Storie originali > Giallo
Segui la storia  |       
Autore: eddiefrancesco    24/05/2022    0 recensioni
Dieci anni prima, Galen aveva lasciato l'Inghilterra per dimenticare la donna che lo aveva sedotto e abbandonato senza nemmeno una parola di spiegazione, portandosi via il suo cuore. Ora, diventato Duca di Deighton, è tornato per assumere i doveri che il titolo gli impone, prima fra tutti generare un erede. E la prima persona in cui si imbatte e proprio lei, Verity. Nel frattempo lei è rimasta vedova, scoprendo cosi che da quell'unica notte di passione trascorsa insieme è nata una bambina. Verity però...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Verity si frappose fra Galen e Clive Blackstone e prese le mani del Duca tra le sue prima che le usasse sul nemico. Un nemico che ormai non temeva piu'. Un nemico che non aveva piu' alcun potere su di lei. Un nemico che poteva affrontare e sconfiggere con Galen al suo fianco. «Fareste meglio a restituire il denaro al Duca, Clive, se non volete essere accusato di ricatto.» «Voi... Voi non potete dire sul serio!» farfuglio' il cognato. «Sapete che la gente parlera' e potete immaginare come tratteranno vostra figlia.» «Non sara' certo facile. Nessuno lo sa meglio di me. Ma niente puo' essere piu' difficile e spiacevole che avere a che fare con voi. Ho sbagliato a non rendermene conto prima e a nascondermi per il timore e la vergogna.» Galen le strinse le mani e la guardo' con gli occhi pieni di amore. «E Jocelyn e' la figlia di un Duca. Di sicuro questo contera' qualcosa.» Poi rivolse il suo sguardo trionfante a Clive. «Sono davvero convinto che dovreste ripensarci, Blackstone. Se Verity acconsente a far conoscere la verita', saro' felicissimo di dire al mondo che ho una figlia. Naturalmente sarebbe piu' saggio per voi mantenere il segreto.» Il suo sorriso si fece piu' ampio. «A dire il vero mi sento piuttosto magnanimo, percio' se terrete chiusa quella boccaccia vi lascero' le quindicimila sterline che vi ho gia' dato come pagamento per I vostri stabilimenti tessili e come compenso per la vostra partenza dall'Inghilterra.» La sua espressione divento' ancora piu' determinata. «A condizione di non vedervi ne' sentire piu' parlare di voi.» Clive li scruto' con un'espressione piena di rabbia per un momento. Poi tutta la sua sicurezza sembro' svanire non appena si rese conto che I due parlavano sul serio. «Saro' felice di liberarmi di voi!» esclamo'. «Spero che bruciate all'inferno, insieme a quella sfacciata ragazzina.» Si affretto' a uscire dalla stanza e poco dopo Galen e Verity udirono la porta d'ingresso sbattere. Lui le fece passare un braccio attorno alle spalle. «Potrebbe non essere l'ultima volta che lo vediamo.» «Non importa. Preferirei che non ottenesse niente e di sicuro non le vostre quindicimila sterline.» «Se e' questo il prezzo da pagare per liberarci di lui, saro' felice di dargliele.» «Sia che Clive tenga la bocca chiusa oppure no, adesso siamo liberi, Galen» disse Verity sorridendo gentilmente. «Liberi davvero.» lui la attiro' a se'. «Si, lo siamo. In ogni caso lo faro' controllare fino a quando non salpera' per un paese straniero.» Si chino' e le sfioro' la bocca con un tenero bacio. «Inoltre ho pensato a quello che avete detto» mormoro' accarezzandole le guance con le labbra. «Forse dovrei cercare di fare qualcosa di piu' per I lavoratori delle fabbriche tessili, iniziando per esempio con il dimostrare che uno stabilimento del genere puo' essere diretto in modo da ottenere buoni guadagni senza pero' sfruttare gli operai. Se non altro credo che sarei un padrone migliore di Clive e questo aggiunge parecchio sapore alla nostra vittoria.» Verity rise piano. «Proprio cosi.» Poi udirono un rumore di zoccoli. Galen la lascio' e si avvicino' alla finestra. «Ha preso Harry.» «Oh, Galen! Mi dispiace.» «Non importa. Lasciamolo andare.» La porta principale si spalanco'. «Ho appena visto quel Blackstone...» Quando Nancy scorse Galen si fermo' di colpo rischiando di far cadere il cappellino. «Santi del cielo! Che diavolo sta facendo lui qui?» «Siediti, Nancy» disse Verity calma. «Ho qualcosa da dirti.» «Non sara' venuto a creare dei problemi, per caso?» Domando' sospettosa la domestica. «Si tratta di qualcosa che riguarda Jocelyn?» «Perche' proprio lei?» «Perche' e' sua figlia, ecco perche'» replico' Nancy senza smettere di fissare Galen mentre chiudeva la porta. «Se credete che vi lasceremo venire qui a...» «Tu sai di lei?» domando' lui mentre Verity cercava una sedia a tentoni e vi si lasciava cadere. Si sentiva debole come se avesse corso per miglia. «Vuoi dire che hai sempre saputo del Duca e me?» «Certo. Il signor Davis-Jones non aveva segreti per me. Me lo rivelo' prima che vi sposaste. Voleva che comprendessi che dovevo essere buona con voi. "Nancy" mi disse. "Io l'ho perdonata perche' la amo con tutto il cuore, e tu devi fare lo stesso." Cosi ho fatto.» Tiro' su con il naso e poi sorrise. «Non e' stato difficile. Non ho mai visto ne' conosciuto una moglie piu' devota di quella che siete stata voi per il mio padrone.» «Perche' non mi hai mai detto niente?» «Perche' vi vergognavate gia' talmente tanto, e a ragione devo aggiungere. Se cosi non fosse stato, avrei reso la vostra vita un vero inferno. In ogni caso non ho mai veduto la necessita' di accrescere la vostra pena. Avevo solo paura che Blackstone potesse scoprirlo. Ogni volta che veniva qui stavo sulle spine, dovete credermi!» Questo probabilmente spiegava I suoi frequenti scatti d'ira durante le visite dei congiunti. «Galen non ha intenzione di interferire» spiego' Verity. «Vuole conoscerla, dato che ora sa della sua esistenza.» «Io amo mia figlia e voglio solo quello che e' meglio per lei. Te lo assicuro, Nancy.» «Aveva deciso di restare lontano da noi perche' io pensavo che sarebbe stato meglio cosi.» confermo' Verity. «Allora che cosa sta facendo qui?» domando' la donna. «E' tornato ad avvertirmi che Clive ha scoperto la verita'. E' arrivato appena in tempo. Se proprio devi arrabbiarti con qualcuno, fallo con mio cognato. E' venuto da solo e voleva servirsi del mio segreto per... per indurmi a...» «Posso indovinarlo» borbotto' Nancy mentre I suoi occhi lampeggiavano di comprensione e solidarieta'. «Sapevo che quella lurida canaglia stava solo aspettando il momento opportuno.» Agito' il pugno verso il vialetto. «Vorrei che fosse ancora qui. Lo farei pentire amaramente per quello che ha cercato di fare!» «Non dubito che ci riusciresti» convenne Galen. «Sono davvero felice di sapere che Verity ha una amica tanto fedele. Tuttavia spero sinceramente di non rivedere mai piu' il signor Blackstone. Stava partendo, di sicuro per sempre.» «Grazie al cielo! E spero che abbiate ragione.» Li guardo' entrambi con fare sospettoso. «Quindi mi state dicendo che il Duca non creera' problemi?» «No, non creera' problemi» affermo' Verity. «Te lo prometto, Nancy. Le amo troppo per fare loro del male.» Il viso della domestica si illumino' all'improvviso con un ampio sorriso. «Vi credo» dichiaro' con un breve cenno del capo. «Posso vederlo nei vostri occhi. Adesso che cosa ne dite di una buona tazza di te'? Credo sia il caso di prepararne un po'.» «Si, grazie, Nancy.» rispose Verity. Nancy si diresse verso la cucina fermandosi sulla soglia per guardare Galen. «La piccola Jocelyn e' la vostra immagine sputata, sapete. Tranne per i suoi occhi, naturalmente. Ma nessuno crederebbe che la signora Davis-Jones abbia mai avuto un solo pensiero disonorevole nella sua vita, meno che mai chi la conosce, percio' credo che il vostro segreto sara' al sicuro ancora per qualche tempo.» «Spero che tu abbia ragione» sospiro' il Duca mentre la donna usciva dalla stanza. «Lei lo sapeva, Galen!» esclamo' Verity incredula. «Lo sapeva da sempre e non ho mai saputo niente, nemmeno per un momento, ne' avrei mai creduto che Nancy sarebbe stata capace di tenere per se' una cosa del genere.» «Un'altra rivelazione sconcertante in un giorno pieno di sorprese.» «Siete molto pallido» commento' lei conducendolo verso il divano. «Siete ammalato?» «Sono solo esausto. Sono venuto via da Londra in fretta e furia e Harry ha anche perso un ferro. Temevo di non riuscire ad arrivare qui in tempo e contemporaneamente ero preoccupato per il fatto che avrei potuto farvi agitare per niente.» «Perche' avevate pagato per assicurarvi la nostra sicurezza.» lui annui. «Spero solo che basti.» «Se anche cosi non fosse non avrei piu' paura in ogni caso. Dico sul serio, Galen» lo rassicuro' Verity. «Sono stanca di farmi spaventare. Non faro' vivere Jocelyn nel timore, come e' accaduto finora.»
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Giallo / Vai alla pagina dell'autore: eddiefrancesco