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Autore: Rebecca_Daniels    04/07/2022    0 recensioni
[Bridgerton]
Kanthony missing moment della scena sul lago: ovvero, di che cosa è successo davvero (secondo me) nelle loro testoline già innamorate.
Buona lettura xx
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kanthony missing moment della scena sul lago: ovvero, di che cosa è successo davvero (secondo me) nelle loro testoline già innamorate.

Buona lettura xx

 

 

 

Un Unthinkable Fate

 

Kate

Era sempre stata abbastanza sicura che le cose sarebbero andate per il verso giusto. Che Edwina si sarebbe sposata con un buon pretendete, che Mary sarebbe così stata sistemata a sua volta e che lei avrebbe trovato il suo posto nel mondo in India, lontano dall'essere un peso o una preoccupazione per qualcuno. Tutto era programmato e niente si sarebbe dovuto intromettere nei suoi piani. E così era stato, fino all'entrata in campo di Anthony, che aveva mandato all'aria qualsiasi proposito si fosse mai prefissata in vita sua. Ma ora era tutto finito: Edwina e Lord Bridgerton si sarebbero sposati e tutto sarebbe tornato a seguire il suo programma. Anche i suoi sentimenti se ne sarebbero andati con il tempo e magari, fra qualche anno, se avesse fatto visita alla coppia perfetta per vedere i suoi nipotini, sarebbe pure riuscita a stare nella stessa stanza con Anthony, senza la necessità di piangere per quello che sarebbe potuto essere.

Era questo quello a cui Kate stava pensando, mentre camminava dietro ad Edwina e Lord e Lady Bridgerton che chiacchieravano dei preparativi per il ballo di fidanzamento. Era tutta una dannata tortura, ma avrebbe stretto i denti per sua sorella: aveva trovato la persona di cui innamorarsi e poco importava se fosse la stessa che provocava a lei palpitazioni ogni volta che i suoi occhi si posavano sulla sua figura. Lei era sempre venuta dopo e così avrebbe continuato ad essere.

-Spero abbiate deciso che cosa fare, Miss Sharma.

La voce di Lady Danbury la strappò ai suoi pensieri, come la più dolorosa delle verità: quella donna sapeva più di quanto dicesse o, più semplicemente, conosceva il cuore umano molto bene.

-Non farò nulla, Lady Danbury. Nulla che possa nuocere al cuore di mia sorella.

-E se questo farà del male al vostro di cuore, Miss Sharma?

Kate spostò lo sguardo davanti a lei, dove Edwina e Lord Bridgerton stavano ricevendo congratulazioni da tutti i passanti e qualcosa dentro di lei sembrò spezzarsi definitivamente. Forse si trattava della pur misera speranza che le cose potessero ancora cambiare, ma non volle farci troppo caso, perché sapeva che non avrebbe avuto le forze per affrontare anche quello.

-Non avrebbe importanza. E' per Edwina che siamo venute fino a qui ed ora sta andando tutto per il meglio.

Lo sguardo compassionevole di Lady Danbury le fece intuire come non fosse stata per niente convincente con quell'ultima frase, ma decisero entrambe di passarci sopra, visto che Mr Dorset si stava avvicinando con tutta l'aria di voler parlare con loro.

Non era un brutto uomo, anzi: a guardarlo con più attenzione, Kate si accorse che aveva un'andatura piuttosto elegante e modi decisamente gentili. Ma la sua pelle non si elettrizzava con la sua vicinanza e il respiro restava regolare, come quando parlava con Newton. Non che volesse paragonarlo al suo cane, ma il pensiero le era balenato spontaneamente per la testa e questo la fece sorridere.

-Mi fa piacere vedervi sorridere al mio arrivo, Miss Sharma, nonostante quello che è successo alla gara di cavalli.

Mr Dorset si tolse il cappello in segno di saluto e Lady Danbury non perse tempo: quella donna non lo perdeva mai.

-Allora Mr Dorset, non credete sia il caso di sfruttare questa incredibile opportunità per farvi perdonare?

-Certamente Lady Danbury: stavo giusto per chiedere a Miss Sharma se potessi avere il piacere di accompagnarla in un giro in barca sul lago. Gradireste, miss?

-In realtà sarei parecchio stanca...

-Ne sarebbe deliziata, Mr Dorset. Vero, Miss Sharma?

Lo sguardo ben poco conciliante di Lady Danbury la costrinse a sfoggiare un sorriso forzato ed accettare il braccio che Mr Dorset le stava ponendo. Fu quando appoggiò la sua mano guantata sul suo avambraccio, che percepì quegli occhi su di lei. Gli occhi di Anthony che la trapassavano da parte a parte, come se stesse commettendo alto tradimento. A chi e a che cosa, probabilmente solo lui lo sapeva.

 

 

Anthony

Perché se finalmente stava andando tutto come aveva programmato, gli sembrava di star a sbagliare su tutta la linea? Perché aveva la costante e assillante sensazione che la scelta che aveva compiuto proponendosi ad Edwina fosse la più disastrosa della sua esistenza? In fin dei conti, la donna che camminava al suo fianco in quel momento, le mani aggraziatamente appoggiate al suo avambraccio, era in assoluto il match perfetto. Bella, sufficientemente gradevole e pure più intelligente della media delle signorine nubili di Londra. Eppure non era lei. Ma nessuna probabilmente sarebbe mai stata lei, con il suo spirito caparbio, la battuta sempre pronta e quel corpo che gli faceva andare in tilt il cervello solo pensandoci.

-Congratulazioni e felicitazioni ad entrambi.

La voce di Mr Crowney lo riportò brutalmente alla realtà e si ritrovò a sorridere e ringraziare per un matrimonio perfetto che non l'avrebbe mai reso felice. Ma aveva davvero così tanta importanza? Lui avrebbe adempiuto ai propri compiti di primogenito e Miss Edwina sarebbe stata una più che sopportabile compagna di vita. Sempre per quel poco che gli restava da vivere.

-Allora, Anthony caro, che ne dici se per il ballo di fidanzamento invitiamo anche...

-Chiunque tu voglia, mamma.

Violet, che era apparsa vicino alla nuova coppia più chiacchierata della stagione, rimase un attimo interdetta dal tono sbrigativo del figlio, chiedendosi dove si trovasse la sua mente in quel momento.

-Anthony, va tutto bene?

Sapeva che il figlio probabilmente non avrebbe mai parlato davanti alla futura sposa, ma sperava almeno di riportarlo con i piedi per terra, dato che tenere una conversazione per tre persone, come se ce ne fossero solo due, non era così semplice neanche per lei. Anthony sentì lo sguardo apprensivo di Miss Edwina su di sé e si costrinse a tornare con la testa, o forse con il cuore, alla coppia di donne che gli stava di fronte: le sue radici e il suo futuro. Chissà se il suo avvenire avrebbe avuto anche solo i colori sbiaditi del suo passato?

-Certo, madre. Intendevo dire che potete invitare chiunque sia necessario e chiunque voglia Miss Sharma, logicamente.

Edwina gli sorrise e lui si sentì per un frazione di secondo un maledetto bugiardo, ma scacciò quel pensiero velocemente perché aveva giurato a sé stesso di prendersi cura di sua moglie nel migliore dei modi possibili, indipendentemente da chi sarebbe stata. A maggior ragione, il fatto che fosse sorella di Kate non poteva che spingerlo a fare ancora meglio, considerato che altrimenti lei lo avrebbe ucciso personalmente. Anthony si ritrovò inaspettatamente a sperarlo.

Si voltò verso di lei e la vide intenta a conversare con Mr Dorset, che sembrava non essere in grado di filtrare i pensieri impuri che gli stavano attraversando la testa. E pensare che era stato lui stesso a pregarlo perché la distraesse il giorno della gara dei cavalli: si maledisse per quella trovata. La vide accettare il braccio del verme (che fino a qualche secondo prima era un rispettabile ex compagno di Oxford) ed avanzare verso il loro gruppo. Kate non lo degnò neanche di uno sguardo fino a quando non si trovarono troppo vicini perché l'educazione e l'etichetta non imponessero anche solo un breve saluto.

Dorset fece un cenno con il cappello, mentre Kate sorrise a sua madre, ad Edwina e... No, a lui non sorrise. Lo guardò per cinque interminabili secondi e sembrò dirgli: ecco quello che sarà il nostro futuro. Anthony restò senza fiato di fronte a quella prospettiva.

 

 

Kate

Cercò di non incrociare il suo sguardo finché non fosse stato assolutamente inevitabile, ma se le riuscì facile sfoggiare il suo miglior sorriso con Lady Bridgerton e con Edwina, quando i suoi occhi incrociarono quelli di Anthony, le labbra cedettero al peso di quella che era la loro misera situazione. Si guardarono per cinque secondi che le parvero un'eternità e quando vide lo sgomento che si diffondeva nelle iridi castane di lui, una vampata di rivincita si impossessò di lei. Voleva davvero questo per il loro futuro? Allora perfetto: ecco che cosa l'avvenire gli avrebbe riservato. Una distanza diplomatica, dettata dalla buona etichetta dell'alta società, che li avrebbe costretti a vedersi in quanto parenti, ma avrebbe richiesto come prezzo la presenza dei rispettivi consorti a baluardo di quello che non sarebbero mai potuti essere loro.

Kate distolse lo sguardo e cercò di tranquillizzarsi con l'idea che lei sarebbe tornata in India e nessuno di quei tormenti l'avrebbe più riguardata.

Porse la mano a Mr Dorset per salire sulla barca, nonostante non ne ce ne fosse necessità, ma sperava che qualcuno lo vedesse e ne provasse le debite conseguenze. Il suo cervello stava davvero andando oltre ogni limite consentito.

-Allora Miss Sharma, spero non dubitiate delle mie capacità da vogatore come avete fatto con quelle di Lord Bridgerton sui cavalli.

-Spero vivamente per voi, milord, che non vada a finire nello stesso modo.

Mr Dorset sorrise e Kate lo fece a sua volta, libera per un secondo da tutto lo stress che l'aveva soffocata da quando era approdata a Londra. Lì, nell'acqua fresca del lago, con una mano che sfiorava la superficie leggermente increspata dalle altre imbarcazioni, le sembrò che forse una soluzione si sarebbe potuta trovare. Che le cose sarebbero infine andate per il verso giusto.

 

 

Anthony

Perché rideva? Perché Kate stava sorridendo con quell'imbecille di Dorset? Lui non meritava di vederla così: spensierata, libera. Ma non lo era forse, quando stava lontana da lui? Era quello che le causava? Lo stesso tormento che torturava lui?

-Non formano una bella coppia?

La voce di Miss Sharma lo trascinò fuori da sé stesso, ma non aveva capito nulla di quanto avesse detto: dannata Kate.

-Pardon?

-Dicevo che Mr Dorset e Kate formano una bellissima coppia. Lui sembrava interessato a lei già dalla corsa con i cavalli, quindi magari potrebbe trasformarsi in una buona motivazione per convincere mia sorella a restare in Inghilterra.

Quelle parole ebbero su Anthony l'effetto di una doccia ghiacciata.

-Ma non si conoscono neanche!

-Nemmeno noi ci conoscevamo, milord. All'inizio, almeno... L'amore può accadere molto repentinamente, non è vero?

Anthony non riuscì a trovare nessuna risposta adatta, neanche un cenno del capo, perché tutta la sua attenzione era focalizzata su quella donna a bordo di una dannata barchetta, con un dannato spasimante che lui stesso le aveva messo tra i piedi, con il progetto dannatamente stupido di tornarsene in India.

Violet si rese conto di come il figlio continuasse ad essere interdetto da qualcosa e le basto seguire il suo sguardo truce per intercettare l'obbiettivo di tutto quell'astio: Miss Kate Sharma. Se conosceva un minimo il figlio, sapeva che tutto quell'interesse nascondeva ben altro, ma sperava davvero di sbagliarsi: così corse in suo aiuto, come sempre era pronta a fare per la sua prole.

-Miss Edwina: dovete assolutamente dirmi quali sono i vostri colori preferiti, di modo che possa usarli per decorare la sala da ballo.

 

 

Kate

Kate lo percepì di nuovo: quel fuoco sulla pelle che si accendeva ogni qualvolta gli occhi di Anthony si posavano su di lei. Voltò la testa verso riva e si accorse che la stava fissando. Che cosa voleva da lei? O meglio: che cosa voleva da loro?

Scrollò la testa e si focalizzò sui riflessi che l'avvolgente luce del primo pomeriggio creava sulla superficie dell'acqua, riportandola ai luoghi della sua infanzia.

-Miss Sharma, non vi manca mai l'India?

-Oh sì, enormemente. Ci stavo giusto pensando ora: c'era un fiume vicino alla casa dove abitavo da bambina ed in giornate torride come questa, vi correvo di nascosto per immergervi i piedi. Era tutto così pacifico.

-Anche io ho lo stesso ricordo del mio viaggio in India: non il caos delle grandi città, ma la tranquilla spiritualità delle campagne e dei corsi d'acqua. Avete intenzione di tornarci?

-Sì, appena mia sorella sarà sposata.

-Non intendete restare qui con lei?

-No, lei e Mary abiteranno qui, mentre io tornerò in India ad insegnare o a fare la governante, come dite qui in Inghilterra. Avrò la mia casa, la mia indipendenza, la mia libertà. E' tutto ciò che mi serve.

Sapeva di suonare strampalata alle orecchie di un gentiluomo inglese, ma quello era ciò di cui aveva davvero bisogno: chilometri che la allontanassero da Anthony.

-Allora spero che sarete disposta ad ospitare un vecchio amico che verrà a farvi visita. Spero di poter viaggiare di nuovo alla scoperta della vostra antica medicina tradizionale.

Kate valutò che se la vita non fosse stata tutta un enorme scherzo, lei si sarebbe tranquillamente potuta innamorare di Mr Dorset e creare con lui una famiglia che le avrebbe garantito di vedere Edwina e Mary ogni qualvolta ne avesse voglia, senza dover sopprimere tutto ciò che nasceva dentro di lei quando si trovava in presenza di Anthony. Le sfuggi un sospiro e non riuscì a non voltarsi di nuovo verso riva: lui la stava ancora guardando come se il centro del mondo fosse lei. Un punto di attrazione in cui tutto collassava, lasciandola sola, esposta, nuda sotto i suoi occhi ardenti. Era una sensazione difficile di gestire, ma sopratutto da accettare: lei non voleva tutto quello. Kate sentiva di non meritarlo.

-Sempre se mi vorrete, Miss Sharma.

Il mondo sembrò ricominciare a respirare e Kate riportò la sua attenzione su Mr Dorset.

-Certamente: sarà un piacere mostrarvi i luoghi dove sono cresciuta.

 

 

Anthony

Appena vide la barca tornare verso riva, si avviò senza dare spiegazioni all'attracco e quando Dorset si cimentò in un nodo scorsoio per ormeggiare l'imbarcazione, Anthony colse l'occasione al volo.

-Non reggerà mai, faccio io.

-Sono abbastanza sicuro di saper...

-Fidatevi: faccio io.

Dorset scrollò le spalle e scese dalla barca con un balzo per fissare l'altra estremità. Anthony si concentrò sul nodo, sperando nel mentre di capire per quale motivazione stesse facendo tutta quella scena, ma gli bastò dare una rapida occhiata a Kate che era concentrata sulle sue mani per rispondersi. Non poteva starle lontano. Neanche se lo avesse voluto con tutto il suo essere.

Si alzò in piedi e si pose di fianco alla barca, la mano porta verso Kate per permetterle di scendere: appena posò gli occhi sul suo decoltè, le immagini di tutto quello che era successo ad Aubry Hall gli sommersero la testa, facendolo annegare nel desiderio: che cosa avrebbe dato per poter baciare quel lembo di pelle.

-Miss Sharma.

La sua voce era insolitamente bassa e Kate parve accorgersene, perché un barlume nei suoi occhi lo rese partecipe del suo tormento: anche lei ricordava. Anche lei, forse, stava lottando con tutta sé stessa per dimenticare.

-Lord Bridgerton.

Odiava quando lo chiamava così. Metteva delle distanze che lo riportavano al suo dovere, ma forse stava solo facendo la parte della persona responsabile a differenza sua.

 

 

Kate e Anthony

Kate gli prese la mano e salì sul molo senza sforzo, facendoli ritrovare uno di fronte all'altra, mano nella mano, con il sole a brillare su quell'unione che sarebbe dovuta restare nell'ombra. Anthony strinse leggermente la presa e Kate rispose istintivamente, il pollice che sfiorava il dorso della sua mano calda, sicura, familiare. Ma non doveva esserci niente di rassicurante in quel tocco, niente di avvolgente ed elettrico. Kate alzò gli occhi verso Anthony e se davvero il tempo si misura in attimi di amore vissuti, quel momento durò un'eternità.

 

 

 

Boom, eccoci di nuovo qui, con un altro scorcio di quello che secondo me balenava nella testa di quei due mentre si svolgeva la scena del lago. Sarei potuta andare avanti, ma mi piaceva l'idea di loro due, lì sul molo, uno di fronte all'altra a parlarsi tramite sfioramenti e sguardi. Eh... Prima o poi mi passerà, spero.

Grazie mille per aver letto,

Rebecca Daniels xx

 

 

  
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