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Autore: Ellygattina    07/04/2022    2 recensioni
Moroha è davvero molto simile al padre in certi atteggiamenti e questo a volte può causare dei problemi.
What-if un po' (tanto) demenziale in cui Moroha, Towa e Setsuna vengono cresciute al villaggio dai genitori.
*Questa storia partecipa alla challenge “Blossom By Blossom” indetta dal gruppo fb “Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom”.*
(Storia pubblicata anche su AO3 con lo stesso nickname.)
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Moroha, Towa | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Kidfic, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Era una splendida giornata di primavera e Kagome era al fiume con Sango e Rin a lavare alcuni panni mentre i loro figli, ancora piccoli, giocavano nei dintorni sotto lo sguardo attento di Inuyasha e Miroku, tornati la sera prima da un lavoro impegnativo miracolosamente indenni.

Uno scenario perfetto che a un certo punto venne turbato da un acceso litigio fra le tre cugine, che iniziarono a discutere con sempre maggior foga senza curarsi dei ripetuti inviti a calmarsi.

Moroha, in particolare, non voleva sentire ragioni e la madre, esasperata e intenerita al tempo stesso, non poté fare a meno di notare tra sé quanto la piccola fosse simile al padre mentre urlava contro le due con un linguaggio che lei di certo non le aveva insegnato. Lanciò quindi una rapida occhiata a Inuyasha, in quel momento impegnato, almeno in teoria, a cercare di calmarla. In realtà Kagome aveva molti dubbi che stesse davvero aiutando Rin a risolvere il problema, anzi, e le voci delle bambine e del mezzodemone si alzavano sempre di più, mettendo a dura prova la sua pazienza.

«Moroha... a cuccia!» urlò alla fine.

«Kagome!» le arrivò subito dopo il lamento sofferente di Inuyasha e il silenzio appena ottenuto fu spezzato all'istante da un coro di risatine che la costrinsero a guardare con più attenzione la scena.

«Scusami, non volevo!» esclamò a quel punto, accortasi che a terra era giustamente finito lui mentre la figlia lo osservava stranita.

«Mamma? Perché papà si è buttato a terra e non si alza?» domandò confusa la bambina con aria leggermente preoccupata.

«Taci, almeno» brontolò Inuyasha, ancora bloccato dal potere del rosario magico, mentre i loro amici e Rin, incapaci di resistere oltre, scoppiavano a ridere senza ritegno, seguiti presto dai figli.

«Oh, insomma... Guarda cosa mi hai fatto fare, Moroha!» esclamò imbarazzata Kagome, pensando intanto febbrilmente a come spiegarle la situazione. Aveva sempre cercato di non usare la formula davanti ai bambini e quell'errore così stupido la infastidiva parecchio. Come aveva fatto a dimenticarsi il funzionamento di quella che un tempo era la sua unica arma contro il turbolento compagno di viaggio?

«Io? Ma che ho fatto?» protestò la figlia.

«Mi sono sbagliata perché tu facevi troppa confusione e papà ci è andato di mezzo» le spiegò Kagome con un sospiro. «Non ti avevo detto di smetterla? Non dovreste litigare così tra di voi» la rimproverò severa.

«Sono state loro a cominciare» puntualizzò Moroha lanciando un'occhiataccia alle cugine.

«Non è vero!» protestò subito Towa.

«Ora basta» le interruppe la sacerdotessa prima che Setsuna rincarasse la dose. «Avanti, venite qui e fate pace. Qualunque cosa sia successa» disse decisa, allargando le braccia per invitare le contendenti ad avvicinarsi.

Le bambine si fulminarono con gli occhi a vicenda ancora per un attimo, chiaramente poco entusiaste all'idea, ma lo sguardo di Kagome le convinse a obbedire.

«Mi dispiace» dissero a voce bassa, ancora leggermente imbronciate, facendo sospirare appena di sollievo le rispettive madri. Avevano tutte un potere incredibilmente forte per la loro età, oltre a delle ottime capacità di combattimento ereditate dai loro padri, e una lotta così vicino al villaggio avrebbe potuto provocare non pochi guai.

«Brave!» le lodò la donna con un sorriso. «Ora tornate a giocare ma basta litigi» aggiunse affettuosa e le bambine si allontanarono di nuovo per raggiungere Hisui e le sue sorelle, che le aspettavano a qualche metro di distanza.

«Kagome, sei impazzita?» protestò in quel momento Inuyasha, che nel frattempo l'aveva raggiunta, massaggiandosi la schiena. «E voi smettetela di ridere!» sbraitò furioso rivolto agli amici.

«Scusa ma era da molto che la divina Kagome non usava quella formula...» iniziò Miroku con le lacrime agli occhi per le risate.

«E la scena è stata troppo divertente!» concluse per lui Sango. «Come hai potuto pensare di mandare a cuccia Moroha?» aggiunse poi rivolta all'amica, cercando invano di riprendere fiato e darsi un contegno.

«Non pensavo che la formula di Kagome ti schiantasse davvero a terra in quel modo!» esclamò divertita Rin, che fino ad allora aveva sentito solo racconti al riguardo.

«Mi dispiace molto, non succederà più» si scusò la sacerdotessa, appoggiando una mano sul braccio del marito per trattenerlo mentre cercava di ignorare la scomoda domanda della sterminatrice. Aveva senso, ovviamente, ma la priorità in quel momento era calmare Inuyasha, visto che dalla sua espressione era chiaro che fosse in arrivo un'altra discussione fin troppo accesa e non era il caso di dare ancora spettacolo davanti ai bambini.

«Stavo pensando che siete molto simili quando litigate con qualcuno e mi è venuto naturale dire... quelle parole» spiegò la ragazza con un lieve sospiro, evitando per un soffio di ripeterle.

«Come sarebbe a dire “Siamo molto simili”?» protestò Inuyasha, ancora offeso per l'accaduto. Da un lato era contento del paragone ma essere schiantato a terra come ai vecchi tempi senza motivo non era certo piacevole e quel litigio, iniziato dalla figlia, era scoppiato oltretutto per una sciocchezza colossale.

«Possibile che non te ne sia accorto? Eravate identici!» disse convinta Kagome. «Fin troppo, direi. Com'è che Moroha conosce certe parole?» aggiunse poi minacciosa, ricordandosi di un particolare che al momento l'aveva irritata parecchio.

«Non ne ho idea» mentì il mezzodemone ma la sua espressione leggermente colpevole lo tradì all'istante.

«Davvero? È strano, visto che finora un simile linguaggio l'ho sentito solo da te» lo accusò la moglie in tono fintamente tranquillo.

«Sì, forse... potrebbero essermi sfuggite una o due volte davanti a lei» ammise Inuyasha.

«Escludendo oggi e chissà quante altre volte, immagino» sospirò Kagome, consapevole che ormai il danno era fatto. «Cosa devo fare con voi due?» domandò sconsolata, tornando verso le amiche.

«Andiamo, non è poi così grave, no?» provò a dirle il marito seguendola.

«Lascia perdere, prima che mi venga voglia di mandarti di nuovo...»

«No, aspetta! Le dirò che non deve ripetere queste cose» la interruppe svelto Inuyasha, messo in allarme dal tono.

«Ci siamo capiti» sorrise Kagome divertita, riprendendo a lavare i panni tranquilla mentre gli amici ridacchiavano e il mezzodemone si allontanava brontolando sul ramo di un albero per riflettere in pace con le voci allegre dei bambini in sottofondo.


Prompt: Moroha è così simile a suo padre che Kagome le urla automaticamente “A cuccia!”.


Angolo autrice:
Ciao a tutti e grazie per aver letto fin qui! In realtà la storia non mi convince del tutto ma spero che a voi sia piaciuta e di avervi strappato almeno un sorriso (scusa, Inuyasha XD). Fatemi sapere che ne pensate, se vi va, e grazie a tutti per il tempo che mi avete dedicato anche solo leggendo! <3
Come ho accennato nell'introduzione, la storia partecipa alla challenge “Blossom By Blossom” indetta dal gruppo fb “Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom”. Ringraziate quindi anche l'admin e i membri del gruppo per la nascita di questa storiella e passate a trovarci se avete voglia di un ambiente tranquillo con tanti spunti per scrivere e fangirlare in compagnia. ;)
Se a qualcuno interessa, ho fondato anni fa un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail, Edens Zero e il nuovo Gate of Nightmares (manga basato su un videogioco che Mashima ha contribuito a creare disegnando ambientazioni e personaggi), ma anche sugli anime e manga in generale. Se volete conoscere altri fan di queste bellissime opere, saremo ben felici di accogliervi qui (attenzione ai possibili spoiler se non seguite le scan online!), dove è in corso una challenge di scrittura e disegno dedicata ai pirati. Vi aspettiamo numerosi! :)
Vi informo inoltre che potete trovarmi anche nella mia pagina facebook (oltre che su Instagram e Twitter), dove posto le mie color e i link delle fanfiction.
Penso di non avere altro da aggiungere (immagino che questo angolo autrice sia già durato fin troppo :P XD), quindi per ora vi saluto, augurandovi una buona serata e buonanotte per dopo.
Bacioni e alla prossima!
Ellygattina

  
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