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Autore: Alex Ally    03/07/2022    0 recensioni
Prequel di "Inizio di una storia".
Makoto incontra Ryota uno strano ragazzo con cui dopo varie difficoltà fa amicizia, ma è davvero tutto ciò che c'è tra loro?
La storia di come un icontro ha portato a molto di più.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Makoto/Morea, Minako/Marta, Nuovo personaggio | Coppie: Mamoru/Usagi, Rei/Yuichiro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Dopo la fine, Contesto generale/vago
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Capitolo 1.

Makoto annafio per l'ultima volta le sue piante prima di uscire di casa e recarsi dove si sarebbe tenuto il corso.
Ormai ventenne la ragazza aveva deciso di iscriversi ad un corso di cucina, gli e n'è aveva parlato Unazaki l'ultima volta che era andata a trovarla al Crow Fruits Parlor, sinceramente non sentiva il bisogno di migliorarsi in tal senso anche perchè il suo sogno rimaneva quello di aprire un giorno un negozio di fiori tutto suo ma le sembrava divertente e poi non c'era nulla di male nell'imparare nuove ricette.
Arrivavo nel quartiere dove si teneva il corso, secondo il volantino a tenerlo sarebbe stato un cuoco che negli ultimi anni aveva viaggiato in tutto il mondo lavorando su una nave da crociera come capo cuoco. Tale prospettiva in realtà eletrizzava Makoto che non aveva mai visto o conosciuto un vero chef.
Quando entro in classe vide che era già germita di gente, sarano stai almeno una quindicina e come lei erano già tutti pronti con i germbiulli per poter iniziare.
La ragazza sorrisse mentre si metteva a sedere ad una postazione vuota finendo con l'essere l'unica senza comapgno di banco. Quando decise di sistemarsi meglio la coda di cavallo fini per urtare qualcosa con il gomitto e voltandosi vide che si trattava di un ragazzo seduto accanto a lei.
«Scusa non ti avevo visto.» disse Makoto mortificata, il ragazzo però non disse niente limitandosi a giardarla con sguardo assente.
«Stai... stai bene?» chiese esitante Makoto, ma ancora una volta il ragazzo non le rispose limitandosi a fere un semplice e breve cenno del capo per acconsentire.
«D'accordo. Io mi chiamo Makoto Kino e tu?» continuo la ragazza porgendogli la mano e come prima anche stavolta il ragazzo si limito a stare zitto, ma almeno le strinse la mano.
Capendo che ormai era inutile cercare di avviare una conversasione Makoto decide di lasciar perdere e aspetto l'arrivo dell'insengnate capendo il motivo per cui non si era minimamente accorta del ragazzo accanto a lei era talmente silenzioso che era impossibille accorgersi della sua presenza. Con la coda dell'occhio Makoto lo sguadro da capo a piedi sperando che lui non se n'è accorgerse.
Aveva i capelli rosso scuro che gli arrivavano alla base del collo, gli occhi nocciola ed era leggermente pallido. La struttura del viso aveva dei lineamenti vagamente femminili, sembrava avere una coporatura e un'altezza media, infatti si vedeva che anche se di poco Makoto lo superava in altezza. Ad un certo punto di volto di scatto verso di lei con fare accigliato, Makoto sposto lo sguardo sulla postazione evidentemente si era in qualche modo accorto che lei lo stava fissando.
In quel momento in aula entro un uomo sulla quarantina con i capelli scuri striati di bianco.
«Buongirono classe io sono Yutaka Harada.» disse. «Sarò il vostro insegnante per il corso alla fine del qualle sarette dei cuoci migliori degni delle migliori cucine del mondo.»
Mentre parlava descrivendo in dettaglio come si sarebbe svolto il corso, ovverro che ci sarebbero state tre lezioni a settimana il lunedi, il mercoledi e il venerdi, il signor Harada si guardava attorno come alla ricerca di qualcosa e dal suo sguardo si poteva notare che fosse leggermente irritato anche se non si capiva il motivo.

Dopo la lezione Makoto e gli altri studenti uscirono dell'edificio e si separarono per tornare a casa, fuori ad aspettarla la gueriera di giove vide Minako e le corse incontro.
«Allora com'è andata?» domando la bionda.
«Bene e...» inizio Makoto, ma poi vide il ragazzo con cui condivideva la postazione avvicinarsi ad una ragazza in moto e andarsene.
«Conosci quel ragazzo?» le domando Minako.
«Più o meno.» fu la risposta di Makoto.
«Ha un'aria stranamente famiglia...» mormorro la bionda grattandosi la testa.
Il discorso su di lui cade nel vuoto perchè durante il tragitto per tornare all'appartamento di Makoto le due amiche iniziarono a parlare di tutt'altro. Tornata al suo appartemanto dopo aver salutato l'amica notò che durante la sua assenza era arrivata della posto tra cui la lettera mensile delle prozia Kaori, probabilmente contenente l'assegno per i soldi destinati all'affitto.
Makoto sospiro, Kaori era la zia di suo padre e viveva dall'altra parte del paese, anni prima al funarale dei suoi genitori l'aveva invitata a vivere con lei, ma la piccola Makoto aveva rifiutato preferendo vivvere da sola fin da piccola anche prima di trasferirsi a Juban. La prozia Kaori allora si assicurava solo di darle i soldi per potersi procurare le stretto necessario.
Makoto si butto sul divano per poter leggere il resto della posta.
  
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