LA CHIESA
Anche se il sole dell’Australia è quello che ricordava, il legno della chiesa non lascia filtrare l’afa di novembre. Non c’è nessuno a quell’ora del pomeriggio. Il piccolo Abel sbadiglia assonnato. Lei lo solleva tra le braccia e lo culla.
“Sei stanco, vero? Troppe emozioni…”
“Un pochino. Però è tutto bello.”
“È vero.” Per lui è un mondo fantastico. “Allora accendiamo un’altra candela per papà e poi andiamo a riposare, ti va?”
Lo posa di nuovo a terra e lui attende paziente, mentre lo stoppino si infiamma, l’odore pungente della cera d’api le riempie la mente e la presenza di qualcuno che lei ha perduto la avvolge riempiendole il cuore.
“Andrà tutto bene, Abel. Noi due siamo forti. Come te.”