17/03/2022
0 recensioniPerché raccontiamo Fiabe ai bambini? Esistono fiabe per adulti e fiabe per bambini?
Io credo che le fiabe siano per tutti. Quando diventiamo grandi gli insegnamenti delle fiabe diventano parte di noi, le battute le canzoni. Sono i grandi a scrivere le fiabe, forse è uno dei più grandi atti d’amore. Scriviamo perché vogliamo instillare nei piccoli una scintilla di perfezione, perché senza che se accorgano speriamo di proteggerli dal mondo e dai nostri errori, in uno dei pochi modi in cui ne siamo capaci.
A Rocco,
anche se non lo saprà mai.
La piccola volpe
C'era una volta una piccola volpe curiosa che aveva molti amici.
“Non ti allontanare troppo” le ripeteva sempre papà volpe.
“Non fare i dispetti ai più piccoli” diceva invece mamma volpe.
Un giorno la piccola volpe vide fra gli alberi uno scoiattolo rosso, non ne aveva mai visto uno così bello.
Si mise subito ad inseguirlo ma lo scoiattolo era veloce e saltava di ramo in ramo.
La volpe corse svelta fino a che fu stanca e non vide più la folta coda rossa.
“Uffa” pensò “ora come farò a farci amicizia”.
Poi si guardò intorno e si spaventò, non sapeva dove fosse ed era quasi il tramonto. Fu presa dallo sconforto e si mise a piangere.
Un piccolo barbagianni le si avvicinò furtivo “Perché piangi?” domandò incerto.
La volpe si riscosse “Mi sono persa” rispose “ma Duco il Bruco dice che non devo piangere”.
“Che Barbaggianata” disse sorridendo il piccolo uccello “Quando il bruco si chiude nel suo bozzolo sai che fa? Piange” poi continuò “e quando esce è diventato una bellissima farfalla”.
“Non lo sapevo” rispose la volpe ”Ma tu mi puoi aiutare?”
“Certo” disse il barbagianni “Ti porterò da Rufo il Gufo, lui saprà come farti tornare a casa”.
“Siii” esclamò la piccola volpe “Conosco Rufo, lui ci aiuterà” e stavolta le lacrime che versava erano di gioia.
“Non ti allontanare troppo” le ripeteva sempre papà volpe.
“Non fare i dispetti ai più piccoli” diceva invece mamma volpe.
Un giorno la piccola volpe vide fra gli alberi uno scoiattolo rosso, non ne aveva mai visto uno così bello.
Si mise subito ad inseguirlo ma lo scoiattolo era veloce e saltava di ramo in ramo.
La volpe corse svelta fino a che fu stanca e non vide più la folta coda rossa.
“Uffa” pensò “ora come farò a farci amicizia”.
Poi si guardò intorno e si spaventò, non sapeva dove fosse ed era quasi il tramonto. Fu presa dallo sconforto e si mise a piangere.
Un piccolo barbagianni le si avvicinò furtivo “Perché piangi?” domandò incerto.
La volpe si riscosse “Mi sono persa” rispose “ma Duco il Bruco dice che non devo piangere”.
“Che Barbaggianata” disse sorridendo il piccolo uccello “Quando il bruco si chiude nel suo bozzolo sai che fa? Piange” poi continuò “e quando esce è diventato una bellissima farfalla”.
“Non lo sapevo” rispose la volpe ”Ma tu mi puoi aiutare?”
“Certo” disse il barbagianni “Ti porterò da Rufo il Gufo, lui saprà come farti tornare a casa”.
“Siii” esclamò la piccola volpe “Conosco Rufo, lui ci aiuterà” e stavolta le lacrime che versava erano di gioia.
Forse c’è anche una morale in questa storia, ma se la vorrete cogliere starà a voi cercarla e fare di queste parole una breve storia con un grande insegnamento.
Lascio una fiaba a tutti i grandi che sono ancora bambini, ai bambini di adesso sperando non smettano mai di confidare nella fantasia.