Si, l’accolgo nella mia vita per sempre"
Era sorrise ad entrambe "Vi dichiaro unite nel sacro vincolo del matrimonio"
Alex tirò Lena verso di sé e la baciò.
Lena si sentì attirare e sorrise abbracciandola teneramente.
"Ciao moglie... parte due" ridacchiò.
“Sciocca... che dici ci rivestiamo?”
"A me andresti bene anche così... ma abbiamo una festa quindi si" le sorrise.
“Beh tesoro, lo so che a te vado bene anche così” la baciò ancora più intensamente.
Alura si schiarì la gola "Sono ancora qui"
Sam iniziò a ridere a crepapelle.
“Scusaci Alura...Hera” si affrettò a dire Lena staccandosi da Alex.
Alex rise e le tirò fuori dalla vasca. Kara e Sam le rivestirono. Subito furono raggiunte dai figli.
“Amori miei” sorrise Lena abbracciandoli.
Alex prese in braccio David "Siete contenti?"
"SIII" risposero.
“Mame belle” disse il più piccolo guardandole, e si strinsero in un abbraccio tutti a cinque.
"Come siete carini" Eliza sorrise.
“Si siete molto belli” Jeremiah sorrise prendendo il piccolo David dalle braccia della madre.
"Beh ho preso la mortale più bella e l’ho fatta diventare la mia dea" Alex sorrise baciando la tempia di Lena.
“Uhm amore mi fai arrossire” la guardò.
Alex le sorrise "Dai andiamo a fare baldoria"
“Direi proprio che sia il caso...” ridacchiò prendendo i piccoli per mano.
Alex si girò verso Winn "Ora tocca a te impiastro"
“Ehi, dai il tempo al tempo” ridacchiò il fratello.
 
 
Lena seguita da Alex stava entrando nella loro camera da letto al tempio, il vestito stile impero, frusciava sul pavimento in marmo e sua moglie poteva vedere le spalle avorio appena scoperte, il ricamo trasparente in vita e la stoffa svolazzante sulle braccia.
Alex ne beveva la figura illuminata dalla luce lunare. Sembrava ancora più eterea, aveva quasi timore a toccarla. Sentiva il suo vestito frusciare mentre avanzava, si aggiustò il monospalla e la seguì.
“Tutto bene mia dea?” Disse voltandosi verso l’altra osservandola dalla spalla.
Alex si avvicinò sorridendole e le accarezzò il volto "Tu sei la dea stasera. Io sono solo una povera anima che si accinge a adorarti" la guardò dolcemente.
“Alex” le prese le mani “Sai anni fa, ho fatto una promessa” disse portandola verso il loro balcone e guardando il cielo.
Inclinò la testa guardandola "Vuoi dirmela?"
“Ho promesso a Kelly e ad Arcade che mi sarei presa cura di te per sempre, e che sempre ti avrei fatto sentire speciale...forse non lo sai Alex, ma quel fuoco che dovevo lasciare bruciare ha cauterizzato le mie ferite e io non ti sarò mai troppo riconoscente”
Intrecciò le loro dita, poi le portò una mano per farla voltare in modo che la guardasse negli occhi "Tu hai fatto lo stesso con le mie" appoggiò la fronte contro quella dell'altra "Perciò nemmeno io ti ringrazierò mai abbastanza" le baciò l'angolo delle labbra.
“Alex io ti amo...”si perse nei suoi occhi.
"Ti amo anche io Lena" sorrise "Più della luna e dei miei stessi poteri... più di qualsiasi cosa io possa pensare... eccetto i nostri figli"
“Ah si?” Le afferrò i fianchi.
"Ne dubiti?" le baciò la guancia.
“Vengo dopo i nostri tre uragani?” La guardò spingendola verso una parete.
"No" sorrise "Sei sullo stesso piano. Andrei volentieri nell'Ade per ognuno di voi"
“Non dirlo neanche per scherzo, non succederà niente del genere” la strinse a sé, fissandola negli occhi “Io non ti lascio andare da nessuna parte...Sei insieme ai bimbi la cosa più bella che mi è successa dopo tanto tempo e lo sai...sono disposta a lottare contro tutti per voi” ammise.
"Lo so... " le accarezzò le spalle "Ma non credo che succederà ... Almeno a quanto dice Kara" le sorrise.
“Cosa dice Kara?” Chiese curiosa.
"Che avremo tempi tranquilli per molto tempo, ma che non dobbiamo rammollirci" sorrise.
“Oh continuerò a batterti a duello, mia dea stanne certa”
"Non vedo l'ora lo sai... soprattutto quando ti metti quei pantaloncini...uhm"
“Ti piacciono? Non l’avevo notato sai?” Sorrise accarezzandole le labbra con un pollice “Vorrei farti tante cose...ma non so da dove iniziare” disse portò le mani sul suo sedere.
"Che ne dici di toglierci i vestiti intanto? Potrebbe essere un inizio..." le sorrise.
“Uhm devo fare una cosa prima” disse chinandosi lentamente davanti a lei e scostando lo spacco del vestito e iniziò ad accarezzare quelle gambe divine.
"C…Cosa?"
“Rilassati” passò i polpastrelli sulle sue gambe sfiorandone la pelle e arrivando ai bordi dei suoi slip, portandoli giù con molto lentezza.
"Va bene" le sorrise rilassandosi con la schiena contro il muro.
La corvina lanciò da qualche parte quel tessuto e iniziò a baciarle la pelle dell’interno coscia, scostando il tessuto dell’abito e portando una gamba sulla sua spalla.
"Sapevo che era l'abito giusto" sospirò ridacchiando e portandole una mano sulla nuca.
“Si lo è” arrivò vicinissima alla sua femminilità senza toccarla.
Alex allungò il collo posando la testa contro il muro.
Lena le accarezzò le natiche mentre prendeva a baciarle l’addome, ignorando il punto più sensibile e bisognoso.
"Che dici me lo tolgo il vestito?" le sorrise.
“Alex tempo al tempo tesoro” mormorò sulla sua pelle, risalendo la sua figura.
"Come vuoi" le accarezzò la testa.
Arrivò a baciarle il collo poi la scostò dal muro “Adesso spogliati e va verso il letto” si era concessa un attimo prima di incontrarsi in camera e adesso l’ammirava mentre si denudava, vestita di nulla adesso.
Alex la guardò da sopra la spalla sorridendole per poi stendersi come un gatto sul letto.
“Non vuoi scoprire cosa c’è sotto il vestito?” Sorrise Lena accarezzandole i polpacci in modo giocoso.
"Sono sicura che me lo mostrerai a suo tempo amore" le sorrise maliziosa.
“Qualcuna è pigra questa sera...va bene allora faccio sola…” Sorrise portandosi le mani sulla schiena “Tu sta pure comoda”
"Mi godrò lo spettacolo mia dea" ridacchiò.
“Certo” sorrise guardandola e abbassando molto lentamente le maniche dell’abito, mostrando poco dopo le sue perfette forme.
La guardò attentamente leccandosi ripetutamente le labbra, i suoi occhi si fermarono sul suo inguine, sorrise "Vedo che hai programmato una notte molto lunga amore"
“Oh amore, non hai neanche idea di come ci divertiremo stasera” disse gattonando verso di lei “Voglio però che stabilisca tu il ritmo” disse portandosela cavalcioni.
Le accarezzò la nuca strofinando la sua femminilità, già abbastanza umida, sul giocattolo. "Davvero?" le sorrise.
“Si, non vorrei farti male, e poi sei tu quella più pratica”
Alex rise baciandola, lentamente cambiò la posizione del bacino prendendo il giocattolo in lei. Per tutto il tempo guardò l'altra negli occhi.
Lena non poteva sentire certo il suo avvolgersi ma sentiva il suo calore e appena un leggero e piacevole fastidio all’intimità “Stai bene?” Sussurrò sulle sue labbra.
Alex sorrise annuendo, portò la mano sul ventre dell’altra e stringhe argentate si diffusero da lei al giocattolo. Si chinò al suo orecchio "Ora puoi sentirmi come io sento te amore" le baciò la guancia muovendosi.
“Oh dèi” Lena la strinse dalla schiena bassa “Sei così calda” sussultò sulle sue labbra carnose. Mosse il suo bacino, poi ribaltò le posizioni e l’appiattì sul letto. Andando lentamente affondo perdendosi nei suoi occhi.
Gemette, per poi riprendersi guardandola e accarezzandole il volto "Ora capisci perché io non ne ho mai abbastanza di te, soprattutto quando sono Alexander?"
Atena mosse il corpo affinché bacini e seni si scontrassero “Oh Alex” affondò la testa sul suo collo ansimando.
Le portò una mano sulla schiena mentre la sua si inarcava, una mano andò ad accarezzarle la nuca, represse un gemito "E’ tutto ok amore. Stai andando benissimo"
“Non devi trattenerti amore” sorrise sollevando il viso e tenendosi sulle braccia, iniziò a fare un infinito con il bacino, piaceva ad entrambe lo sentiva molto bene.
"Gli stessi trucchi eh?" gemette, le gambe che si incrociavano dietro il bacino dell’altra spingendola ancora più a fondo.
“Alex è la prima volta per me si clemente” disse spingendosi affondo, lasciandola senza respiro.
"Lo sono. Infatti, ti sto lasciando sopra" le sorrise per poi gettare la testa all'indietro gemendo.
Lena si chinò con la bocca al suo seno, baciandolo succhiandolo e adorandolo.
La mano sulla schiena l'artigliò leggermente "Amore... il mio clitoride..."
“Non posso ancora...oppure si?” Ridacchiò accarezzandole l’addome con una mano tra i loro corpi e il pollice iniziò solo a picchiettare quel bottoncino divino.
L'unica riposa fu un gemito.
“Sei così vicina, lo sento distintamente amore” sorrise sulle sue labbra “Vieni con me, amore”
Alex le strinse la nuca e la baciò disperatamente mentre si lasciava andare.
Lena si godette quel momento, abbracciandola forte.
"Ti amo" sussurrò Alex quando l’orgasmo finì.
“Oh tesoro anche io” sorrise mentre le accarezzava i capelli e il viso.
Con un movimento fulmineo portò la moglie sulla schiena e le fu a cavalcioni. Un laccio argentato si legò i capelli "Li taglierò appena posso questi cosi" poi guardò la moglie sotto di lei sogghignando.
"Quel sorrisetto mi dovrebbe preoccupare?"
"Molto amore" mosse il bacino leggermente in cerchio leccandosi le labbra.
"Forse ho capito che intenzioni hai" ridacchiò accarezzandole i fianchi.
"Non una sola mossa signora Luthor" le sorrise chinandosi a baciarla.
"Oh siamo passate al formale"
"Ti straccerò" le sorrise predatrice.
"Non vedo l'ora”
 
Epilogo

 
Passi svelti di un bambino, destarono i pensieri della donna che era poggiata alla balaustra
"Ehi Liam, dove corri?" disse la donna guardandolo.
"Ma nonna io sono Milo, perché mi hai chiamato con il nome di zio?" disse la vocina sottile del bimbo dai profondi occhi azzurri. Anni addietro durante l'adolescenza, lei e sua moglie avevano fatto conoscere, ai loro ragazzi, i loro fratelli venuti a mancare troppo presto, da piccoli. I suoi nipoti avevano sentito raccontare di Liam e Arcade, dai loro genitori.
"Oh tesoro scusami, la nonna era un attimo persa nei suoi pensieri" si chinò a baciarlo tra i capelli "Va da Leo, e gli altri, non fate gli uragani" ridacchiò vedendolo allontanarsi e scendere verso il giardino, poi sentì il passo indistinguibile di Alex "Come è andata la caccia, tesoro?"


 
The End
 
 
 
 
Siamo arrivate anche alla fine di questa ff. Vi ringraziamo di aver letto.
Fateci sapere cosa ne pensate nelle recensioni 😉
   
 
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