Storie originali > Giallo
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Autore: eddiefrancesco    06/06/2022    0 recensioni
Dieci anni prima, Galen aveva lasciato l'Inghilterra per dimenticare la donna che lo aveva sedotto e abbandonato senza nemmeno una parola di spiegazione, portandosi via il suo cuore. Ora, diventato Duca di Deighton, è tornato per assumere i doveri che il titolo gli impone, prima fra tutti generare un erede. E la prima persona in cui si imbatte e proprio lei, Verity. Nel frattempo lei è rimasta vedova, scoprendo cosi che da quell'unica notte di passione trascorsa insieme è nata una bambina. Verity però...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Galen si tolse lentamente la camicia cercando di indovinare la sagoma della sua sposa sotto le coperte. «Stai cercando di farmi ingelosire?» «E questo tuo spogliarti lentamente mira ad accrescere il mio desiderio?» «Forse. Sta funzionando?» «Devo confessare di si» rispose con una voce bassa e appassionata che lo fece eccitare ancora di piu'. «Hai un fisico davvero notevole» continuo' con quel tono incredibilmente seducente. Quelle parole bastarono a fargli desiderare di essere gia' sotto le coperte insieme a lei. «Anche tu.» Porto' le mani sui calzoni e li sfilo', questa volta piu' velocemente, gettandoli sulla sedia piu' vicina. «Cosi li rovinerai.» «Adesso mi sembra di sentire Rhodes» replico' lui avvicinandosi al letto. «Non hai ancora finito di spogliarti.» Galen arrossi'. «Ti prego, moglie. Il mio pudore.» «Molto bene. Guardero' altrove, anche se devo dire che sono sorpresa di scoprire che sei pudico.» «Questo e'... diverso.» «Perche'?» Dopo essersi liberato dei mutandoni lui scivolo' tra le lenzuola. «Perche' non voglio deluderti.» «Dimentichi che abbiamo gia' fatto l'amore.» «Ti assicuro che non l'ho mai scordato, mia signora.» La senti' avvicinarsi e con enorme sorpresa e delizia si rese conto che era nuda. «Quindi non ci sono segreti tra noi.» Galen rise e le fece scorrere una mano lungo la gamba fino alla curva dei fianchi. «E nemmeno vestiti.» «Sdraiati, tesoro.» «Che cosa?» «Sdraiati un momento. Devo fare una cosa.» Lui percepi' che il materasso di piume si sollevava. «Non starai infilando una camicia da notte, spero.» «No.» Verity torno' a letto. «Hai fatto presto» osservo' Galen. «Dovevo solo prendere una cosa.» Lui quasi salto' giu' dal materasso quando senti' le dita di lei che gli accarezzavano il torace. Erano appiccicose. «Che accidenti...?» Un profumo familiare lo assali' alle narici. «E' miele?» «Mi era sembrato che avessi trovato divertente il mio scherzo con la melassa quando ero in collegio.» La sensazione di quei polpastrelli che vagavano sulla sua pelle soffermandosi a tormentare I capezzoli gli impediva quasi di pensare. E quando Verity gli mise una gamba sopra la sua si accorse di non riuscire ad articolare nessun pensiero coerente. «Quindi e' melassa?» Era cosi eccitato che avrebbe potuto trattarsi di qualsiasi cosa. Non aveva la minima importanza. «E' miele» confermo' lei abbassando la testa. «Non amo il sapore della melassa.» «Non ne avevo idea...» gemette Galen mentre lei cominciava a leccargli la pelle. «Non ti piace?» La sua sola risposta fu un altro gemito. Verity scivolo' piu' vicina e lui senti' I suoi seni sfiorargli il braccio. Incapace di restare immobile, allungo' una mano per accarezzarle la pelle di seta iniziando dalla spalla e scendendo lentamente. Il tessuto delle lenzuola struscio' contro la sua nudita' intensificando la sua eccitazione. Poi ci fu ancora miele e le dita di lei continuarono a tracciare una linea che dal ventre scese sempre piu' in basso. Galen si morse un labbro per impedirsi di gridare mentre la tensione dentro di lui cresceva a dismisura. All'improvviso Verity si interruppe.«Santo cielo!» Lui emise un gemito inorridito. «Che c'e'?» «I miei capelli!» «Ti e' andato il miele tra I capelli?» «Non si tratta solo di questo. Mi sono appena resa conto di avere sporcato tutte le lenzuola con le ciocche appiccicose.» «Mia cara e dolce moglie, io sono un Duca e I duchi hanno diversi servitori. Percio' non e' il caso che ti preoccupi. Tutto quello che voglio e' che adesso pensi a noi.» La attiro' a se' e le impresse un bacio rovente sulle morbide labbra addolcite dal miele. Lei gli si adagio' contro, appassionata e piena di desiderio. Immediatamente sembro' dimenticare tutte le preoccupazioni per la pulizia e con un gemito di passione socchiuse le labbra. Senza bisogno di ulteriori lusinghe, Galen le fece scivolare la lingua nella sua bocca calda. Poi, sempre continuando a baciarla, la fece adagiare tra I cuscini e passo' a sfiorare la curva del mento e l'incavo del collo. «Qui sembra esserci qualcosa di ancora piu' dolce della tua pelle, amore mio» mormoro' incontrando una macchia di miele sul suo seno. La sua sola risposta fu un altro gemito e lui comprese perfettamente quello che provava. Non si era mai sentita cosi prima di allora. Quell'unica notte trascorsa con Galen era stato solo un piccolo assaggio dell'appassionato desiderio che ora stava nascendo in lei. Allora si era trattato di un momento troppo breve e fuggevole, adesso c'era amore e passione insieme. Dieci anni prima Verity aveva rubato solo un abbraccio che le aveva procurato vergogna e paura. Ora era sua moglie e il loro amore era stato suggellato davanti alla famiglia e agli amici perche' tutti ne venissero a conoscenza. Non c'erano piu' segreti ne' bugie. Era libera di amarlo come desiderava, di mostrargli senza bisogno di parole che gli apparteneva per sempre. «Moglie mia. Mia amatissima moglie.» mormoro' Galen. Verity si spinse piu' vicina accogliendo con gioia le sue carezze. Il suo respiro si fece piu' affrettato. Quella prima volta lui non aveva fatto niente di tutto cio' e lei non credeva di poter sentire crescere quella deliziosa tensione fino a quando divento' quasi insopportabile. Sentiva che tutto era giusto e perfetto. Galen aveva sognato tutto questo molte volte e tuttavia il sogno non si era mai avvicinato tanto alla realta'. Nemmeno nelle fantasie piu' sfrenate aveva immaginato di sperimentare un'emozione cosi forte. Arrivarono insieme all'acme della passione che esplose e dilago' in deliziose e ritmiche ondate di brividi che scossero I loro corpi sudati. I suoi movimenti rallentarono e poi si fermarono e lui si accascio' su di lei respirando affannosamente. Solo in quel momento si rese conto che Verity stava ansimando. «Ti amo» mormoro', strofinandole una guancia contro il collo. «E io amo te, Galen» rispose lei sollevando una mano per accarezzargli I capelli bagnati di sudore. Con l'altra lo tenne vicino. Era tutto perfetto e lei era felice. «Credo che avremo bisogno di un bagno domani mattina.» Mormoro' lui assonnato. «Potremmo farlo insieme.» Lui sollevo' la testa e la fisso' negli occhi. «Stai dicendo sul serio?» Verity sorrise. «Sono serissima.» «Buon Dio, Verity! Da dove ti vengono queste idee?» «Non ti aveva avvertito Eloise? Pensavo ti avesse detto che ero dotata di parecchia immaginazione.» «A dire il vero, suppongo lo abbia fatto. Ma io non avevo idea...» Lei lo bacio' sulla fronte, accoccolandosi vicino. «Se non vuoi, allora...» «Non ho mai detto questo.» Appoggio' il capo sui suoi morbidi seni e sorrise beato. «E dire che pensavo che non mi sarebbe piaciuto essere sposato.» --------------------------------------FINE----------------------------------------------
   
 
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