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Autore: Elgas    26/06/2022    4 recensioni
[PROSSIMAMENTE IL QUARTO E ULTIMO ATTO]
[Terzo Atto, Till The End of The Time
Kingdom Hearts 3 Alternative Ending (no DLC Re:Mind)
Crossover (personaggi principali tratti da Bleach, Blue Exorcist, Full Metal Alchemist Brotherhood +
pg singoli tratti da altri manga/videogiochi)]
N.B. Lettura Pc. Lettura Angolo Autrice.
+++
Capitolo 1
Ogni cosa da te creata è connessa al Seiðr e a esso farà ritorno.
Chiudi di occhi, tessi la ragnatela. Starà a te decidere quando lasciarla.
Capitolo 7
Ora sei qui. Senza esitazioni. Senza rimpianti.
Solo tu, amico mio…
« …solo tu puoi uccidermi. »
Capitolo 8
Ti amo... lo pensò ancora, dolcemente, perdendosi ancora in quelle ali, nel modo in cui
s’intersecavano in mezzo alla schiena, nelle piume a circondare la spina dorsale, una
linea diafana che saliva fino al collo.
Genere: Angst, Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Aqua, Cloud, Luxord, Sora, Xigbar
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Altro contesto, Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Till the End of the Time'
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18. Black Inside Me



« Ritrovarsi a questo punto… è curioso non trovi? »
Ormai aveva imparato a riconoscerle, frasi gettate contro di lui a dimostrargli ogni dedizione, ogni
assenza di rimorso. Non era pentito e mai lo sarebbe stato. Auropoli giaceva sotto di loro, colma di
suoni e colori primaverili; una fiaba cristallizzata, protetta, ammantata di ordine, così diversa dal
caos che aveva governato l’alba degli uomini, prima della sua venuta.
« Ho predisposto ogni pezzo... la guerra scoppierà. »
Una fiaba, un palcoscenico perfetto, di lì a breve deturpato da cenere, sangue e Oscurità. Solo la
guerra metteva alla prova i Cuori, solo così i Prescelti, le Giuste Chiavi sarebbero infine emersi
grazie a Luxu. Eppure a volte si chiedeva se non bastasse lui... lui che all'inizio dell'umanità aveva
forgiato No Name, il primo Keyblade, esiliato gli antenati degli Heartless. Ma osservandolo ogni
volta doveva ricredersi; egli non poteva, né intendeva farsi carico di un simile compito; dal primo
istante quel desiderio così intimo e prezioso si era palesato nella voce, un celeste velo mistico, e negli
occhi così simili a nebulose, perse nell'infinità dello spazio. [1] Normalità, liberarsi dalle catene
imposte dal suo universo; normalità a costo di abbracciare il caos.
E forse era la curiosità a guidar Mephisto lì ogni anno; una curiosità diversa, in cui condividere
parole, idee, riflessioni. Nel tempo ogni differenza era venuta meno, sgretolandosi su stessa, nel
tempo si accorse di aspettare quei momenti più di quanto avesse mai creduto.
Nella rinnovata consapevolezza lo vide girarsi dando le spalle alla città. In quel gesto ogni legame
venne reciso; gli allievi, leader delle Unioni; la capitale costruita con dedizione presto sarebbe
caduta nella brama e nella cupidigia; ogni legame tranne uno... il più importante.
« Luxu sa tutto... è forte... sopravviverà. Prendetevene cura per quanto sia possibile. » [2]
« Sarà fatto. »
« Mephisto… voglia sia tu a »
Nelle successive parole, in un bacio fugace, Mephisto prese la seconda di molte decisione affettate.

« Shura... non sono le tue le mani sporche di sangue. »

« Uccidimi fratello... »
« Ti prego uccidimi... »
« Uccidimi... »

« Grazie... è stato un bel viaggio e... »

… il velo fra ricordo e realtà si lacerò. Il passato sapeva essere irritante, la realtà in egual
misura. Ritrovò la stanza riccamente arredata stretta nel buio della notte, mobili laccati
in oro privati delle consuete luccicanti sfumature, il tendaggio copriva la semplice finestra,
mutando in un rigido sipario. Questo era stato offerto dall'Imperatore in quanto anime
rincarante, messaggeri di Inti, il Dio del Sole, inviati sulla terra per dare una svolta
all’invasione contro l'uomo bianco giunto dal mare, i cui eserciti avevano devastato
l'Impero e cinto d'assedio la capitale. Luxu era entusiasta della situazione; l'Oscurità non è
palese
, aveva osservato scrutando la città dall'alto, bisogna indagare, capire dov'è il confine fra
“bene” e “male”
; esaltato dei progressi sulla connessione col Seiðr... eppure qualcosa lo
turbava, qualcosa che non osava chiedere nemmeno a se stesso.
Così Mephisto si perse a contemplarlo, sdraiato accanto a lui, il respiro quieto.
Essere felice… per Luxu, per loro... lo era… lo sarebbe stato di più se soltanto quella
sottile malinconia non avesse sporcato ogni cosa, sempre. Lo accarezzò percorrendo
la linea delle spalle, si alzò superando il nero silenzio della stanza, sporgendosi oltre
il cornicione in pietra. Fuori, un manto di solido buio ricopriva la città; lontano, oltre
le mura deturpate dai cannoni, le luci dell’accampamento puntellavano le colline, false
stelle in falso cielo.
Lucifer aveva passato gli ultimi giorni in cima al palazzo, anche adesso era lì, cercando di
individuarlo… pure gli invasori avevano il loro messaggero...
« Ci mancava anche questo... »
Luxu ci aveva visto giusto, il confine fra bene e male è labile.
Tutto si stava complicando... o forse lo era sempre stato, da quando aveva incrociato
quello sguardo tanto tempo fa.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

- Mostrami come si fa. La connessione col Seiðr... con frammento della tua anima in me, il nostro
legame... immagino sarà più facile. -


Ricordava perfettamente l'espressione di Mephisto, non sapeva se fosse stato stupore
o irritazione; il Demone aveva poi sorriso, un sorriso beffardo divenuto una dolce
consuetudine.

- Hai fretta d'imparare piccolo Luxu? -

Fretta? Sì, forse era così....
Allo stesso modo i progressi si erano mostrarti, e a essi si aggrappato più di quanto
immaginasse. Osservare, cercare di tessere i più intimi e profondi fili della realtà. Il Seiðr
era questo; l'essenza costante di ogni universo, a connetterli gli uni con gli altri; ogni realtà
attingeva esso, seppur in minima parte, manifestandosi in molteplici forme; Mana, Chakra,
Forza, Potere di Dei e Orrori Cosmici… il Kingdom Hearts, i Keyblade, No Name forgiata
dal Maestro. I Fyrir avevano imparato a connettersi totalmente a esso, modellandolo e
plasmandolo a loro piacimento; il Destino li aveva fatti rinascere dopo la distruzione dei
loro Mondi, fusi con un frammento del Cuore.
- Quindi… la natura stessa vi rende superiori agli Dei -, aveva concluso una sera dopo una
lunga riflessione.
- Se la metti in questi termini... sì, nulla può scalfirci, solo noi possiamo decidere come morire.
Ma questo l’avevi già intuito in parte… da quando hai visto il cristallo nel Cuore dei Confini
Imperituri... -

Già... a ripensarci era stato fin troppo ovvio, nulla d'esaltante, eppure Luxu evitava
di pensarci, di soffermarsi su quel torbido fondo di verità immergendosi nel Seiðr,
trovando sollievo in una meraviglia che ogni volta si rinnovava ai suoi occhi.
Una moltitudine di veli, un caleidoscopio di colori a intrecciare ogni cosa, permeando
come un vento invisibile. Osservare, respirare attraverso quel caos; era lieto di poterlo
ammirare, declinato in Mondi diversi, insieme a Mephisto e Lucifer; e in esso amarli,
semplicemente amarli.
Eppure...

« … se fosse troppo tardi, mio piccolo Luxu? » [3]

Il Seiðr si staccò simile a un oceano pesante e infinito; la realtà tornò come un sole
accecante. Immerso in una calma tesa ritrovò lo stagno, le acque quiete, le statue ad
adornarlo raffiguranti animali sacri. Lucifer era lì, nella stessa immobilità. Non aveva
smesso di fissarlo, scrutandone ogni inflessione, ogni turbamento; Lucifer era sintetico
pure nell'addestramento, là dove il fratello riempiva ogni istante con frasi squillanti e
colorite, egli preferiva il silenzio, pronto a sorreggerlo parole brevi e coincise.
« Allora? »
« La risalita è... difficile. Come se qualcosa mi trattenesse... »

Se l'inizio di quel dubbio soffiasse in me...

Pensieri incastrati nella mente, come se pronunciarli potesse dar forza a quegli istanti;
la partenza dai Confini Imperituri, una paura rigettata sul fondo dell'Anima, nei recessi
del Cuore.

« … se fosse troppo tardi, mio piccolo Luxu? »

Un istante e la voce di Lucifer tornò salvifica.
« Eri già pronto... alla guerra, alla morte, al sangue, di cosa avresti trovato nell'Oltre... a
noi. Ti sei liberato in fretta della fiaba. Ora… stai compiendo i giusti passi. »
« Lo so... lo so. »
« Voi Prescelti potrete attingere in minima parte al Seiðr... »
« Perché non siamo come voi… o i Døkkafirar. »
« Sì… non dimenticarlo. »
Luxu sorrise mentre le parole lo avvolgevano simile a un manto di seta. Lucifer era
così, riusciva a dar sollievo in modi inaspettati, là dove Mephisto appariva simile a
una tempesta, tempesta che in certi momenti appariva distante.
« Grazie. »
Osservò No Name, immobile accanto alle gambe conserte. Non vi era luce in essa, ma
di questo ormai non si affannava più; rimuginarci non serviva a nulla, solo coltivando,
riempendo il Cuore, il Keyblade avrebbe risposto... solo così il Maestro...
« Hai così fretta di raggiungerlo? »
« Voglio sia fiero di me... »
Solo allora riuscì a guardare Lucifer ed egli era lì, libero da qualsivoglia preoccupazione
e di questo ne fu grato. Solo allora, percependo tale riconoscenza, il Demone concluse.
« Capisco… ora andiamo, riprenderai stasera se possibile. L'Imperatore chiede udienza. »

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Le ultime file della Guardia Reale scivolarono via, uomini provati che fino alla fine
avrebbero dato la vita per proteggere l'Imperatore. Ricordato in gioventù per dissolutezza
e vizi, dopo un avventura rocambolesca, egli era tornato maturo e consapevole; nel corso
di tredici anni successivi, Kuzco era diventato un sovrano saggio e rispettato, in grado
di portare l'Impero al massimo dello splendore. Ma il sole tramonta in fretta e nessuna
tregua o tattica per quanto acuta, avevano frenato l'invasione straniera, nessun esercito
era riuscito a frapporsi contro cannoni e archibugi. L'Impero era al collasso, la Capitale
circondata; ma non vi era odio nello sguardo di Kuzco, assieme ai sacerdoti aveva pregato
affinché i messaggeri si mostrassero, affinché discendessero come portatori di pace.
La parola doveva prevalere sulle armi e persino ora, al tramonto della sua civiltà, egli
ignorava quanti professano il sacrificio fino all'ultimo uomo o peggio ancora il suicidio
collettivo; ormai non aveva più nulla, se non il desiderio di far sopravvivere quel che
rimaneva del suo popolo.
Questo lesse ancora Lucifer negli occhi scuri. Sedeva sull'immenso trono Kuzco, austero e
sicuro, conscio che la venuta dei messaggeri aveva dissuaso i più nel constarne l'operato.
Così s'incrocicchiarono ed egli parlò, la voce ferma, sintesi di notti passate a riflettere, fra
incubi di distruzione e sogni di speranza.
« Desidero andiate dal Generale degli spagnoli, Francisco Pizzarro e trovate un accordo
affinché una delegazione si presenti per discutete la nostra resa. »
« Siamo ai vostri ordini Sapa... ma dovete prevedere ogni mossa, da entrambi le parti. »
Le parole di Luxu giunsero puntuali e precise; lui che aveva vissuto centinaia di vite prima
di Braig, recitare una parte era come bere un bicchiere d'acqua. Lucifer si perse a
contemplarlo, fugace a raccoglierne ogni dettaglio, ogni sfumatura; la tunica rossa
decorata con fili dorati, i piedi nudi, i capelli raccolti in una sottile e lunga treccia;
un'illusione perfetta, costruita su ognuno di loro con la perfezione data dai Nuntius. [4]
« Portare qui il "nemico" con la città assediata, mi pone in una situazione di svantaggio.
Sarà vostro compito assicurarvi di proteggere il Generale e i suoi uomini, non voglio
nessuna interferenza... »
« Anche fosse un vostro consigliere o comandante? », chiese Mephisto.
« Avete carta bianca. »
Una frase a sancire la fine di quel breve quanto significavo colloquio. Così lasciarono
l'Imperatore a riflessioni, una cena magra e un riposo governato dal nulla. Dal canto
proprio, Lucifer tradiva una silente agitazione, riflessioni che solo il fratello poteva vedere.
Osservò il paesaggio aprirsi in piccoli spicchi su un'orizzonte sciupato, saturo di colori
sporchi e odori acri. Oscurità e Luce si mischiavano, là nell'accampamento degli invasori,
lì nella Capitale. Non era riuscito a individuarlo... l'Herja, così erano chiamati i Fyrir che
dopo lo Scisma avevano abbandonato la via. [5] Non erano pochi... il fatto questo si
celasse non presagiva nulla di buono. Forse, ripensando alle parole dell'Imperatore, il
conflitto si sarebbe limato sul dialogo, sperando al contempo che l'Herja non irritasse
Mephisto e, soprattutto, sperando la verità continuasse a celarsi a Luxu...

...nonostante sia inevitabile...
Fratello... ne sei ancora convinto?

Ricordò i giorni trascorsi dall'alto nel Palazzo Reale, osservando Luxu discendere ripide
scale e vicoli labirintici, di giorno di notte, comprendere i Cuori di un popolo sconfitto ma
che ancora riponeva fiducia nel sovrano. Una dolce distrazione, l'ennesimo tassello in cui
far crescere l'amore.
« Non siamo soli Luxu. »



[1] Descrizione tratta dal Capitolo 1 di EOR.

[2] In riferimento al Flashback fra visto nel Capitolo 5 di AAA, dove Luxu incontra per
la prima volta un Fyrir (Lucifer) a seguito della fine della Prima Guerra dei Keyblade.

[3] Frase tratta dall’“ombra” del Maestro, Capitolo 3 EOR.

[4] Nuntius: fu la prima invenzione degli Smiða. A fronte di un numero imprecisato di
Mondi, occorre un collegamento diretto, in primis con le aeronavi. Come satelliti,
forniscono le coordinate più vicine per uscire dal Seiðr, raccolgono dati sui popoli, lingua
compresa, nel colletto un secondo chip funge da traduttore, e sulle forme di vita organica.
Infine, cosa più importante, sono sensibili all’Oscurità.

[5] Herja; nell’antico finlandese ha vari significati fra cui; predatore, spirito maligno,
demone. Indica i Fyrir che dopo la Scisma hanno deciso di abbandonare la Missione e
sprofondare in una lucida follia.



Angolo Autrice:
E si ritorna come promesso dopo una lunga ma doverosa pausa.
Vi aspettavate il Mondo de Le Follie dell’Imperatore? Qui al contrario di altri Mondi ho applicato un approccio più storico; Inti è una della divinità principali degli Inca, Francisco Pizzaro è una figura storica realmente esista e Sapa è il termine con cui veniva indicato il sovrano Inca. Ho preferito metter note e rispolverare vecchi termini… fa bene sia a voi che a me (è tutto contenuto in un file glossario per fortuna). Per il resto non voglio anticiparvi nulla e spero che rivedere Luxu, Mephisto e Lucifer vi abbia fatto piacere. Se avete dubbi e un recap della loro storyline (le parti importanti sono segnalate nelle note), non esitate a chiedere in sede di recensione.
Un saluto e al mese prossimo,

Elgas
   
 
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