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Autore: loverrrr    28/03/2022    0 recensioni
Edward e Bella viaggiano sullo stesso aereo, ognuno per affari diversi. Lui è un uomo molto preciso, non sopporta le persone ansiose e ama la tranquillità. Lei è una donna tremendamente ansiosa e disordinata, ma sopratutto ha paura di prendere l'aereo. Che cosa succederà?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Edward, Emmett/Rosalie
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao a te che sei capitato/a in questa storia. Qui nessuno di loro è un vampiro ed è tutto frutto della mia fantasia, spero che vi piaccia. Votate e fatemi sapere con una recensione. Vi lascio al primo capitolo.



Mancavano dieci minuti all'imbarco e di Alice non si vedeva nemmeno l’ombra. Bella aveva provato a chiamarla più volte, ma il telefono le dava sempre irraggiungibile. 

Nessuno era capace di calmare Bella come la sua inseparabile amica Alice. Quest’ultima sarebbe dovuta partire con lei; erano entrambe invitate al matrimonio di Rosa, la cugina di Bella, ma Alice aveva avuto un problema urgente sul lavoro. Bella provò a chiamarla un’altra volta, ma partì nuovamente la segreteria telefonica. Si fece coraggio pensando a quando avrebbe rivisto Rosa, prese il bagaglio e andò in un bar a prendere un caffè. L’aeroporto di Seattle non era molto grande, ma nemmeno piccolo; aveva un sacco di negozi, tra i quali anche Gucci e Prada.

«Vorrei un…» 

Bella non fece in tempo a rispondere che un ragazzo le passò davanti. 

«Un caffè da portar via, grazie» disse frettolosamente al cameriere, mentre Bella sbuffò. “Ma guarda questo!” pensò infastidita. «Scusa, ma dovrei ordinare un caffè, anzi, a dirla tutta quel caffè sarebbe mio» precisò al ragazzo che, invece, non sembrava darle troppa attenzione. 

Il tale tirò fuori il portafogli e mise sul bancone dieci dollari.

Bella tossì, ma nemmeno così facendo attirò l’attenzione del ragazzo, il quale aveva tirato fuori il cellulare per controllare degli appuntamenti. 

Il cameriere appoggiò il caffè sul bancone, lui prese la tazza e ne bevve subito un sorso. 

Bella tossì nuovamente. «Senza offesa, ma quello sarebbe mio» disse sfilandogli la tazza dalle mani e il caffè si rovesciò addosso al ragazzo, più precisamente sopra la sua camicia con qualche schizzo sulla giacca.

Bella scoppiò in una risata fragorosa, pensando che se lo meritava proprio, al contrario del ragazzo, che imprecò contro di lei volgendo lo sguardo verso l’enorme macchia. 

Alzò lo sguardo per riprendersi il caffè, ma la ragazza non c’era più, era sparita. Bella era andata all’imbarco, di lì a poco sarebbe partita. Scoppiò nuovamente a ridere portando la tazza alla bocca e si rese presto conto di non essere più agitata. Salì in aereo, mise il telefono in modalità aereo e occupò il posto prima del suo in quanto le metteva sempre una grande ansia guardare fuori dal finestrino.

L’ansia che pensava fosse svanita tornò poco dopo a farle visita, il cuore le batteva fortissimo e nemmeno cercare di prendere un respiro riuscì a calmarla. «Ma tu guarda te che razza di cosa mi doveva capitare, adesso pure il posto occupato.» 

Bella riconobbe subito che si trattava del ragazzo incontrato al bar, si girò e esclamò: «Chi non muore si rivede!» 

«Posso dire la stessa cosa?» chiese il ragazzo, con un sorriso giocoso.

Lei gli rivolse una linguaccia. «Spiritoso!»

«Me lo dicono tutti, allora ti sposti o…?»

«Non ci penso proprio, questo è il mio posto» precisò lei.

«Pff, tuo e dove sta scritto?»

Scoppiarono di nuovo a litigare fino a quando non arrivò una hostess e li pregò di smettere, chiedendo poi a Bella di alzarsi per far sedere il ragazzo.

«Visto? Avevo ragione io» le fece notare lui lasciandola passare.

«Avevo ragione io» disse Bella cercando di imitare la sua voce e si mise seduta al suo posto.

«Grazie» disse il ragazzo.

«Prego» rispose lei sulle sue.

Non appena l'aereo decollò, il ragazzo, Edward, si sentì afferrare forte un braccio. «Ehm... mi stai facendo male» le fece notare. 

«Ti prego, non mi lasciare» lo supplicò Bella agitata. La ragazza tremava e non riusciva a smettere di pensare che di lì a poco l’aereo sarebbe precipitato. Strinse ancor più forte la mano del ragazzo, mentre lui pregò che il viaggio durasse il meno possibile. 

Edward era diretto in Italia, a Montepulciano per la precisione, dove lo attendeva un amico e cliente molto importante. «Se non ti dispiace,» continuò Edward divincolandosi da quella stretta che gli faceva male «vorrei arrivare con il braccio intero.» Ma non ebbe nemmeno il tempo di sospirare che si sentì nuovamente stringere forte il braccio. 

«Non mi lasciare, non mi lasciare ti prego» disse la ragazza sempre più agitata. 

Edward sospirò rassegnato, certo che il viaggio sarebbe stato un vero e proprio inferno. Non sbagliò. La ragazza lo torturò fino all’atterraggio con l’ansia a mille. Scesero dall’aereo senza nemmeno salutarsi, entrambi desiderosi di raggiungere i propri cari: Bella sua cugina Rosa e Edward, il suo più caro amico e cliente, Eric Yorkie. 

Edward chiamò Eric per sapere dove fosse, dato che non lo vedeva arrivare e quest’ultimo si scusò per non essere lì ma aveva avuto un contrattempo sul lavoro. «Non ti preoccupare Rosa, chiamo un taxi e arrivo» disse Bella. «Libero?» chiese Edward al tassista. «Certo, prego» rispose il tassista, uscendo dal taxi. Il signore aiutò Edward a sistemare la valigia, salirono entrambi in macchina quando...

   
 
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