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Autore: SerenaChichi    19/06/2022    2 recensioni
“Poi, come improvvisamente rianimato da una scarica elettrica, riprese a battere scellerato, oltrepassò la gola, arrivando dritto fino al cervello. Ogni rumore divenne ovattato e la temperatura esterna percepita si aggirò di colpo intorno ai cinquanta gradi centigradi. Spalancai gli occhi e, nonostante la vista appannata, riconobbi immediatamente quel lembo di stoffa blu, contornato dal famigliare tessuto arancione.
Era lui, era Goku… Così tanto vicino, da poterne sentire l’odore.“
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta | Coppie: 18/Crilin, Bulma/Vegeta, Gohan/Videl
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 9

Sabato



Urca che mangiata ragazzi!”

Era tutto squisitissimo, mamma!”

A migliaia e migliaia di chilometri di distanza dal mio appartamento, in una piccola casetta nei pressi di un bosco, un forzuto uomo dalla strana capigliatura si massaggiava la pancia soddisfatto della grande abbuffata, seguito a ruota da un dolce bambino, incredibilmente a lui somigliante, accasciato scompostamente sullo schienale della sedia, anch’esso sopraffatto dai postumi della grandiosa impresa.

Vero, ti sei superata, cara!”



Chichi sorrise e incrociò le braccia al petto soddisfatta, niente era più bello di vedere appagati i suoi uomini! Si avvicinò al figlio, posandogli amorevolmente una mano sulla spalla. “Adesso, forza tesoro, vai a lavarti i denti.”

Sì, mamma.”

Lo seguì con occhi dolci fino a quando la sua immagine scomparve nel corridoio che portava alla zona notte. Come ogni sera, era giunto il momento della pulizia delle stoviglie. Per chiunque altro, sarebbe stata una routine sfiancante, ma per una come lei, rappresentava tutt’altro. Amava occuparsi della sua famiglia, cercare ogni giorno di migliorare i suoi ruoli di madre e di moglie, e quella sensazione di stanchezza che la sera non tardava ad arrivare, la reputava un sintomo del risultato del suo buon operato.

Arrotolò le maniche e iniziò a riporre pentole e i piatti sporchi nella grande vasca insaponata del lavabo.

Goku era ancora seduto, l’abbuffata era stata talmente importante che serviva del tempo per prendere il coraggio di alzarsi e fare qualche passo per aiutare la digestione. Sospirò profondamente e diede due belle pacche sulle cosce muscolose, issandosi rumorosamente. “Tesoro, faccio una passeggiata e torno.”

Va bene, caro.” Rispose con le braccia totalmente immerse nella schiuma. “Ah, un momento!” Goku si fermò con la mano sulla maniglia della porta d’ingresso. Piegò appena il capo nella direzione della moglie. “Domani sarò assente per tutto il giorno, ricordi, vero?”

Sbatté le palpebre confuso, cercando di rammentare.

Devo occuparmi di tua nipote. Te lo sei scordato?”
“M-ma no! Cosa vai a pensare, eheheheh!” Ovviamente.

Goku, ma sarà possibile che ti dimentichi sempre di tutto?! Gohan ha un convegno molto importante e Videl è impegnata con i corsi in palestra*… Staranno fuori per tutta la giornata.”

Posso passare a prendere Pan con il teletrasp-“

NO!” Goku abbassò le spalle intimorito. “Andrò io. Qui ha pochissimi giochi e si annoierebbe.”

V-va bene.” Ammiccò un sorriso nervoso. “Ah, ma…”

Ma cosa?!”

Avevi detto che avrei dovuto lavorare domani mattina.”

E da quando in qua, ti interessa farlo?! Tanto non ti avrei fatto venire comunque, non vorrei che combinassi qualche casino in casa loro… Devi solo accompagnarmi, tutto qua.”



………………

Finalmente sabato! Abituata ormai a svegliarmi molto presto, aprii gli occhi inconsciamente all’abituale ora, ma rimasi beatamente rilassata sotto le leggere lenzuola, per svariati e appaganti minuti. Il clima della città dell’Ovest era piacevolmente temperato e nonostante fosse autunno inoltrato, il freddo non sembrava affatto voler arrivare. Tenevo lo sguardo fisso sul soffitto e la mente persa tra i mille pensieri. Era così ingarbugliata che potrei giurare di aver sentito gli ingranaggi in funzione cigolare!

Perché, nonostante stessi mancando da casa da diverso tempo, la preoccupazione e l’ansia sembravano scemare? Soprattutto, erano un paio di giorni che una strana sensazione mi scaturiva dall’interno. Avevo lo stomaco subbuglio, un perenne batticuore e un’inspiegabile inappetenza… Per una come me, che mangerebbe in continuazione, era incredibile. Cosa mi stava accadendo? Da cosa era dipeso?

La vescica in procinto di esplodere aveva vinto sulla pigrizia, e tra un ragionamento e l’altro mi ero recata in bagno.



Lo spazzolino pregno di dentifricio strofinava sui denti e i miei occhi si fissavano allo specchio.

Che sia lui la causa?

E te lo domandi, pure?” Con un sorriso, risposi al mio inconscio ad alta voce. Vi ricordate quella latente paura che mi affliggeva alcuni giorni prima? I miei sentimenti non stavano cambiando, erano già dannatamente evoluti. Goku non era più una figura immaginaria, platonica…

Era realtà, la mia realtà.

Ma dove volevo arrivare? Cosa mi avrebbe portato questa situazione? Se questa vita fosse continuata, sapevo già che quella felicità apparente si sarebbe trasformata in sofferenza.

Dovevo accontentarmi di essergli amica?

Sì, lo dovevo.

Per lui, per me… Per tutti.



……………….

Yawn!” Tre sbadigli in un solo minuto, come non fosse caduto in un burrone ancora non riusciva a spiegarselo! La vita di campagna era una noia mortale, soprattutto il sabato, il giorno prima del tanto agognato riposo sembrava che il tempo non trascorresse mai! Teneva stancamente il volante tra le mani, la testa leggermente inclinata verso il basso e lo sguardo assonnato assente verso l’orizzonte. Avrebbe di gran lunga mollato tutto per qualcosa di più intrigante e soddisfacente. Beh, non che non potesse farlo, Chichi non l’avrebbe di certo scoperto, sarebbe rimasta fuori casa almeno fino all’ora di cena… Allora, perché continuare ad annoiarsi così tanto?

Spense il motore e aprì la portiera. “Urca, che arietta piacevole… Mmm, sa proprio di libertà!” Ridacchiò e scese dal grande veicolo.

Dopo una bella stiracchiata e una goduriosa grattata alla nuca, portò incerto una mano al mento. “Che posso fare? Potrei andare a sciogliere i muscoli da Vegeta… Ah, no, è sabato e il sabato deve dedicarlo a Bulma!” Sfotté l’amico, alzando le mani al cielo, solo lei era in grado di impartire ordini a quel testone!

Cosa poteva fare allora?

Un ricordo improvvisò lo illuminò. “Urca, che idea!” Sgranò gli occhi entusiasta. “Non ci avevo pensato! Forza Goku, datti una cambiata e vola dritto alla Capsule Corporation!” E un potente razzo schizzò via felice tra i cieli.



………..

Poggiai i piedi umidi sul tappeto e infilai l’accappatoio rosa. Abbassai la testa, presi l’asciugamano e avvolsi i capelli nel turbante.

Ci voleva proprio una bella doccia!

Scalza, mi diressi in cucina, presi una cialda di caffè e la infilai nella fessura della macchina bollente, pronta per essere utilizzata.

E con la mia dose di droga, questo noiosissimo sabato può avere inizio!

Portai la mia fumante tazza di cappuccino sulle labbra, ma mi arrestai di colpo. Avevano bussato alla porta, chi diavolo era a quell’ora!? Il corriere? Beh, lo shopping online era molto soddisfacente anche da queste parti… Quindi, perché privarsene? Avevo ordinato un bellissimo specchio da appendere in camera da letto, incredibile fosse già in consegna. Caspita che celerità!

ARRIVO!”

Diedi una stretta alla cintura dell’accappatoio e senza timore, aprii la porta.

Buong-“

Urca, non chiedi mai chi è prima di aprire? E’ rischioso per una fanciulla, sai?”



Allora, analizziamo bene i fatti: ero nuda, coperta solamente da un tessuto di spugna e, senza alcun preavviso, mi ero ritrovata Goku davanti a me, con tutto il suo splendore e un disarmante sorriso. Voi, cosa avreste fatto?

Avremmo aperto l’accappatoio, idiota!

No, inconscio, stai zitto.

PERCHE’ MI HAI SBATTUTO LA PORTA IN FACCIA?!”

Ecco, esattamente. Scontata, non trovate?

SERENA?!”

Quel poveruomo era rimasto nuovamente impalato come un ebete… Che terribile dejavu!

E-ECCOMI!” Cercai il più possibile di assumere un tono dignitoso, mi ricomposi e riaprii. “C-ciao!” Mi guardava sbigottito, sbattendo più volte le palpebre. Corrucciò per un breve istante le sopracciglia e poi scrollò le spalle. Ormai ci aveva fatto il callo! “Forza, vestiti, ci aspetta una bella missione!” Ridacchiò, mettendosi sull’attenti.

M-missione?”

Te ne sei forse dimenticata? Dobbiamo andare a cercare le sfere del drago!”

Ero impietrita, letteralmente di sasso. Allora, l’ultima volta, non stava scherzando, era serio! S-saremmo andati in giro per il mondo, insieme?! La temperatura percepita arrivò alle stelle e le mie guance avvamparono all’istante.

Indossa qualcosa di comodo, dai! Ti aspetto.”



Avevo letteralmente rivoltato l’armadio. Possibile non riuscissi a trovare nulla di consono? Per carità, un paio di tute le avevo comprate, ma con addosso quella roba facevo pena, pietà e compassione! Per l’amor di Dio, avrei preferito soffrire un po’, pur di non metterle!

Cerca e ricerca, esausta avevo optato per una camicia fucsia, lunga fino al fondoschiena con una graziosa cintura scura in vita, dei leggins neri e snickers bianche… Altre scarpe comode non ne avevo!

Finalmente, dopo circa una mezz’ora, eccomi sbucare in salotto e mi fermai qualche istante sullo stipite della porta. Goku era visibilmente annoiato e, seduto scompostamente, era impegnato a saltare da un canale all’altro della televisione. Mi risultava ancora strano vederlo coinvolto nelle scene di vita quotidiana. Sorrisi e, forse, lo feci rumorosamente, tant’è che alzò lo sguardo nella mia direzione. Rimase fisso su di me per alcuni secondi e ciò mi procurò del lieve imbarazzo.

Si schiarì la voce e si alzò. “Sicura di essere abbastanza comoda, così?”

Ecco perché mi stava guardando, molto probabilmente ero vestita come una stupida… “C-certo. Comunque, giusto il tempo di legarmi i capelli e possiamo andare.” Dissi così, mentre ero diretta con una spazzola e un elastico verso lo specchio di fianco alla porta.



Coda alta, trucco decente, vestiti di merda. Pronta. “Andiamo.”

Dopo di lei, signorina!” Aprì cavallerescamente la porta e la richiuse alle mie spalle. “NOVOLA KINTO!!” Urlò improvvisamente a pieni polmoni, provocandomi un sussulto.

Una piccola e soffice nuvoletta dorata frenò davanti ai miei occhi. Mi emozionai come una bambina. Saremmo andati alla ricerca delle sette sfere del drago sulla nuvola?! Sarei stata appoggiata alla sua schiena, avrei sentito il calore del suo corpo… Avrei sentito lui!

Stavo per avere un mancamento.

Fortunatamente, un piccolo dettaglio stonato mi fece rinvenire. Era incredibilmente meraviglioso, ma mancava una cosa.

Quella voce aveva gridato il nome sbagliato.

A-aspetta!” Lo fermai, prima che balzasse sul soffice mezzo. Mi guardò confuso. “Non chiedermi spiegazioni, ma se le dicessi di tornare in dietro e la chiamassi con un altro nome, arriverebbe lo stesso?”

Dovrei chiamarla in un altro modo? Perché?”

Dimmi solo se si può fare.”

Beh…” Si grattò la testa e guardò scettico la fidata amica di lunghi viaggi. “Potresti farlo?”

Non riuscii a trattenere una risata. La piccola nuvoletta scodinzolò come un cagnolino ubbidiente e, sotto lo sguardo orgoglioso del padrone, schizzò via come un fulmine. Incredibile quanto fosse intelligente!

Ora?”

Ah, sì, scusami… D-dovresti gridare Nuvola Speedy…” Che imbarazzo! Ma cosa mi era saltato in mente?!

Speedy?! Sbaglio o è il nome con cui l’hai chiamata giorni fa?” Caspita che memoria! Anuii. “Va bene, non ci sto capendo un fico secco, ma farò come desideri. Pronta?” Il suo sorriso mi illuminò. “NOVOLA SPEEDY!!”



Oh, ora, sì!

Ora tutto inizia a essere meravigliosamente perfetto!

Il tuo vero sogno, cara Serena, sta per diventare realtà…











Buona domenica!

Non riesco ancora a crederci, sono riuscita ad aggiornare e neanche io so come l’abbia fatto! Nell’ultimo periodo sono sopraffatta dagli impegni, ma in questa domenica di calma, ho voluto approfittare con la scrittura!

Innanzitutto, preciso quel piccolo asterisco: nell’ultimo film di Dragon Ball Super, Dragon Ball Super Super Hero, è stato menzionato il lavoro di Videl, ha una palestra di arti marziali. Tutto qua! Bene, ora torniamo alla storia... Goku è passato a prendermi, come andrà il viaggio? Più che altro, potrò farlo o cadrò dalla nuvola? Ahahahahah

Vi siete chiesti il perché Goku sia passato prima alla Capsule Corporation? So per certo che non vi sfugge nulla! :p

Comunque, diciamo che siamo agli inizi di questa storia, pian piano entreremo nel vivo… Cosa accadrà? Mmm… Io lo so! Ahahahahahah

Come al solito un grazie di cuore a tutti coloro che mi stanno seguendo e, in particolar modo, alla mia adorata LadyYuna94 <3

A presto con “Lost in Space”,

Serena <3

















  
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