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Autore: Lilithan    01/06/2022    0 recensioni
Una ragazza si risveglia dalla morte in una bara. Il resto si vedrà.
Genere: Drammatico, Mistero, Noir | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel cimitero non era mai stato così rumoroso.
Gente che urlava, gente che scappava, gente che sveniva, gente immobilizzata che recitava il rosario, tremante.
Come se avessero visto un fantasma. Ma chiaramente la ragazza nella bara non lo era.
Lucy Willis non riusciva a sentire bene tutto il frastuono che la circondava. Era troppo sorpresa di riuscire ancora a respirare.
Dentro.
Fuori.
Ispira.
Espira.
Suoni ovattati, vista offuscata dalla pioggia, odore di acqua, incenso e fiori freschi. Legno e sangue.
Sangue dove?
Le mani.
Lucy si guardò le mani. Le mani con cui aveva fracassato il legno.
Quale legno?
La bara.
L'avevano chiusa in una bara.
Si era svegliata lì. Chiusa. Non riusciva a urlare. A malapena respirava.
Panico.
Lacrime.
Fatemi uscire.
Pugni e graffi sul legno.
Freddo e aria pungente.
Aria.

La pioggia smise di cadere. Il silenzio finalmente calato sul cimitero, si fece teso. Erano rimaste poche persone, troppo scioccate per muovere un passo. Neanche Lucy si mosse.
Fissò i volti delle persone che aveva davanti. Sua madre, suo padre, il suo fratellino.
Nonna Clara, zia Thea, zio Al, Matt, Giuly, Anthony.
Oliver, Eddy.
Alcuni professori e compagni di scuola.
Riconobbe addirittura il suo vicino di casa, sostenuto dal bastone che si portava sempre appresso.
Sembrava tutto molto lento. Tutto molto fermo. Ma si sorprese di come il suo cervello lavorasse in fretta, nonostante sentisse il corpo rigido.
Forse ho preso freddo?
Nessuno osava muoversi, dire una parola. Tutti fissavano Lucy e Lucy fissava tutti.
Tommy, il fratellino, osó fare un passo verso la sorella. Ma sua madre lo prese per la spalla e lo tiró su, in braccio.
Perché ha preso Tommy?
Troppo spaventata, probabilmente, per dire qualcosa, strinse la manica del marito.
Questo si riscosse, e con voce tremante disse: "Lucy. Lucy, tesoro, sei tu?"
Lucy non disse nulla né si mosse. Fissava ora l'uomo che aveva parlato.
Aveva riconosciuto la voce del padre? Aveva capito qualcosa?
Che cosa ha detto?
Perché mi fissano?
Perché sono qui?
Perché ero chiusa in una bara?
Perché questo?
Perché non dicono nulla?
Ho freddo.
Ho paura.
Cosa dovrei fare?
Suo padre azzardó un passo. Lei sussultó.
No
"Lucy, sono io, sono papà."
Un altro passo.
No
"Mi riconosci?"
Un altro passo.
Via
Vai via
Lucy, improvvisamente, appoggió le mani ai lati della bara, fece forza e si tirò su. Suo padre si fermò. La ragazza saltò giù da quella specie di piano su cui era stata adagiata e cadde sulla terra bagnata. Qualcuno lanciò un urletto, non riuscí a capire chi.
Guardó suo padre indietreggiare.
Guardó sua madre stringere suo fratello, come se volesse proteggerlo.
Proteggerlo da chi?
Da te. Lei ha paura di te.
Me?
Si, te.
Non gli farei mai del male.
Ha importanza quello che credi tu?

Mentre Lucy correva, tra le tombe, lontano dalle persone che amava, si chiedeva se qualcuno tra loro si fosse accorto del dolore che provava, mentre voltava loro le spalle.

   
 
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