Mark Black indossa un completo elegante color bianco panna. È seduto su una sedia al centro della sua stanza. Si trova all’interno di un manicomio criminale e non parla da ben quarant’anni. Da quel lontano giorno di tanti anni fa, al suo cinquantesimo compleanno. Erano tutti in casa, tutta la famiglia a festeggiare l’uomo che si era fatto da solo. Nato in un quartiere popolare di Milwaukee da una famiglia povera. Il padre operaio in una fabbrica di cioccolato e la madre faceva le pulizie negli appartamenti del quartiere. La fame e la voglia di evadere da quella realtà, gli fece sviluppare una passione per la matematica e una capacità negli affari che sfruttò fin da bambino, facendo crescere negli anni i suoi investimenti. Arrivò a quel cinquantesimo compleanno a capo di un impero finanziario che si allargava in molti settori. Era un uomo abbastanza conosciuto, soprattutto in città e nell’intero stato del Wisconsin. Quel giorno però qualcosa è cambiato per sempre. Mark si reca in bagno, si guarda allo specchio ed improvvisamente ha un forte mal di testa, sente delle strane voci nella sua mente. In particolare ne sente una, profonda e demoniaca. Più che una voce, sembra proprio una presenza oscura dentro di sé. Gli occhi diventano rossi per qualche secondo, riflettendo nello specchio uno sguardo non umano. Sente una forza inumana aumentargli ogni secondo che passa. Improvvisamente è in grado di fare sforzi enormi con estrema facilità. Ma nella mente lui si trova in un angolo ad osservare il nuovo inquilino che prende il controllo di tutto. È un angelo, forse il più bello di tutti. Ha occhi rossi ed ali nere. Si è piegato al suo volere ed ha accettato di farlo entrare appena lo ha visto e ascoltato la sua voce. Calma, profonda ed estremamente convincente. Esce dal bagno, tutti lo stanno aspettando si sono preoccupati. Ma quello che vedono davanti non è più il loro amato Mark, è un principe diabolico che non conosce limiti. È sceso da un mondo a noi sconosciuto per farsi una vacanza. Ma le sue vacanze non sono normali come le nostre. Non risponde alle domande apprensive dei suoi parenti, l’unica risposta che ha è l’omicidio. Li uccide tutti uno ad uno, squarciando i loro corpi muovendo solamente le dita. Ad ogni suo piccolo gesto, le loro anime volano via e i corpi smembrati cadono a terra. Esce di casa, e continua il suo lavoro con ogni passante che ha la sfortuna di trovarselo davanti. Chiamano la polizia, succede un gran casino, ma inspiegabilmente, Mark si fa arrestare senza problemi. Dopo un processo lampo e molte perizie psichiatriche, viene definito come un soggetto estremamente malato e viene portato in un isolato manicomio criminale nel Vermont. Dal giorno che è entrato nella sua stanza, ormai quasi quarant’anni fa, non ha più parlato. Indossa un abito bianco e sta seduto tutto il giorno al centro della stanza. Finge di mangiare e di bere quello che gli portano, ma in realtà non ne ha bisogno. Questa mattina qualcosa è cambiato, Chuck il figlio del direttore del manicomio è riuscito a rubare le chiavi della stanza dove si trova Mark, la stanza 666, ed entra con fare sicuro. Chuck ha otto anni, è biondo con i capelli lunghi e gli occhi di un azzurro cielo in una giornata estiva. Si piazza davanti a Mark con un’espressione adirata.

" Adesso basta Lucifero, sei stato fuori per troppo tempo. Torna ad essere il Signore dell’Inferno e lascia il corpo di questo poveretto. Hai già causato troppi danni. "

Lucifero ha gli occhi rossi e un ghigno malefico. Guarda Chuck dritto negli occhi.

" Devo averla fatta molto grossa questa volta se ti sei scomodato tu personalmente, Padre. Non hai mai voluto capire il mio punto di vista, ma ti servo per continuare il tuo inutile teatrino con questi stupidi esseri umani. Mi dispiace caro Papino, ma come ho già detto a Michele quando lo hai mandato giù tempo fa, non sono più interessato ad avere una parte nella tua recita. Sto molto meglio qui. Ho cercato di capire perché li ami così tanto, davvero ci ho provato, ma non sono riuscito a capirlo. Sono inutili, difettosi e fanno solo danni. Declino nuovamente l’invito "

" Non sono sceso per chiederti qualcosa, Lucifero, non sono come i tuoi fratelli. Tu farai quello che dico io, come è sempre stato "

Una grande luce bianca parte da dentro il corpo di Chuck ed illumina tutta la stanza. Perfino il tempo sembra fermarsi. Chuck fa lo stesso movimento con le dita che faceva Lucifero per uccidere le persone e un grande buco si apre tra lui e Lucy. Una forza disumana attrae Lucifero all’interno del buco, per poi richiudersi nuovamente. La luce si spegne e con essa scompare anche Chuck.

Sembrerebbe finita la vacanza per il Diavolo, ma lui ha mille risorse e non ha un buon rapporto con il Padre, troverà sicuramente un altro modo per dargli fastidio.