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Autore: jarmione    23/05/2022    0 recensioni
INTRO VARIATA
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Quando un triangolo ha quattro lati, non tutto è quello che sembra.
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Amanda Rollins, Odafin Tutuola, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
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Allison era seduta nella stanzetta, si teneva la testa fra le mani e stava pensando ad un modo per parlare senza fare nomi.

La situazione era già difficile senza che lei si mettesse a peggiorarla.

Da quando si era svegliata in ospedale, aveva un senso di ansia misto a paura perenne che le attanagliava lo stomaco.

Si sentiva sporca, stupida, tutta quella situazione era colpa sua e non vi era più alcun modo di rimediare.

Ed ora, pur di aiutare Rafael, si era introdotta nella centrale di polizia.

Ringraziò la Benson per averle permesso di averlo vicino mentre parlava, non sarebbe riuscita senza di lui.

Ma quanto ci voleva prima che fosse davvero lì?

Perché tardavano?

Era talmente immersa nei suoi pensieri che non si era resa conto che la porta della stanza si era aperta e due occhi scuri la stavano fissando preoccupati.

“Allison…”

La giovane sembrò ridestarsi e alzò lo sguardo, notando che l’espressione del suo interlocutore aveva subito un cambiamento drastico.

Da preoccupata, era diventata terrorizzata.

Allison si era appena pentita di aver richiesto la sua presenza e nascose il suo volto con le mani.

Barba si rese conto di essersi lasciato trasportare dalle emozioni del momento e subito si scusò, sedendosi vicino a lei e cingendole le spalle come se volesse proteggerla.

“Scusami” mormorò lui mentre Allison emise un sospiro di sollievo e lo strinse di conseguenza.

Olivia, che era entrata insieme a Barba, sorrideva appena ed era lieta che il suo amico non centrasse nulla.

Nonostante questo, il caso era ancora aperto e in alto mare.

La detective sospirò e chiuse la porta, sedendosi su una sedia davanti al divano dove erano seduti gli altri due.

Attese, aveva chiesto a Barba di aiutarla in quanto fra i due c’era più confidenza di quanta ce ne fosse con Olivia.

Sperava davvero che riuscisse a farla sciogliere.

“Allison…” Barba le accarezzò il volto “Qualunque cosa dirai ci sarà di grande aiuto”

Allison lo guardò implorante, come se cercasse da parte sua il sostegno per tacere e non per parlare.

Ma Barba scosse la testa e le fece capire che lui sarebbe rimasto con lei, qualunque cosa fosse accaduta.

Nella mente di Allison, però, un solo pensiero si era fatto strada e fu il primo che esternò “Non dovresti più stare con me” disse.

Rafael la guardò senza capire “Non dirlo neanche per scherzo”

“Allison” intervenne Olivia “Sappiamo cosa provi, ti senti sporca e credi che sia colpa tua, ma non lo è e non lo sarà mai”

“Come può esserne sicura?” domandò Allison, indicandosi il volto “Mi guardi. Me lo sono cercato, ho provocato io”

“No, assolutamente no” la rassicurò Olivia “Tu non hai provocato nulla”

“Se mi permetti, Allison” Barba deglutì “Non ispiri botte quando...provochi….capisci?” arrossì, facendo sorridere sia la ragazza che Olivia, ma era un modo per farle capire che lei non aveva decisamente fatto nulla.

Conosceva Allison da abbastanza tempo per confermare pienamente che quando lei lo provocava lui cedeva alle sue avance e finivano sempre con il fare l’amore.

Aveva piena fiducia in lei.

Anche se era giovane e piena di voglia di vivere e divertirsi, sapeva che mai e poi mai lo avrebbe tradito e, di conseguenza, non avrebbe mai provocato qualcun altro.

Chiunque fosse stato l’avrebbe pagata cara.

Aveva un’idea sul colpevole, ma preferì tacere in attesa di avere maggiori dettagli.

Allison prese un profondo respiro e capì che, volente o nolente, doveva dire qualcosa.

“L’altra sera, dopo aver ricevuto l’ennesima chiamata dal numero sconosciuto, ho capito che non potevo restare a casa, lui stava arrivando” disse “Così mi sono vestita e sono uscita con l’intenzione di andare da Rafael” si voltò a guardarlo “Non volevo farti finire nei guai, te lo giuro, volevo solo vederti e...sentirmi al sicuro” abbassò lo sguardo “Ma ho sbagliato tutto e sei finito nei guai per colpa mia e del mio stupido orgoglio”

Per aiutare al meglio Rafael e ben sapendo che, prima o poi, glielo avrebbero chiesto, Allison spiegò che il biglietto da visita di Barba lo aveva ricevuto tre anni prima, quando si era rivolta a lui per questioni universitarie.

Doveva svolgere delle ricerche su casi di omicidio e l’università, lei era nel settore di criminologia, l’aveva indirizzata dal procuratore Barba il quale, seppur un po’ riluttante, aveva accettato.

Allison aveva iniziato a seguire, come pubblico in tribunale, i casi di omicidio e preso più appunti che poteva.

Visto che, rispetto ad altri studenti che Barba aveva seguito, lei aveva fatto ben poche domande ed i suoi ragionamenti erano stati di grande aiuto, a volte, per sbrogliare il caso.

Stava di fatto che, una parola tira l’altra, aveva iniziato a frequentarsi con regolarità anche al di fuori dell’ambito lavorativo e/o universitario.

Fra i due si era creato un legame solido.

Spiegò che la loro relazione era piaciuta sin da subito al fratello maggiore, tanto che più di una volta aveva provato ad invitare Barba a cena a casa loro ma non erano ancora riusciti ad organizzare niente.

Però si erano visti e fra i due c’era un buon rapporto.

Il fratello, lavorando per la Jet Transport, era sempre in giro per lavoro, ma stava via al massimo un paio di giorni.

Era la prima volta che si allontanava per così tanto tempo ed era proprio in contemporanea a questa sua uscita che erano iniziati i problemi.

“Quali problemi, Allison?” chiese Olivia.

“Appena Adam è uscito di casa, l’aria sembrava essere già più irrespirabile” spiegò “Avevo sempre paura e, infatti, poco dopo sono iniziate le chiamate”

La descrizione era inconcludente.

Barba cercò di intervenire, per quanto possibile “In effetti la vedevo parecchio scossa, ma pensavo che lo fosse per via degli esami e ho cercato di esserle di supporto” si morse le labbra “Se avessi saputo che era preludio di tutto questo…”

“Purtroppo non abbiamo una sfera che ci da queste illuminazioni” ammise Olivia “Ma abbiamo qualche elemento in più rispetto a prima”

Ad Allison si inumidirono gli occhi.

“Sei stata bravissima Allison, ora, però, per poter definitivamente concludere questa situazione, devi dirci il nome di chi ti ha fatto questo”

“L-lui è…” fece per parlare ma la porta della stanzetta si spalancò ed una donna, vestita con tailleur rosso cremisi ed i capelli ben acconciati, fece il suo ingresso.

Osservò esterrefatta la scena che le si presentò davanti.

“Buon Dio, volete scherzare?” disse la donna, mentre Olivia e Barba si alzarono in piedi.

“Dana Leslie?” Barba si stupì di vederla lì.

“Scusa, Olivia” si scusò Fin, apparendo dietro alla donna.

“Avete un sospettato e lo fate stare nella stessa stanza con la vittima?” la donna si avvicinò ad Allison “Dovrei denunciarvi tutti quanti!” sbottò.

“Chi ti manda?” domandò Barba

“Non sono affari che la riguardano, procuratore Barba” rispose la donna.

In quel momento entrò anche Cragen “Avvocato Leslie”

“Capitano” sorrise appena la donna, tornando subito seria “Abbiamo letteralmente violato ogni regola qui” disse.

“A quale pro dite questo?” domandò il capitano.

“Mi prendete per stupida?” fu la risposta della donna “Pensate che non lo sappia che non è ancora ufficialmente rilasciato?” indicò Barba “E’ il vostro sospettato e lo fate stare con la vittima?”

Olivia cercò di intervenire “La signorina Foley ha già dichiarato che il procuratore Barba…”

“Dichiarato?” la zittì Dana “Dove? Quando? Durante una conversazione amichevole?”

Per quanto detestassero ammetterlo, Allison non stava davvero facendo una deposizione.

Olivia, con l’appoggio di Cragen e vista la situazione, voleva prima sentire la vittima e metterla a suo agio e poi farle fare la deposizione vera e propria.

Stavano agendo contro le regole, ma era a fin di bene ed erano sicuri che nulla sarebbe accaduto.

E invece no, ecco che spuntava l’avvocato Dana Leslie che gli metteva i bastoni fra le ruote.

“Forza” Dana allungò una mano verso Allison, facendole cenno di seguirla “Andiamo”

Allison non sapeva che fare e spostò lo sguardo da Olivia al capitano Cragen, per poi volgerlo al procuratore.

Dai loro volti cupi, capì che non aveva scelta e dovette seguirla.

Tentò, comunque di parlare “P-però io non ho…”

“Non importa” tagliò corto la donna “Qualunque cosa dirai non sarà tenuta in considerazione senza una vera deposizione, perciò non aggiungere altro”

Allison si zittì e lasciò che Dana la condusse fuori.

“Oh, un’ultima cosa” l’avvocato Leslie si fermò e porse a Barba un fascicolo color azzurro “Questo è per lei”

Barba lo prese “Allison non è una sospettata” disse “E non mi pare abbia chiesto un avvocato, chi ti manda?” domandò bruscamente.

“Mi manda il signor Hale” rispose altrettante bruscamente la donna “Se volete scusarmi…” con un cenno del capo si congedò.

Nel giro di qualche secondo anche Amanda e Carisi raggiunsero gli altri nello stanzino.

“Ma che è successo?” domandò Dominck

“Quello era l’avvocato Leslie?

Cragen annuì “Purtroppo sì” poi si voltò verso Olivia e Barba “Pensate anche voi quello che penso io?”

Olivia annuì “Il signor Hale era impossibile raggiungerlo telefonicamente”

“In più, Allison ci ha parlato solo del fratello e non ha mai nominato Hale” aggiunse Barba.

“Lo avrà reperito il marito” azzardò Amanda “Dopotutto lui è stato avvisato, avrà provato a contattare Hale e lo ha beccato”

“Può darsi, ma questo non spiega il perché abbia mandato un avvocato a prendere la ragazza” disse Fin “Per di più non l’ha nemmeno fatta parlare”

“Io ho qualche nuovo sospetto” disse Carisi

“Io ce l’ho da un pezzo” si accodò Barba, prendendo il fascicolo ottenuto dalla Leslie.

Per qualche secondo calò il silenzio, mentre lo sguardo di Barba si faceva sempre più sconfitto.

“Che cosa dice?” Domandò Olivia.

“Una mozione per sollevarmi dal caso” spiegò “Non voglio che sia io a difendere Allison ad un eventuale processo, anche se dovessi essere completamente scagionato”

L’arresto era stato svolto con un motivo preciso, ma in realtà non vi erano prove concrete contro di lui.

Decisero che lo avrebbero rilasciato per mancanza di prove e poi avrebbero ricominciato da capo.

Firmate le ultime carte, Rafael Barba prese i suoi effetti personali e se ne andò dall’edificio evitando di imprecare e dire apertamente cosa stava pensando.

“Dobbiamo ricominciare da capo” sospirò Amanda.

“Beh, volendo vedere abbiamo già qualche indizio in più” disse Carisi “Da quello che ho capito ha parlato solo del fratello ma non del marito di lui, come se avesse voluto evitare di nominarlo”

“Solo perché non parli di una persona non significa che sia sospetta” lo corresse Fin

“Se una persona non è reperibile in nessun modo, non viene nominata in un discorso e spunta fuori mandandomi un avvocato senza preavviso, io qualche domanda me la pongo” commentò Amanda “Che poi, come faceva a sapere che Allison era qui?”

La domanda di Amanda fu un campanello di allarme per tutto il resto del gruppo.

“Dobbiamo rivedere la scena” disse Olivia “Fin, tu verrai con me”

Fin annuì, presero le rispettive giacche ed uscirono.

Se volevano giungere ad una conclusione dovevano ripartire da zero.

  
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