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Autore: LadyOfMischief    26/04/2022    1 recensioni
SEQUEL DI "WHATEVER IT TAKES"
Rey è riuscita a riportare Ben in vita, ma la lotta per libertà della galassia non è ancora finita. Ciò che resta del Primo Ordine, ed i sistemi ancora fedeli ai loro ideali, continua a seminare distruzione e morte minacciando ciò per cui la Resistenza ha lottato.
Per Ben questa è l'occasione per rimediare ai propri errori e dimostrare a tutti quanti che non è più Kylo Ren, ma non sarà un'impresa così facile e nel frattempo lui e Rey impareranno cosa significhi stare realmente insieme.
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Poe Dameron, Rey, Rose Tico
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saving What We Love'
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Se l'ascesa dell'Impero – e successivamente del Primo Ordine – era stata graduale e insidiosa, partendo proprio dal cuore della Repubblica, quella del Nuovo Impero era l'esatto opposto. Ormai non esisteva più alcun luogo libero dal suo dominio, o almeno così aveva appreso C-3PO attraverso la rete HoloNet, e l'intero Orlo Esterno – fatta eccezione di alcuni pianeti governati dai nobili – si era tramutato in un settore puramente industriale poiché aveva molte risorse da offrire, oltre a un elevato numero di lavoratori da poter sfruttare ad un costo minimo.
Se lavorare giorno e notte, senza alcuna tutela, era il prezzo da pagare per assicurare alla propria famiglia un tetto sopra la testa e qualcosa da mettere in tavola, allora gli abitanti dell'Orlo Esterno erano più che disposti a pagarlo. Non era peggiore della situazione in cui avevano vissuto fino a quel momento, che spesso implicava una schiavitù vera e propria – come su Zygerria [1] – o sottostare alle leggi di sindacati criminali come quello dei Pyke [2], anzi dal loro punto di vista doveva sembrare un miglioramento, dal momento che persino l'Impero aveva permesso ai sindacati criminali di operare liberamente.
La rapidità con cui Carise Sindian aveva messo le mani sulle risorse del Primo Ordine, e con cui aveva agito, era ormai fin troppo sospetta per trattarsi di un tentativo disperato di salvare ciò che restava dell’organizzazione, inoltre la politica che aveva adottato si discostava di parecchio dalle sue ideologie. Chiunque l'avesse conosciuta di persona poteva affermare che la donna avesse un'ossessione per la nobiltà, lo sfarzo e che la sua ambizione più grande fosse di avere un trono tutto per sé, qualcosa a cui era andata parecchio vicina quando Leia Organa le aveva ceduto il titolo di governatrice di Birren [3]. Di fatto, però, non le era mai importato più di tanto della guerra – pur sostenendo il Primo Ordine – né di qualunque altro aspetto della politica che non favoreggiasse i nobili come lei e, pertanto, era piuttosto insolito questo suo interesse di sottomettere ogni sistema e distruggere chi opponeva resistenza. Ancora più insolita era l'improvvisa esigenza di investire nel campo scientifico e tecnologico, stanziando fondi per la produzione di armi letali, droidi armati – pressoché indistruttibili – e progetti dai nomi in codice, di cui si sapeva ben poco poiché ogni file era stato protetto minuziosamente.
Da quando la Resistenza era entrata in possesso di quei dati, di cui avevano già analizzato i file non protetti, c'erano volute settimane per bypassare ogni protezione con una tecnologia vecchia più di trent'anni e i cali d'energia causati dal freddo. Erano stati necessari numerosi tentativi, e altrettanti fallimenti, per decrittare ogni singolo file contenente informazioni di vario genere – da formule scientifiche a schemi di dispositivi sperimentali – ma, alla fine, quel lavoro aveva dato i propri frutti.
Chiunque avesse un minimo di conoscenze si era adoperato per esaminare e studiare quelle informazioni di vitale importanza, era l'unico vantaggio che aveva la Resistenza per impedire che – ancora una volta – regnasse il terrore in tutta la galassia. Certo, la Nuova Repubblica era stata tutt'altro che perfetta, così come qualunque altro governo, perché in politica c'era sempre chi aveva a cuore soltanto i propri interessi, ma non aveva mai forzato nessun sistema o singolo pianeta a farne parte.
Gli abitanti della galassia meritavano di meglio e il diritto di decidere quale fosse quel meglio, l'obiettivo della Resistenza non era quello di ripristinare un governo che non aveva mai funzionato, ma quello di ricostruire per un futuro migliore e ciò non sarebbe stato possibile sotto dittatura. Tentare tramite la diplomazia era precluso, Carise Sindian era nota per la sua scarsa propensione al dialogo ed era il tipo di persona che non faceva mai un passo indietro, quando voleva qualcosa riusciva ad ottenerla con ogni mezzo e non avrebbe mai rinunciato, specialmente se si trattava di potere e ricchezza.


Un gruppetto piuttosto assortito si era riunito nella sala informatica del quartier generale, nonostante fosse notte inoltrata, per esaminare parte dell'enorme quantitativo di dati decrittati nelle ultime settimane. Fino a quel momento erano stati trovati rapporti sull'estrazione di tossine dalla flora contaminata di Parnassos, oltre che da alcuni animali velenosi, e molti schemi riguardanti la flotta in costruzione, cosa che aveva lasciato tutti piuttosto perplessi poiché non si trattava esclusivamente di Star Destroyer – come avevano immaginato – ma perlopiù di navi da trasporto civili, da carico, soltanto qualche Destroyer e principalmente caccia TIE modificati. Si trattava di una scelta insolita e in apparenza priva di logica, normalmente le navi da trasporto erano disarmate e quelle da carico erano scarsamente armate, ragion per cui necessitavano sempre di essere scortate. Un'altra scelta insolita era l'aggiunta dell'iperguida sia ai caccia TIE che ai trasporti civili, rendendo l'intera faccenda più sospetta e degna di essere approfondita da chi avesse conoscenze in merito.
Rey rientrava proprio tra quelle persone, gli anni trascorsi a recuperare componenti da ogni genere di nave imperiale si stavano rivelando utili ancora una volta e perciò si era offerta di aiutare Rose e Jacen – gli autori di quella scoperta – a studiare nel dettaglio quegli schemi. Non dovevano trascurare né sottovalutare nulla, ogni informazione poteva rivelarsi di vitale importanza e fare la differenza, questa volta avevano l'opportunità di stroncare quel nuovo regime sul nascere e limitare i danni.
Per facilitare le ricerche il gruppo si era suddiviso in due ulteriori piccoli gruppi, quello di cui faceva parte Rey e quello composto da Ben, Lando, Kaydel e Zay, che erano i più informati riguardo protocolli, strategie militari e operazioni sia dell'Impero che del Primo Ordine. 
Le aspettative non erano altissime, anche se erano tutti certi che avrebbero trovato qualcosa di utile, ma come si sarebbero serviti di quelle informazioni? La Resistenza era in netta inferiorità numerica e aveva risorse militari limitate, inoltre c'era un fattore che nessuno sembrava aver mai preso in considerazione prima: i civili. Non potevano semplicemente attaccare strutture del Nuovo Impero senza coinvolgere anche i civili che vi lavoravano e, allo stesso tempo, un'evacuazione avrebbe allertato la sorveglianza, mettendo a rischio le vite di tutti. Se anche avessero trovato un modo per mettere in salvo quelle persone, non cambiava il fatto che colpire un paio di cantieri navali – o insediamenti militari – non avrebbe certamente posto fine agli intrighi politici di Carise Sindian e dei suoi sostenitori, inoltre avrebbero fatto esattamente il suo gioco e le avrebbero fornito la 'prova' perfetta per farli apparire come terroristi agli occhi di tutti.
Non importava se le persone ci avessero creduto o meno, in ogni caso questa volta nessuno avrebbe dato man forte ai ribelli a causa dei blocchi interplanetari, nessuna nave atterrava o decollava senza superare una serie di controlli per ottenere i permessi necessari, mentre quelle non registrate venivano abbattute nel momento stesso in cui venivano rilevate dagli scanner e dai radar. Le armi erano state bandite dal commercio, nessun civile era più autorizzato a possedere legalmente armi di alcun tipo, neppure delle comunissime pistole stordenti erano permesse e – secondo la propaganda imperiale – quella legge aveva lo scopo di ridurre il tasso di criminalità, ma non era così difficile intuire che avesse anche lo scopo di prevenire eventuali atti di ribellione. 
Queste erano state le ultime notizie riferite da Maz soltanto qualche ora prima e sarebbero state tali per un bel po' poiché su Takodana erano state raddoppiate le truppe imperiali e i controlli, a seguito delle sparizioni del carico da alcune navi per mano della Resistenza; Maz era consapevole di essere la sospettata principale – anche se non era stata accusata apertamente – e, perciò, non poteva permettersi di destare ulteriori sospetti, non con tutti quegli assaltatori che si aggiravano nei pressi del suo castello.
In assenza di notizie migliori, e con un gran senso d'impotenza da parte di tutti, l'unica cosa che restava da fare era cercare un minimo di vantaggio studiando le strategie nemiche, che era pur sempre meglio di starsene con le mani in mano nell'attesa di un'opportunità da sfruttare, dopotutto non era stato proprio quello il problema? Nel corso dell'ultimo anno la Resistenza aveva sempre aspettato l'occasione ritenuta più giusta per agire contro il Primo Ordine e qual era stato il risultato? Nessuno si era reso conto di cosa stesse accadendo davvero fino a quando l'Imperatore non era uscito allo scoperto e aveva quasi raggiunto il proprio obiettivo.
Rey rabbrividì a quel pensiero, certe volte le sembrava trascorsa una vita dagli eventi di quel giorno, altre volte invece le sembrava accaduto soltanto qualche giorno prima anziché mesi prima e di tanto in tanto le capitava ancora di avere incubi a riguardo, ma la sola presenza di Ben accanto a lei riusciva a tranquillizzarla; c'erano volte in cui, invece, era l'esatto opposto ed era Ben ad avere gli incubi, in cui riviveva il momento in cui l'aveva trovata priva di vita. Ed era allora che entrambi si chiedevano a cosa fosse servito quel sacrificio se, alla fine, si trovavano di nuovo nella stessa situazione di prima.
L'ologramma di uno Star Destroyer illuminava un angolo della sala informatica, quello in cui si trovava l'unico tavolo olografico ancora funzionante, mentre al lato opposto c'erano diverse postazioni dotate di computer, schermi di rilevamento, radar e sistemi di comunicazione piuttosto datati ma perfettamente funzionanti. Quelle postazioni erano occupate dall'altro gruppo, ognuno di loro stava esaminando file diversi per rendere più veloce quel lavoro e, a giudicare dal loro silenzio, non avevano ancora trovato nulla di utile o che non sapessero già. 
Rey rivolse la propria attenzione all'ologramma, a prima vista lo Star Destroyer non aveva nulla di insolito, ma osservandolo attentamente notò un dettaglio in particolare che non era tipico di quelle navi. 

"È impossibile" si ritrovò a mormorare tra sé e sé, eppure l'evidenza era proprio lì davanti a lei "Jacen potresti ingrandire l'ologramma qui?” chiese a voce più alta e indicando il punto in cui normalmente si trovavano le torrette di difesa.

"Certo" il giovane premette un pulsante sul pannello di controllo del tavolo olografico e la sezione interessata si allargò. 

"Ma questo non ha alcun senso!" esclamò Rose, cosa che attirò anche l'attenzione degli altri. 

"Avete trovato qualcosa?" Kaydel si alzò dalla propria postazione e li raggiunse. 

"Direi che non abbiamo trovato qualcosa" intervenne Rey "A questo Destroyer mancano le armi" 

"E guardate qui" Jacen ingrandì ulteriormente la sezione dell'ologramma, in modo tale da mettere in evidenza ulteriori dettagli “Al posto delle armi ci sono altri generatori di scudi” quella era un'altra anomalia del progetto, uno Star Destroyer aveva soltanto due generatori di scudi proprio sopra il ponte più alto, ma questo che stavano osservando ne aveva altri quattro. 

"A cosa serve un Destroyer se è disarmato?" chiese Kaydel con aria confusa. 

"Dubito che il Nuovo Impero sia diventato improvvisamente pacifista" commentò Rose.

"Beh, non ci resta che indagare più a fondo" disse Jacen con una scrollata di spalle "Potrebbero aver optato per qualche tipo di arma sperimentale" 

“Hai ragione, non dobbiamo tralasciare nulla” concordò Rey.

“Bene, allora vi lascio proseguire” Kaydel si allontanò e tornò al proprio posto, a Rey non sfuggì l’ondata di emozioni negative provenienti da lei: sconforto, delusione e anche una nota di rabbia. 
In quei giorni non era l'unica a provare quel mix di emozioni, era una cosa comune tra tutti i membri della Resistenza, c'era chi provava più rabbia che sconforto o viceversa, e per gli utilizzatori della Forza – o per chi era semplicemente sensibile ad essa – era come un costante ronzio ai margini della propria mente. Per Rey non costituiva un problema, ci aveva fatto l'abitudine e sapeva come tenere la situazione sotto controllo, anche se talvolta poteva essere fastidioso, ma per i giovani allievi era una novità poco piacevole e in particolar modo per Wan ed Anja; i due bambini descrivevano l'esperienza come un forte rumore che gli provocava il mal di testa e non erano ancora del tutto in grado di limitarne gli effetti attraverso la meditazione o rivolgendo la propria attenzione ad altro.
Una buona notizia, di qualunque genere, avrebbe potuto risollevare l’umore generale e restituire un po’ di speranza e fiducia, le uniche cose che davano ai ribelli la forza di non arrendersi. Non avevano rischiato la vita per recuperare quei dati e trascorso settimane ad estrapolarli per ritrovarsi a mani vuote, Rey era fiduciosa e aveva la sensazione che fossero a un passo dallo scoprire qualcosa di estremamente importante, perciò non dovevano trascurare alcun dettaglio.

“Controlliamo ogni sezione della nave, se le armi sono state davvero sostituite da qualcosa di sperimentale non sappiamo in quali punti potrebbero essere” suggerì Rey, tuttavia aveva dei dubbi a riguardo, pubblicamente il Nuovo Impero non aveva nemici né c'era una guerra in atto, a cosa sarebbero servite delle armi sperimentali? Per garantire ordine e prevenire rivolte erano più che sufficienti le armi tradizionali. 
Un'ispezione più approfondita rivelò una verità ben diversa da quella che il trio si aspettava, la nave, infatti, era completamente sprovvista di armi ed era provvista di un generatore di gravità esterno, che occupava il posto in cui ci sarebbe dovuta essere l'antenna del raggio traente. 

"Tutto questo non ha senso" sbottò Rose zoomando ulteriormente l'immagine. 

"Credo che all'autore di questo progetto non importasse" commentò Jacen appuntando ogni cosa su un datapad "O forse è soltanto incompleto"  

"Dovremmo confrontarlo con gli altri progetti, abbiamo tanto da esaminare" Rey si stava sforzando di essere ottimista e di ragionare in modo razionale, tra tutti quei file era impossibile che ci fossero soltanto progetti incompleti, perciò dovevano semplicemente continuare a cercare.

"Ci aspetta una lunga nottata, forse dovremmo fare scorta di caf" suggerì Jacen con ironia.



Aver preso il posto di Snoke per un anno si stava rivelando sorprendentemente utile, o meglio, l’aver setacciato tra i file personali di quest’ultimo si stava rivelando utile. Tra l’enorme quantitativo di dati che avevano raccolto Ben era riuscito a individuare con facilità tali file e ad escluderli dalle ricerche, poiché contenevano perlopiù informazioni sulle poche strutture presenti nelle Regioni Ignote e che lui stesso aveva riferito ai ribelli a pochi giorni dal suo arrivo ad Ajan Kloss. In questo modo aveva ristretto il campo – seppur in minima parte – e aveva evitato una gran perdita di tempo nell'analizzare file che non avevano alcuna utilità, in effetti la presenza di quei dati tra gli archivi del Nuovo Impero poteva soltanto essere riconducibile al fatto che contenessero informazioni riguardo laboratori, depositi e miniere, risorse preziose di cui si erano impossessati piuttosto rapidamente. 
Ben non poté fare a meno di sentirsi stupido e, allo stesso tempo, irresponsabile per non essersi accorto dei sotterfugi del Generale Pryde e di aver accettato i suoi consigli, che avevano sempre avuto il solo obiettivo di tenerlo occupato mentre lui agiva indisturbato per conto dell'Imperatore. Quanti altri ufficiali del Primo Ordine avevano agito alle sue spalle? Quanti erano stati già a conoscenza del ritorno dell'Imperatore e dei suoi piani?
Il Nuovo Impero era sorto troppo rapidamente dalle ceneri del Primo Ordine e ciò poteva significare soltanto una cosa: qualcuno aveva cominciato a gettarne le basi, probabilmente come piano di riserva in caso di fallimento, quando lui era il Leader Supremo. Come aveva potuto essere tanto sciocco da non accorgersi di quanto stava accadendo? 
La verità era che Ben aveva già la risposta a quella domanda, a lui non era mai importato realmente del Primo Ordine né tantomeno di governare, non da solo almeno; per tutto quel tempo si era convinto che se ci fosse stata Rey al suo fianco allora avrebbe potuto sopportare quel fardello e che insieme avrebbero potuto cambiare le cose. 
Adesso, con la mente completamente libera da ogni forma di oscurità, si rendeva conto che l'unica cosa che aveva desiderato realmente nell'arco di quell'anno era semplicemente stare con Rey, di averla nella propria vita e far parte della sua. Quella, tuttavia, non era l'unica cosa di cui stava prendendo consapevolezza e sapeva che poteva comunque migliorare la galassia dando il suo piccolo contributo come membro della Resistenza, proprio come aveva cercato di fare sua madre negli ultimi sette anni. 
Se solo si fosse accorto prima degli intrighi del Generale Pryde, se solo avesse capito prima quale fosse la cosa giusta da fare, avrebbe potuto fare la differenza e, forse, si sarebbe potuta prevenire l'ascesa del Nuovo Impero. A questo errore, però, poteva porre rimedio in modo concreto e per questo aveva accettato di contribuire alle ricerche quando Rose glielo aveva chiesto, in veste di "esperto" – come lo aveva definito lei – insieme a Zay, i cui genitori erano stati a loro tempo fedeli servi dell'Impero, insieme a suo nonno Garrick Versio [4], prima di schierarsi dalla parte dell'Alleanza Ribelle. L’adolescente conosceva bene i trascorsi della propria famiglia e aveva familiarità con protocolli, operazioni e nomi in codice risalenti all’Impero grazie ai racconti dei genitori, entrambi defunti a causa del Primo Ordine, perciò avrebbe saputo individuare quelle informazioni nello stesso modo in cui Ben aveva riconosciuto quelle appartenenti al Primo Ordine.
Ben non sapeva dire con esattezza quanto tempo fosse trascorso, ma fino a quel momento tutto ciò che aveva trovato erano formule per distillare sostanze di ogni genere e la maggior di esse erano destinate alle armi, ad esempio per una nuova tipologia di fumogeni – tutt'altro che innocui – da incorporare all'equipaggiamento degli assaltatori. Mantenere la pace attraverso il terrore e l'uso di armi era paradossale, non si poteva neppure definire pace se le persone temevano di dire la propria ed erano costrette a scegliere tra la morte e accettare il dominio imperiale senza opporsi. 
Per certi versi, Carise Sindian gli ricordava il Generale Hux, i due non avevano in comune soltanto il luogo di nascita, ma anche l'ossessione per il potere e ostentarlo nei modi più plateali, il che implicava la distruzione di qualunque cosa pur di dare prova di cosa fossero capaci. La differenza tra i due stava nel fatto che a Carise Sindian non era mai importato granché degli aspetti pratici della politica, era una persona superficiale a cui interessava soltanto apparire in pubblico, comandare a bacchetta chiunque ed essere venerata in quanto nobile, al contrario di Hux che aveva sempre voluto essere temuto da tutti e che era genuinamente interessato alla politica. 
C'era un pensiero che Ben aveva il timore di condividere, persino con Rey perché l'argomento l'avrebbe sicuramente turbata e dal momento che non c'era alcuna prova, anzi, molto probabilmente era soltanto frutto della paranoia, aveva preferito tenere per sé il pensiero che anche questa volta l'Imperatore fosse riuscito a farsi beffe della morte. Dopotutto, non aveva chiesto esplicitamente a Rey di ucciderlo cosicché il suo spirito potesse albergare nel suo corpo? L'intervento dei Jedi aveva impedito che ciò avvenisse, ma l'Imperatore – in un certo senso – aveva ottenuto esattamente ciò che voleva, e se, dunque, il suo spirito fosse nuovamente riuscito a trovare una dimora nel corpo di qualcos'altro
Ben ricordava nitidamente le taniche presenti nella cittadella di Exegol, colme di uno strano liquido e che ospitavano i resti di alcuni cloni di Snoke, tuttavia non ricordava di averle viste quando era corso in aiuto di Rey e non aveva più pensato a quel dettaglio perché desiderava non ricordare più nulla di quel luogo orrendo. Che fine avevano fatto quelle taniche? 
C'era anche un altro dettaglio che Ben aveva rimosso: la presenza degli alchimisti Sith. Che ne era stato di loro? Erano morti quando le navi avevano cominciato a schiantarsi sulla superficie del pianeta o erano fuggiti prima? E se Carise Sindian non fosse stata altro che un fantoccio? E se fosse stato qualcun altro a manovrare i fili? 
Forse Ben stava soltanto divagando, forse la sua esperienza lo stava rendendo paranoico e gli faceva vedere fantasmi dove non ce n'erano, forse la nobildonna era semplicemente avida di potere e voleva dimostrare di poter riuscire laddove l'Imperatore aveva fallito ben due volte. Non si poteva ingannare la morte e sfuggirle ancora una volta usando lo stesso stratagemma e, se anche fosse stato possibile, dubitava che l’Imperatore avrebbe nuovamente finto di essere morto e lasciare il potere nelle mani di qualcun altro.
Qualunque cosa avrebbero scoperto quella notte – e Ben era più che sicuro che l’avrebbero fatto – non poteva avere nulla a che fare con il Signore dei Sith, lui ormai era morto definitivamente e non avrebbe più potuto far del male a nessuno; questa volta nessun male innaturale era responsabile per quel momento cupo che stava attraversando la galassia. 
“Che pensiero ridicolo” disse tra sé e sé, si era lasciato soltanto trasportare dalla fantasia e aveva permesso a quei pensieri di distrarlo da ciò che stava facendo. 
Nel file che stava esaminando non c'era nulla di concretamente utile, anche se forse quelle formule sarebbero potute tornare utili ai droidi medici per creare antidoti a quelle tossine per evitare una situazione come quella al deposito di Rakata Prime, Ben prese nota mentalmente di parlarne con Poe o Finn l'indomani e valutare insieme quell’opzione. Passò al file successivo, denominato [5],  quel nome non gli diceva nulla, ma forse c'era qualcun altro che poteva saperlo. 
Lando occupava la postazione accanto alla sua, la stessa di Zay, di cui aveva conosciuto personalmente i suoi genitori e insieme a loro aveva si era impegnato in prima linea per smantellare ciò che era rimasto dell'Impero, perciò poteva aiutarla a individuare le operazioni di cui le avevano raccontato i genitori, o forse era più corretto dire che Zay poteva aiutare Lando con una tecnologia con cui non aveva mai avuto troppa familiarità. Se c'era qualcosa in cui suo zio non era proprio ferrato era l'uso dei computer, almeno non senza l'aiuto di droidi o di qualcuno che ne sapesse più di lui, ma nonostante ciò si era comunque offerto di aiutarli. 
Ben si voltò alla propria sinistra e si sporse leggermente verso di loro

“Per caso l’Operazione Starbird vi suona familiare?” chiese a voce bassa, non voleva disturbare gli altri e, a dirla tutta, quella calma e quel silenzio non gli dispiacevano poi così tanto, anzi quasi lo preferiva al solito vociare caotico che c’era sempre durante le riunioni.

"È la prima volta che sento questo nome" rispose prontamente Zay, mentre Lando sembrò pensarci su per qualche istante prima di rispondere. 

"Temo proprio di no" replicò poi l'uomo, seduto a sua volta alla sinistra della ragazza "Sembra che per una volta il Nuovo Impero abbia avuto un'idea originale"

"E per noi non è affatto un bene" precisò Zay "Non sappiamo a cosa potremmo andare incontro" 

"Ma stiamo per scoprirlo, così saremo preparati a qualunque cosa" Ben non voleva dare false speranze all'adolescente, ma non voleva neppure essere troppo pessimista perché aveva constatato in prima persona che persino da una minuscola informazione era possibile trarre vantaggi e conoscere in anticipo le strategie del nemico avrebbe fornito loro il tempo di elaborare un piano. 
Lando e Zay si sistemarono con le rispettive sedie accanto a Ben –   abbandonando momentaneamente ciò che stavano facendo – per poter leggere allo schermo del suo computer, che stava impiegando qualche secondo a caricare il file. 
La prima cosa che apparve sullo schermo fu una comunissima mappa galattica, su cui era stato messo in evidenza il settore delle Regioni Ignote ed erano stati indicati soltanto i pianeti già esplorati, che erano gli stessi dove erano sorte le strutture del Primo Ordine ancora in uso dal Nuovo Impero. Non vi era alcuna rotta per tutto ciò che c’era oltre, nonostante nel corso dei secoli in tanti avevano provato ad addentrarsi in quelle zone e nessuno aveva mai fatto ritorno a causa delle anomalie che distruggevano ogni nave, gli unici ad essere scampati a quel destino erano stati loro grazie ai puntatori Sith. Quegli strumenti, però, erano stati distrutti e – per quanto ne sapesse Ben – non c’erano altri modi per tracciare una rotta sicura per aggirare i pozzi gravitazionali, buchi neri e supernove che rendevano le Regioni Ignote il settore più pericoloso in cui navigare.
La mappa era seguita dalla didascalia “Espansione Imperiale”, suggerendo, quindi, che l’Operazione Starbird riguardasse l’annessione delle Regioni Ignote ai territori del Nuovo Impero, tuttavia Ben aveva la sensazione che ci fosse dell’altro. In quei mesi aveva imparato a dare ascolto alla Forza e ai suoi segnali impliciti, come la sensazione che provava in quel momento, al contrario di quando era sotto l’influenza di Snoke e la considerava qualcosa da piegare al proprio volere. I Jedi, invece, avevano una visione opposta e si consideravano i tramiti attraverso cui la Forza esercitava il proprio volere, pronti persino a sacrificarsi pur di adempiere a quel volere, ma, dopo l’esperienza su Exegol, Rey gli aveva confidato di trovare estremista quel modo di pensare. Insieme erano giunti alla conclusione che loro non dovessero essere né padroni né strumenti della Forza, bensì suoi alleati e viceversa.
La sezione successiva era indicata come “Fase Uno”, implicando che l’intera operazione fosse suddivisa in diverse fasi e in un ordine specifico.

“Un’operazione suicida, davvero originale” commentò Zay con sarcasmo “Non vedo perché ostacolarli” in altre circostanze l’adolescente non avrebbe avuto tutti i torti, quell’operazione era una condanna a morte per chiunque vi avrebbe preso parte e questo persino una persona ambiziosa come Carise Sindian lo sapeva, non avrebbe sprecato le sue risorse per un’impresa impossibile.

“Non credo sia questo il caso, lo sanno tutti che nessuno torna mai indietro” 

“Tranne noi” puntualizzò Lando con una nota d'orgoglio nel suo tono di voce.

"I puntatori Sith indicavano soltanto la rotta per Exegol e sono stati entrambi distrutti, è impossibile che riescano a trovare un'altra via…giusto?" chiese Zay guardando prima Lando e poi Ben, come se loro potessero fornirle la risposta che sperava di sentire. 

"Se devo essere sincero, non lo so…potrebbero esserci altri artefatti in grado di indicare o tracciare rotte sicure" ammise lui.

“E sei convinto che la risposta sia qui dentro?” chiese la ragazza indicando lo schermo.

“Ne sono sicuro, e credo ci sia dell’altro"




Spazio Autrice:

Ed eccomi tornata anche con questa storia che sta per concludersi, ci tengo a fare una piccola precisazione su Zay Versio per coloro che conoscono il personaggio, che forse avrete già notato la prima volta in cui l'ho fatta apparire: ho abbassato un po' la sua età. Ho fatto questa scelta per questioni di trama, in quanto più piccola di qualche anno lei non dispone di alcune informazioni che spiegherò nella seconda parte di questo capitolo (ma se avete giocato a Battlefront II forse avrete intuito di cosa si tratta)

Note:

[1] Zygerria è un pianeta apparso nella serie The Clone Wars ed è un luogo in cui la schiavitù è legale.
[2] I Pyke sono criminali apparsi in The Clone Wars, Solo: A Star Wars Story e sono i principali antagonisti nella recente serie tv The Book of Boba Fett.
[3] Nel romanzo canonico Bloodline Leia cede a Carise il titolo nobiliare che ha ereditato da un lontano parente del padre adottivo Bail Organa, dal momento che Birren è un pianeta colonizzato sia dal popolo di Alderaan che di Arkanis il titolo di governatore/governatrice viene ereditato dai nobili di entrambi i pianeti. 
[4] Garrick Versio è il padre di Iden Versio, è stato prima Generale Ispettore, poi Ammiraglio ed ha portato avanti l'Operazione Cenere per ordine postumo dell'Imperatore subito dopo la sua morte (servendosi di droidi in cui aveva già registrato messaggi da recapitare in caso di morte). Nel gioco Battlefront II Versio sferra un attacco contro Vardos, il suo pianeta d'origine, servendosi di satelliti speciali e prende parte alla battaglia di Jakku.
[5] Questa è la trascrizione in aurebesh di "Operazione Starbird", lo starbird è una creatura della mitologia di Star Wars uguale alla fenice e che, quando sta per morire, si rigenera nel cuore di una stella.
   
 
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