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Autore: Nikita Danaan    15/03/2022    4 recensioni
Il racconto dei vari incontri effettuati da Hinata con i suoi avversari nel luogo più temuto e inquietante di tutta la serie: il bagno.
Tratto dal testo: "Ormai ne era perfettamente consapevole. Il bagno era un luogo davvero terrificante, dove ogni volta si imbatteva in persone pericolose!".
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shouyou Hinata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Doveva calmarsi. Finalmente stava per giocare la sua prima partita in assoluto, ma, come tutte le volte in cui era nervoso, lo stomaco aveva iniziato a dolergli. Hinata Shoyo sapeva bene che ciò era dovuto più dalla componente psicologica che da un vero e proprio malessere fisico, però l’impulso di dover correre al bagno era più forte della razionalità.

Mentre usciva per ridirigersi verso la palestra, tenendosi le mani sulla pancia, sentiva quelli della Kitagawa Daichi deridere lui e i suoi compagni e allora non ci aveva più visto.

Voleva rispondergli a tono, ma poi un’altra voce, ben più autoritaria della sua, li zittì per poi girarsi a guardare male pure lui.

Cosa aveva mai fatto di male per meritarsi tale trattamento?

Maledisse le sue fitte allo stomaco e il bagno, luogo in cui aveva dovuto inevitabilmente trovarsi faccia a faccia con il giocatore più spocchioso e arrogante di sempre.

Un vero e proprio Re tiranno!

***

Quella volta era andato in bagno senza essere stato assalito dai suoi soliti crampi, quindi era sereno. Aveva fatto tutto quello che doveva fare ed ora stava saltellando e canticchiando una canzoncina inventata sul momento.

Il bagno era davvero un posto magico!

Ma poi sentì le voci di Bakayama e Testa di Rapa e si immobilizzò all’istante dietro una colonna.

Perché proprio a lui? Per colpa di quei due piazzati lì davanti non poteva andare al lavandino per lavarsi le mani in pace.

Il bagno non era per niente un posto magico!

***

Si stava recando al gabinetto subito dopo aver parlato con Kenma e ripensando al quel nuovo giocatore della Nekoma.

Non vedeva l’ora di affrontarlo!

Chissà com’era a giocare e com’era fisicamente. Era alto? Era comunque metà russo e metà giapponese, quindi era probabile che lo fosse più di un giapponese medio.

Haiba Lev...I nomi stranieri sono così fighi!

Ma i pensieri di Hinata furono interrotti dal cigolio della porta. Sull’uscio vi era un ragazzo altissimo molto di più di quella pertica insopportabile di Tsukishima! – e la notevole altezza, mista allo sguardo serio e all’inaspettata apertura della soglia, l’avevano fatto sobbalzare terrorizzato.

In russo! Dì un saluto in russo o qualsiasi altra cosa! Come si dice in russo “io odio i bagni pubblici con tutto il mio cuore!”?

***

Ormai ne era perfettamente consapevole. Il bagno era un luogo davvero terrificante, dove ogni volta si imbatteva in persone pericolose!

Dati i suoi trascorsi con i bagni pubblici ormai era restio ad andarci, tuttavia i bisogni fisiologici non si potevano controllare, così, suo malgrado, si trovò costretto a recarvici.

Stai calmo! Con calma, con molta calma, ora entri e-

“Cosa stai facendo?” trillò una voce vicino a lui. Troppo vicina e troppo familiare.

Si voltò lentamente e si ritrovò faccia a faccia con il Grande Re, chino su di lui, e l’Asso del Seijo, che lo fissava serio.

Con un grido scappò immediatamente da quei due, ma si ritrovò a sbattere contro una montagna di muscoli. Alzò il capò e vide che si trattava di Ushijima – Japan! – Wakatoshi.

Se l’Asso del Seijo gli era sembrato inquietante, Ushijima, con quello sguardo impassibile e quella voce baritonale sembrava Re Enma*.

Mentre Oikawa e Iwaizumi guardavano in cagnesco Ushijima, pensò che forse sotto un certo punto di vista aveva avuto un colpo di fortuna. Il suo arrivo, nonostante l’avesse terrorizzato, aveva fatto sì che l’attenzione dei tre non fosse più rivolta a lui.

Sarebbe stata l’occasione giusta per defilarsi, solo che quel terzetto emanava un’aura di terrore tale da pietrificarlo.

Timidamente, tentò di farsi vedere più spavaldo di quanto in realtà fosse e assolutamente non spaventato dicendo “S-sarà il Karasuno a vincere”.

Ma l’occhiata raggelante che gli rivolsero fu sufficiente a farlo spaventare ulteriormente e a farlo indietreggiare. Solo che stavolta, quando ormai si stava per illudere di essersela scampata, la sua schiena andò a sbattere contro quello che su due piedi pensò essere un muro.

Tuttavia ebbe la pessima idea di alzare lo sguardo e si ritrovò quel gigante di Aone della Date Kogyo che troneggiava su di lui.

Fu in quel momento, mentre urlava come una ragazzina, che giurò che non avrebbe mai più messo piede in un bagno nella sua vita.


Note dell’autrice

*Re Enma: secondo la mitologia giapponese, è il demone che giudica le anime dannate.

Mi sono lasciata prendere dalla voglia di scrivere di più su Haikyuu, visto che sto leggendo gli ultimi volumi del manga e so già che Haikyuu mi mancherà tantissimo. Soprattutto ho bisogno di Hinata Shoyo nella mia vita, dato che è il mio comfort character, quindi ho bisogno di scrivere di più su questo piccolo raggio di sole, che, come me, quando somatizza gli fa male la pancia. Massima solidarietà per Hinata da parte mia! Inoltre le scene del bagno sono talmente iconiche che mi hanno ispirata.

Alla prossima

Nikita 

   
 
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