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Autore: fenris    30/05/2022    4 recensioni
Nella cupa oscurità del lontano futuro... c'è solo l'avventura! Centinaia di clan di esploratori e guerrieri si contendono la galassia tra tornei, missioni e guerre in miniatura. Sei ragazzi delle Isole del destino sognano di unirsi a loro, ma i loro sogni vengono infranti in una notte. Un di loro, Sora, si ritrova caricato con un'antica eredità che lo obbligherà ad addentrarsi negli angoli più oscuri della galassia e a scoprire il suo stesso limite.
*Crossover con Star Wars, Spectrobes e altre serie Disney con altri elementi da diversi giochi Square Enix*
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Kairi, Riku, Sora
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Shmi svolse al meglio il suo dovere di padrona di casa nei confronti di Obi- Wan, fornendogli salviette umide e un buon beverone che aiutò a rimetterlo in sesto dalla terribile esperienza. Owen era momentaneamente al mercato assieme alla sua fidanzata, lasciando la donna e Claigg come unici ascoltatori di quell'orribile storia.

 

“ Va meglio?”, chiese lei mentre il Bangaa si scolava le ultime gocce della sua tazza di latte di Bantha, succo di melone nero e altre cose di cui è meglio non discutere la natura in queste righe.

 

“ Insomma. Mi sentivo meglio quando un simbionte ha cercato di succhiarmi il cervello- disse dunque Obi- Wan, rigirando nervosamente la tazza tra le dita artigliate- potessi almeno contattare gli altri e spiegare cos'è successo.”.

 

“ E' vero? Tutto ciò che hai detto?”, chiese Lars, visibilmente spaventato. Aveva vissuto la guerra da lontano, Tatooine era per fortuna una zona franca se si escludevano gli affari tra gli Hutt e le due fazioni. Scoprire che dietro gli Eclipse, i grandi eroi della galassia, c'era un simile complotto, avrebbe potuto scatenare un nuovo conflitto. Dubitava seriamente che stavolta il pianeta desertico sarebbe potuto restarne fuori.

 

“ Vorrei che non fosse il caso, amico mio. Ma i messaggi che ho ricevuto dai Disney confermano tutto. Siamo stati tutti degli sciocchi, a parte Fives, crogiolandoci in un'aria di superiorità e invincibilità. E adesso rischiamo di pagarne il prezzo, se Xenahort riuscisse nel suo piano.”, disse malinconico il maestro, maledicendosi per essere stato così cieco agli ultimi eventi finchè non era stato troppo tardi.

 

“ Cosa pensi di fare?”, non potè che domandargli Shmi. Pur avendo incontrato il Jedi solo una manciata di volte prima di allora, sapeva che Anakin aveva in lui una fiducia assoluta, e di conseguenza anche lei. Lo vedeva come la migliore possibilità affinchè il figlio non venisse usato a sua completa insaputa.

 

“ Prima di tutto dovrei scoprire chi è dalla nostra parte e chi è sul libro paga di Xenahort, anche se ho già una buona idea. E sperare , oltre che mi credano, che non abbia già fatto i suoi giochetti su Anakin, fosse già riuscito a ingannarlo tutto sarebbe perduto.”, spiegò dunque il Bangaa, più che intenzionato a non deludere la sua ospite.

 

“ Ci è già riuscito, sfigato.”, disse improvvisamente una sardonica voce di donna.

 

 

 

Ad aver parlato era stata una figura avvolta da un cappotto nero. Era apparso lì accanto a loro, senza che nessuno se ne accorgesse. Sedeva con le gambe accavallate, giocando con un kunai giallo e azzurro.

 

“ Chi sei?”, chiese Obi- Wan, alzandosi di scatto, con gocce di sudore che gli scorrevano lungo le bronzee squame. Avvertiva che chiunque fosse la nuova venuta, non era certo da sottovalutare. Era per lo meno paragonabile a Grievous, un avversario che aveva già sconfitto a malapena l'ultima volta... e senza civili da proteggere allo stesso tempo.

 

“ Una che sta per friggere voi tutti e poi proseguirà col fratellone di Anakin. Goditi questo miliardo di volt, lucertolone!”, disse la donna, materializzando una serie di kunai e lanciando due potentissimi folgori contro Obi- Wan. Quest'ultimo riuscì ad evocare il Keyblade appena in tempo per difendersi dal grosso dell'urto, venendo però scagliato fuori attraverso una finestra.

 

“ Shmi, Lars, scappate!”, urlò ai due civili quando si rialzò. Preparò un incantesimo sulla punta della sua spada e cercando la propria rivale, pronto a toglierle qualsiasi accesso alla sua magia.

 

“ Ah, un Silence. Trucco carino.... quando il tuo avversario è più lento di te.”, dice una voce alle sue spalle, e i riflessi di Obi- Wan lo salvarono appena in tempo da una folgore dorata ben più forte delle precedenti. La donna, avvolta dall'aura tipica di chi stava sprigionando il massimo del suo potere, scaricò miliardi di volt e pura energia della Forza nella spada del Bangaa, che indietreggiò lasciando profolchi solchi sul terreno sotto l'orripilato sguardo di chi l'aveva salvato appena poche ore prima.

 

“ Oh, dei, no, no.... “, esclamò Shmi, paralizzata dal terrore. Il marito strinse le dita, sentendosi impotente come quando anni prima aveva combattuto quei Tusken.

 

“ Ti piace il regalino?”, domandò sardonica l'incappucciata, girando intorno alla sua vittima in ginocchio. Questi sentiva le mani bruciare, l'Eclisse totale invasa da un'incontenibile energia che aspettava il minimo tentennamento per esplodere e distruggere tutto nel raggio di centinaia di chilometri, se non tutto il pianeta.

 

 

Obi- Wan strinse i denti, le mani strette sull'impugnatura del Keyblade. Lo sforzo era forse maggiore a qualsiasi cosa avesse mai sopportato prima di allora, avvertiva zampilli di energia sfuggire secondo dopo secondo. Mantenere la tecnica divenne via via più doloroso, era certo che presto avrebbe cominciato a bruciare eppure non desistette e strinse i denti.

 

“ Obi- Wan, lascia andare.”, tentò di convincerelo Shmi, non volendo che qualcuno si sacrificasse per lei.

 

“ NO! Voi siete gli unici che possono convincere Anakin della verità.”, insistette il Bangaa, alzandosi a fatica, i muscoli in preda a un dolore micidiale per quanto determinato a non mollare.

 

“ Sì, lascia andare e fallisci- disse insensibile la donna col cappuccio, in preda a un piacere sadico nel vedere quell'immane prova di resistenza- per sapere, credevi davvero di avere una possibilità? Abbiamo organizzato tutto, inclusa la tua deviazione su questo pianeta.”.

 

“ Dovevo aspettarmi che quelle meteore non fossero lì per caso. Anakin ve la farà pagare cara.”, ringhiò il Bangaa alla rivelazione, mostrando il lato più ferale della sua specie.

 

“ Nessun problema, pagherai tu per noi.”, concluse dunque la donna, materializzando un ultimo kunai, che non perse tempo a lanciare contro il Keyblade di Obi- Wan. L'energia da lui trattenuta, già instabile oltre ogni limite, cominciò a sfuggirgli. Potenti saette si lanciarono in ogni direzione, dando vita a un enorme vortice elettrico prima di esplodere in un potente fulmine che raggiunse anche le poche nuvole in cielo, distruggendo ogni cosa in un ampio raggio.

 

 

Obi- Wan tossì prima di riaprire gli occhi, faticando a mettere a fuoco il cupo cielo di Tatooine. Rialzandosi con una mano alle sue ferite si guardò intorno, trovando casa Skywalker ridotta in frantumi. Il cadavere di Cliegg, ormai irriconoscibile per le bruciature, giaceva a poca distanza da lui. Non c'era più niente che potesse fare per il fattore, ma un gemito di dolore non molto distanze gli disse che per Shmi c'era ancora qualche speranza.

 

“ Shmi, resisti, sono qui!”, esclamò il Cavaliere runico correndo dalla donna, ridotta in uno stato non molto migliore del marito, tirando fuori qualsiasi oggetto curativo avesse nel suo Cosmolink e alzando il volto della donna per farle bere. Lei sputacchiò, incapace di far scendere le pozioni in gola, mentre le sue membra sembravano sottoposte a continui tremiti. Sotto le dita Obi- Wan sentì anche diverse ossa rotte.

 

“ Obi- Wan... non pensare a me. Va da Owen e Benu, prima che gli scagnozzi di Xenahort li raggiungano.”, disse Shmi con un filo di voce, la poca pelle ancora sana sempre più pallida.

 

“ Non posso lasciarti così. Non aggiungerò la tua morte alla mia lista di fallimenti nei confronti di Anakin- protestò questi, posando le mani sul petto della donna e lanciando l'Energiga più potente che postesse castare- sei l'unica rimasta che può farlo ragionare e fargli capire che è successo davvero.”.

 

La sfavillante luce verde che avvolgeva il corpo di Shmi si intensificò ancora e ancora, infondendosi persino nel terreno, ma senza ottenere l'effetto sperato. La donna rivolse un ultimo sguardo speranzoso a Obi- Wan, prima di chiudere gli occhi per l'ultima volta e lasciare che il suo spirito si unisse alla Forza. Prima ancora che l'uomo potesse gridare dalla rabbia e la disperazione, sentì dei pesanti passi dietro di lui.

 

“ Sei stato tu?!”, domandò tanto tremante quanto irata la voce di Anakin. Il giovane avventuriero, coperto interamente dal suo kimono nero, era una figura più minacciosa che mai nella propria furia. Sembrava non aver neanche bisogno del keyblade, il suo sguardo fuoribondo era abbastanza per terrorizzare Obi- Wan sin nel profondo della sua anima.

 

Aveva pregato qualsiasi divinità a lui conosciuta che Xenahort si sbagliasse, ma la scena di fronte a lui sembrava aver confermato ogni sua paura.

 

“ No, Anakin, io...”, tentò di dire il guerriero, ma ogni tentativo di chiarimento venne interrotto dalla furia del suo amato allievo, che si manifestò come una devastante onda d'urto che percorse aria e terra, creando immense spaccature e scagliando via Obi- Wan con tutta la forza del suo odio .

 

“ Risparmia le parole per quando sarai di fronte al Creatore.”, disse empio Anakin, materializzando le sue spade e cominciando un duello ben più difficile di quanto fosse stato quello contro Cornelius.

*****

L'attenzione di Sora e compagni era concentrata unicamente su Ven e il suo racconto, era come se non ci fosse altro in quel momento. Qualcuno dei bambini tremava addirittura dall'ansia.

 

“ Fu probabilmente il più violento duello col Keyblade che si sia mai visto. Anakin dal canto suo era il Custode più potente e abile dell'epoca, e combatteva come un demone assetato di vendetta. D'altro canto, era anche privo di controllo al momento, privo della strategia che gli era consona. Obi- Wan invece era ancora dotato di raziocinio, si era addestrato con l'allievo per anni e soprattutto, anche se il suo stile non era particolarmente elaborato rispetto ad Anakin, era la semplicità assoluta. E in quella semplicità c'era potere.”.

 

“ Potere sufficiente per sopravvivere finchè Akain per un attimo raggiunse un nuovo livello del suo Cambio forma- continuò Paperone- ma purtroppo non era nel giusto stato mentale per controllarlo, e Obi- Wan dovette sconfiggerlo prima che entrambi venissero distrutti dall'energia sprigionatosi.”.

 

******

Obi- Wan tossì pesantemente, macchiando la sabbia col proprio sangue mentre difficilmente si dirigeva verso l'amato allievo. L'area in cui si trovavano era completamente devastata, ben più della casa di Shmi e Owen. Nessuno dei due si era trattenuto, uno perchè accecato dal desiderio di vendetta, l'altro anche solo per restare vivo.

 

Non c'era dubbbio che Obi- Wan fosse fiero del suo allievo. In ognuno singola mossa rivedeva le settimane, i mesi di pratica passati a migliorarsi, gli anni di studio e ogni singolo momento di tempo libero trascorso insieme. E questo aveva reso ancora più doloroso il devastande duello, finchè Anakin, più o meno inconsciamente, non aveva tentato di far evolvere ulteriormente il suo Cambio forma, in un aspetto che nessuno dei due contendenti fu capace di comprendere.

 

Ancora una volta il Bangaa si era trovato costretto a trattenere un'energia impensabile, scaturita dalla nuova trasformazione dell'allievo in qualcosa che non avrebbe saputo definire, forse pura energia della Forza, appartenente a entrambe le sue sfaccettature, estreme e simultanee. Entrambi sarebbero probabilmente morti se non l'avesse canalizzata in tempo per poi spararla contro il cielo con una potenza paragonabile a multiple supernove.

 

“ Maestro, per favore, aiutami...”, pregò Anakin nella sua incoscienza, rantolando debolmente sulla sabbia, ricoperto di bruciature praticamente ovunque. I suoi stessi organi erano stati danneggiati oltre il limite che qualsiasi altro umano avrebbe potuto sopportare. Ancora ansimante, Obi- Wan si chinò sull'amico, sacrificando le sue ultime energie per attivare quanti più incantesimi e tecniche di cura avesse a disposizione.

 

Non c'era limite al senso di colpa provato dal guerriero. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per redimersi di fronte agli occhi della Forza e di tutti coloro nei cui confronti aveva fallito

 

Alla fine, seppur Anakin fosse ancora devastato, fisicamente e mentalmente, non era più in un reale pericolo di vita, a patto che gli venissero date il prima possibile vere cure. E a giudicare dal veicolo che li stava raggiungendo, guidato da Thrawn e Rex se gli occhi non lo ingannavano, avrebbero completato presto ciò che aveva iniziato. Obi- Wan dunque si alzò, dando un'ultimo sguardo di pietà al ragazzo che aveva considerato per anni come un fratello minore, se non addirittura un figlio.

 

Non sapeva quando e come si sarebbero rivisti, ma per il bene di entrambi, e forse di tutta la galassia, avrebbe dovuto fare in modo di aver trovato una prova della sua innocenza quando ciò sarebbe accaduto.

 

“ Mi dispiace, Anakin, ho fallito... come maestro e come amico- disse distrutto- Ma troverò un modo per sistemare le cose. Dammi fiducia un'ultima volta.”, lo pregò prima di allontanarsi più veloce che potè, saltando via e correndo verso una via per redimersi di fronte agli occhi dei suoi compagni.

 

******

 

“ Fu solo dopo questo completo casino, che include anche un attentato da parte ad Owen e Beru da altri Eclipse traditori, che io ed Eraqus riuscimmo ad arrivare da Xenahort, dando battaglia campale a lui e ai suoi accoliti.”, disse Paperone, ricordando la furia con cui lui e il resto della squadra avevano combattuto contro l'ex capoclan degli Eclipse, scoprendo nel frattempo quanto erano davvero malati i suoi piani.

 

“ Aveva creato una macchina che gli avrebbe permesso di entrare nella Forza- aggiunse Ven- se ci fosse riuscito avrebbe potuto effettivamente attivare le serrature per Kingdom Hearts. E a quest'ora saremmo i suoi burattini, tutti i popoli farebbero ciò che decide lui.”, concluse, generando un brivido collettivo.

 

“ A proposito, chi erano davvero quei tizi incappucciati?”, fece curioso Qua, ansioso di scoprire quale folle avrebbe mai aiutato Xenhaort nel suo folle piano.

 

“ Tutt'oggi non ne siamo certi- commentò un irritato Paperone, i cui sforzi nel cercare di scoprire l'identità di quei seccatori erano stati secondi solo a quelli per ritrovare Della- Erano Custodi spaventosamente forti, è tutto quello che sappiamo, ognuno specializzato in un certo elemento o stile di lotta. Abbiamo dovuto lottare con le unghie e con i denti per farci strada fino alla stanza dove Xenahort aveva creato un macchinario che gli avrebbe permesso di cercare le serrature. Paperino perse Fafnir, il suo Spectrobe, e Aqua si sacrificò per far esplodere la macchina, venendo risucchiata in un portale per chissà dove senza che noi potessimo fare niente. Poi Eraqus affrontò Xenahort....”, a questo punto l'anziano avventuriero si abbassò il cilindro sugli occhi, incapace di continuare.

 

 

“ Morì anche lui?”, chiese Grogu, intuendo bene dal tono del biondino cosa fosse successo. Immaginò di scoprire a sua volta dopo anni che Mando fosse morto, ma scosse la testa per liberarsi del pensiero.

 

“ Sì, ma anche Xenahort non se la passò troppo bene- affermò Ven con una lieve nota di soddisfazione riguardo l'ultima parte- il loro duello ebbe poco da invidiare a quello tra Anakin e Obi- Wan. Terra trovò il corpo di Eraqus assieme a uno Xenahort quasi menomato, e infuriato attivò il suo Cambio forma a piena potenza, dando a Paperone e gli altri appena il tempo di scappare prima di distruggere il pianeta, al posto del quale apparve un buco nero.”.

 

I ragazzi deglutirono nuovamente. Non era esattamente raro per un avventuriero avere abbastanza potere da distruggere pianeti, stelle, o addirittura interi sistemi solari. I Clan erano stati creati anche per assicurarsi che simili mostri non potessero esecitare liberamente la loro potenza distruttiva, la sanzione in caso di fallimento nel controllarsi consistava nel ritiro della licenza e in una permanenza a vita nei peggiori carceri immaginabili.

 

Che Terra avesse creato un buco nero per pura rabbia era.... scorcentante, per lo minimo.

 

“ Ma perchè finito tutto questo disastro non siete andati da Anakin? Avreste potuto fare fronte comune”, chiese dunque Sora, stupito che non avessero almeno cercato di riappacificare maestro e allievo, facendo sapere a quest'ultimo che Obi- Wan era una vittima quanto lui.

 

“ Non ci avrebbe ascoltato. Qualsiasi cosa gli sia successa durante il duello, l'ha cicatrizzato fisicamente e mentalmente. Aggiungi l'aver perso così tanto in così poco tempo, avvicinarlo senza prove era improponibile. Prove che tutt'ora non abbiamo- sbuffò Ven con un secco gesto della mano- E poi aveva già i suoi casini a cui pensare...”.

 

*****

Owen aiutò Anakin a camminare fino al bordo del balcone dell'ospedale. Il Custode era ricoperto di bende da capo a piedi, lasciando intravedere solo pezzetti di tessuto cicatrizzato e l'apparato respiratorio che teneva sulla bocca, da cui proveniva un cavernoso e ritmico suono. Le ultime due settimane erano state una totale agonia per l'uomo, a livello fisico e mentale.

 

Già solo svegliarsi e scoprire di potersi muovere appena, anche solo grazie ai suoi nuovi arti cibernetici, era stato un incubo a occhi aperti. Sapere che gli unici parenti rimastigli erano in salvo era stato l'unico sollievo prima di una lenta e dolorosa riabilitazione.

 

“ Oh, dei, è finita per me.”, si lamentò appoggiandosi con difficoltà alla ringhiera e guardando il tramonto di Tatooine per quella che sarebbe stata l'ultima volta. Era stata l'unica cosa, oltre alla propria famiglia, mancatagli di quell'orribile pianeta, che nuovamente sembrava avergli tolto quanto aveva di più chiaro.

 

“ Non dire così, Anakin, i dottori sono ottimisti che ti riprenderai con un anno o due di terapia.”, cercò di rassicurarlo il fratello minore. Egli stesso era però abbastanza spaventato da quanto successo. Cosa poteva aver indebolito a tal punto uno dei più potenti avventurieri conosciuti?

 

Cosa aveva spinto Obi- Wan a tradire tutti loro, sacrificando tutto ciò per cui avevano lavorato, incluso probabilmente l'amore di Satine?

 

“ Gli stessi dottori che hanno tirato sul prezzo per trattarmi finchè Thrawn non li ha sbattuti contro un muro?”, ribattè infuriato il Custode, sbattendo la mano bendata sulla ringhiera, che tremò pericolosamente.

 

L'ospedale dove l'avevano portato faceva infatti parte del cartello Hutt, e il primario si era divertito a tirare sul prezzo per curarlo. Thrawn però non ci mise molto a perdere pazienza, caso unico nella vita, e lo prese rendendo ben chiaro cosa gli avrebbe fatto se non avesse operato subito il suo capoclan. Inutile dire che non avevano perso tempo a preparare una sala operatoria e a utilizzare qualsiasi metodo sconosciuto per stabilizzare il nuovo capoclan degli Eclipse.

 

“ Sono un re senza corona, fratello. Il clan è a pezzi, Malik è ridotto a un vortice di energie malefiche , i miei figli sono orfani di madre ed è meglio che non menzioni di nuovo le mie condizioni di salute. Non so dove sbattere la testa, mi sento proprio come quand'ero bambino.”, disse prima di sedersi su una sdraio lì vicino, e tirando fuori un foglio di carta. Owen gli si sedette accanto, cercando qualcos'altro da dire, e notò che era un disegno: un grosso elmo con una maschera simile a un respiratore.

 

“ Cos'è?”, domandò curioso l'uomo.

 

“ Una maschera che Leila ha disegnato per Halloween. Dice di averla vista in un sogno. Non so perchè l'ho presa ora.”, rispose Anakin, buttando il foglio a terra solo perchè il fratello la prendesse.

 

“ Penso ti starebbe bene.”, scherzò Owen, con un sorrisetto che migliorò appena l'umore dell'altro, che incrociò le mani pensoso.

 

“ Mhh, fa un po' troppo stile Sith. Ma considerando quanto mi hanno deluso i Jedi... Passare a un approccio più brutale e cupo forse non sarebbe una brutta idea. Di certo mi aiuterà a riportare il clan in forze. Tanto non può andare peggio di così.”, disse stringendo nuovamente le dita robotiche.

 

Owen gli rivolse un'occhiata sorpresa. I Sith erano stati, dalla prima coniazione del termine fino a quel giorno, lo spauracchio della galassia in innumerevoli occasioni. Quando Cornelius aveva dato la sua dichiarazione di guerra, non pochi inoltre avevano pensato che fosse egli stesso un membro dell'antico e terribile ordine, sopravvissuto nell'Orlo esterno. Maul, pur avendo aiutato non poco a combattere la Gilda, non aveva avuto alcuna intenzione di migliorare la reputazione della congregadi cui era forse l'ultimo esponente.

 

 

Ma vista l'attuale situazione dell'Eclipse, forse un pugno di ferro ben diretto è ciò di cui avevano bisogno per riprendersi e ritornare al top.

 

“ In quel caso ti serverebbe anche uno di quei titoli che utilizzavano. Darth.... Fener?”, azzardò quindi col primo nome che gli venne in mente. Anakin ci riflettè un po', trovando il soprannome troppo poco minaccioso per i suoi gusti.

 

“ Vader. Credo che mi farò chiamare Darth Vader.”, affermò infine, il suo continuo respiro che si confondeva tra i venti del deserto.

 

*****

Dopo quell'ultimo tratto della storia, riguardante il modo in cui uno dei più grandi gruppi di eroi conosciuti era stato trasformato in un letale e terribile esercito, lo sguardo di Paperone e Ventus era più desolato che mai.

 

“ Come ho detto non avevamo alcuna prova di quanto fosse davvero successo, e Anakin non era nello stato mentale migliore neanche per leggerci nel pensiero, per lo meno ci avrebbe chiesto dove trovare Obi- Wan per ucciderlo. Il suddetto decise pertanto di cambiare identità e andare a cercare i complici di Xenahort o altre prove della propria innocenza, mentre noi avremmo dovuto trovare il ragazzo che aveva legato il suo cuore a Ventus, cioè te, e proteggerlo per poi addestrarlo a tempo debito.”.

 

Sora incrociò le braccia, riflettendo ampiamente su quanto aveva ascoltato negli ultimi due giorni. Lui erede di un potere quasi cosmico? Non ci credeva, e anche se fosse il caso non aveva intenzione di accettare una simile responsabilità. Desiderava semplicemente vivere in completa libertà e trovare i suoi amici, com'era stato il progetto per il resto della sua vita.

 

“ Come capiste che ero io? Dovevano esserci almeno due miliardi di bambini all'epoca su Atlantica.”, chiese infine.

 

“ Buona domanda- rispose il biondino- Come ti ho detto io , Aqua e Terra non avevamo formato un'Unione dimensionale con molte persone, ma tra quelle con cui avevamo un legame c' era anche Topolino. Facendo un rapido giro sulla tua isola, trovò un neonato emetteva un'energia molto simile alla mia, sebbene in parte offuscata.”.

 

“ Quando scoprimmo che avevi superato l'esame per diventare avventuriero, però, Topolino, Paperino e Pippo erano già partiti per una misteriosa missione dopo aver richiesto ad Ercole di darti un primo addestramento. Per qualche motivo non dissero a nessuno dei loro piani, neanche me. Anche se forse ho un'idea di cosa abbiano scoperto. Una via per giungere alle dimensioni della Forza e salvare Aqua.”, continuò Paperone, chiaramente ancora preoccupato per i tre ragazzi che aveva praticamente cresciuto.

 

“ Pensate che sia ancora viva?!”, domandò stupito Max. Ven, con uno sguardo annuito, annuì energicamente.

 

“ Se c'è una persona che può sopravvivere nei piani astrali dopo un'esplosione del genere è proprio Aqua. Lei ha sempre un asso nella manica.”, affermò convinto.

 

“ In questo caso di cosa dobbiamo preoccuparci. Oltre a Malefica?”, chiese Sora, che comunque sperava di farla pagare il prima possibile agli Strecken, oltre ovviamente a trovare informazioni sui suoi amici.

 

“ I complici sopravvissuti di Xenahort, e forse lui stesso. A volte temiamo che sia sopravvissuto in qualche modo. Forse in stasi come Ventus- rivelò grave Paperone, chiaramente inquieto che il vecchio nemico esistesse ancora in qualche forma a perpetrare i suoi turpi scopi- d'altro canto anche Malefica sarebbe stata guardinga dall'usare un piccolo esercito come quello apparso sull'arcipelago.”.

 

“ Questa è una brutta notizia, ma non so se, eredità di Malal o no, posso aiutarvi contro di lui. Forse , trovando qualche prova , potrei provare a convincere Anakin della verità.”, riflette ancora il giovane Custode.

 

“ E noi siamo con te.”, affermò Angela, alzandosi e dandogli una pacca sulla spalla. Concorde, Grogu si mise davanti ai due amici.

 

“ Giusto... ormai saldato il nostro legame è.”, disse fiero il giovane Mandaloriano. Ventus e Paperone sorrisero soddisfatti. Nessuno sopravviveva da solo in quella galassia irta di pericoli, e non avrebbero potuto chiedere una migliore compagnia per Sora.

 

“ Ci basta, ma non focalizzarti troppo su Xenahort e i suoi complotti. Non ti abbiamo portato qui per trasformarti in un'arma, Sora, ma per aiutarti a scegliere il tuo cammino senza doverti preoccupare delle trame dei nostri nemici. Lo giuro sull'onore del nostro clan.”, rispose Paperone, facendosi una croce sul cuore.

 

“ Anche perchè non siamo del tutto certi come Vader reagirebbe incontrandoti.”, disse Ventus, egli stesso incerto sul come comportarsi con l'amico. Sora espirò a fondo, riflettendo un'ultima volta sulla lunga storia che aveva appena finito di sentire, e fece circolare il più fluidamente possibile l'energia in ogni singolo Midi- Chlorian del suo corpo.

 

“ Bene, non sono certo neanch'io di volerlo scoprire. Vi ringrazio tutti dell'occasione che mi avete dato e di non darmi chissà che aspettative per il momento. Cercherò di non deluderle.”, concluse con un largo e confidente sorriso, certo che se anche il destino gli avesse gettato contro degli ostacoli, lui sarebbe riuscito ad evitarli o rispedirli al mittente.

 

 

“ Ah, un'ultima cosa, se non sono indiscreto- li interruppe Quo incuriosito- come si fa chiamare ora Obi- Wan? ”

 

“ Diz. Darkness in zero.”.
                                                                                               ******
Incredibile, ce l'ho fatta, ho completato la mia prima saga flashback, che soddisfazione incredibile. Il mio principale dubbio qua viene dal modo in cui alterno i dialoghi quando torno al presente, mi auguro non siano stati troppo dolorolosi da leggere e che il ritratto(LOL) dei personaggi sia stato in linea tanto con le loro versioni canon che con quanto ho stabilito nella lore di quest'AU. Il mio programma per i prossimi capitoli è un tantinello confuso, più che altro riguardo l'ordine dei fatti, ma ho comunque in mente una bella serie di avvenimenti e sviluppi che confido vi piaceranno. Fatemi sapere le vostre opinioni e critiche, sono ansioso di sentirle. 

  
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