Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: May Jeevas    23/04/2022    2 recensioni
[HumanAU]
"Mentre esalava l’ennesimo sospiro girò le chiavi nel cruscotto della macchina e mise in moto. I Sex Pistols riempirono l’abitacolo mentre si immetteva nel traffico, mentre dallo specchietto retrovisore penzolava un peluche di un coniglietto color menta.
“Beato te, Minty, che sei esonerato da queste serate…” borbottò a malincuore."
Genere: Demenziale, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Canada/Matthew Williams, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Arthur si preparò di malavoglia, infilandosi il cappotto blu notte con una smorfia. Prese la chiavi di casa e si avviò alla macchina.
Alfred aveva scoperto che lui non aveva mai visto il MCU. Da bravo americano lo aveva preso come un affronto personale e quindi da un po’ di settimane il venerdì lo aveva impegnato a vedere una versione diversa dello stesso film in cui c’erano i buoni, arrivava l’antagonista psicopatico di turno (Arthur aveva trovato il soprannome Psyco che gli piaceva assai per definire tutti quei cosidetti cattivi) che voleva dominare un mondo (o più mondi, dipendeva dal film), facevano a botte e poi, colpo di scena, vincevano i buoni. Fine.
Mentre esalava l’ennesimo sospiro girò le chiavi nel cruscotto della macchina e mise in moto. I Sex Pistols riempirono l’abitacolo mentre si immetteva nel traffico, mentre dallo specchietto retrovisore penzolava un peluche di un coniglietto color menta.
“Beato te, Minty, che sei esonerato da queste serate…” borbottò a malincuore.
Arrivò che mancavano pochi minuti all’ora dell’appuntamento. La voce di Alfred gracchiò dal vecchio citofono, urlandogli che le pizze erano appena arrivate. Salì in casa e l’americano lo fece sedere a tavola, intimando a lui e Matthew (altra vittima sacrificale di quelle serate che vivendo col fratello non aveva scampo, poverino) di mangiare che il film di quella sera era il suo preferito e che non vedeva l’ora di guardarlo. Arhur alzò gli occhi al cielo, cominciando a mangiare la sua pizza più lento che poteva, guardando abbastanza disgustato l’amico seduto di fronte a lui che stava trangugiando la pizza velocemente e soprattutto rumorosamente, alternando i morsi con lunghe sorsate di coca cola.
Lo scemo sono io che ci vengo pure a queste serate! Pensò, negando a sé stesso che in realtà, film a parte, stare in compagnia di Afred e Matthew non gli dispiaceva.
Continuò a negarlo pure quando, finita la cena, Alfred gli offrì un té.
“Lo preparo io!” esclamò, terrorizzato al pensiero di una povera tazza riscaldata nel microonde.
“Scegli pure dalla mia collezione!” esclamò Alfred dimenticando di dosare il volume della voce. Arthur sbuffò, guardando male i vari mug sopra la credenza. Non scelse nemmeno, ne prese una a caso: la maggioranza erano a tema supereroi e non aveva nessuna preferenza al riguardo. Aveva appena messo il té in infusione quando sentì la voce di Matthew.
“Puoi prendermi la tazza con su la foglia d’acero?” chiese con un sussurro. Arthur annuì, spostandosi ancora verso la collezione di tazze.
“Per me quella con su Captain America!” urlò Alfred.
L’inglese non ebbe difficoltà a trovare la tazza per l’americano, ma non vedeva nessuna decorazione con una foglia d’acero. Non volendo darsi per vinto, continuò a cercare. Sentì dietro di lui qualcuno prendere la teiera e portarla sul tavolino davanti alla tv. Sapeva che se avesse chiesto aiuto, Matthew o Alfred avrebbero trovato subito la tazza che ovviamente sarebbe stata sotto al suo naso tutto il tempo. Si sentiva un idiota a fissare un gruppo di oggetti inanimati, ma ormai era diventata una questione di principio.
“Tranquillo, Arthur, non puoi trovarla.”
Arthur si girò di scatto a quelle parole, gli occhi già che lanciavano saette e pronto a maledire qualcuno.
Matthew e Alfred gli sorridevano dal divano, dove avevano già versato il té nella tazza del loro amico; appogiato sul tavolino c’erano anche un sacchettino celeste e un piattino peino di scones, l’ultimo con sopra una candelina messa in bilico e accesa. Vicino a Matthew, la tazza con la foglia d’acero già pronta vicino a Matthew. Arthur nel suo stupore si accorse anche delle ciotoline con burro e marmellata di fragole. Sentì le gambe che si avvicinano al divano, sul viso un’espressione incredula.
“Buon compleanno, Arthur!” esclamarono all’unisono i due fratelli. Il ragazzo non sapeva cosa dire. Il suo compleanno era stato due settimane prima e non aveva potuto festeggiare causa una forte influenza. La festa non sarebbe stata niente di che in realtà, una cena in compagnia e poi un film, ecco perché aveva preferito cancellarla invece che posticiparla.
Arthur non riusciva a staccare gli occhi da quel sacchetto colorato e quegli scones con su la candelina. Non sapeva cosa dire, nemmeno come reagire. Un gesto così semplice eppure così pieno di affetto. Nessuno gli aveva mai fatto una sorpresa così. Magari Alfred e Matthew non si rendevano nemmeno conto di quanto il suo cuore era diventato più leggero.
“Arthur! La candelina non si spegne da sola e il regalo non si spacchetta autonomamente!” Alfred, impaziente come sempre, lo prese per mano e lo guidò sul divano, facendolo sedere in mezzo a lui e Matthew.
La candelina venne spenta e messa da parte di fianco agli scones. Il pacchettino tra le mani del festeggiato venne aperto, rivelando una mug nuova di zecca. Completamente nera, se non per una scritta dorata: I solemnly swear that I am up to no good.
“Aspetta, aspetta!!” Alfred sembrava un bimbo impaziente mentre versava il te nella nuova tazza. Arthur osservò come il calore rivelava la Mappa del Malandrino. Gli occhi smeraldini passavano veloci dal suo regalo, a Matthew e a Alfred.
“I… io non so che dire, ragazzi.” ammise, prendendo la pazza calda tra le mani e stringendosela al petto, grato come non si sentiva da molto tempo.
Matthew gli sorrise dolcemente.
“Ha scelto tutto Alfred. Non lo ammetterà mai, ma un po’ voleva farsi perdonare per questa maratona che ti stiamo costringendo a fare…”
“Non è vero!” abbaiò Alfred, indignato. Arthur non riuscì a soffocare una risata. L’americano tra mille borbottii fece partire il film e i tre ragazzi si misero comodi, mangiando scones imburrati con la marmellata; Matthew super attento a non sporcare il suo orso gigante di peluche, Kumajiro.
“Lo devi proprio tenere in mezzo ogni volta che guardiamo un film?” si lamentò Alfred.
“Non intendo affrontare questo discorso un’altra volta, Alfred! Kumajiro fa parte della famiglia!”
Fu una delle serate più piacevoli che Arthur avesse passato negli ultimi tempi. Nonostante il film. La fiammella, quel calore che si era acceso nel petto del festeggiato non dava segno di spegnersi, ed era così a proprio agio che non riusciva a smettere di sorridere. Il sorriso non lo abbandonò nemmeno quando fu tempo per lui di tornare a casa.
“Arthur, non dimenticare il tuo regalo!” Matthew mise di fretta la tazza ormai tornata nera nel sacchettino e lo porse all’amico. Arthur fissò il pacchetto aperto e allargò il sorriso.
“Tenetelo qui. Così potrò utilizzarla quando guardiamo i film insieme.”
Matthew ricambiò il sorriso, e strinse l’inglese in un abbraccio.
“Uuh, anche io! Abbraccio di gruppo!” i due ragazzi si ritrovarono stritolati tra le forti braccia di Alfred. Arthur riuscì a liberarsi in qualche modo e raggiunse la macchina, affrettandosi a salire per sfuggire al vento. Sempre sorridendo, si rivolse al coniglietto color menta.
“La prossima volta porto anche te, alla fine ne vale la pena! E ti faccio conoscere Kumajiro!” ghignò, e per la prima volta si ritrovò ad aspettare il venerdì successivo con trepidazione.


Angolino di May
Eccomi in tempo per il compleanno di Arthur!! Storiella senza pretese scritta mentre guardo la puntata sulla Queen di Alberto Angela! XD Ispirata liberamente a fatti realmente accaduti, per i quali mi sento in dovere di ringraziare Monica e MiniMatteo! Grazie per il vostro supporto (e sopportazione!), sempre e comunque! Questa ff è per voi! <3
Come sempre, io con i personaggi di Hetalia ho sempre paura di andare OOC, spero di non aver fatto troppi disastri!
Al solito, critiche e pomodori marci sono ben accetti!
Mata ne!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: May Jeevas