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Autore: Allen Glassred    10/04/2022    1 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA
Dante e Rosina sono su due fronti opposti: il maggiordomo sembra molto preoccupato per diverse ragioni, la madre di Jeanne molto annoiata. Cosa potrebbe mai succedere? Leggete e lo scoprirete!
Genere: Generale, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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La giornata sembra essere iniziata come il solito a Veritas.

 

Per alcuni è una dura giornata di lavoro, come per Dante: non farà sforzi fisici, ma ha mille cose da sistemare ed a cui pensare: non solo deve riuscire a tener calmo Vanitas che, da un pò di tempo a questa parte, sembra solamente voler riconquistare il proprio trono senza pensare alle conseguenze. No, c’è anche altro che tiene la mente del maggiordomo occupata e gli toglie il sonno: dovrebbe o meno rivelare le sue preoccupazioni? Dovrebbe o meno rivelare che il Clan della Luna Rossa si sta muovendo? Che Re Ace ha già fatto prigionieri Re Strauss e Re Shneizel e che ha probabilmente ucciso Re Castiel? Non vorrebbe turbare il suo Re e la sua Regina, specialmente in questo momento: Ivy è incinta ed ancora non è certa la paternità del bimbo, Vanitas è nervoso per il fatto che Vincent abbia usurpato il trono. Come reagirebbero nel sapere che tre delle cinque lune superiori sono cadute? Come potrebbero reagire nel sapere che una pietra blu è stata ritrovata nel regno di Fonterossa, ultimo attaccato dal clan della Luna Rossa, come fosse un monito? Come stesse a significare che il prossimo a cadere, sarà il clan della Luna Blu? In oltre, un’altra cosa lo sta turbando e non poco: non è più così sicuro che le lune superiori siano solo cinque. Sospetta che ci sia una sesta luna superiore, di conseguenza un sesto Re: quello delle tenebre. Il pilastro delle tenebre, dell’ombra, dell’oscurità. Il Re che domina la sola luna a non subire gli effetti delle eclissi lunari: la Luna Nera. Tutti questi pensieri affollano la sua mente e non sa davvero come risolvere la complicata situazione, senza turbare il Re e senza compromettere la gravidanza della Regina.

 

Dall’altra parte c’è chi, come Rosina, si annoia molto: ignara di tutti i problemi, quel giorno si sta davvero annoiando. Senza contare che c’è davvero un caldo insopportabile. Ironico, pensa: il clan della Luna Blu domina il ghiaccio, eppure quest’oggi nel regno c’è più caldo che nella stessa Sabrie, il regno della Luna Rossa. “ Ah! Questo caldo mette una sonnolenza ed una noia! “. Fa semplicemente la seconda moglie di Kaname, sventolandosi con il ventaglio e sbuffando sonoramente. “ Mi domando cosa stia succedendo? Le temperature non sono mai state così alte, ci saranno quaranta gradi! “. Fa semplicemente la madre di Jeanne, continuando a camminare e dirigendosi verso il giardino: questa giornata pensa, è veramente noiosa e non sa come fare a cacciare questa noia. Forse pensa, uscendo in giardino riuscirà a distrarsi in qualche modo. “ Uff… se solo… “. Interrompe bruscamente la propria frase: il suo sguardo viene attratto da un uomo. Un uomo dalla chioma arancione che esce da palazzo, pensieroso: tiene una mano sotto il mento e sembra riflettere su qualcosa di molto importante. Rosina assottiglia qualche istante lo sguardo, cercando di mettere a fuoco di chi si tratta. “ Ah! Ma allora è lui “. Fa di lì a poco, ghignando e riconoscendo chi sia l’uomo. “ Si: forse lui riuscirà ad aiutarmi, a cacciare questa mia noia “. Sentenzia solamente la mancata regina, riflettendo: si. Sicuramente pensa, stuzzicare Dante sarà un modo divertente per cacciare la noia. Sa bene quanto lui la malsopporti, almeno pensa, in apparenza: lei sa leggere i sentimenti dallo scorrere del sangue, ovviamente riesce a leggere anche quelli del maggiordomo. Ed ogni volta che gli si avvicina, ogni volta che lo provoca e si lanciano battute al vetriolo, lei sente qualcos’altro provenire da lui e che certamente, non è odio.

 

“ Dante! “. Una voce: una voce che lo fa sussultare e che, improvvisamente, lo fa uscire dai suoi pensieri. L’uomo dalla chioma arancione porta lo sguardo nella direzione dalla quale sente provenire tale richiamo, così la vede: Donna Rosina si sta sbracciando come una popolana, gridando il suo nome per costringerlo a raggiungerla. Il maggiordomo sbuffa sonoramente, fingendo di non sentire. “ Dante! Ti sto chiamando, non mi senti?! “. Grida ancora la bionda, che in realtà ha perfettamente capito che l’uomo vuole evitarla e nulla di più. Dante alza gli occhi al cielo, sbuffando sonoramente e dirigendosi verso la donna. Una volta raggiunta, fa un inchino rispettoso anche se, in verità, vorrebbe mandarla a quel paese con un biglietto di sola andata.

 

“ Madame “. Fa solamente l’uomo, mentre la donna sogghigna compiaciuta: quanto le piace far impazzire quell’uomo e non lasciarlo mai in pace! In oltre… blocca istantaneamente ogni proprio pensiero, mantenendo il proprio ghigno compiaciuto.

 

“ Ti ho chiamato perchè sei il solo a poter assolvere ad un compito “. Sentenzia semplicemente la donna, mentre lui la guarda decisamente stranito: cosa vorrà mai da lui, quella donna? “ Voglio che trovi un modo per farmi passare la noia “. Sussurra risoluta la bionda, mentre lui la guarda stranito: lui cosa, si chiede? Prevede grossi guai: infatti pensa, lui non sa proprio come fare a “ scacciare la noia “ di Madame Rosina! Non sa che, in realtà, Rosina sa esattamente che lui è impossibilitato ad aiutarla. Almeno, è impossibilitato a farlo direttamente. Indirettamente certo, lo sta già facendo con la sua sola presenza.



Dante e Rosina sono su due fronti opposti: il maggiordomo sembra molto preoccupato per diverse ragioni, la madre di Jeanne molto annoiata. Cosa potrebbe mai succedere?
   
 
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