Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Queen_the_darkess    26/03/2022    2 recensioni
Anna aveva sempre saputo che avrebbe ricevuto la lettera per Hogwarts al compimento dei suoi undici anni, ma nulla l’avrebbe potuta prepare a tutto quello che sarebbe seguito.
Risucchiata nel mezzo di una terribile cospirazione e oscuri segreti di famiglia si ritroverà a dover scegliere tra le persone che più ama e i suoi ideali.
“Sono le scelte che facciamo che ci dicono chi siamo, non da dove veniamo”
Harry Potter / Frozen Crossover Ambientato durante tutti i libri di Harry Potter
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1


-Ma quindi è vero che hai la...la…- Ron indicò la testa di Harry senza sapere bene come continuare.

-La cicatrice? Si è questa qui.

Harry si sollevò la frangia dalla fronte mostrando la sottile cicatrice a forma di saetta.

-Miseriaccia, quindi è lì che lui ti ha…!

BAM!

I due ragazzi si girarono di scatto quando la porta del vagone si aprì, rivelando una ragazzina minuta dalle lunghe trecce fulve.

-Scusate! Non volevo interrompervi!- la ragazzina li guardò imbarazzata -pensavo che il vagone fosse vuoto e volevo sedermi qui, sapete tutto il treno è pieno e davvero non sapevo dove andare quindi quando ho visto questo vagone ho detto " ah che fortuna un vagone vuoto" e sono venuta di corsa qui e…

La ragazza aveva cominciato a parlare a raffica, senza prendere fiato tra una parola e l'altra e non sembrava si sarebbe fermata molto presto.

Harry decise di prendere in mano la situazione e porre fine a quel torrente di parole.

-Hey, puoi sederti qui con noi se vuoi, siamo solo in due.

Harry le sorrise e diede una botta leggera a Ron per invitarlo a chiudere la bocca e smettere di fissarla.

-Oh, va bene allora, grazie! 

La ragazzina si sedette accanto ad Harry dopo aver poggiato il suo baule sul portapacchi.

-Sono Anna, comunque, Anna Arendelle, primo anno!

Anna tese la mano ai due ragazzi che la strinsero.

-Ron Weasley, primo anno anche io.

-Harry Potter, primo an…

-CASPITA! Non ci posso credere, avevano detto che Harry Potter era sul treno ma credevo fosse una diceria e invece sei tu…

Con grande sconcerto di Harry, Anna aveva ripreso a vomitare parole in ogni dove e ormai, sia lui che Ron, facevano una gran fatica a tenere dietro il discorso sconclusionato della ragazza.

Harry decise di prendere in mano la situazione ancora una volta visto che Ron sembrava aver perso la parola.

-Si, sono io, piacere di conoscerti.

E strinse un po' più forte la mano di Anna così da farla tornare sulla terra.

-Oh, scusami se sono stata maleducata, quando sono nervosa non riesco davvero a controllarmi.- Anna fece un risolino imbarazzato e lascio la mano di Harry -Piacere mio comunque.

Sorrise e si sedette più comoda sul sedile.

Harry e Ron fecero lo stesso e per un po' nessuno disse nulla.

Se l'irrefrenabile parlantina di Anna era stata imbarazzante questo silenzio era davvero insopportabile.

Era evidente che nessuno di loro fosse abbastanza a suo agio per iniziare un discorso, così Ron, fattosi coraggio decise di intavolare una discussione neutra.

-Allora, in che casa pensate che andrete a finire?

Anna sembrò pensarci un po' su e Harry ammise che non aveva la minima idea di dove sarebbe potuto andare.

-Io spero di andare a Grifondoro, c'è andata tutta la mia famiglia, ma anche Tassorosso non deve essere male.

Basta proprio che non mi mettano a serpeverde, i miei genitori mi caccerebbero di casa! 

Disse Ron e rise seguito da Harry.

Smisero solo dopo aver visto il sorriso congelato sulla faccia di Anna.

-Tutta la mia famiglia è a serpeverde…

A Ron si arrossarono le orecchie per l'imbarazzo e Harry finse di trovare il panorama fuori dal finestrino estremamente interessante.

-Beh, ovviamente non è che tutti i serpeverde siano cattivi quindi anche se tu ci finissi non è che penserei che sei cattiva ecco…

Ora era Ron quello che parlava in modo sconclusionato, imbarazzato dalla gaffe appena fatta.

-Oh no, non ti preoccupare, non credo proprio che finirò a Serpeverde, sono troppo poco astuta o ambiziosa.

Anna fece un piccolo sorriso a Ron.

-I miei fratelli mi dicono sempre che starei benissimo a Grifondoro, per la mia impulsività sai, ma non so mai se lo dicono per scherzare o sono seri.

-Io spero di andare a Grifondoro, mi sembra la casa che più fa per me.

Disse infine Harry.

-Beh, magari finiremo tutti insieme, sarebbe davvero bello!

Anna sembrava essere tornata alla sua solita aria energica

-Qualcosa dal carrello, cari?

Una paffuta signora che spingeva un carrello carico di leccornie stava sorridendo ai ragazzi dalla porta del vagone.

-No grazie, io sono a posto.

Disse Ron tirando fuori un pacchetto tutto bitorzoluto che conteneva dei panini.

-Io vorrei tre ciccorane, tre zuccotti di zucca e uno scaldotto per favore.

Anna si avvicinò al carrello per pagare i suoi dolciumi.

Harry intanto si era accostato alla porta e guardava con tanto d'occhi tutte quel ben di dio che gli si parava davanti, non sapeva davvero cosa scegliere.

-Potrebbe darmi un po' di tutto per favore?

 

Anna e Ron lo guardarono con tanto d'occhi mentre rovesciava sul sedile montagne di dolciumi.

-Prendete pure.

Disse Harry guardandoli.

-Oh no io ho già i panini…

-Io ho preso queste cose qui…

"Tutte scuse" si disse Harry, si vedeva benissimo che entrambi morivano dalla voglia di assaggiare le sue cose.

-Dai, le ho prese per tutti!

Alla fine sia Ron che Anna si convinsero e cominciarono a scartare dolcetti.

-Ciccorane...non saranno mica rane vere!

Esclamò Harry tenendo in mano una scatolina blu.

-Ma no, sono di cioccolato!

Disse Anna mentre masticava un zuccotto.

-E ci sono le figurine per fare la collezione, scartala e vedi se c'è Agrippa che a me manca!

Aggiunse Ron intento a togliere Crosta da dentro una scatola di Tutti i Gusti +1.

Harry scartò la cioccorana e, con sua grande sorpresa, questa saltò fuori dalla scatola e poi si gettò fuori dal finestrino aperto.

-Ma che…

Anna ridacchiò

-Devi essere veloce, sono sfuggenti.

Harry spostò lo sguardo dal finestrino e si concentró sulla carta che aveva in mano: mostrava il ritratto di un mago anziano con una lunga barba e dei lunghi capelli argentei e Harry giurò persino che il ritratto gli avesse fatto l'occhiolino.

Girò la figurina per leggere ciò che c'era scritto dietro

"Albus Silente, attuale preside di Hogwarts.

Conosciuto soprattutto per i suoi studi sui sette usi del sangue di drago e per aver distillato la Pietra Filosofale con il collega alchimista e buon amico Nicholas Flamel."

Quando rigirò la figurina per guardare meglio il ritratto con sua grande sorpresa questo era sparito.

-Hey, ma non c'è più!

Ron lo guardò confuso.

-Certo che non c'è più, mica puoi pretendere che se ne stia lì tutto il giorno!

Harry tornó a fissare la figurina esterrefatto, era davvero un mondo magico quello.

 

Mentre mangiava i suoi dolcetti Anna si accorse che, per l’ennesima volta, Ron gettava uno sguardo furtivo ai suoi capelli.

-Se vuoi sapere dei miei capelli, Ron, puoi anche chiedere, mica mi offendo.

E ancora un’altra volta le orecchie di Ron si tinsero di rosso per l’imbarazzo, non aveva potuto fare a meno di guardare la strana ciocca di capelli bianchi che spuntava dalla testa di Anna e, che, intrecciata come era con la fiera chioma rossa faceva sembrare una delle trecce della ragazza un bastoncino di zucchero, di quelli natalizi rossi e bianchi.

-Ma quindi è naturale? Credevo fosse tinta.

-Si è naturale, beh “naturale” è una parola grossa, quando ero piccola mia madre mi ha detto che me l’ha fatta un incantesimo lanciato da un criminale che mi ha quasi ucciso.

È una specie di cicatrice, un po’ come quella di Harry.

Però io non mi ricordo nulla, ero troppo piccola.

Ron la guardò esterrefatto.

-Miseriaccia…e perchè una persona avrebbe voluto ucciderti? Eri solo una bambina…

-Non lo so, mamma ha sempre detto che me lo avrebbe raccontato quando sarei stata abbastanza grande ma poi è finita ad..se ne è andata e non l’ho mai saputo.

Credo che i miei fratelli lo sappiano ma non vogliono dirmi nulla.

Detto questo Anna tornò ai suoi zuccotti, lasciando Harry e Ron interdetti.

Entrambi però presero il silenzio della ragazza come segno che non le andasse più di parlare dell’argomento e lasciarono perdere.

Harry guardò bene i capelli di Anna, quella ciocca bianca era una cicatrice lasciata da una maledizione esattamente come la sua, una strana cosa da avere in comune con una persona.

“Almeno quella di Anna è carina da vedere” pensò passandosi inconsciamente una mano sulla frangia.


Il viaggio in treno continuò senza intoppi, i tre ragazzi passarono il tempo scartando ciccorane, la cui maggior parte venne mangiata da Anna che sembrava andare matta per il cioccolato, e assaggiando Tutti i Gusti +1 facendo a gara a chi trovava i gusti peggiori.

Vinse Harry, che mangió una caramella al gusto di broccoli lessi.

Alla fine Anna si era rivelata una compagnia piacevole e sia Ron che Harry avevano subito legato con lei.

Meno simpatica era stata la ragazza riccioluta che per due volte si era affacciata al loro vagone, si chiamava Hermione Granger e, nonostante si fossero scambiati in tutto venti parole, era riuscita a suscitare antipatia in tutti e tre i ragazzi.

-Starebbe bene con Percy quella, ve lo dico io.

Sbuffò Ron dopo che Hermione, con fare saccente, aveva intimato a tutti e tre di cambiarsi perché stavano per arrivare ad Hogwarts.

Però, per quanto fastidiosa, la ragazza aveva ragione perché circa mezz’ora dopo arrivarono a destinazione.

Harry, Ron e Anna scesero dal treno tentando di non perdersi di vista

-Primo anno! Primo anno da questa parte!

Un uomo altissimo dalla folta barba bruna sventolava una mano enorme per attirare l’ attenzione degli alunni del primo anno.

-Hagrid! -Esclamò Harry e gli corse incontro seguito a ruota da Ron e Anna.

-Heylà Harry, vedo che ti sei fatto degli amici! Ma guarda un po’ altri due Weasley.

Hagrid indicò con la mano Ron e Anna che si guardarono confusi.

-Credevo che la Weasley piccola ci venisse st’altro anno a Hogwarts.

Chiese Hagrid confuso, Ron allora capí il malinteso.

-Oh,no, lei non è Ginny, si chiama Anna e non siamo parenti.

-No, io faccio di cognome Arendelle.

Disse Anna e Hagrid sembrò improvvisamente riconoscerla.

-Ma si! Tu devi essere la sorella di Elsa e Jack, certo che ci assomigliate tu e tua sorella, se eri tutta bionda eri uguale a lei alla tua età.

 

Quando tutti i ragazzini del primo anno si furono riuniti davanti ad Hagrid lui li guidò per una stradina sterrata che scendeva verso un lago nero su cui torreggiava un gigantesco castello illuminato contro il cielo notturno.

Harry era senza fiato e sembrava che anche i suoi compagni fossero rimasti incantati da quella vista.

Era tradizione che i ragazzini del primo anno arrivassero al castello a bordo di piccole barche di legno, solcando il lago nero.

Harry e Ron decisero di sedersi con Hagrid ma questo lasciò fuori la povera Anna che fu costretta a sedersi sulla barca con Hermione Granger e un ragazzino paffuto che si chiamava Neville Longbottom.

Solcarono il lago nero con lentezza e, mano mano che si avvicinavano al castello i ragazzi potevano cominciare a sentire l’aria farsi più elettrica per l’agitazione.

Arrivarono al molo e vennero condotti all’interno del castello da Hagrid che li lasciò poi nelle mani di una strega dall’aria severa che lì accompagnò su per delle scale fino a fermarsi di fronte ad un grande portone di legno.

La donna era la professoressa Minerva Mcgranitt e Harry, Ron e Anna ebbero la distinta sensazione che quella era una persona da non contrariare.

La Mcgranitt spiegò velocemente che sarebbero stati smistati in quattro diverse case e poi li lasciò soli intimando loro di rimanere lì finchè non li avesse chiamati e entrò nella porta di fronte a loro.

-Allora è vero, il grande Harry Potter è qui ad Hogwarts.

Un ragazzino biondo dalla parlata strascicata si parò di fronte ad Harry con un ghigno saccente mentre, intorno a loro i ragazzi bisbigliavano e si sporgevano per vedere il famoso Harry Potter.

-Io sono Draco, Draco Malfoy - e tese la mano ad Harry.

Ron fece un colpetto di tosse che chiaramente stava dissimulando una risatina.

-Ti fa ridere il mio nome- disse Draco rivolgendosi a Ron -non c’è bisogno che ti chieda il tuo,capelli  rossi, lentiggini e vestiti di seconda mano, devi essere un Weasley.

Draco sogghignò soddisfatto quanto le orecchie di Ron diventarono rosse per l'imbarazzo.

-Mio padre mi ha detto tutto di voi Weasley, tutti rossi con le lentiggini e con più figli di quanti se ne possano premettere.

A quel punto Ron scattò in avanti pronto a fare a pugni con Malfoy ma venne fermato da Anna che lo afferrò per il braccio.

-Lascia stare Ron, gente così non merita neanche la tua attenzione.

-Ma guarda un po’, un’altra Weasley! E io che credevo che avessero finito di sfornare figli.

Anna guardò Draco in tralice -Non sono una Weasley- disse torva -non che ci sia nulla di male- si affrettò ad aggiungere guardando Ron.

Malfoy la soppesò per un momento con lo sguardo per poi tornare a rivolgersi ad Harry.

-Scoprirai che alcune famiglie di maghi valgono più di altre Potter, io potrei aiutarti a trovare le giuste amicizie.

E tese ancora una volta la mano ad Harry.

Questo si limitò ad osservarlo per un momento.

-Grazie, ma penso di saper scegliere da solo le mie amicizie.

Detto questo distolse lo sguardo e si concentrò sul grande portone di legno che si era aperto e sulla Mcgranitt che faceva loro segno di entrare.

 

Venne fuori che lo smistamento non era una prova mortale e difficilissima come il fratello maggiore di Anna le aveva detto.

Dovevano semplicemente indossare un cappello e quello avrebbe annunciato la loro casa, niente di più semplice!

Anna tirò un sospiro di sollievo e si guardò in torno in cerca dei suoi fratelli che di certo erano nella sala, lì trovò poco dopo seduti al tavolo all’estrema sinistra del salone.

Elsa e Jack la stavano guardando e sua sorella alzò la mano per salutarla.

-Anna Arendelle!

Anna si girò verso la Mcgranitt che teneva il cappello e la stava invitando a raggiungerla.

Si avviò torcendosi le mani per l’emozione, la professoressa le poggiò il cappello sulla testa e questo le cadde sugli occhi oscurandole completamente la vista.

“Ahhhh un’altra Arendelle”

Anna trasalì sentendo quella voce nella testa

“La stessa reazione che ebbe tua sorella al suo smistamento”

E il cappello rise nelle orecchie di Anna.

-Beh, in che casa mi mette signor Cappello?

Il cappello rise ancora 

“quanta fretta, ragazza mia! Ma vediamo un po’ dove potrei sistemarti…”

Ad Anna sembrò che il cappello impiegasse un eternità a prendere una decisione, poteva giurare di essere stata seduta per ore a sentire il vecchio cappello bofonchiare “mmmh si interessante” o “mmh coraggio da vendere si! Un po’ impulsiva ma si può fare”

Dopo un’attesa snervante, però, sembrò che il vecchio cappello avesse preso la sua decisione.

“Mhhhh va bene ho deciso, tu andrai a…”

-GRIFONDORO!

Esclamò il cappello e la tavolata rosso e oro esplose in un applauso fragoroso per la prima nuova grifondoro dell’ anno.

La Mcgranitt tolse il cappello dalla testa di Anna e lei si diresse verso il suo tavolo cercando con lo sguardo i suoi fratelli.

Elsa stava applaudendo sorridente e le fece un’occhiolino mentre Jack era intento a scatenarsi per festeggiare sotto gli occhi attoniti degli altri Serpeverde.

Anna si accomodò al tavolo e venne subito salutata dai compagni più grandi.

-Che sorpresa, mi aspettavo davvero che tu finissi a Serpeverde con gli altri Arendelle.

Un ragazzo dai capelli rossi la stava guardando sorridente.

-Sono Percy Weasley, prefetto Grifondoro.

-Il PERFETTO Grifondoro vorrai dire! 

Esclamò un ragazzo altrettanto rosso di capelli ma poco più basso di Percy.

-Piantala George!

Percy si allontanò innervosito lasciando Anna nelle mani di quelli che imparò essere i gemelli Weasley.

-Sai, per un momento ho pensato che tu fossi Ginny, nostra sorella, e ho pensato di essere diventato matto ma visto che lei non è qui ad Hogwarts.

Disse George, o Fred, Anna davvero non li distingueva.

-Si, in effetti potresti passare per una perfetta Weasley se non fosse per la tunica nuova fiammante.

- E la ciocca bionda, quella fa decisamente pensare “Arendelle”

 

Il loro discorso venne interrotto dalla Mcgranitt che annunciò il nome di:

-HARRY POTTER!

La sala cadde nel silenzio e tutti si rivolsero a guardare Harry mentre si avviava verso la Professoressa.

La sala trattenne il fiato mentre il cappello rimuginava, in silenzio all’esterno, su dove avrebbe mandato Harry.

Alla fine sembrò prendere una decisione e esclamò:

-GRIFONDORO!

Il tavolo esplose in un boato cento volte superiore a quello riservato a lei e Anna si uní ai festeggiamenti mentre Harry si avviava per sedersi vicino a lei.

-POTTER È DEI NOSTRI, POTTER È DEI NOSTRI!

Urlavano i gemelli Weasley mentre sventolavano i tovaglioli in aria come delle bandiere.

Solo dopo che la Mcgranitt riuscì a riportare il silenzio lo smistamento continuò.

Draco Malfoy venne immediatamente messo a Serpeverde, Hermione Granger invece li raggiunse a Grifondoro poco dopo, con grande disappunto di Ron.

Proprio il ragazzo venne smistato a Grifondoro e tutti i suoi fratelli si catapultarono a congratularsi con lui.

Anna desiderò che anche Elsa e Jack potessero fare lo stesso ma erano relegati ad un altro tavolo, comunque li avrebbe salutati dopo cena.

Il preside, Albus Silente si alzò per dire due parole e poi diede via al banchetto.

Anna fu deliziata dalla quantità di cibo che era presente a tavola ma Harry e Ron sembravano essere rimasti veramente stupiti da tutta quell’abbondanza, quasi come se non avessero mai visto tutto quel cibo in vita loro.

Si rimpinzarono per bene di salsicce, purè, cosce di pollo succose e verdure stufate coperte da una gustosa salsa al burro.

Finita la cena vennero guidati da Percy attraverso corridoi  e passaggi segreti e finalmente arrivarono ad un quadro ritraente una grassa signora vestita di rosa.

-Parola d’ordine?

Disse quella dandosi un’aria d’importanza.

-Caput Draconis

Il quadro si spostò rivelando l’entrata di una sala completamente decorata in rosso e oro.

Era molto accogliente pensò Anna, certo non bella come i saloni del maniero Arendelle ma già le piaceva.

Si divisero maschi e femmine e una volta arrivata al suo letto Anna si sbrigò a cambiarsi per mettersi il pigiama e una volta accoccolata nelle calde coperte non impiegò molto ad addormentarsi, esausta per tutte le emozioni della giornata.


Note.

Ho ritrovato questa storia dopo anni in una cartella sul mio vecchio PC e mi sono detta “perchè no?”

I crossover con Harry Potter sono uno dei tipi di fan fiction che preferisco, ma sono anche tragicamente pochi in questo Fandom, quindi perchè non dare anche il mio contributo?

La storia a grandi linee seguirà la trama dei libri di Harry Potter con maggiori cambiamenti a partire dal terzo libro in poi.














 
  
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