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Autore: Spirit734    07/03/2022    4 recensioni
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA FINO A LUGLIO] Durante una pausa forzata Hinata si ritrova con alcuni compagni di team per giocare, ma non è la partita che si aspettava.
"Credevo avessi capito quando ti ho detto che avremo giocato a D&D"
"D&D..." ripeté Hinata, confuso "Credevo avessi borbottato qualcosa, non pensavo che..."
Di colpo il volto di Yamaguchi sbiancò "A_Aspetta, non conosci Dungeons and Dragons? Sul serio?"
Vedendo la sua reazione, Hinata temette davvero di aver commesso un grosso errore e subito cercò di giustificarsi "M_Ma certo che lo conosco! Sicuro! Ehm... E'... E' quel gioco... Che..." farfugliò qualcosa, ma causò solo delle risatine in generale tra gli altri compagni, in particolare da Tsukishima.
"Lo immaginavo, per Hinata esiste solo la pallavolo."
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Koushi Sugawara, Koutaro Bokuto, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ Il Re della Diplomazia ~

 

 
All'inizio non fu semplice per Hinata capire i meccanismi di combattimento del gioco, spesso si dimenticava di tirare i dadi e ogni tanto falliva con tiri troppo bassi per poter andare a segno. Bokuto lo aveva consolato dicendo che è normale avere un momento no durante una partita, mentre Tsukishima insinuava il fatto che i dadi di Hinata portavano sfortuna e anche se la cosa normalmente sarebbe risultata troppo assurda, all'ennesimo fallimento Hinata iniziò a temere che avesse ragione.
Al contrario suo, invece, Kageyama sembrava benedetto dal dio di Dungeons & Dragons, perché ogni colpo che sferrava andava il più delle volte a segno. Tant'è che perfino Sugawara iniziò a guardare storto i suoi dadi, temendo fossero in qualche modo truccati.
A quel punto Hinata prese i dadi di Kageyama, sperando di trasferire un po' della sua fortuna su di lui e in effetti qualche colpo era riuscito a sferrarlo, ma i personaggi che muoveva il master sembravano sempre fare quel passo in più per metterlo in difficoltà.
Quel giorno Hinata e Kageyama sperimentarono sulla loro pelle il lato oscuro di Sugawara: nella vita di tutti i giorni si era sempre dimostrato un ragazzo gentile, calmo, un vero e proprio sostegno per la squadra. 
Il master di regola doveva fungere da narratore, far accadere gli eventi, muovere tutti i personaggi secondari, creare quindi una sorta di ostacoli per mettere alla prova i protagonisti e farli arrivare alla fine. Infatti all'inizio aveva fatto strano pensare al loro amico come master.
Poi lo videro in azione ed entrambi capirono che il Sugawara che avevano imparato a conoscere in tutto quel tempo era solo una parte. Quando giocava nei panni del master era astuto, sapeva mettere in difficoltà perfino quando i tiri andavano a segno.
Sembrava incuriosito e allo stesso tempo divertito dai tentativi dei giocatori di superare i suoi ostacoli. Insomma, da master pretendeva, e anche parecchio.



Gufo Grigio dopo essersi ripreso grazie alle ennesime cure di Garduin, entrò come sempre in modalità ira, sferrando quanti più colpi possibili. Anche Krakanos non fu da meno e pure Tsukishima.
Quest'ultimo per ogni nemico che veniva abbattuto, ne aprofittava per rubargli quanti più soldi possibili senza farsi notare. Probabilmente questo era uno dei tanti motivi per cui gli altri rimanevano sempre al verde.
Una volta sconfitti i nemici, però, Garduin dovette nuovamente curare il povero barbaro e questa volta perfino Saltafossi. Nella sua mente temeva già che ora doveva prendere in considerazione l'idea di dover badare anche a lui per non farlo morire, vista la fortuna che aveva con i dadi.
Ma inaspettatamente, nonostante alcuni colpi falliti, Hinata e di conseguenza il suo personaggio, sembrò divertirsi molto, più di quanto si sarebbe aspettato in effetti. A suo modo riusciva a farlo stare bene e dargli quella sensazione di gioco di squadra che tanto gli piaceva nella pallavolo.
"Woooow Gufo Grigio sei stato sensazionale! Quando hai fatto quel "WHOOOSH!" e poi quel "WHAAAM!" Iniziò ad imitare le sue mosse in maniera un pò goffa, ma che fecero molto piacere all'amico. Poi Saltafossi si voltò verso Krakanos che nel frattempo stava controllando che l'ultimo nemico fosse effettivamente svenuto "E anche tu! Quando hai lanciato quella sfera di fuoco e ne hai colpiti due!"
Immediatamente Krakanos sembrò sorridere amichevolmente in risposta e fece per parlare col tono che normalmente usa Yamaguchi, ma poi si corresse e dopo essersi schiarito più volte la gola, riprese il tono cupo e serioso di prima, assumendo una postura alta e fiera.
E' stato un gioco da ragazzi..."
"Non direi, sei rimasto a metà punti ferita" disse Tsukishima alle sue spalle. L'altro fece per controllare la sacca di pozioni, accorgendosi di non averne più nessuna, ma prima che potesse dire altro, l'amico gliene offrì una delle sue, senza dare troppo nell'occhio agli altri.
Krakanos sarebbe arrossito se non fosse per il colore fitto delle sue piume "Ah ehm...G_Grazie."
Nel frattempo Garduin aveva appena finito di usare la magia curativa su Gufo Grigio, riportandolo quasi alla piena salute.
"Ti ringrazio! Non so cosa farei senza la tua magia!"
Lui sospirò, guardandolo serio "Avresti meno problemi se non entrassi in ira per qualsiasi cosa."
In effetti usare quella modalità era diventata talmente una routine per Gufo Grigio, da dichiarare l'ira ancor prima di lanciare i dadi per l'iniziativa.
"Ma entrare in ira è la parte più divertente!"
Garduin lo fissò di sbieco, puntando poi la sua attenzione al resto del gruppo, in particolare verso i due nuovi aggiunti.
"Ad ogni modo, dovremo ringraziare soprattutto la bravura di Regolas, due colpi critici nella prima battaglia sono stati davvero utili."
Saltafossi che si trovava vicino a lui, lo guardò con un'espressione imbronciata, borbottando qualcosa a bassa voce, ma tutto quello che l'elfo riuscì a capire fu solo la parola fortuna.
Sogghignò "Non è colpa mia se sei pessimo in questo gioco!"
L'halfling gli si avvicinò, infuriato "Pessimo?! Devi solo lanciare i dadi! Non andarne così fiero!"
Ma l'altro sostenne il suo sguardo "Cretino! intanto ti ho salvato la vita. Dovresti ringraziarmi!"
"Scordatelo! Dovresti ringraziarmi TU per averti salvato da quell'ape!"
A quel punto Regolas parve irritarsi sul serio "Ancora con questa storia?!"
Ripresero a discutere animatamente, cercando di spintonarsi via, ma per fortuna Gufo Grigio si intromise per dividerli appena in tempo.
"Non è questo il giusto atteggiamento. Siamo una squadra! Il destino del mondo è nelle nostre mani, capite?! Attorno a noi le persone stanno morendo di fame, stanno soffrendo... E tutto per colpa di quel mostro che sta distruggendo il nostro regno!"
Quelle frasi dette con così tanta enfasi commossero inevitabilmente il piccolo Saltafossi, stupendo addirittura i due più razionali del gruppo, Tsukishima e Garduin.
"A volte mi viene da pensare che Bokuto-san creda veramente in tutto questo" mormorò il chierico "Nella realtà siamo noi a doverlo tirare su di morale, qui ironicamente è il contrario."
Era strano per lui vedere come il suo amico avesse così tanta determinazione per un semplice gioco di ruolo, visto i salti mortali che doveva fare ogni volta che si bloccava ad una partita. Eppure le sue parole riuscirono a dare quella spinta necessaria ai due ragazzi per farli concentrare e smettere di litigare.
"Ve ne siete forse dimenticati?" continuò il barbaro, appoggiando le mani sulle spalle di Saltafossi e Regolas "Questa è la nostra battaglia, tutti contano sulla nostra forza. Dobbiamo mettere da parte i rancori e la diversità e combattere fino all'ultimo per salvare il nostro re! Non dimenticatelo!
Perfino l'elfo sembrò molto colpito dal suo discorso. L'altro stava letteralmente pendendo dalle sue labbra per l'ammirazione.
...
Fino alle parole successive.
"...Anche a costo di morire!"
"M_Morire?"
Ma Gufo Grigio non sembrava averci fatto caso alla sua espressione e si allontan
ò, andando a recuperare la sua ascia ancora conficcata nella schiena di un vecchio avversario.
"Morire...?" ripeté ancora, scosso. Dimenticandosi per quei brevi momenti che stavano comunque giocando "Non....Non diceva s_sul serio...Vero?"
Tsukishima non si fece scappare questa occasione di prenderlo in giro e si chinò verso di lui con fare divertito "Certo che sì. In questa avventura si può anche morire..."  con un cenno indicò Gufo Grigio, intendo a scambiare qualche parola con Krakanos "L'ultima volta è morto pietrificato da un Basilisco, il suo corpo è stato distrutto e spazzato via da un gruppo di orchi..." vide intanto Saltafossi degluttire a fatica "Ha dovuto rifare la scheda per la terza volta" continuò ancora Tsukishima.
"T_TERZA?!"
Avvertì immediatamente un brivido lungo la schiena e l'immagine di Sugawara che approfittava dei suoi tiri falliti lo avrebbe perseguitato nelle notti successive.
Poi, come se avesse avvertito la sua paura, la voce del master attirò nuovamente l'attenzione di tutti i presenti.
"Quindi, cosa intendete fare adesso?"
Garduin ci pensò un paio di secondi, per poi rispondere al resto della squadra "Mi sembra logico, dovremo dirigersi verso il castello di Dark Shadow."
"Se solo sapessimo dove si trova..." mormorò Gufo Grigio, per poi scattare fulmineo "Oh idea! Potremo chiedere alla locandiera se...." ma una volta voltatosi, si accorse che la donna si trovava di fronte a lui, accompagnata da altri tre uomini dalla stazza molto grande, e dall'aspetto simile a degli orchi. Li fissavano furiosi, mentre lei indicava seccata la condizione del suo locale e solo allora tutti poterono effettivamente accorgersi dei danni che avevano causato in quel posto: tavoli distrutti, cibo e birra sparso su tutte le pareti, schizzi di sangue e i corpi degli avversari accasciati a terra. Insomma, un vero disastro.
La donna senza esitazione fece cenno alla combriccola di pagare i danni, altrimenti i suoi amici li avrebbero costretti con la forza.
"Ah si prima che ve lo dimentichiate. Avete combinato un bel disastro. La locandiera giustamente vuole un risarcimento."
Il barbaro si voltò verso Garduin che, capendo perfettamente cosa voleva insinuare, scosse subito il capo "Se li vuoi affrontare per non pagare, dovrai farlo senza la mia magia. Ho un numero limitato di incantesimi che posso fare al giorno e ti ho già curato due volte."
Sentire quelle parole furono come un ennesimo pugno al petto per Gufo Grigio, che si limitò ad annuire debolmente alla donna e tirare fuori i pochi soldi che aveva, lui e il resto della squadra.
Una volta pagati i danni vennero sbattuti fuori dalla locanda senza mezzi termini, minacciandoli che se avessero nuovamente messo piede li, i suoi uomini li avrebbero sistemati per bene.
Un po' abbattuti, si riunirono in un piccolo cerchio per decidere il da farsi.
"Fantastico, ora mi restano i soldi per comprare solo una pozione" aveva borbottato scontento Krakanos mentre contava le poche monetine rimaste nel borsellino. Poi alzò lo sguardo verso Gufo Grigio "Dovevi proprio distruggere tutti quei tavoli?"
Lui si abbatté ancora di più, mormorando qualcosa che sembrava voler dire scusa.
"La nostra squadra è forte, ma senza Nishinoya ci sono solo io col punteggio di Diplomazia abbastanza alto e se fallisco non abbiamo nessun altro che possa calmare la situazione." 
Gufo Grigio sembrò risollevarsi "Io posso Intimidire!"
"E' esattamente il contrario della Diplomazia."
Tsukishima nel frattempo stava giocherellando con una borsa piena di monete d'oro, decisamente più grande e piena rispetto al resto del gruppo. Saltafossi lo guardava esterrefatto "Eeeeeeeeeh? Come fai ad avere così tanti soldi?!"
"Io non ho pagato. Mi è bastato Raggirare e farle credere che non ero parte del gruppo."
L'altro sgranò gli occhi per lo stupore "Ma questo è barare!"
"Si chiama: sfruttare le proprie abilità."
"Non potevi farlo anche per noi?!"
"Oh è vero..." sogghignò "Non ci ho proprio pensato..."
Saltafossi avrebbe seriamente voluto colpirlo, ma venne frenato da Krakanos al suo fianco "Non la prendere sul personale. Tsukki sta solo recitando la sua parte: ha un allineamento caotico neutrale. Quindi anche se fa parte del gruppo non è detto che debba per forza aiutarci."
Dietro di lui Tsukishima non la smetteva di sogghignare, quasi compiaciuto dall'espressione ancora sconvolta dell'halfling.
"Recitare? A me sembra sempre il solito..."
"Un alto punteggio di Diplomazia quindi è molto utile" mormorò poi Regolas, incuriosito dal discorso di prima. Garduin annuì.
"Si insomma, serve per cercare di portare la situazione a proprio vantaggio senza dover ricorrere alla forza, o ricevere delle informazioni importanti per la campagna."
"Dieci punti più altri quattro per il Carisma... Quattordici è un buon punteggio?" chiese.
Quella domanda stupì perfino Garduin che, assieme agli altri si avvicinarono incuriositi verso l'elfo "Q-quattordici?"
"Ma è altissimo!" disse stupefatto Krakanos "Con la sua fortuna con i dadi avremmo potuto comprare perfino il locale!"
Saltafossi d'altra parte, iniziò a ridere di gusto, facendo innervosire ulteriormente l'elfo. Anche Tsukishima non fu da meno, seppur più contenuto.
"E' assurdo! Ma quali Carisma e Diplomazia? Kageyama è la persona più scorbutica che ci sia!"
In risposta Regolas lo colpì in testa, portando tutto il suo peso per farlo cadere a terra. In quel preciso istante tuttavia, iniziò  anche a rendersi conto degli sguardi che gli lanciavano tutti quelli che passavano per  la loro strada. Sembravano guardarlo con una sorta di infatuazione.
Iniziava a sentirsi a disagio.
"Non ricordavo di avergli messo così tanti punti a Carisma e Diplomazia" mormorò Gufo Grigio "Forse mi è scappata un po' la mano."
"No affatto, è un'ottima cosa" per la prima volta Garduin sorrise, guardando Regolas con un luccichio strano negli occhi "Possiamo approfittarne per sistemare l'equipaggiamento prima del viaggio."
Regolas non fece in tempo a dire qualcosa che venne subito afferrato dal resto del gruppo e costretto così a sfruttare il suo alto modificatore di Diplomazia per cercare sconti, favori e simpatie da tutti. Ad una certa però, Gufo Grigio, Saltafossi e Tsukishima si allontanarono dal gruppo, senza specificare dove stessero andando. Garduin e Krakanos sembravano talmente concentrati sulle abilità di Regolas da accorgersene solo una volta terminati gli acquisti. Si erano fatti una bella scorta i pozioni e Garduin in particolare sembrava quello più soddisfatto, non gli dispiaceva curare i suoi compagni, specie quel folle di Gufo Grigio, ma si era scelto da poco degli incantesimi di attacco che avrebbe tanto voluto usare prima o poi.
Con quelle pozioni l'amico sarebbe stato buono per un po', o almeno così sperava.
"Ehi ehi ehi! Allora com'è andata?" urlò Gufo Grigio in lontananza, era accompagnato da quello che sembrava Saltafossi con in braccio una spada talmente pesante da impedirgli quasi di camminare. ma la cosa che sconvolse i due non fu tanto quello, ma l'animale che il barbaro stava tirando con una corda.
Era una capra.
Gufo Grigio aveva comprato una capra.
Il barbaro non sembrò fare caso ai loro sguardi "Vi piace?" Ho insegnato al nostro amico halfling come si realizza un'arma potente!" diede un'amichevole pacca sulla spalla a Saltafossi che però, per il pessimo equilibro che stava tenendo con la spada, cadde goffamente a terra.
Garduin posò subito la sua attenzione sull'animale "...Perché?"
L'amico sorrise quasi compiaciuto "Bella vero? E' una capra da guerra! L'altra volta ho chiesto a Sugawara se potevo comprare un animale e mi ha detto di si."
"Non ti serve un animale." 
"E' una capra-da-guerra!" scandì bene le parole, mostrando poi con aria fiera un sacchetto bello corposo "Inoltre, per aiutarmi con i colpi a distanza ho comprato queste sfere esplosive!"
Garduin non era al settimo cielo. Conosceva abbastanza bene il suo amico da sapere che si sarebbe affezionato incredibilmente anche ad un animale di fantasia e per tanto si sarebbe dovuto fare in quattro anche per farlo sopravvivere, o Gufo Grigio (alias Bokuto) sarebbe sprofondato nuovamente in una depressione post game. 
Una volta avevano rischiato di perdere un'amichevole perché la sera prima, durante la campagna, avevano dovuto lasciar andare un piccolo coboldo che avevano salvato durante una battaglia e se lo erano portati dietro per un paio di partite. Al momento del ricongiungimento con la sua famiglia e quindi dell'addio, Kotaro si era messo a piangere come un bambino e ancora adesso se qualcuno della squadra nominava il piccolo MicMac, gli occhi iniziavano a diventargli lucidi di commozione.
"Bokuto-san..."
"Ti prego ti prego ti prego lasciamela tenereeee!" lo supplicò.
Krakanos e Regolas si scambiarono uno sguardo poco convinto, ma alla fine Garduin cedette.
Gufo Grigio esultò dalla gioia, iniziando ad accarezzare con frenesia la capretta che nel frattempo sembrava aver trovato particolarmente gustosi i capelli di Hinata, ancora a terra per la scivolata di poco fa.
"Vedrai ci aiuterà! Non è forse così Konoha?"
"Konoha?" ripeté l'altro confuso.
Lui annuì, alzando l'animale di fronte a lui, Krakanos e Regolas "Guardate! Hanno lo stesso sguardo!"
Ad una vicinanza, entrambi poterono notare che la l'espressione della capretta assomigliava incredibilmente a quella di Akinori Konoha, giocatore del Fukurodani. Anche il pelo portava lo stesso colore dei suoi capelli.
"In effetti gli assomiglia..." disse Tsukishima alle loro spalle. 
Tutti si voltarono di scatto verso di lui.
"Tsukki, non usare la Furtività!" disse Krakanos.
Lui sembrò non darci peso, lanciò solo una breve occhiata a Saltafossi che si stava nel frattempo rialzando da terra, tenendo sempre tra le braccia quell'arma così pesante.
"Mentre voi eravate impegnati, ho fatto fare una prova di Indagare a Tsukishima" disse Sugawara.
Tsukishima sorrise leggermente, quasi con fare provocatorio "Non faccio punti alti quanto il nostro re, ma qualcosa sono riuscito a scoprire."
Kageyama lo fissò con astio, ma non fece in tempo a replicare che la voce di Sugawara riprese.
"Ha fatto abbastanza punti per trovare un'informatore. Qualcuno che potrebbe conoscere l'esatta ubicazione di Dark Shadow."
I presenti sembrarono entusiasti della notizia, in particolare Krakanos e Bokuto, quest'ultimo esultò carico, sollevando la capretta in aria come se fosse un trofeo. 
"Forse avete fatto bene a sistemarvi l'equipaggiamento. L'informatore che è uscito fuori ha un nome non proprio... Amichevole" disse Tsukishima "Come c'era da aspettarselo, considerando il master."
Sugawara non rispose alla frecciatina, forse perché sembrava più incuriosito di vedere le facce degli altri non appena venne rivelato il nome.
"Si chiama...Il Tritura-ossa."
 



 
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Angolo autrice:

Questo è un po' un capitolo di passaggio. Vedrete quando apparirà Tritura-ossa.
Ho voluto giocare su questa cosa che Kageyama non sprizza grande simpatia, ma qua beh... Per un errorino di Bokuto è diventato praticamente la persona più amata della città. Meglio sfruttarlo a dovere!
Shadow and Bone mi ha u po' influenzata con la storia della capra. Spero sia stata apprezzata.
Un abbraccio a tutt* e grazie per seguire questo delirio!

 

  
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