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Autore: fenris    12/05/2022    3 recensioni
Nella cupa oscurità del lontano futuro... c'è solo l'avventura! Centinaia di clan di esploratori e guerrieri si contendono la galassia tra tornei, missioni e guerre in miniatura. Sei ragazzi delle Isole del destino sognano di unirsi a loro, ma i loro sogni vengono infranti in una notte. Un di loro, Sora, si ritrova caricato con un'antica eredità che lo obbligherà ad addentrarsi negli angoli più oscuri della galassia e a scoprire il suo stesso limite.
*Crossover con Star Wars, Spectrobes e altre serie Disney con altri elementi da diversi giochi Square Enix*
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Kairi, Riku, Sora
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Era periodo di reclutamento per gli Eclipse. Gli alti ufficiali del clan al momento libero stavano testando i novellini intenti a farsi un nome, tenendo i loro esami su una stazione spaziale per evitare di danneggiare la loro base . Alcuni erano dei partecipanti presuntuosi che pensavano già di essere i meglio del meglio, ma capitava di trovare delle utili gemme che avrebbero aiutato a migliorare la già sfavillante reputazione del clan.

 

Abigail Tritamarmo era la più severa dei controllori. La donna aveva un esoscheletro color ocra scuro e un viso crestato con un'espressione severa, mentre la metà inferiore del corpo rassomigliava quella di un millepiedi. Indossava una giacca da ufficio molto elegante, che ne enfatizzava l'aspetto imponente, e da due aperture nell'abito uscivano due larghe ali. Stava squadrando da capo a piedi i centodieci centimetri di cui era composta Grace Granville, giovane ingegnera nanica di colore, che smaniava dalla voglia di entrare nel clan Eclipse.

 

“ Miss Granville, le sue credenziali sono ottime, e so che l'istituto di San Fransokyo non elargisce elogi a caso. Ma dovrò comunque avere una prova pratica delle sue capacità.”, stabilì diretta l'esaminatrice. L'altra sedeva a penzoloni sulla propria sedia, tenendosi  stretta la corta gonna grigia.

 

“ Sono pronta.”, rispose la giovane nana, con l'espressione determinata di chi era intenzionata a farsi strada nella galassia a ogni costo, specie dopo aver perso quasi tutto durante la guerra. Abigail le indicò dunque un robot verde con trivelle incorporate negli arti, abbandonato in un angolo della stanza. Non sembrava in condizioni molto buone.

 

“ Quest'unità di escavazione si è rotta alcuni giorni fa in una miniera di cristally kyber, a causa di un'esplosione di metano. Voglio che la rimetta in sesto e aggiunga almeno altri tre meccanismi, se possibile di più. Ha due ore di tempo, in quello scrigno troverà i componenti necessari.", concluse l'aliena indicando un baule a poca distanza dal mecha

 

Grace non perse tempo e si mise ad analizzare il robot, aiutata dalla Forza nel penetrare col semplice tatto ogni meccanismo in modo da percepire anche il più piccolo circuito danneggiato e scomposto. Aprì dunque il baule e sotto lo sguardo di Abigail prese a lavorare a lungo. Stava quasi per finire, quando la porta venne aperta e poi sbattuta da due individui.

 

“ Grandi Esper, lì fuori c'è l'inferno.”, disse ansante uno di loro, un Mandaloriano dall'armatura bianca con decorazioni blu. Il suo compagno era un umanoide dalla pelle azzurra e lunghi capelli neri, vestito con abiti in pelle.

 

“ Rex, Thrawn, cosa ci fate qui?”, domandò Abigail, non poco stupita dallo status dei compagni. Non capitava di rado che durante il reclutamento capitasse qualche rissa, causata da litigi tra aspiranti Eclipse o per altre sciocchezze, ma Rex tra tutti riusciva a risolverli senza particolari problemi. La risposta la mandò in completa confusione.

 

“ C'è stato un attacco, molte delle presunte reclute hanno cominciato ad attaccare a caso, e altri membri del clan si sono alleati con loro. E' un disastro.”, spiegò Thrawn stringendo i denti. Cominciò a fare una lista di nomi, sorprendendo nel peggiore dei modi le due avventuriere oltre ogni . La maggior parte erano amici, idoli, in un paio di casi persino ex amanti.

 

“ Oh, santi dei, aiutateci....”, non potè che mormorare Abigail, le mani che tremavano nervosamente al pensiero del suo amato clan venire tagliato in due, distruggendo tutto ciò per cui avevano lavorato. Grace non era meno sconvolta, non osando neanche immaginare cosa stesse succedendo nei corridoi della stazione.
 

“ E non è tutto. C'è anche Cad Bane, sta guidando lui l'attacco. ”, rivelò Rex, con un tono che gelò l'aria e paralizzò le due donne.

 

“ … Merda.”, potè solo commentare Grace, che aveva visto in azione una volta il terribile cacciatore di taglie all'inizio della guerra, al servizio dei Diafani. In quell'occasione era stata l'unica sopravvissuta di ben due squadre di avventurieri esperti e pronti, lasciandole un PTSD durato più di due anni e che stava ora provando a riemergere.

 

“ Ma chi può aver messo in atto una simile rivolta? Una cosa del genere richiederebbe per lo meno anni di pianificazione e contatti d'ogni tipo, sia dentro che fuori dal clan.”, chiese Abigail, stringendo gli artigli per l'indicibile rabbia che provava ora. Thrawn abbassò il capo.

 

“ Abbiamo ricevuto una comunicazione del maestro Xenahort. Parlava... di Obi- Wan. Stando al maestro, voleva prenderne il posto e avrebbe messo un virus nella nostra rete per impedirci di comunicare. Poco fa ci siamo separati da Tarkin, sperava di rimettere in funzione i sistemi.”, rivelò cupo.

 

 

“ No, non lui, non Obi- Wan!- esclamò Abigail, impallidita- Quante volte ci ha salvato la vita?!”.

 

Nè Rex né Thrawn riuscirono a risponderle, troppo presi dal loro personale shock da processare. Dopo alcuni secondi, un bip interruppe il loro rimuginare.

 

“ Mi sentite? Vi prego, qualcuno risponda.”, pregò la voce Tarkin attraverso i loro Cosmolink. Il funzionario, non più esattamente nel fiore degli anni, era chiaramente stanco e provato dai funesti eventi di quella giornata, ma la sua rabbia non era inferiore a quella dei suoi compagni, né il desiderio di farsi valere anche se fosse stata l'ultima volta.

 

“ Tarkin, sei al sicuro?”, rispose Rex, lieto di sentire il vecchio collaboratore, che negli ultimi anni aveva praticamente gestito da solo tutta la logistica e gli altri lati più burocratici del clan.

 

“ Per ora sono ben barricato, dovessero provare a entrare ho in serbo delle brutte sorprese. Voi siete in uno dei laboratori, giusto?”, chiese lui sollevato, controllando le posizioni degli altri sulla mappa. Tra le prime cose che aveva fatto una volta ristabilito i contatti, aveva cominciato a segnare ogni traditore del clan appena svelato, mandandone le identità a chi era rimasto leale e segnandoli sulla piantina olografica di fronte a lui.

 

“ Sì, chi altro resiste?”.

 

“ La sala mensa è occupata da una delle nuove reclute, un Seeq di nome Shan Yu, che resiste assieme a qualche squadra. Gregor è con lui. Quasi tutti i Custodi però sono morti, anche quelli fuori in missione, e Cad Bane occupa il resto della stazione, con Pong Krell come secondo in comando.”, spiegò l'anziano funzionario.

 

Rex emise un sospiro di sollievo nel sentire che il fratello era al sicuro, ma la situazione era ancora nello spazio profondo. Anche la notizia che Pong Krell fosse uno dei traditori. Sebbene non il più forte dei loro guerrieri, né la persona più piacevole da avere in giro, il suo voltagabbana era una pessima notizia.

 

Se la Forza fosse stata d'accordo, sarebbe stato lui stesso a piantargli un proiettile in quella fronte squamosa. Non prima però di averlo umiliato nel peggior modo possibile.

 

“ Dannazione, cosa facciamo? Qui siamo dei topi in trappola ”, chiese Abigail in preda alla rabbia. Era la prima volta che qualcuno l'avesse sentita imprecare, ulteriore prova di quanto la situazione fosse disperata. Nè lei né i compagni erano comunque tipi da perdersi d'animo.

 

 

 

“ Tarkin, dammi gli esatti numeri dei nostri uomini e la loro posizione.”, ordinò Thrawn, sui suoi occhi la stessa fiamma che alimentava il suo acume strategico. Materializzò dunque una mappa che rappresentava le forze in campo e si mise la mano sul mento, cominciando a pensare a un possibile piano.

 

“ Signorina, può potenziare ulteriormente quel robot?”, domandò domandò dopo qualche minuto a Grace.

 

“ Subito.”, disse la nana, riprendendo i suoi strumenti e qualsiasi componente su cui potesse mettere le mani. Per diversi minuti il gruppetto lavorò, mettendo insieme quanti armi avessero, ragionando ulteriormente sulla loro strategia e pregando qualsiasi Eidolon a loro conosciuto perchè aiutassero il loro sfortunato clan.

 

Alla fine, preparati per come potevano esserlo, i quattro si misero davanti alla porta con le armi im pugno o seduti su un robot da combattimento, riadattato nell'occasione.

 

“ Avanti, mostriamo a tutti che cosa possono fare i veri membri degli Eclipse!”, esclamò Rex, sfondando la porta con un calcio e preparandosi alla sfida.

******

 

“ Con molta difficoltà, il gruppo di Rex riuscì a sgominare le truppe di Cad Bane, eliminato poi una volta per tutte da Shan- Yu. Obi- Wan, Windu e Jar Jar intanto, guidati da una visione avuta in comporanea in un sogno, si erano recati sul pianeta Dagobah- raccontò Ventus, con un'ombra sopra gli occhi azzurri, mentre i ragazzi lo ascoltavano rapiti- Lì incontrarono nientedimeno che il fantasma di Qui- Gon, che li mise in guardia su quanto stava succedendo. Cercarono di tornare subito alla base del clan, ma ebbero un imprevisto lungo la via.”.

 

********

L'astronave di Obi- Wan, il Fulmine di Bahamut, sfrecciava a velocità iperluce attraverso lo spazio aperto. Ognuno dei tre occupanti era perso nei propri pensieri, rivolti al tradimento subito.

 

“ Non riesco a credere che Xenahort, tra tutti, sia il traditore. Dannato cazzone, mi sono fidato di lui per più di quindici anni!”, si lamentò Windu, prime parole a essere pronunciate in più di un'ora.

 

“ La parte peggiore del tradimento è che non viene mai dai nemici, Windu.”, osservò malinconico il pilota, cominciando le pratiche per uscire dall'iperspazio

 

“ Chi ci guiderà ora?”, chiese Jar Jar, intendo a giocare distrattamente coi suoi strumenti di scena per distrarsi, le sue orecchie afflosciate malinconicamente sulle spalle. Non si sentiva così perso da anni, se Luke e Leia avessero visto così il loro sempre allegro zio, difficilmente l'avrebbero riconosciuto.

 

“ Beh, faremo delle elezioni. Scometto che a essere eletti saranno Padmè, Anakin o il nostro Obi-Wan.”, gli rispose Windu con un tono appena più allegro, ben sapendo che i tre erano stati i veri pilastri del clan negli ultimi anni.


“ Urgh, casomai venissi eletto, lascerei senza dubbio il mio posto a Padmè. O ad Anakin, fossi certo avesse la maturità, non sono al momento nello stato di dirigere alcunchè. Finita questa questione, penso trascorrerò almeno un paio di mesi a Mandalore con Satine- affermò il Cavaliere delle rune, premendo alcuni pulsanti sulla console e pensando alla dolce Duchessa, la cui sola visione era sempre capace di rassenerarlo - Mettete le cinture intanto, disattivo l'iperluce.”.

 

Improvvisamente un forte urto scosse la navetta, venendo seguito di una serie di altri duri colpi che quasi sbilanciarono la guida di Obi- Wan, ricevendo ulteriori colpi.

 

“ Che succede?”, chiese spaventato Jar Jar dopo aver sbattuto in un angolo. Il pilota fece una brusca manovra e si trovò di fronte l'origine dei colpi. Un vasto sciame di asteroidi apparso all'improvviso, ognuno grande a sufficienza da distruggere una città in caso di impatto. Anche l'adamantio di cui era composta la nave non avrebbe potuto resistere a lungo.

 

“ E' una pioggia di meteore. Non possiamo passarci in mezzo con la nave. Dirigetevi alle capsule.”, disse Obi- Wan, mettendo l'energia rimanente negli scudi per dar loro il tempo di entrare nelle capsule di salvataggio. Proprio poco prima che entrassero, partì una comunicazione dalla linea privata del clan.

 

“ Attenzione, Obi- Wan ci ha traditi- disse la voce di Xenahort- ha convinto alcuni dei nostri a seguirlo nel suo colpo di mano per diventare capo clan, e ha assoldato anche molti dei nostri vecchi nemici. Tremo al pensiero di quale possa essere il suo piano ultimo.”.

 

“ Come...?”, chiese Obi- Wan, confuso e indignato dall'improvvisa mossa del folle capoclan.

 

“ E' il capoclan. Vuole davvero addossarti tutto?”, disse stordito Jar Jar, prima di assumere un'espressione di completo sdegno e rabbia che nessuno gli aveva mai visto prima.

 

“ Tra le sue vittime ci sono stati i cari Fives e Padmè- rivelò il Kree, con tono rammaricato- Le comunicazioni private del clan per il momento sono chiuse a casa di un virus nei sistemi, state attenti di chi vi fidate. Buona fortuna a tutti voi, casomai dovessi cadere anch'io in questa terribile lotta interna, lascio il ruolo di capoclan ad Anakin Skywalker.”.

 

I tre avventurieri strinsero i pugni, ignari per un lungo momento anche ai continui colpi sull'astronave. Obi- Wan sembrava essere sull'orlo di una crisi di nervi. Non solo era stato tradito come tutti i suoi compagni che non fossero già complici del perfido Kree, ma ora era anche diventato il suo capro espiatorio, non contando che comunque andasse tutto il peso di quella situazione orribile sarebbe finito su Anakin.

 

Inclusa la perdita della donna che amava.

 

“ BRUTTO PEZZO DI MERDA!”, esclamò Windu dando un fortissimo pugno alla console.

 

“ Trattieni la rabbia per quando saremo faccia a faccia- disse il Jedi, ponendogli una mano artigliata sulle spalle, - vi auguro buona fortuna, ragazzi. Potremmo non rivederci per molto tempo.”.

 

I tre avventurieri entrarono nelle capsule, settando le coordinate della base del clan e sperando in meglio, prima di partire in piccoli sprazzi di luce cerulea. Purtroppo l'intricata tempesta di meteore in cui si erano impigliati, pur non distruggendo i bozzoli, riuscì a deviare la traiettoria di Obi- Wan e Jar Jar in direzioni completamente diverse. Oltre a rendere l'impatto ben più pesante di quanto sarebbe dovuto essere.

 

La capsula del Baanga si abbattè infatti alcune ore dopo sul terreno di un desolato pianeta con un enorme boato e un nuvolone di polvere alto svariati metri. Obi- Wan rotolò fuori dalla distrutta capsula di salvataggio, affondando le unghie in un terreno sabbioso e tentando di tirarsi su, ancora intontito dal criosonno durato alcuni giorni. L'oblio fu prossimo a prenderlo di nuovo, quando sentì rumore di passi.

 

“ Obi- Wan, Obi- Wan!”, disse una voce familiare, e il Custode si sentì preso da due coppie di braccia, i piedi sollevati da terra e la vista si dipanò lentamente, permettendogli di riconoscere una familiare fattoria.

 

“ Shmi....?”, disse lui, riconoscendo la madre di Anakin e il marito di lei, intenti a trascinarlo verso la loro abiti .

 

“ Vieni, ti portiamo al sicuro.”.

 

*****

 

Anakin era tornato in fretta e furia alla base degli Eclipse su Malik, realizzata come buona parte dell'organizzazione nello stile dell'antico ordine Jedi ,intendendo scoprire quanto di vero ci fosse in quanto trovato nella registrazione di Fives e nel messaggio di Xenahort. Quando arrivò però, la situazione era già persino più incasinata di quanto si aspettasse. Migliaia di corpi, martoriati da ogni genere di ferite, erano sparsi per la struttura.

 

Preoccupato più che mai, il guerriero risalì la torre del clan. Più si avvicinava alla cima, più sentiva dei rumori di combattimento e riconobbe infine le voci di Mace e Xenahort. Il primo stava decisamente insultando con ferocia il capoclan, con parole ben più letali di qualsiasi colpo di spada.

 

Questo era strano, per ribelle e volgare che sapesse essere, Windu non aveva mai mancato di rispetto al loro fondatore. Eppure li trovò a darsi battaglia con una brutalità che anche durante la guerra aveva visto di rado.

 

Entrambi erano visibilmente feriti, i Keyblade in mano mentre l'ufficio dello Skrull era ridotto in uno stato pietoso.

 

“ Figlio di puttana, questa è la tua fine!”, disse empio Windu, preparandosi ad affondare il Keyblade sul cranio del suo ormai ex capoclan, finito in ginocchio dopo l'ennesismo attacco. Il folle traditore aveva fatto ampio uso della sua nuova abilità di evocare multipli Keyblade, già mostrata agli sfortunati Padmè e Fives. Ma il potere di Windu era stato centuplicato dalla sua furia, addentrandosi a fondo nella pura potenza del Lato oscuro fino ad aver dimenticato ogni considerazione per la propria incolumità o per chiunque gli si parasse davanti. Approfittando di un'apertura nella formazione avversaria, era riuscito dopo innumerevoli assalti a ferirlo gravemente a un fianco.

 

Ora lo spadaccino avanzava imperioso, la pelle nera coperta di sudore e l'unico occhio rimasto infuso di potere. Le mani erano avvolte da enormi artigli blu, il Cambio forma del suo Keyblade. Paragonato a lui Xenahort, il grande voltagabbana, sembrava indifeso, praticamente patetico.

 

Anakin non esitò due volte prima di lanciarsi su quello da lui percepito come un assalitore ingiustificato, che si difese appena in tempo, bloccando il doppio fendente dello sfortunato Custode.

 

“ Anakin, non....”, cominciò Windu, trattenendo appena la presa del proprio Keyblade contro la potenza di Anakin, che dallo sguardo era chiaro non avrebbe accettato alcuna spiegazione. Lo spinse indietro e avvoltosi con una potente aura luminosa proveniente da Lontano Ricordo, si mosse a una velocità impressionante dietro di lui.

 

“ Zanzetsuken...”, mormorò gelido, prima che un largo fiotto di sangue eruttasse dal fianco di Windu. Questi cadde a terra senza respiro, portandosi una mano alla ferita mentre la vita lo abbandonava.

 

' Qui- Gon, Plo- Koon, e tutti voi che non ho potuto vendicare. Perdonate il mio fallimento....', fu il suo ultimo pensiero, un'enorme delusione verso sé stesso a sostituire la rabbia di poco prima, mentre Anakin si dirigeva da Xenahort nel tentativo di aiutarlo.

 

“ Maestro Xenahort, venite, vi porterò al sicuro e vi rimetteremo in sesto.”, chiese il preoccupato spadaccino, avvolgendo il Kree con una spalla e facendolo sedere. L'altro ansimo, toccandosi gli abiti insanguinati.

 

“ Anakin, credo sia arrivata la mia ora- affannò con quel poco fiato che gli rimaneva- Obi- Wan è stato travolto dalla sete di potere, e tu sei l'unico rimasto capace di fermarlo.”

 

“ Ma perchè ha fatto tutto questo? Non può essere semplice ambizione!”, non potè che domandare Anakin con tono rotto, incapace di comprendere che chi lo aveva addestrato potesse spingersi a tanto per una sete di potere di cui non aveva mai visto il minimo segnale.

 

“ Non lo so, ma.... ha detto che tra i suoi obbiettivi ci sono anche tua madre e tuo fratello Owen. Vorrà usarli per ricattarti- rivelò infine Xenahort, sempre più pallido- Anakin, sei l'unico di cui posso fidarmi. Ti nomino nuovo capoclan. Fa ciò che devi e risana gli Eclispse.”, disse prima di chiudere gli occhi.

 

“ Non vi deluderò. Porrò fine ai suoi piani.”, disse Anakin, mettendolo sul pavimento e incrociandogli le mani sul petto . Datogli l'ultimo saluto prima di trasformare i suoi Keyblade in uno sguscio lievemente modificato per un viaggio interstellare e partire a tutta velocità per Tatooine.

 

“ Ottima recita, mio signore.”, si complimentò un uomo incappucciato, entrando e usando un Energiga sul Kree, che si rialzò con un grugnito di dolore. Sebbene non fosse neanche lontanamente vicino alla morte quanto avesse fatto credere ad Anakin, non c'era dubbio che Windu l'avesse ridotto in condizioni alquanto gravi. Se la sua pedina favorita avesse tardato solo qualche altro secondo, anni di pianificazione sarebbero andati in fumo.

 

“ Questione di pratica, mio allievo. Ora sbrighiamoci, Eraqus e compagni non ci metteranno molto ad arrivare.”, concluse dunque quest'ultimo, premendo un pulsante sul Cosmolink per aprire un passaggio segreto.

 

*****

 

“ Quindi Xenahort aveva anche altri complici. Chi erano?”, domandò Quo, sorpreso dall'improvvisa comparsa dell'incappucciato.

 

“ Tutt' oggi non ne abbiamo idea. Erano anche loro dei Custodi, nascosti al resto del clan. Ed erano incredibilmente forti. Credo che avessero qualcosa a che fare con Vanitas.”, gli rispose Paperone, ricordando bene che la presenza di quei micidiali guerrieri era stata una sorpresa molto brutta.

 

“ Aveva pianificato tutto con estrema cura, al punto che siamo riusciti a rovinare il suo progetto per puro miracolo. Non senza perdite però. Anakin riuscì a riunirsi col resto degli Eclipse non coinvotli nel piano di Xenahort e si diresse verso Tatooine, ma non fece in tempo a impedire l'ultimo atto della sua tragedia personale.”, continuò Ven col tono malinconico, preparandosi ad arrivare al nocciolo della tragedia che aveva visto come attori molti dei suoi migliori amici.

                                                                                                                       *****

 Buonasera a tutti, spero voi stiate bene mentre io mi preparo all'incubo che sarà la sessione giugno/luglio. Qui c'è stato il primo assaggio dell'organizzazione XIII,  la cui origine in questo caso sarà sempre ' tradotta' attraverso la lore di Star Wars. Spero di poterli ritrarre a dovere, forse qualche personaggio qua e lì sarà cambiato( laughs in Chad Bane). A presto, col prossimo capitolo si concluderà finalmente Ritratto dell'eroe da giovane.

  
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