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Autore: syila    30/03/2022    3 recensioni
Il Palazzo d'Estate non aveva un centro.
Come il delta di un fiume, una volta oltrepassato il grande portone laccato, si disperdeva in mille rivoli tra padiglioni, terrazze, ponti e giardini che s'inerpicavano sulle pendici della Montagna di Giada fino a perdersi oltre il velo leggero delle nebbie.
La luce crepuscolare in cui era sempre avvolto quel lembo del Reame degli Spiriti lo rendeva ancor più irreale; i suoi edifici galleggiavano nel vuoto, circondati dall'aureola delle lanterne, mentre i drappi delle casate che li avevano abitati nei secoli sventolavano al capriccio della brezza, come grandi vele di seta sfilacciata.
A Leng Ye Xue quel luogo aveva sempre ispirato un senso di decadenza e malinconia, era un'eredità del passato di cui non aveva mai avuto troppa cura; a differenza dei suoi predecessori, non aveva mai fatto nulla per ingrandirlo o abbellirlo.
Era anche abbastanza certo che ci fossero alcune stanze in cui non aveva mai messo piede.
Dei vivaci schiamazzi lo distolsero dalla contemplazione della luce lunare che inargentava i tetti d'ardesia; probabilmente il suo ospite aveva scoperto lo stagno delle anatre.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Bagliori d'Oriente'
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Capitolo XVI°
Un momento di pazienza può scongiurare un grande disastro.
Un momento di impazienza può rovinare una vita intera.

“Si può sapere dove eravate finiti? Avete idea di quello che abbiamo passato?”
Yun Bai prese atto dell'ennesima recriminazione e applicò un nuovo cerottino colorato sulle numerose escoriazioni dell'apprendista.
“Xue Ge ti spiegherà tutto nei dettagli appena avrà finito di trattare le ferite di Ye Feng.”
“Perché non posso vederlo?”
“Ha bisogno di silenzio e concentrazione, deve riportare in equilibrio le energie Yin e Yang del suo allievo affinché guarisca più in fretta e le tue urla si sentono fin da fuori.”
L'interlocutore decise di adottare un tono di voce consono alla situazione.
“Avete idea del casino che è successo alla sorgente?” ribadì in un mugugno ostile.
“Eccome se l'abbiamo!” esclamò il padrone di casa manifestandosi sulla soglia della cucina, trasformata provvisoriamente in infermeria.
Il Mentalista gli rivolse una lunga occhiata silenziosa e lasciò a lui le spiegazioni.
“È questo il motivo del nostro ritardo, i glifi di interdizione mi hanno avvisato che qualcuno aveva violato i confini, però l'allarme veniva da punti diversi e distanti, abbiamo verificato prima gli altri, perché Ye Feng era con te e non temevamo per la tua sicurezza.”
“Chi poteva immaginare che foste proprio voi gli obiettivi della trappola?” aggiunse Yun Bai terminando le medicazioni.
“Quindi...” iniziò l'apprendista pensieroso “i due bastardi avevano un piano e hanno messo in atto dei diversivi?”
“Stiamo parlando di un Dominatore di Fantasmi e una Divoratrice di Qi, avevano i mezzi e i poteri per farlo.”
“Voi... li avete visti?” chiese Alaric sgranando gli occhi.
“Abbiamo provato a catturarli, erano nascosti ai piedi della montagna e probabilmente stavano solo aspettando la morte del mio allievo per raccogliere il suo Qi e poi, con calma, prendere il tuo.”
“Schifosi ectoplasmi troppo cresciuti! Dovevate annientarli!”
“La scelta era tra rimanere a combattere e venire a salvare voi due. Non c'era il minimo dubbio sulla cosa giusta da fare.”
Stavolta fu il Signore degli Shen a soffermarsi in silenzio sull'amante, che stava mentendo con un soave sorriso dipinto sulle labbra.
La sua capacità di reggere il gioco era notevole, Jīn Yè si sarebbe tradita subito.
Registrò l'informazione insieme a tutte le altre che riguardavano il mago e le sue vite passate; un piacevole passatempo che continuava a praticare all'insaputa di Yun Bai, in attesa di risolvere il rompicapo della sua complicata reincarnazione.



Il ragazzo nel frattempo aveva smesso di ascoltarli, qualcuno nei meandri del palazzo chiamava il suo nome ed escludendo un'allucinazione dovuta alla stanchezza, quella voce apparteneva a Ye Feng.
“È sveglio? Vado da lui!” esclamò prima di precipitarsi in corridoio.
“Ti accompagno, ma evita di farlo stancare, è molto debole.” si raccomandò Ye Xue seguendolo.
Alaric annuì ed entrò nella camera in cui avevano sistemato il ferito.
La penombra era rischiarata solo da un paio di lampade in cui ardeva una tenue fiamma azzurra, mentre l'incenso fumigava copioso dai molti bastoncini accesi creando una sorta di bassa foschia.
Nell'oscurità il bianco dei cartigli magici appesi alle finestre, alle pareti e sul soffitto spiccava in modo quasi abbagliante, come l'algida figura del Signore degli Shen in piedi, accanto al letto.
“Razza di scriteriato, cosa pensi di fare? Sdraiati immediatamente!” lo apostrofò l'apprendista appena lo vide.
“Sto meglio...” mormorò l'infermo, ma bastò l'impetuoso avvicinarsi del ragazzo e la sua energica stretta sul braccio per farlo oscillare alla stregua di un turacciolo in balia delle onde.
“Alaric ha ragione, devi riposare.” convenne il suo mentore raggiungendoli.
“Vi siete messi d'accordo.” obiettò l'allievo, opponendo una debole resistenza ai loro tentativi di farlo sedere “Non posso riposare, non con quei due ancora là fuori.”
“Ti reggi a malapena sulle gambe! E comunque sono già scappati, vero Xue Ge?”
L'interpellato accennò un sorriso, sentiva addosso lo sguardo indagatore del suo pupillo e valutò l'idea che nutrisse dei sospetti sulla vera identità della diabolica coppia.
Considerata la sua natura diffidente era meglio fugare subito ogni dubbio.
“Abbiamo avuto una breve scaramuccia ai piedi della Cima Spezzata, però anche loro erano indeboliti dallo scontro alla sorgente e non avevano interesse a combattere, il rischio diventava troppo alto e noi avevamo altre priorità.”
“Salvare questo inutile allievo...” bisbigliò Ye Feng.
Il maestro Leng alzò gli occhi al soffitto; erano passati dai sospetti ai sensi di colpa, che nel suo caso equivaleva a passare dalla padella alla brace.
“Il grosso del lavoro l'ha fatto il ragazzo.”
Seguì una lunga, imperscrutabile, pausa di silenzio da parte di Ye Feng, il quale infine obiettò: “Gli avevo detto di andarsene...”
“Ah, ci risiamo! Sei sempre scontento! Non voglio i tuoi ringraziamenti o che tu ti senta in debito!”
“Non ti ringrazierò di certo, un bravo discepolo avrebbe obbedito al suo maestro.”
“Se avessi obbedito a quest'ora avremmo la tua mummia rinsecchita da esporre in bacheca!”
Alaric era esploso e l'altro come al solito peggiorava la situazione;Ye Xue provava a placare gli animi, ma i suoi appelli alla calma restavano inascoltati.

“Potreste semplicemente esservi grati a vicenda.” disse il Mentalista, che era entrato in camera portando un vassoio con un paio di tazze fumanti destinate a rifocillare i loro ospiti malconci.
“Due torti non fanno una ragione.” insistette Ye Feng, che accettò la tazza e l'annusò prudente “Cosa c'è dentro?”
“È una tisana di erbe: camomilla, tiglio, verbena... vi aiuterà a riposare meglio, ne avete bisogno entrambi, come avete bisogno di parlare e capire che non si tratta sempre di stabilire chi ha ragione e chi ha torto, a volte bisogna solo incontrarsi a metà strada.”
“Le tue parole sono delicate e confortanti come questo infuso maestro Sheng.”
“Ti ho detto la stessa cosa poco fa!” strepitò Ye Xue indignato.
“Lui lo dice in modo diverso...” ribatté imperturbabile il suo pupillo, che bagnò le labbra nel liquido ambrato.
“Per forza è un maestro della Mente, conosce le parole giuste da usare.”
“Magari fosse così Alaric...” Yun Bai sorrise e porse una tazza anche all'apprendista, che la bevve senza tante storie.
“Vi lasciamo soli, se avete bisogno chiamateci.”



“Quindi spiegami... lo consideriamo un lieto fine oppure no? Avevano già ricominciato a litigare.”
Il Signore degli Shen arrischiò la domanda quando erano ormai lontani dalle sensibili e sospettose orecchie del suo pupillo.
“Gege solo nelle favole esiste la formula Vissero felici e contenti... e nemmeno in tutte, certe versioni originali somigliano più a delle tragedie o a racconti del terrore.”
Il mago rallentò l'andatura e finì per appoggiarsi all'amante, che dovette sostenerlo all'improvviso.
“Yubi cos'hai?”
Sotto il porticato di colonne rosse le lanterne oscillavano nella brezza rivelando il pallore livido del mentalista, così come lo sgomento di Ye Xue.
“Il tuo allievo è riuscito a colpirmi durante il combattimento...” disse e trattenendo il respiro premette la mancina sul fianco con una smorfia “Sembrava una cosa da nulla al principio...”
L'Immortale non gli diede il tempo di finire la frase, lo sollevò tra le braccia e scomparve, per riapparire qualche istante dopo nel loro appartamento.
“Fammi controllare!”
Lo depose sul letto e sciolse la cintura dell'abito aprendone i lembi; sul fianco sinistro si era formato un grosso ematoma violaceo, dalla forma insolita.
“Un glifo intrappola spiriti.” mormorò “Serve a contenere gli spettri malvagi, però dato che tu non sei davvero uno spettro...”
“Fa solo molto male.” concluse Yun Bai sistemandosi tra i cuscini.
“Lo porto subito qui, deve annullare la sua magia!” esclamò il Signore degli Shen e se non fosse stato per la reazione tempestiva del mago, si sarebbe precipitato in camera dell'ignaro allievo.
“Gege! Gege! Ascoltami! Non puoi farlo!” ribatté l'altro trattenendolo per una manica “Ne va della nostra copertura!”
“Lui ha osato farti del male!”
Yun Bai stentava a riconoscerlo, il suo Qi aveva deviato in maniera repentina verso il lato Yang accendendo nei suoi occhi una luce feroce.
La rabbia che covava nel profondo premeva per uscire traducendosi in un tremito continuo e in un calore che gli chiazzava di porpora il collo e le guance.
“Ha attaccato due spettri malvagi senza sapere che eravamo noi, se rifletti su quanto accaduto capirai quanto sia ingiusta la tua accusa.”
Le sue parole parvero aprire una breccia nel vortice caotico delle emozioni di Ye Xue, che alla fine desistette e sedette accanto a lui sul bordo del letto.
Anche col suo alto livello di manipolazione mentale il mago aveva faticato a riportare l'Immortale alla ragione e adesso il maestro Leng somigliava ad un bambino smarrito, indeciso su quale sentiero muovere i suoi passi.
“Va tutto bene.” lo rassicurò, mentre gli accarezzava i capelli “Possiamo tornare a Serannian e chiedere aiuto al Maestro della Morte, o magari tu conosci altri sciamani e guaritori nel Mondo degli...”
“Un medico! Come ho fatto a non pensarci subito! Ti serve un medico!” lo interruppe l'altro con foga.
Stavolta Yun Bai non poté fermarlo; il Signore degli Shen sparì dalla sua vista e tornò alcuni minuti più tardi portando con sé una persona che fece strabuzzare gli occhi al mago.
“Gege cos'hai fatto?” urlò.
Il chirurgo, ancora in procinto di affondare il bisturi nel corpo del paziente aveva il camice sporco di sangue e l'espressione traumatizzata di chi provava a raccapezzarsi in una situazione fuori da ogni controllo.
“Ti ho preso un medico! È uno dei migliori chirurghi di Hong Kong.” sottolineò orgoglioso l'interpellato.
“Onorabili antenati... Riportalo immediatamente all'ospedale!”
“Ma...”
“Niente ma! Non ho bisogno di un chirurgo, portalo indietro, scusati con lui, poi cancellagli il ricordo di questa esperienza e guai a te se fai pasticci!”

“Dottor Yun è tornata la corrente.”
“Per fortuna è stato un blackout di pochi secondi, non è nemmeno partito il generatore di emergenza...”
“Dottore se è pronto riprendiamo l'intervento.”
“Va tutto bene? È molto pallido.”
“Sto bene infermiera Wang, però... ho avuto una strana sensazione quando è mancata la luce, come se fossi stato per un attimo in un luogo lontanissimo, che non era di questa terra.”
“Un'esperienza di pre-morte dottore? Di solito la riferiscono i pazienti.”
“Buffo vero? E non sono nemmeno un religioso praticante! Procediamo col trapianto, poi chiederò alla Direzione ospedaliera quella settimana di ferie che mi avanza dallo scorso anno...”




“Ho messo tutto a posto... non ho fatto pasticci, però il mio Yubi sta male e non posso aiutarlo.” la voce dell'Immortale usciva soffocata dalla stoffa della coperta in cui aveva affondato il viso, sulle ginocchia di Yun Bai.
Il mago emise un lieve sospiro e continuò a ravviare i suoi capelli, come avrebbe fatto per un gatto venuto in cerca di attenzioni.
“Certo che puoi, rispondi a questa domanda: chi ha insegnato a Ye Feng le formule e gli incantesimi della vostra stirpe?”
“Ah... Io! Sono stato io!” esclamò l'interpellato rialzando la testa.
“Quindi?”
“Posso togliere il sigillo intrappola spiriti!”
“Bravo il mio Gege...”
Il mago gli rivolse un sorriso gratificante e il Signore degli Shen, recuperata la perduta baldanza, si mise all'opera per rimuovere la maledizione.

“Dovevo ascoltarti subito...” Ye Xue si girò sul fianco e osservò il profilo disteso e sereno dell'amante “Però... Io... ho perso il senno quando ho visto che stavi male! Farei qualsiasi cosa pur di evitarti una sofferenza!”
Yun Bai intrecciò le dita della mano alle sue, poi le sollevò verso la luce crepuscolare che filtrava dalla grande finestra rotonda, collocata dietro la sponda del letto.
“In effetti c'è una cosa che puoi fare una volta tornati a Serannian.”
“Dimmelo bǎo bèi! Per te attraverserei l'Inferno delle Lame e ruberei l'infuso dell'oblio alla Guardiana del Mondo Sotterraneo*!”
“Niente di così pericoloso... In realtà il mio prezioso Gege deve solo accompagnarmi in un posto quando sarà il momento.”
Una frase così sibillina generò nell'Immortale decine di domande, destinate tuttavia a non trovare risposta, almeno nell'immediato.
Yun Bai aveva ceduto al sonno e il suo volto ostentava l'aria appagata di chi aveva architettato un piano infallibile per dominare il mondo.
Visti i precedenti Ye Xue temeva i possibili sviluppi, eppure quel tuffo nell'ignoto lo eccitava come niente aveva fatto nei secoli vuoti della sua lunghissima esistenza.
“Ti accompagnerò ovunque vorrai: nell'aldilà, sulla Luna o anche a fare la spesa al mercato.” mormorò sfiorando con le labbra il suo morbido sorriso.



“Dormi?”
“Se ti rispondessi di si cosa ne dedurresti?”
“Che tieni gli occhi chiusi perché ti da fastidio la luce o perché non vuoi parlare con me e sei arrabbiato... tanto per per cambiare.”
Ye Feng socchiuse le palpebre e inquadrò l'espressione sorridente dell'apprendista, punteggiata da alcuni cerottini colorati che coprivano le escoriazioni più vistose dovute allo scontro con gli spettri e al suo folle tentativo di salvataggio.
“Prima di rimproverare l'allievo un maestro deve fare un esame di coscienza e scoprire innanzitutto le sue mancanze.”
“Quindi hai davvero intenzione di farmi la predica?”
L'Immortale annuì solennemente.
“Fanculo il tuo moralismo zen, sulla montagna avevi detto di essere orgoglioso di me!”
“E lo sono infatti.”
“Ma...”
“Niente ma, lo sono e basta.”
Seguì una pausa di silenzio così lunga da indurre il Signore degli Shen a controllare che l'apprendista fosse ancora vivo.
“Sei rimasto senza parole?”
“Cazzo si! Non sono abituato ai tuoi elogi.” esclamò Alaric indispettito, poi balzò sul letto e gli gattonò vicino.
“Non ti abituare allora, continuerò ad essere una spina nel culo e a correggere i tuoi comportamenti sbagliati...” precisò Ye Feng con un sorriso.
Gli rispose un mugugno polemico.
“Almeno fallo in una lingua comprensibile, che cazzo significa wo ai ni?”
L'altro sussultò come se lo avesse morso un serpente.
“L'ho detto io?”
“Insieme ad un mucchio di stupidaggini quando ti stavi trasformando in un umeboshi.”
“Non è niente di cui valga la pena parlare e adesso sono molto stanco.”
“Io non ho sonno!”
“Io si e ho intenzione di dormire fino a domani!”
I successivi tentativi del francese di ottenere una risposta caddero nel vuoto; lo spocchioso maestro poteva far finta di dormire, ma eludere le sue domande non gli avrebbe impedito di scoprire il significato delle tre parole in grado di sconvolgere la sua inattaccabile tempra.

Fine Sedicesima parte


⋆ La voce dell'onniscienza ⋆

Carissimi e carissime eccoci arrivati alla fine di questo arco temporale, comprensivo di: istruttiva visita guidata "fuori porta", corso accellerato di sopravvivenza, contatti con fauna e flora endemici e non sempre innocui ^-^
Ye Feng ha sicuramente rivalutato il tremendo piantagrane francese che il karma gli ha affibbiato tra capo e collo, però la strada che questa coppia deve fare è ancora molto lunga, piena di incognite, ripicche, avventure stravaganti e (almeno per chi scrive, ma soprattutto spero per chi legge!) divertenti.
Nel prossimo arco il focus tornerà sulla coppia senior, qualcuno ha giustamente notato come Yun Bai sia tutt'altro che un delicato, ingenuo e dolcioso maghetto, bene nei nuovi capitoli scoprirete cos'ha architettato per mettere al sicuro la sua relazione con Gege.
Preparatevi a conoscere un paio di maghe molto toste e a viaggiare ancora in luoghi lontani ed esotici *O*
Io ringrazio chi ha seguito assiduamente e con passione il mappazzino a base di chamapgne, ostriche e salsa di soia: Old Fashioned, Tenar e Primavere e chi ha sbirciato in silenzio dietro le canne di bambù!
Vi rimando sempre qui in tempi mediamente brevi (o almeno non eccessivamente lunghi ^^) col seguito delle avventure sinofrancesi.
Ni hao e a presto!

L'inferno delle Lame, la Signora dell'Oblio: rispettivamente un luogo e una figura dell'inferno buddista, la Signora dell'Oblio ha l'incarico di far bere un té speciale alle anime che si approssimano ad una nuova reincarnazione, in modo che possano dimenticare la loro vita precedente.




   
 
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