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Autore: vanity_gemini    18/05/2022    0 recensioni
Eccomi nuovamente da queste parti.
Il sogno di ogni fans è quello di poter incontrare e perché no, intervistare i propri idoli, e le ragazze della storia riescono in parte a far avverare tutto ciò.
Queste sono una serie di interviste autoconclusive, ma allo stesso tempo legate tra loro, da una piccola e non molto impegnativa trama. Se avete un poco di curiosità non vi resta che buttarci un'occhiata.
Mi auguro che siano di vostro gradimento.
Queste interviste sono state scritte e pensate da più persone. Colgo l'occasione per ringraziarle tutte.
Buona e lieta lettura.
NOTA: I personaggi presenti sono di proprietà del loro legittimo autore.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gemini Kanon, Nuovo Personaggio, OC (Original Character), Scorpion Milo
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Intervista a Kanon di Gemini.
 
Sono agitatissima.
Oggi devo intervistare lui, l’amore mio da una vita.
Ovviamente, avrò cambiato outfit una decina di volte.
Tutti non mi convincevano, davanti a lui devo essere perfetta!
Inutile dire che ho fatto tutto ciò, sotto lo sguardo parecchio vigile, e molto interessato della mia “carissima” collega.
Catia, si è piantonata ben attaccata allo stipite della porta, gambe e braccia intrecciate e sguardo su tutta la mia persona.
Ma oggi non avrà altro da fare, oltre quello che radiografarmi da testa ai piedi? Mi manda sui nervi!!!!
-Dove devi andare, così in tiro? – mi domanda, con fare parecchio indagatore.
“Che te ne frega!!!!” Vorrei, anzi, sarei molto tentata di risponderle, ma visto che sono una persona abbastanza educata, le rivolgo un lieve sorrisetto, che lei ben interpreta.
-Vado ad intervistare…. – la vedo farsi più attenta, anzi drizza proprio le orecchie, ma io che sono bastarda dentro, ovviamente non le rivelo subito la mia destinazione. Lei freme dalla voglia di sapere.
-Chi!? – mi esorta.
-Uhm, uno dei gemelli – sorrido dentro di me, perché è diventata paonazza.
-Chi dei due?
-Uhm, non lo so ancora – si infiamma. Ha capito che mi sto prendendo gioco di lei.
-Impossibile!!!! Fammi vedere l’agenda! – fa imperiosa, allorché io depongo l’ascia di guerra, e con un sorrisone a trentadue denti le rivelo il nome dell’intervistato odierno.
-Kanon!!!! – continuo a sorridere, mentre lei si fa incredibilmente seria. Fin troppo seria.
-Buon divertimento!!!! – fa tra i denti, e lasciandomi sola nella mia stanza. Afferrò la mia borsa e esco, ma non prima di averle detto.
-Vado dalla merceria di Rodorio. Ti servono per caso delle mutandine?
-No! – è la sua risposta secca, corredata da un sonoro tonfo di una porta che si chiude.
Non l’ha presa bene, pazienza!!!!
 
Esco dalla merceria e mi infilo il pacchettino contenente tre nuovissimi perizomi, all’interno della borsa. Non vorrei mai che Kanon me li vedesse. Magari potrebbe fraintendere, ma a pensarci bene, magariiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!
Arrivo tutta trafelata davanti all’entrata principale del Grande Tempio. Oramai le guardie mi fanno passare senza neppure fermarmi, mi conoscono.
Non so se sia un bene o un male.
Come sempre dipende dai punti di vista!
Saluto Mu e Aldy, che come al solito sono sistemati davanti alla Prima, e stanno contemplando chissà cosa, leggasi, si stanno grattando energicamente i gioielli di famiglia, e Kiki combina guai, che sta giocando con una vecchia armatura, si ci è infilato dentro e non riesce più ad uscirne fuori, mossa a compassione lo aiuto.
Passata la prima e pure la seconda mi ritrovo davanti alla terza. E come immaginavo, il mio cuore sta galoppando all’impazzata all’interno del mio petto, e le mie gambe iniziano a tremare come delle foglie al vento.
Mi fermo un attimo, cercando di riprendere il controllo di me stessa, quando i miei occhi vedono una figura fin troppo conosciuta, stazionare davanti alla porta degli appartamenti privati di entrambi i gemelli. Avvampo.
Ma non di emozione, ma di rabbia!!!
Mi avvicino.
-Che ci fai qua!? – le chiedo piuttosto accigliata, lei in cambio mi rivolge un sorrisetto, che io interpreto sia di sfida.
-Mi godo la frescura, perché non si può!?
-Certo che si può, ma ci sono altre undici case. Perché proprio alla terza? – che domanda ovvia che le ho fatto. Mi stupisco di me stessa. Sto scherzando!
-Perché mi è salito caldo quando passavo di qua!
Sto per ribattere, ma la visione di Saga mi blocca seduta stante.
-Ciao ragazze, mio fratello è dentro – ci saluta, poi continuando per la sua strada – Auguri! Oggi ne avrete davvero di bisogno…..
E senza aspettare una nostra replica Saga ci lascia lì a fissarlo, impalate come due stoccafissi. Con la bocca talmente spalancata da poter ospitare al suo interno un vero e proprio esercito di mosche.
-Ma!? – faccio io.
-Ma!? – mi imita lei.
-Vabbè – scrollo le spalle – Io entro, a dopo…..
Sto per varcare l’ingresso della terza, e col pelo dell’occhio vedo che Catia mi sta seguendo.
-Dove ti credi di andare!? – mi blocco, incrociando con fare ammonitore le braccia al petto.
-Vengo pure io a fare l’intervista….
-Ma non ci pensare nemmeno…
-Invece si – e fa due passi all’interno – Fossi matta che ti lascio sola con lui. Tsk!!!
-Ti ripeto che non è il caso. Poi oggi a quanto sembra è giornata NO!
-Invece io ti dico che è il caso!
-NO!
-SI’!
-NO!
-SI’!
-NO!
Poi ad un tratto una voce particolarmente cupa e per nulla amichevole ci fa bloccare entrambe a metà corridoio.
-Voi due mi avete già rotto i coglioni!!!! La volete smettere!!!!
Mi riprendo e cerco di ribattere, sempre seguita dalla collega piattola.
-Scusaci Kanon, non era nostra intenzione creati fastidio – urlo quasi. Se va bene sta a cinque stanze più in giù.
-Va bene. Vieni a farmi sta cavolo d’intervista e levati dalle palle al prima possibile….
-Ma certo che veniamo – Catia come un fulmine raggiunge il gemello dove questi è sistemato. Io a quel punto la seguo.
Kanon, se ne sta seduto o meglio stravaccato, su un divano di grosse dimensioni. Bottiglietta di birra mano, sguardo piuttosto annoiato/seccato/per nulla amichevole, jeans strappati nei punti giusti, porta i boxer neri, li riesco ad intravvedere più che bene, e una t-shirt nera dei Guns N’Roses, attillata come se fosse una seconda pelle, mentre noi due alla vista di ciò abbiamo la bava alla bocca peggio di un San Bernardo.
Kanon: Quando avete finito di lavare il pavimento di casa, potete iniziare pure con le domande? – dice con un palese tono da presa per il culo, mentre noi avvampiamo.
Che figura barbina!
Mara: Ok. Comunque non sbaviamo, ammiriamo solamente in religioso silenzio quello che madre natura ci offre!!!! – faccio piccata, continuando a mangiarmelo coi occhi.
Kanon: Mmm. Va bene. Concitate, che prima iniziamo e prima ve ne andate.
Catia: (sarai bono, ma cribbio quando ti girano sei intrattabile. Tanto ti salto addosso lo stesso) Ebbene, parlaci del tuo rapporto con tuo fratello, fin da l’inizio?
Kanon: Io e mio fratello siamo cresciuti insieme. Ci siamo allenati nello stesso modo, ma sapevo da subito che l’armatura dei Gemelli era destinata a lui e non a me, nonostante fossi più forte e abile nel combattimento.
Mara: Raccontaci un po' di voi due, e della vostra infanzia?
Kanon: Da piccoli avevamo un bel rapporto fraterno, crescendo le cose sono cambiate perché io volevo il suo posto e lui ambiva ad altro. Da ragazzini giocavamo a pallone ma sia io che Saga amavamo tantissimo il mare e appena possibile andavamo in spiaggia a giocare in acqua.
Catia: Cosa hai provato quando Saga è stato investito a Cavaliere di Gemini?
Kanon: Ovviamente quando Saga è stato investito Cavaliere mi sono sentito inferiore. Pur sapendo di essere il più forte dei due, ho dovuto accettare questa scelta. Non sono mai stato felice per lui, ero piuttosto geloso.
Mara: Raccontaci cosa hai pensato di tutti coloro che abitano al Santuario?
Kanon: Con gli altri del Grande Tempio non ho mai avuto rapporti. Sono sempre stato nell’ombra fino alla guerra con Poseidone. Non mi piace combattere in gruppo, sono sempre stato un solitario che portava a termine i suoi progetti.
Catia: Questa è una domanda un po' delicata per te. Cosa hai provato nei confronti di Saga, quando ti ha rinchiuso a Sounion?
Kanon: Quando Saga mi ha rinchiuso nella prigione, avrei voluto avere uno scontro con lui. Ero il solo ad aver capito il suo doppio animo, e lui mi ha voluto mettere a tacere. Mi sono sentito di nuovo il secondo e ho provato un’immensa rabbia e frustrazione.
Mara: Più volte hai pensato di non farcela e di essere spacciato?
Kanon: Ho sempre pensato che me la sarei cavata in un modo o nell’altro. Sono sempre stato ottimista perché conosco le mie capacità e la mia forza, anche se rinchiuso in quella cella ho provato un senso di sconfitta, per fortuna passeggero.
Catia: Non appena quella luce divina ti ha salvato dalle acque e ti sei ritrovato negli abissi, non hai percepito il cosmo di Atena?
Kanon: Quando ho visto quella luce, non ho riconosciuto di chi fosse. Ho solo pensato che fossi salvo.
Mara: Parlaci del tuo rapporto con il dio Poseidone e gli altri generali degli abissi.
Kanon: Quando ho conosciuto gli altri generali, non ho instaurato un rapporto privilegiato con nessuno, se non per lavoro. Non mi piace avere amicizie anche perché non ci ho mai creduto. Poseidone, era il dio che servivo e il rapporto di fedeltà terminava lì. Comunque mi ha fornito di un’armatura e di questo lo devo ringraziare.
Catia: Come ti sei sentito quando hai capito che i tuoi piani hanno fatto acqua da tutte le parti?
Kanon: Quando ho capito che la mia missione era fallita, mi sono sentito un grandissimo vuoto dentro. È stata una brutta sensazione.
Mara: Ritornato al Santuario hai rivisto tuo fratello dopo molto tempo, che emozione hai provato?
Kanon: Quando sono tornato al Santuario e ho visto Saga, parrà strano, ma mi sono rallegrato. Eravamo di nuovo vicini. Mi piacerebbe sapere cosa avrà pensato lui!
Catia: Raccontaci, come si ci sente a fare da puntaspilli a Milo di Scorpio? Sinceramente, lo avresti fatto fuori? Lui ha sempre detto che se tu avessi voluto lo avresti accoppato…
Kanon: Milo ha un bel colpo. Ma sa bene che non vale nulla rispetto ai miei….
Mara: Perché si è capito che sei stato tu a volerle prendere senza reagire…
Kanon: Ho dovuto subire per dimostrare la mia integrità, ma se fossi stato il solito Kanon, Milo l’avrei atterrato alla prima puntura.
Catia: Come ti sei sentito a combattere al fianco dei tuoi nuovi compagni?
Kanon: Ero in una nuova fase e volevo che i Gold si fidassero di me. Quando abbiamo combattuto insieme, non ho socializzato molto, la guerra era difficile e ho solo eseguito il mio dovere di Cavaliere di Atena.
Mara: Quando Seiya ti ha detto: è bello avere un cavaliere forte come te dalla nostra parte! E tu gli hai risposto: Che tu hai giurato fedeltà solo ad Atena, e degli altri non te ne frega nulla. Ma li eri sincero, oppure lo stavi trollando?
Kanon: Sono sempre stato onesto, anche con Seiya. Sono apparso stronzo perché non volevo che contasse sulla mia presenza, ma doveva imparare a contare solo su sé stesso e sulla sua forza.
Catia: Passiamo adesso al tuo acerrimo nemico, Rhadamantis. Si vocifera che tra voi due corresse una certa simpatia. Insomma, era il vostro continuo inseguirsi per gli inferi che ha destato queste dicerie. Quindi, sono vere o no?
Kanon: Rhadamantis, era un grande guerriero. Molto forte e spregiudicato. Tra tutti l’unico che poteva dargli del filo da torcere ero io, per questo l’ho cercato e ho voluto lo scontro.
Mara: Prima di morire il tuo ultimo pensiero lo hai rivolto a tuo fratello. Cosa hai provato in quel momento?
Kanon: Prima di morire ho pensato che mi sarei riunito a Saga. Ho pensato che, per una volta, sarebbe stato fiero di me. Mi sentivo leggero e sereno.
Catia: Dopo aver parlato di cose un po' tristi, passiamo alle cose più leggere….
Mara: La prima cosa che hai pensato non appena sei ritornato a nuova vita?
Kanon: Eh quando sono tornato in vita ho pensato che l’avrei vissuta diversamente, in modo più retto e onesto, cercando di limare la mia superbia e la mia presunzione…
Catia: Toglici una curiosità. Molti fans tra cui noi, abbiamo sempre pensato che tu e Thetis, in fondo al mar vi davate piuttosto da fare, lo puoi confermare?
Kanon: Io e Thetis eravamo colleghi. Certo è capitato ogni tanto che ci siamo incontrati fuori dall’ambito lavorativo, ma senza un vero impegno. Ci siamo divertiti e siamo rimasti sempre in buoni rapporti. Come le chiamate voi? Trombamica, credo. Ma non vorrei essere scortese verso di lei.
Mara: Sei fidanzato? – gli chiedo a bruciapelo, mentre lui mi fulmina con lo sguardo. Che meravigliosi occhi che ha!!!!
Sbavo senza nemmeno rendermene conto.
Catia: Vero, che NON SEI fidanzato?
Kanon: Non sono fidanzato. I legami non mi piacciono e non me li potrei nemmeno permettere.
Mara: Cosa deve avere una donna per fare breccia nel cuore di Kanon? – a questo punto sono curiosa della sua risposta.
Kanon: Non ho una donna tipo. Mi piacciono tutte le donne, non ho preferenze. So che non deve essere vanitosa, o troppo esuberante con gli altri uomini perché mi darebbe fastidio. Deve essere intelligente, sofisticata, ironica, bella, deve essere sensibile e altruista. Ma temo che resterò single finché avrò fiato….
Catia mi sorride beffarda e mi guarda poi con la mano mi indica sé stessa come a dire "la descrizione perfetta della mia persona. " Poi non contenta con l'altra mano mi indica la porta come per dirmi di togliermi di mezzo. La cosa non mi piace ovviamente, difatti….
Mara – Comunque lui è mio! Inutile che ci provi.
Catia – Ma anche no, è mio!
Mara – Oh no, l’ho visto prima io!
Catia – Ma che dici!? Io l’ho visto per prima!!!!
Kanon sbuffando – Ragazze ora basta!!!! Ripeto. IO KANON NON SONO DI NESSUNA!!!!!
Catia – Va bene Kanon non starti ad incazzare – gli sorride – Lo sei mio. Ma ancora non lo sai, infatti è ora che parliamo di noi…
Kanon – Noi chi? – la guarda con sospetto.
Catia – Noi, noi – e maliziosa indica lei e lui.
A questo punto io giro il volto verso Kanon e dico – Noi, noi!
Catia lo rigira verso di me – Di noi, insomma, adesso veniamo a noi!
Kanon sudando freddo – Queste due sono più pericolose di Hades e Poseidone messi assieme!!!!! Another Dimension!!!!!!
Fortuna che Saga è entrato proprio in questo momento. Il gemello maggiore è arrivato giusto in tempo per riuscire ad accalappiare noi due.
Kanon piuttosto stizzito – Fratello, farti i cazzi tuoi no!!!!! Ti pareva brutto!!!!!
Saga gli sorride sardonico, mentre io penso: fiuuuuuuuu anche questa volta sono, anzi no, siamo sopravvissute!!!
Ci vediamo alla prossima intervista.
Bacioni a tutti.
La Premiata Ditta Mara&Catia!!!
 
Grazie per la lettura.
VanityG!
 
   
 
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