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Autore: Abby_da_Edoras    26/03/2022    6 recensioni
Questa è la terza ff demenziale che ho scritto sul Trono di Spade e in questa storia in particolare riscrivo in modo parodistico e comico le vicende dell'ottava stagione, sempre incentrando il mio racconto sulla mia "strana coppia" Theon e Ramsay e cambiando completamente il destino di questi due personaggi e di molti altri. Nelle mie storie si ride (io almeno rido un sacco), c'è allegria, prese in giro, e cerco sempre di dare un lieto fine più o meno a tutti, insomma, tutto il contrario del vero GoT! Ci saranno comunque Estranei, draghi e non-morti, in fondo la stagione parla anche di loro... XD
Grazie a chi vorrà leggere e commentare questa storia, ricordo che questa è la terza e che prima bisogna aver letto "Non si torna indietro" e "Chiamami per nome".
Non scrivo a scopo di lucro e personaggi e situazioni appartengono a autori, registi e produttori della serie TV Game of Thrones.
Genere: Angst, Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jon Snow, Ramsay Bolton, Theon Greyjoy, Tyrion Lannister
Note: AU, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un nuovo inizio'
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TUTTO L’ORO DEL MONDO

 

Capitolo primo

 

Pagherei pure tutto l'oro del mondo
Per tornare al giorno quando t'ho conosciuto
E mi sono fidata
Quando il tempo da tiranno si faceva buono
Lo ignoravo ma era quella la mia vera svolta
Così adesso prendo fiato fino a farne suono
Non m'importa tu sia l'unica che adesso ascolta

Possa ogni mio graffio preservarti dal male
Tutto ciò che conosco darti da imparare
Possa ogni mia sfida farti sempre vincente
Perché il solo egoismo sai non serve a niente…

(“Tutto l’oro del mondo” – Noemi)

 

Il viaggio in mare per raggiungere la flotta di Euron e liberare Yara non fu precisamente una passeggiata di salute, visto che dalle Isole di Ferro la nave di Theon e dei suoi uomini dovette praticamente circumnavigare i Sette Regni per raggiungere Approdo del Re! Ramsay, che si aspettava un giretto per mare di qualche giorno, allo scadere della prima settimana cominciava a dare segni di aperta insoddisfazione e si mostrava più petulante e insopportabile del solito. Theon dovette armarsi di tutta la sua pazienza e sperare, inoltre, che qualcuno dei marinai non prendesse l’iniziativa di gettare il giovane Bolton in mare visto che, a quanto pareva, alla fine si era pure affezionato sul serio a quello strano ragazzotto.

“Ma insomma, quanto ci vuole a raggiungere quella stramaledetta Flotta di Ferro?” protestò dopo la seconda settimana di viaggio. “Qui ci passiamo una vita, come fai a sapere che, nel frattempo, Euron non ha ammazzato tua sorella? Quel tanghero sarebbe capace di tutto… e se arriviamo là dopo questo interminabile viaggio e scopriamo che, oltretutto, non è servito a niente?”

In verità quella era anche la segreta paura di Theon, ma non poteva mostrarsi sfiduciato davanti ai suoi uomini e, soprattutto, doveva trovare un modo per zittire Ramsay prima che qualcuno degli Uomini di Ferro lo facesse tacere per sempre…

“Sono sicuro che Yara è ancora viva” replicò dunque. “E il tempo che trascorreremo in mare ci sarà utile per raccogliere informazioni e organizzare la sua liberazione. Dovremmo parlare con gli uomini che sono riusciti a sfuggire alla cattura e che hanno chiesto il mio aiuto per capire come…”

“Poveretti, quei disgraziati se lo sono fatto per ben tre volte, ‘sto viaggio! Hanno tutta la mia comprensione” commentò Ramsay.

Theon alzò gli occhi al cielo, fece appello a tutta la sua pazienza ancora una volta e riprese a parlare.

“Stavo dicendo che vorrei proprio capire come mai Euron si sia diretto verso Approdo del Re quando aveva detto di voler proporre la sua Flotta a Daenerys Targaryen.”

“Avrà sbagliato Regina” disse Ramsay, laconico.

“Eh, appunto!” confermò Theon, lasciando ogni speranza di tacitare il compagno… “Teoricamente lui sarebbe dovuto andare a Roccia del Drago per incontrare la Targaryen e, siccome Yara aveva detto di volerla raggiungere prima di lui, credevo che si fossero affrontati in mare, ma adesso la cosa sembra cambiare aspetto e voglio capirci di più. Convocherò in cabina il marinaio che è venuto a parlarmi quella notte e mi farò raccontare tutto.”

“Ah, bene, almeno ammazzeremo un po’ il tempo ascoltando un racconto di avventure” approvò Ramsay, con l’entusiasmo di un bambino a cui è stata promessa la favola della buonanotte. “Visto che questo viaggio sembra non finire mai…”

Theon sospirò.

Pochi minuti dopo il marinaio era giunto in cabina e stava raccontando come erano andate effettivamente le cose, ossia in modo del tutto opposto a ciò che Theon si era aspettato.

“Yara ha saputo che la Regina Daenerys non si trovava più a Mereen, bensì a Roccia del Drago e quindi abbiamo fatto vela verso quel luogo” iniziò a spiegare l’uomo. “Daenerys si era alleata con Tyrion Lannister, con Lady Olenna Tyrell e con i Martell di Dorne ed è stata molto felice di accettare la Flotta di Ferro che tua sorella le ha offerto. Durante quell’incontro, la Targaryen ha deciso di usare tutte le armi e le flotte a sua disposizione per stringere d’assedio Approdo del Re e anche la Flotta di Ferro doveva parteciparvi, ma prima avremmo dovuto accompagnare Ellaria Sand e le sue figlie, le Serpi delle Sabbie, a Dorne.”

“E perché?” si intromise Ramsay, che era già riuscito a stare zitto fin troppo rispetto ai suoi standard. “Voglio dire, Yara aveva offerto alla Regina dei Draghi la sua flotta e quella non ha trovato niente di meglio da fare che usarvi come accompagnatori per scarrozzare in giro quelle strane tipe di Dorne? Con tutto il viaggio che vi eravate già sobbarcati…”

Theon avrebbe voluto sbattere la testa contro le pareti della cabina. Era quanto meno singolare che Ramsay Bolton definisse strane tipe Ellaria Sand e le sue figlie, insomma, da che pulpito… e come c’era da aspettarsi non perdeva occasione per sottolineare che quel viaggio per mare era troppo lungo e metteva alla prova i suoi nervi. Beh, Theon ne sapeva qualcosa di esaurimenti nervosi visto che stava per averne uno proprio in quel momento… però, a ben pensarci, nemmeno a lui tornava tanto questa cosa. Perché Daenerys Targaryen non aveva voluto approfittare della Flotta di Ferro per l’assedio? Insomma, Ramsay aveva posto la domanda con la sua solita diplomazia, ma a dirla tutta il dubbio aveva sfiorato anche il giovane Greyjoy.

“Non c’era proprio nessun altro che potesse scortare Ellaria Sand e le sue figlie a Dorne?” domandò infatti.

“Appunto, era quello che dicevo anch’io e…”

“Questo non posso saperlo, forse pensava che con noi sarebbero state più al sicuro, ma è stata la scelta sbagliata” rispose il marinaio, rispondendo al suo Principe e ignorando le proteste di Ramsay. Ecco, anche lui aveva capito che era preferibile non ascoltarlo più di tanto. “Durante il viaggio siamo stati intercettati e attaccati dalla flotta di Euron che voleva proprio catturare le donne. Nessuno di noi poteva sospettarlo, ma Euron invece di offrire la Flotta di Ferro a Daenerys Targaryen era andato ad offrirsi a Cersei Lannister e le aveva chiesto di sposarlo.”

“Immagino che Cersei lo abbia mandato a quel paese, lui e la sua grossa Flotta!” rise Ramsay, ripensando alle spacconate di Euron all’acclamazione di Re. Alla fine aveva offerto le sue grazie a Cersei invece che a Daenerys ma anche lei, come prevedibile, gli aveva risposto picche! Cosa si aspettava? Quelle erano Regine, non pescivendole!

Theon trovava alquanto fuori luogo il divertimento di Ramsay. Insomma, si stava pur sempre parlando della cattura di Yara, no? Cosa c’era da ridere tanto?

“Forse se tu non interrompessi ogni istante riusciremmo anche a capire come sono andate le cose, non ti pare?” disse quindi, rivolgendosi bruscamente a Ramsay che sul momento si offese e mise su il broncio, ma perlomeno lo fece silenziosamente e quindi diede al marinaio la possibilità di continuare il suo racconto.

“Lord Bolton comunque ha ragione, Cersei ha rifiutato la proposta di Euron ed è stato per quello che lui ha voluto catturare Ellaria Sand e le sue figlie… e quindi anche Yara” riprese l’uomo. “Ha detto che avrebbe donato quelle donne alla Regina come regalo di nozze per permetterle di vendicarsi su di loro, visto che erano state proprio loro ad avvelenare la Principessa Myrcella. Era convinto che, in questo modo, Cersei lo avrebbe accettato come suo sposo.”

Ramsay riprese a ridacchiare e Theon gli lanciò uno sguardo assassino.

“Che c’è? Non ho detto una parola!” si lamentò il giovane Bolton.

“E così ha catturato anche Yara, sebbene lei non sia stata data come prigioniera ai Lannister, non so per quale motivo ma Euron ha deciso di tenerla nella sua cabina” continuò il marinaio. “Molti Uomini di Ferro sono morti combattendo valorosamente contro Euron, che si è impadronito di quasi tutte le navi di Yara. È stato allora che Harrag ha detto che non valeva la pena farsi ammazzare per Yara e che dovevamo tentare di rubare una nave e di far ritorno alle Isole di Ferro. Siamo riusciti a farlo approfittando della sera in cui Euron ha condotto Ellaria Sand e le Serpi delle Sabbie da Cersei, ma io sentivo che non era giusto… ho accettato di scappare solo perché speravo di chiedere aiuto a te, Principe Theon. E ho fatto bene perché adesso siamo qui, in viaggio per andare a liberare Yara!”

“È una bella scusa per giustificare il fatto di essere fuggiti come codardi” ridacchiò ancora Ramsay, ma questa volta Theon non lo rimproverò. Da un lato riteneva che, in fondo, il giovane Bolton non avesse poi tutti i torti; dall’altro, però, pensava che la vigliaccheria di Harrag e dei suoi compagni alla fine era stata utile, altrimenti lui non avrebbe mai saputo che Yara era stata rapita da Euron.

E poi, a dirla tutta, chi era Theon Greyjoy per accusare qualcun altro di essere un vigliacco? Via, sul serio?

“Però, mio Signore, ecco… c’è anche un’altra cosa, non so quanto sia vero ma… ecco” riprese l’uomo che sembrava improvvisamente parecchio più scosso. “Quando Euron ci ha attaccati e ha catturato Yara, lei ha gridato di lasciarla andare, che lei e la Flotta di Ferro dovevano combattere contro una terribile minaccia e che Cersei era una sciocca a non averla presa sul serio. Euron ha riso di lei e ha detto che stava mentendo per salvarsi ma io… io non lo credo affatto. Yara non aveva paura di essere uccisa da Euron, lei lo disprezza, invece quando ha parlato di questa minaccia spaventosa pareva… ecco, sì, per la prima volta pareva che nei suoi occhi ci fosse davvero un’ombra di terrore.”

Improvvisamente nella cabina si fece silenzio, un silenzio cupo e opprimente, un silenzio vero. Sì, infatti anche Ramsay aveva smesso di ridacchiare e fissava Theon con gli occhi sbarrati.

“Di cosa stai parlando, puoi essere più chiaro?” domandò Theon all’Uomo di Ferro, guardandolo dritto negli occhi.

“Dopo l’incontro a Roccia del Drago Yara era turbata ma, ovviamente, non si è confidata con noi” replicò il marinaio. “Però l’ho sentita parlare con Ellaria Sand di cose strane, esseri né vivi né morti e certi Estranei che… credo fosse proprio per questo che noi eravamo stati incaricati di riportare al sicuro le donne di Dorne.”

Esseri né vivi né morti, Estranei… gli Uomini di Ferro non conoscevano quelle creature e le loro leggende, ma gli uomini del Nord sì. Ramsay sbarrò ancora di più gli occhi e, cosa sempre più incredibile, non disse niente, mentre Theon impallidì mortalmente. Lui aveva sentito le storie della Vecchia Nan a Grande Inverno, da ragazzino, insieme agli Stark, e quindi sapeva di cosa stesse parlando l’uomo di Yara.

Tuttavia non era il caso di allarmare l’equipaggio, c’era il rischio che si ammutinassero e decidessero di tornare indietro, buttando a mare il loro Principe e il suo compagno sociopatico. Theon, approfittando dell’insperata quiete che il silenzio insolito di Ramsay gli offriva, cercò di tirar fuori un sorriso forzato e parlò al marinaio per congedarlo.

“Molto bene, ti ringrazio per tutte le informazioni utili che mi hai saputo riferire” disse. “Ora la cosa più importante è arrivare il prima possibile ad Approdo del Re e liberare Yara, al resto penseremo dopo, sarà proprio lei a dirci cosa dobbiamo fare, è la nostra Regina.”

“Sì, Yara è la nostra Regina, dobbiamo viaggiare ancora più veloci per salvarla prima che Euron decida di ucciderla” rispose l’Uomo di Ferro che poi uscì dalla cabina lasciando soli Theon e Ramsay.

“Gli Estranei, i non-morti” mormorò il giovane Bolton, sbigottito. “Mio padre me ne parlava, mi chiudeva nelle segrete e diceva che gli Estranei e i non-morti sarebbero venuti a prendermi e a portarmi via perché ero un bambino inutile e stupido… Io allora ero terrorizzato ma poi, crescendo, ho iniziato a pensare che fossero solo storie inventate per spaventarmi. Ma adesso…”

Theon si sedette accanto al compagno e gli circondò la vita con un braccio, stringendolo a sé sia per confortarlo sia perché anche lui, in realtà, aveva bisogno di sentire un corpo morbido e caldo accanto.

“Gli Uomini di Ferro non conoscono queste creature, perciò Yara era così spaventata e il marinaio non ha capito bene, ma io… io sono cresciuto con i ragazzi Stark e la Vecchia Nan, una domestica di Grande Inverno, ci raccontava sempre storie spaventose a proposito di questi esseri, gli Estranei, che vivevano oltre la Barriera e che, in inverni particolarmente lunghi e gelidi, riuscivano a invadere il Nord” ricordò Theon, perduto nei suoi pensieri e abbracciando ancora di più Ramsay. “Secondo le sue storie gli Estranei uccidono le persone perché odiano tutti coloro che hanno il sangue caldo e, dopo averle uccise, le trasformano in non-morti, esseri totalmente privi di volontà e al loro totale servizio. Io non ho mai creduto alla loro esistenza, ma forse qualcuno dei ragazzi Stark ci credeva. E… per il Dio Abissale, ora che ci ripenso… quando Re Robert si trovava a Grande Inverno, Benjen Stark venne dalla Barriera a chiedere al sovrano uomini per i Guardiani della Notte, spiegando che erano sempre meno e che molti di loro erano spariti oltre la Barriera. Mi sembra che disse anche che erano stati avvistati degli Estranei e che per questo i Guardiani della Notte si spingevano fino alla Foresta Stregata. Possibile che fosse tutto vero? Nessuno gli diede ascolto, tanto meno il Re, però Jon… fu allora che Jon decise di diventare un Guardiano della Notte, quindi forse lui gli credette.”

Theon ricordava anche che, al tempo, era un ragazzo arrogante, presuntuoso e detestabile e che si era preso gioco di Benjen Stark, di Jon e delle loro storie sugli Estranei. Non lo disse a Ramsay, ma in quel momento si sarebbe preso a schiaffi per essere stato così idiota e superficiale: se solo avesse ascoltato con più attenzione forse adesso avrebbe avuto più informazioni… non per la prima volta Theon si rese conto che il se stesso di qualche anno prima era davvero un ragazzino odioso e stupido e che avrebbe meritato di essere preso a calci in culo da Grande Inverno alle Isole dell’Estate!

“Se tutte queste storie sono vere allora… allora non c’è niente che possiamo fare” esclamò Ramsay. Theon non l’aveva mai visto così atterrito e sgomento. “Moriremo tutti, anzi, moriremo e poi diventeremo non-morti!”

C’era da presumere che Ramsay, oltre a temere un futuro da zombie e schiavo degli Estranei, fosse anche piuttosto preoccupato all’idea che i prigionieri che aveva torturato, scuoiato e ucciso, diventati non-morti, venissero a cercarlo per vendicarsi, ridotti a brandelli e con poche dita… beh, dobbiamo ammettere che era un’immagine piuttosto agghiacciante e la sua paura era del tutto legittima!

Theon lo strinse di più a sé e lo baciò teneramente.

“Non facciamoci prendere dal panico prima del tempo” disse con dolcezza. “Queste sono vecchie storie e non sappiamo che cosa abbia davvero visto o sentito Yara. Tra pochi giorni saremo ad Approdo del Re, la libereremo e poi ascolteremo la sua versione. Non dimentichiamo che, comunque, se anche gli Estranei esistessero, c’è sempre la Barriera a dividerli dai Sette Regni. Forse Yara ha incontrato anche Jon a Roccia del Drago e lui le ha detto che c’è bisogno di un maggior numero di uomini tra i Guardiani della Notte proprio a causa della minaccia degli Estranei. Non possiamo ancora sapere come stiano veramente le cose. E, qualsiasi pericolo ci sarà da affrontare, lo faremo insieme, sempre insieme, te lo prometto.”

Non voleva ammetterlo nemmeno con se stesso, ma Theon era rimasto molto colpito dall’evidente terrore di Ramsay e non faceva fatica a immaginarselo bambino, atterrito e in lacrime, rinchiuso da Roose Bolton nelle segrete di Forte Terrore e minacciato con lo spauracchio degli Estranei. Poteva sembrare assurdo ma gli faceva tenerezza… insomma, alla fine non c’era da stupirsi se quel bambino abusato era diventato una specie di serial killer, complimenti a Roose Bolton Padre dell’Anno ad honorem!

Stretto nel caldo abbraccio di Theon e del tutto sperduto nel suo bacio, Ramsay lasciò che il suo neurone andasse in stand by e si abbandonò totalmente alle emozioni sempre nuove e incredibili che il giovane Greyjoy suscitava in lui, dimenticando almeno per un po’ Estranei e non-morti.

Ma, ovviamente, la minaccia era già molto più che concreta e quei due disgraziati neanche lo sapevano. Del resto, se ci fosse da salvare il mondo e l’unica speranza fosse affidata a Theon Greyjoy e Ramsay Bolton, anche voi sareste terrorizzati, o no?

Fine capitolo primo

 

 

   
 
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