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Autore: LadyOfMischief    22/05/2022    1 recensioni
Dopo gli eventi di Crait le misteriose connessioni tra Rey e Ben continuano, nonostante la morte di Snoke, nessuno dei due è in grado di controllarle e diventano sempre più intense. Ignorarsi non porterà a nulla, i due dovranno imparare a fidarsi l'uno dell'altra per imparare a controllare quel legame e confrontarsi su ciò che è successo tra loro esplorando i propri sentimenti.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Rey
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rey non aveva la minima idea di cosa fare o come comportarsi dopo la sua ultima connessione con Ben, avvenuta soltanto il giorno prima, o la notte prima, a seconda del punto di vista. Si era prefissata di parlargli della sua idea di tentare un negoziato pacifico tra le loro fazioni prima che fosse troppo tardi, ma quando la Forza li aveva connessi, e aveva visto in che stato fosse, le sue priorità erano cambiate.
Non aveva mai visto Ben così terrorizzato, neppure al cospetto di Snoke, né aveva mai percepito in lui così tanto sconforto, confusione e smarrimento, anche se non era la prima volta in cui l'aveva visto vulnerabile. Tuttavia, questa volta era stato diverso e Rey aveva notato che ci fosse qualcosa di insolito nel suo comportamento, a partire dal fatto che le avesse puntato contro la spada laser senza nemmeno rendersi conto che si trattasse di lei, inoltre era abbastanza certa che lui le avesse mentito riguardo l'aver avuto un incubo. L'aveva intuito dal suo essere evasivo e, ormai, lo conosceva abbastanza bene da sapere che c'era qualcosa che non andava.
Se c’era una qualità di Ben che l’aveva colpita sin da subito era la sua sincerità, avrebbe potuto mentirle con facilità in diverse occasioni, eppure non l’aveva mai fatto e aveva sempre scelto di dirle la verità; il fatto che questa volta le avesse mentito – dicendole che si era trattato soltanto di un incubo – la preoccupava, qualunque cosa Ben avesse visto, o percepito, doveva averlo scosso parecchio se non era riuscito neppure a confidarsi con lei. Rey, però, aveva preferito non fargli pressione affinché parlasse, in fondo spettava soltanto a lui decidere se e quando farlo, in ogni caso lei ci sarebbe stata per lui e l'avrebbe ascoltato senza giudicarlo.

Perché sei così comprensiva con me?”

“Perché...so cosa significa sentirsi soli e non avere nessuno che possa capirti, è stato così per tutta la mia vita”

A volte Rey non riusciva a fare a meno di chiedersi se Ben sarebbe finito comunque sulla cattiva strada se avesse avuto soltanto più comprensione da parte dei genitori e meno aspettative da soddisfare, lui stesso le aveva confidato che persino la sua famiglia gli aveva scaricato addosso quel peso, anche se Ben non era sceso nei dettagli, così come successivamente Snoke si era aspettato una sorta di nuovo Darth Vader. Anche se lei dubitava che Han, Leia e Luke l’avessero fatto in cattiva fede, o forse non se n’erano neppure resi conto, ciò non cambiava il modo in cui Ben doveva essersi sentito per gran parte della sua vita e che l’aveva portato a fare scelte sbagliate.
Rey stava appena cominciando a sperimentare cosa significasse sopportare il peso delle aspettative degli altri e non riusciva a immaginare come potesse essere stato per lui in tutti quegli anni, con il costante timore di deludere coloro che speravano grandi cose per lui. Il problema era proprio quello, nessuno gli aveva mai chiesto cosa volesse per se stesso e, in un certo senso, anche lei aveva fatto lo stesso quando gli aveva chiesto di salvare la flotta ribelle. E adesso si rendeva conto di star facendo altrettanto per quanto riguardava il loro legame, Ben aveva espresso esplicitamente la volontà di volersene sbarazzare – convinto di poterla proteggere – e lei non aveva fatto altro che rifiutare di accettare quella decisione, soltanto per puro egoismo. Ben era l’unica persona con cui poteva essere se stessa e che la vedeva per ciò che era, non come il simbolo della speranza, l’ultima degli Jedi o un’eroina – come spesso la definiva Rose Tico – che faceva sempre la cosa giusta, perché la realtà dei fatti era ben diversa.
La cosa giusta da fare nella sua situazione sarebbe stata dire la verità circa la morte di Snoke e ciò implicava rivelare anche l’esistenza del legame tra lei e Ben, incluso il fatto che esistesse ancora e che si stesse consolidando sempre di più. La cosa giusta da fare sarebbe stata impegnarsi per trovare un modo per spezzare quel legame e rispettare la scelta di Ben, anche se fino a quel momento non aveva avuto troppa fortuna. Avrebbe continuato ad esaminare i vecchi testi dei Jedi, ma nel frattempo avrebbe anche sfruttato quel tempo per trovare un punto d'incontro tra le rispettive fazioni e arrivare ad un compromesso per il bene della galassia.

Rey si sentiva più confusa che mai e neppure vagare senza alcuna meta nella foresta la stava aiutando a schiarirsi le idee, anzi stava soltanto alimentando il suo senso di smarrimento. Si sentiva in conflitto con se stessa e, ad essere onesta, non era certamente la prima, nonostante l'avesse negato a lungo. La prima volta era stata quando si era ritrovata a dover scegliere tra accettare la proposta di Ben e voltargli le spalle per salvare la Resistenza, per un attimo era stata sul punto di cedere e soltanto quando aveva teso la sua mano verso quella di Ben si era resa conto che non poteva fare una scelta del genere, tradendo la fiducia di coloro che l'avevano accolta e avevano riposto fiducia in lei. Così facendo, tuttavia, aveva tradito la fiducia di Ben, dandogli motivo di credere che non le importasse di lui.
Sembrava che qualunque fosse la sua scelta ci sarebbe stato inevitabilmente qualcuno da deludere, nonostante lei provasse a fare la cosa giusta per tutti e forse era proprio questo il problema: Rey faceva la scelta che riteneva più giusta per gli altri, ma non per se stessa. Era stata una scelta altruista – quella di non vendere BB-8 – a mettere in moto gli eventi che l'avevano condotta a quel preciso istante, ma se avesse fatto la medesima scelta che avevano fatto i suoi genitori, probabilmente si sarebbe trovata ancora a Jakku con cibo sufficiente per almeno un anno e non sarebbe mai stata coinvolta in un conflitto che non l'aveva mai toccata personalmente.
Se avesse fatto la scelta più egoista le sue abilità dormienti non sarebbero mai emerse, e il peso di essere l'ultima Jedi rimasta in tutta la galassia non sarebbe ricaduto su di lei; Rey scosse il capo, come se quel gesto potesse scacciare quei pensieri che sembravano appartenere a qualcun altro, ma nel profondo sapeva che erano soltanto suoi e se ne vergognava.
Non si pentiva delle proprie scelte, aveva contribuito a salvare delle vite e se la Resistenza non era stata annientata su Crait era merito suo, rintracciando i superstiti per portarli via da lì prima che fosse troppo tardi. Nel farlo, però, i ribelli avevano visto in lei una sorta di successore del leggendario Luke Skywalker, il Jedi che era stato in grado di far redimere Darth Vader e aveva salvato la galassia. Forse il vecchio maestro non si era sbagliato così tanto quando le aveva detto che i Jedi erano da sempre mistificati ed etichettati come eroi leggendari.
Rey non aveva salvato i ribelli perché desiderava essere eroina o perché era il suo dovere da Jedi, aveva semplicemente fatto ciò che chiunque altro avrebbe fatto al suo posto, eppure quel gesto così naturale era stato fatto passare per un atto eroico, forse per un disperato bisogno di avere qualcuno in cui credere e riporre le proprie speranze. Era grata a quelle persone per averla accolta tra loro, ma non poteva fare a meno di chiedersi se l'avrebbero vista – e trattata – nello stesso modo se non fosse stata in grado di servirsi della Forza.
E quando avrebbero saputo cos'aveva in mente, avrebbero continuato a trattarla nello stesso modo? Avrebbero compreso il suo punto di vista? Sapeva che non sarebbe stato facile da accettare, dopotutto si trattava pur sempre di scendere a patti con il Primo Ordine e i ribelli avevano regioni valide per non farlo. E Ben? Lui avrebbe compreso? Non era un segreto che lui avrebbe preferito vedere le due fazioni annientarsi tra loro, ma adesso le circostanze erano diverse.
Rey non si era resa conto di aver camminato così tanto e di essersi lasciata la foresta alle spalle, in realtà non era neppure sicura della direzione intrapresa, sapeva soltanto che non era mai stata nei pressi del fiume che stava osservando. Tutta l'acqua che veniva utilizzata all'accampamento proveniva da un torrente non troppo lontano e non da quel fiume, lei lo sapeva bene perché spesso se ne occupava personalmente, pur di godere di qualche attimo di silenzio e tranquillità. In una giornata soleggiata come quella l'acqua cristallina sembrava quasi splendere, si avvicinò alla sponda e si accovacciò per sfiorarne la superficie, affascinata dalle increspature causate dalla brezza leggera; a volte ancora si stupiva del fatto che in natura ci fosse tutta quell’acqua, così come la vegetazione rigogliosa, e spesso si ritrovava ad osservare quasi incantata quei semplici elementi. Se qualcuno le avesse chiesto quale fosse il suo colore preferito avrebbe risposto – senza alcun dubbio – che era il verde, in qualsiasi sua sfumatura, proprio come le foglie degli alberi e se qualcuno le avesse chiesto quale fosse l’elemento che preferisse di più avrebbe detto che era l’acqua, rinfrescante e fonte di vita.
Erano, forse, pensieri infantili i suoi, nessuno le aveva mai chiesto niente del genere perché c’erano cose più importanti a cui pensare e, comunque, la natura non era certamente una novità per tutti gli altri, da quel punto di vista Rey si sentiva ancora una bambina che non aveva mai visto nient’altro che le infinite distese di sabbia di Jakku. Chiuse gli occhi e si concesse qualche attimo di quiete, lasciandosi accarezzare il volto dalla brezza e inspirando l’odore del terriccio bagnato; poteva percepire chiaramente le forme di vita presenti nell’ambiente circostante, così come poteva percepire la fine di ogni cosa che avrebbe lasciato il posto ad altra vita, in perfetto equilibrio come ogni altra cosa sarebbe dovuta essere e in quel momento le parve quasi di udire le parole che Luke le aveva rivolto durante la sua prima lezione:

Equilibrio. Potente è la luce, potente è l’oscurità”

In natura l’equilibrio esisteva proprio perché c’era la coesistenza di elementi opposti, senza la vita non ci sarebbe stata la morte e senza la morte non ci sarebbe stata la vita, così come senza il giorno non ci sarebbe stata la notte e viceversa. E se fosse stato così anche per il Lato Chiaro e il Lato Oscuro? L’uno non poteva esistere senza l’altro e andavano sempre di pari passo.
La sensazione che anticipava sempre le connessioni la investì in pieno, ormai Rey ci aveva fatto l’abitudine e fu sollevata nel sapere che nel giro di qualche secondo avrebbe visto Ben, che avrebbe potuto accertarsi che stesse bene e parlargli. Riaprì gli occhi e si rialzò passandosi la mano bagnata sui pantaloni per asciugarla, formando una chiazza sul tessuto candido, ma non ci badò troppo e si guardò intorno cercando Ben con lo sguardo. Non era mai riuscita a capire la logica secondo cui, a volte, era lei a vedere il luogo in cui si trovava lui e altre volte era l’esatto contrario, l’unica cosa di cui era certa era che, nel primo caso, l’ambiente che la circondava tendeva a sbiadire man mano per poi essere sostituito dal luogo in cui si trovava Ben.
Ben apparve all’ombra di un grande albero, che si trovava alla sua destra, e a giudicare dal suo abbigliamento – una semplice maglietta nera a maniche corte, i soliti pantaloni neri e gli stivali – dai capelli in disordine e la spada laser ancora in mano, doveva appena aver finito di allenarsi. Rey si ritrovò a fissarlo, soffermandosi più di quanto avrebbe voluto sulle braccia muscolose lasciate scoperte, rammentando di colpo la volta in cui l’aveva visto senza la maglietta e distolse rapidamente lo sguardo in preda all'imbarazzo. Che le era preso? Perché d’un tratto si sentiva imbarazzata in sua presenza né riusciva a distogliere lo sguardo per guardarlo negli occhi?

“Come stai? " gli chiese lei finalmente.

“Io ti ho quasi fatto del male e mi chiedi come sto? Dovrei essere io a chiedertelo”

"È stato un incidente"

"E quanti altri incidenti dovranno capitare prima che ti faccia male davvero?” ribatté Ben alzando leggermente la voce.

"Ma di cosa stai parlando?"

"Avrei potuto ucciderti... È pericoloso avere a che fare con me" a qualunque cosa stesse alludendo Ben era chiaro che avesse a che fare con ciò che aveva visto nel suo incubo. Rey si sedette all'ombra dell'albero e lo invitò con un cenno del capo a prendere posto accanto a lei. Ben accettò quel silenzioso invito e si sedette accanto a lei, che gli strinse la mano per calmarlo, un gesto che Rey aveva notato funzionare sempre.

“Non era un incubo….era una visione” confessò “C'era un trono, era in una caverna oscura…e c'era anche Snoke”

“Snoke?” Rey sgranò gli occhi dalla confusione, aveva visto personalmente il cadavere tagliato in due del vecchio Leader Supremo, ed era piuttosto ovvio che nessuno potesse sopravvivere a una cosa del genere, neppure chi seguiva le vie del Lato Oscuro della Forza.

“Sono sicuro che fosse lui…ha detto una cosa che riguarda il nostro legame e credo che questa volta non stesse mentendo...non è stato lui a crearlo, siamo stati noi”
Rey si prese qualche istante per metabolizzare quell’informazione, nonostante avesse sempre sospettato che non potesse essere stato lui l’artefice di una cosa così pura, persino quando ne era stata irritata le prime volte non l’aveva mai percepita come qualcosa di oscuro e malvagio. Adesso comprendeva il perché e ne fu sollevata, qualunque cosa si fosse innescata tra loro non era stata opera di qualcun altro, era stato qualcosa di spontaneo.

“Ma come abbiamo fatto?” c'erano ancora molti aspetti della Forza che Rey non conosceva, nonostante si stesse impegnando per apprendere quanto più poteva dagli antichi testi.

“Io sono stato nella tua mente quando ti ho chiesto della mappa e tu nella mia, è così che abbiamo creato involontariamente il legame, Snoke ha soltanto fatto in modo che non fallissimo”

“Quindi aveva previsto ciò che sarebbe accaduto, ma perché voleva questa connessione tra noi?” se quel legame era stato il risultato delle loro azioni perché Snoke non l’aveva impedito? Cosa sperava di guadagnarci?

“Non ne ho idea” ammise Ben “Il mio maestro non mi diceva ogni cosa, poteva avere diverse ragioni per volerlo, ma non è questo che conta adesso”

“Si tratta della tua visione?”

“Eravamo entrambi suoi prigionieri...mi dicevi che ti avevo abbandonata il giorno in cui abbiamo spezzato il nostro legame e lui mi ha obbligato a…” Ben abbassò il proprio sguardo sulle loro mani intrecciate e sfilò bruscamente la sua da quella di Rey “Mi ha obbligato a ucciderti e io non ho potuto fare nulla per impedirlo” quella rivelazione fu come una pugnalata al cuore, nonostante sapesse per esperienza che le visioni non erano sempre destinate ad avverarsi, ma scoprire che c’era la minima possibilità che Snoke potesse essere ancora in circolazione, e che Ben potesse ucciderla su suo ordine, era troppo da sopportare.

“No, no...tu non lo faresti mai, no” si ritrovò a farfugliare, forse più nel tentativo di convincere se stessa che lui “No, Ben...tu sei in grado di resistergli”

“Non questa volta...era lui a controllarmi...non sono stato forte abbastanza”

Rey scosse il capo, non poteva, no, non voleva, credere che quella visione tanto orrenda si sarebbe potuta avverare, eppure c'era un dettaglio specifico che non lasciava alcun dubbio: in quel futuro avevano spezzato il loro legame. E non era forse ciò che stavano cercando di fare? Se ci fossero riusciti le loro strade si sarebbero separate…
Ben l'avrebbe abbandonata come avevano fatto i suoi genitori, poco importava se lo avrebbe fatto per proteggerla, e non sarebbero più stati in grado di parlare liberamente senza che le rispettive fazioni lo sapessero. Rey avrebbe perso l'unica persona che sembrava in grado di comprenderla, avrebbe perso l'unica persona con cui poteva permettersi di essere se stessa e, se la visione era accurata, non sarebbe servito a niente perché sarebbe stata comunque in pericolo.
E se fosse stata proprio quella scelta che avrebbe messo in moto gli eventi che conducevano a quel futuro? E se Snoke, o ciò che restava di lui, avesse potuto sfruttare a suo favore il fatto che non sarebbero stati più legati e avrebbero potuto più comunicare a distanza? C'era, però, da considerare anche l'altra faccia della medaglia, Snoke avrebbe potuto usare il legame contro di loro, come aveva già provato a fare una volta, perciò quale altra scelta restava affinché quella visione non si avverasse? Con o senza legame sarebbe stata sempre in pericolo semplicemente perché Ben sembrava tenere a lei.
Per la prima volta Rey non vedeva alcuna via d'uscita ed era terrorizzata, adesso riusciva a capire come si fosse sentito Ben la notte prima e perché fosse certo che quella visione si sarebbe avverata.

“È soltanto colpa mia” disse di colpo Ben, infrangendo il silenzio che era calato tra loro.

“Troveremo una soluzione, non so come, ma la troveremo” Rey gli prese nuovamente la mano e gliela strinse con delicatezza, questa volta, però, per tranquillizzare se stessa.

“Insieme”

“Insieme” ripeté lei annuendo.



 

   
 
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