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Autore: L1107    15/04/2022    1 recensioni
La guerra è finalmente finita lasciandosi dietro vuoti profondi che non potranno mai essere colmati. Fred Weasley, Remus Lupin e Ninfadora Tonks sono morti per proteggere la magia, e insieme a loro molti altri. Hermione Granger, stanca e spossata, salva Draco Malfoy da Azkaban senza sapere che questo avrà delle ripercussioni su di lei. Un Voto infrangibile fra di loro li spingerà a conoscersi meglio, ma tutto degenera quando Malfoy la tiene all'oscuro di un segreto che la riguarda da vicino, aiutato dal suo migliore amico: Harry Potter.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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CAPITOLO 7

Hermione inserì l’ultima forcina per allontanare un ciuffo che le ricadeva sul viso. I capelli le stavano allungando e cominciavano a darle fastidio, tendeva sempre più spesso a legarli in una semi coda morbida, per allontanare i ciuffi più corti dalla fronte. Aveva messo un leggero trucco sotto gli occhi, il mascara per risaltare le ciglia lunghe, sperava di coprire i segni della tristezza di quel giorno. Con Fred aveva avuto un rapporto più stretto rispetto al suo gemello George. Fred era brillante, le sue battute erano più sottili e delicate di quelle di George che aveva un senso dell’umorismo più accattivante. Fred era anche molto dolce, era stato un buon amico e un fratello amorevole, aveva sempre cercato di tenere unita la famiglia a suo modo. George preferiva stare per i fatti suoi, era più egoista, più dedito al divertimento, Fred amava divertirsi ma più che altro amava far ridere le persone accanto a lui. Tutti gli volevano bene, aveva un sorriso dolce e ispirava fiducia, era sempre stato pronto ad aiutare gli altri. Si ricordava ancora quando, arrabbiata con Ron per aver baciato Lavanda davanti a lei, era scappata via e Fred l’aveva trovata per errore, fuori al freddo e in silenzio si era seduto accanto a lei, posandole la sua giacca sulle spalle.
“Ron è un’idiota, ma non è cattivo” aveva detto, e l’aveva fatta sorridere, prima di abbracciarla e darle un bacio in testa.
Hermione era figlia unica ma in quella famiglia così incasinata aveva trovato una sorella e un fratello, per lei Fred era quel fratello assieme a Harry. Quando aveva visto quel lampo di luce verde e il corpo di Fred volare via, aveva sperato in tutti i modi di essersi sbagliata, ma dopo la guerra aveva raggiunto i Weasley con un morso in gola, e aveva capito. Il suo sguardo lo aveva trovato subito, i capelli rossi spiccavano, sul viso un sorriso che aveva rivolto al ragazzino che aveva salvato, era morto da eroe ed Hermione non era riuscita a dirlo, troppo scossa dalle lacrime che le avevano offuscato la vista. Draco bussò alla porta, distogliendola dai ricordi. In fretta si passò una mano sul viso, per allontanare le ultime tracce di lacrime dal volto; doveva essere forte, Fred non avrebbe voluto vederla piangere.
“Sei pronta?” le chiese Draco, alle sue spalle.
Hermione fissò la sua immagine allo specchio, indossava il nero, un colore che non le donava e che odiava, faceva risaltare l’incarnato pallido e gli occhi arrossati tradivano il suo stato d’animo.
“Suppongo di esserlo…” rispose scrollando le spalle, la voce le morì in gola.
Draco avanzò di qualche passo, con delicatezza la fece voltare verso di lui. Gli occhi grigi sembravano preoccupati, non sorrideva, aveva un’espressione tirata in volto, probabilmente andare a quel funerale doveva richiedergli un certo sforzo: per molti lui era il responsabile di quella guerra.
“Stai bene?” gli chiese Hermione.
“Suppongo che lo scoprirò… “ le fece eco lui, un sorriso triste sul volto. Il suo sguardo si spostò alla stanza della ragazza, ricadendo su una foto sul comodino: erano lei e Fred, sorridenti e ignari di quello che sarebbe successo.
“Non l’ho mai conosciuto bene, ma mi facevano simpatia, c’era una sorta di rispetto fra di noi, non so come…” sussurrò prendendola in mano.
“Fred era così, non insultava mai nessuno. Anche nei suoi scherzi, non aveva quella cattiveria, le sue battute erano brillanti e non le faceva mai se aveva la sensazione che avesse potuto offendere qualcuno. “Hermione sorrise tristemente alla foto.
“Eravate molto uniti?” le chiese Draco, con delicatezza le passò una mano sulla vita, attirandola accanto a sé. Sembrava così naturale quel momento fra di loro, che fu altrettanto naturale per Hermione poggiare la testa sulla sua spalla. Draco era terrorizzato all’idea di andare lì e di essere ricordato come la causa della morte di un ragazzo come Fred, mentre Hermione soffriva per la morte di Fred, Tonks e Lupin.
“Era come un fratello…” sussurrò Hermione, la voce spezzata. Draco non capì mai il motivo per il quale fece ciò che fece, ma qualcosa nella voce spezzata di lei lo spinse a farle alzare il volto e a baciarla dolcemente sulle labbra. Non fu un bacio passionale, né romantico, fu un semplice bacio a stampo, come una carezza delicata, quasi come se le volesse dire che la capiva, che ci sarebbe stato lui accanto a lei, che non era sola. D’altra parte Hermione comprese l’intento di Draco e lo lasciò fare, in cerca di quell’affetto che le mancava. Non ci fu imbarazzo dopo, entrambi sapevano che non si sarebbe ripetuto e che era stato solo un momento loro, un bel ricordo, ma se qualcuno avesse potuto guardare dentro la corazza di Draco, si sarebbe accorto che quel senso di protezione sarebbe stato il primo passo per qualcosa di ben più grande.
“E Tonks e Lupin?” le chiese lui, rompendo il silenzio. Hermione sorrise dolcemente: “Tonks era una forza della natura, Lupin la persona più timida del mondo. Se non fosse stato per Tonks, Lupin non avrebbe mai capito di amarla, è stata lei a fare la prima mossa. Non si sono mai separati da allora e…. Lupin voleva sposarla, glielo aveva chiesto prima della guerra, lo abbiamo capito perché abbiamo trovato l’anello sulla mano di lei, stringeva quella di Lupin, sono morti insieme col loro piccolo segreto. Tonks era incinta…” aggiunge sotto lo sguardo interrogativo di Draco.
“Merlino, mi dispiace…” disse Draco.
“Già…. Andiamo?” disse Hermione, non voleva ripensare a quello che avevano perso Tonks e Lupin. Draco annuì, concentrato sul suo obiettivo, mentre Hermione si smaterializzava trascinandolo con lei.
Atterrarono alla Tana, Draco non c’era mai stato e gli sembrò vecchia, trasandata, ma sembrava anche una vera casa. Abituato com’era al lusso non si era mai accorto che Malfoy Manor incuteva solo terrore, mentre quella casa, vecchia e sottile, sembrava aver tanto da raccontare di sé, ogni mattonella era una storia.
Hermione gli fece strada, e lui la seguì in silenzio, da dietro, la preoccupazione che si faceva strada nel suo petto. Il terreno era fangoso ma era stata fatta una magia e le scarpe restavano pulite. C’era un leggero vento che smuoveva appena l’erba. A un certo punto, dopo pochi metri, lo spazio cominciò ad aprirsi e si trovarono di fronte a una radura piena d’erba verde. In fondo, tre bare di colore diverso erano messe l’una accanto all’altra, una era gialla, una viola e l’altra verde scuro. Hermione e Draco si avvicinarono alle bare e alla famiglia Weasley che era lì accanto assieme ad Harry. Hermione abbracciò il suo migliore amico, mentre Draco e Harry si scambiarono un solo cenno di saluto. Nessuno dei Weasley disse niente, si limitarono ad ignorarlo, forse troppo persi nel loro dolore. Hermione fece comparire tre mazzi di fiori per posarli sulle bare, poi andò a salutare gli altri, lasciandolo solo.  
Lasciato da solo Draco si avvicinò alle bare in silenzio, osservando il legno scuro sotto la luce calda del sole. Nonostante ciò si percepiva l’aria fredda della morte che sembrava penetrarli nelle ossa, facendolo rabbrividire. Si avvicinò alla bara di Lupin, nonostante avesse disprezzato il suo essere un lupo mannaro, più per paura che per altro, aveva sempre ammirato il modo di spiegare di quel professore. Ricordava ancora quando in quell’aula stavano affrontando il molliccio, draco sapeva qual’era la sua paura più grande e non voleva condividerla con nessuno, Lupin lo aveva visto pallido e tremante, se ne rendeva conto solo ora, ma anziché insultarlo come un figlio di Lucius Malfoy avrebbe meritato aveva chiamato al suo posto Harry Potter, prevedendo che la situazione del ragazzo avrebbe fatto terminare la lezione. Tonks non la conosceva bene, sapeva che era abile con la magia, una persona solare e piena di vita, ma la sua morte gli aveva trasmesso ben poco. Fred invece era una persona buona, nonostante tutto invidiava i Weasley e la meravigliosa famiglia che avevano, lui era pieno di soldi e solo, loro erano poveri e pieni d’amore, il bene più prezioso. Si girò, sentendo dei passi dietro di lui. Delle lenti brillarono al riflesso del sole e degli occhi verdi seri si posarono su di lui, Harry Potter gli fece un cenno che Draco ricambiò.
“ Malfoy “
“ Potter “ rispose neutrale, nessun disgusto nella voce.
Potter era cambiato, era cresciuto sebbene Draco fosse più alto di lui, la barba li ricopriva il mento, gli occhi brillanti erano più seri e velati di tristezza, era più sicuro, più maturo, più consapevole. La guerra aveva cambiato anche lui: era diventato un eroe e un leader, ma le spalle curve sembravano gravare sotto il peso di quell’enorme responsabilità.
“ Ho ricevuto la tua lettera… “ cominciò.
Draco annuì, serio: “ Penso che Herm… la Granger sia in grave pericolo “ disse.
“ Cos’hai visto? “
“Una magia oscura e molto antica, una delle più potenti e tremende… l’incanto Lercius”
Harry lo guardò stranulato e Malfoy accennò un ghigno, era normale che uno come Potter non sapesse che incantesimo fosse, non apparteneva alla magia bianca. Malfoy si spostò i capelli mossi dal vento e proseguì, spostando lo sguardo assente in un punto non definito sopra le bare.
“ L’incanto Lercius è un incantesimo molto potente che apparteneva ai lupi mannari. È una maledizione, la usano nelle loro vittime. Quando un Lupo Mannaro morde non si nutre solo di sangue, soprattutto in forma umana, ma si nutre della magia. Silente aveva trovato un modo per bloccarla ma Greyback lo ha tradito, permettendo la contromossa dei lupi mannari e i sacrifici di Silente sono risultati inutili. L’incanto Lercius non uccide, ma tiene prigioniera la magia creando un legame col lupo mannaro e la sua vittima, questo legame è più forte più è forte la strega o il mago vittima dell’incantesimo. La magia della Granger è una delle più potenti che abbia mai visto, nutre il legame, quando ho tentato di avvicinarmi sono stato sbalzato via “
“ Che cosa succede se non viene spezzato? “ gli chiese Harry.
La mascella di Draco s’indurì: “ Ci sono diverse teorie su questo, alcuni ritengono che il lupo mannaro faccia innamorare la sua vittima e la usi per la proliferazione, baggianate secondo me. Alcuni pensano che la usi per controllare ogni suo passo e per controllarla, come una sorta di Imperius ma Hermione è sempre rimasta sé stessa… io penso che si nutri della sua magia, distruggendola piano piano, una parte di lei vive in lui e una parte di lui in lei, solo che Hermione è troppo luminosa e la sua magia è troppo pura per la magia del lupo mannaro, non c’è equilibrio, uno dei due deve soccombere “e dopo la guerra, la tristezza, il lutto, l’ha spezzata, Hermione soccomberà alla magia oscura, la perderà, diventerà una Babbana “ sentenziò infine Draco, in tono grave, mentre Harry impallidiva.
“ Mi stai dicendo che non c’è nessuno modo per aiutarla a vincere? “
“ No, sto dicendo che Hermione non ha possibilità di vincere. La sua magia è debole dopo la guerra, la tristezza, il lutto, l’ha spezzata, Hermione soccomberà alla magia oscura, la perderà, diventerà una Babbana “ sentenziò infine Draco, in tono grave, mentre Harry impallidiva.

Ecco a voi il settimo capitolo! Ho letto le vostre recensioni e vi ringrazio di cuore, scusate se non rispondo sempre ma ho moltissimi impegni. Come regalo di Pasqua vi ho lasciato questo capitolo! Qualcosa comincia a muoversi fra i due ragazzi e nella storia e per la nostra Grifondoro non sarà una passeggiata. Volevo anche dirvi, per chi fosse appassionato della saga di The Vampire Diaries e della coppia Klaus e Caroline, cho appena iniziato una storia su di loro: "Notte di sangue", perciò, se vi va, datele un'occhiata. Vi auguro una felice e serena Pasqua!
L1107
   
 
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