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Autore: Allen Glassred    30/07/2022    2 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA
I fratelli Hikari alle prese con le uova di Pasqua.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Cioccolato Fondente - Vincent 


Vincent Hikari si ritrova nuovamente solo, in quella grande sala del trono di quel palazzo che è comunque anche casa sua. Solo, su quel trono che ha usurpato impunemente al fratello dopo aver stuprato la sorella. In una parte remota di sè stesso pensa ancora che il figlio che Ivy porta in grembo sia suo e che lui sia il re legittimo, che sia solo questione di tempo prima che la “ sua “ regina venga a cercarlo e reclami il suo sangue, per nutrire il bambino e far crescere il suo potere. In oltre, quest’oggi c’è un altro pensiero che non se ne va dalla sua mente: oggi gli umani celebrano quella festa che si chiama “ Pasqua “, scambiandosi delle uova di cioccolato come dono. “ A me piace troppo il cioccolato fondente. Vorrei tanto che qualcuno mi regalasse un uovo di… “. Non termina la frase: scuote il capo un paio di volte, ridendo di sè stesso. In simili frangenti pensa, va a preoccuparsi di un uovo di cioccolato? Lui, il Re di Veritas, il capo dei ribelli che si preoccupa di voler ricevere un uovo di cioccolato fondente? “ Devo essere ammattito “. Mormora solamente il biondo, ridendo leggermente e non accorgendosi che qualcuno lo sta osservando di nascosto.

 

“ Ah, così desidereresti un uovo di cioccolato fondente… “. Mormora solamente colui che ancora non è entrato nella sala del trono, ma osserva ciò che tiene tra le mani: pensava di essere uno stupido a pensare che Vincent avrebbe potuto apprezzare quella cosa, invece si rende conto di aver azzeccato. Di conoscere il suo signore molto più di quanto immagina. “ ah! Al diavolo! “. Sibila semplicemente il corvino, lasciando quell’uovo di Pasqua di fronte alla porta e facendo per andare via: non vuole e non può mostrare questo lato di sè, nemmeno a Vincent. Che razza di figura ci farebbe a presentarsi da lui con un uovo di Pasqua? Lui, il capitano della Guardia Reale, con un uovo di Pasqua per il re? Dominique scuote ancora una volta il capo, girandosi per poter andare via e non essere visto da nessuno.

 

“ Già te ne vai? “. Chiede ad un certo punto una voce, una voce che il corvino ben conosce. Non entra nella sala, tuttavia prende parola di lì a poco.

 

“ Sì: ho ancora molto da fare… “. Tenta di giustificarsi, ma a quella frase Vincent sorride lievemente: strano pensa, come prima fosse preoccupato e come ora, nel giro di poco tempo sia riuscito a cambiare umore ed addirittura a sorridere.

 

“ E io che sono il Re, ti ordino di venire qui e di darmi quell’uovo di Pasqua “. A quelle parole il corvino sussulta: come diavolo fa a saperlo, si chiede? Possibile che ne percepisca l’odore anche così distante ed essendo l’uovo ancora incartato?

 

“ Vince, non credo che sia una buona idea… “. Borbotta solamente il Capitano della Guardia Reale, mentre a quelle parole l’altro incrocia le braccia al petto, contrariato.

 

“ Ti faccio trascinare alla sala del trono dai tuoi stessi uomini, o ci vieni con le tue gambe? E possibilmente, portando quel dannato uovo di Pasqua con te? “. Chiede e, a quelle parole e percependo che il suo Re si sta irritando, Dominique non può fare altro che obbedirgli. Afferra l’uovo di Pasqua, portandolo con sè ed entrando alla sala del trono.

 

“ Non dire nulla! Gli umani festeggiano questa Pasqua, a te piace la cioccolata fondente. Così… beh… “. Mormora solamente, per la prima volta non sapendo cosa dire e sentendosi un perfetto imbecille.

 

“ Scemo “. Sorride lievemente il biondo, prendendo tra le mani l’uovo di Pasqua e sorridendo lievemente: strano pensa, come la sola presenza di suo cugino gli abbia fatto scordare i suoi cattivi pensieri in un momento e anzi, lo abbia addirittura fatto sorridere. “ Quando siamo io e te, puoi anche smettere di indossare quella maschera che porti sempre. Sii te stesso: io non ti farei mai del male, lo sai vero? “. Chiede solamente, mentre l’altro lo guarda senza riuscire ad evitare di arrossire.

 

“ Oh insomma! Mangiati questo uovo e smettila di mettermi in imbarazzo! “. Fa, dando le spalle all’altro che, a quel gesto e a quelle parole non può fare a meno di ridere lievemente. Come se nulla fosse scarta il suo uovo di Pasqua, trattenendo una lieve risatina nell’osservare il suo fedele capitano ancora di spalle. Afferra un pezzo di cioccolato e, con passo felino arriva alle spalle dell’altro, per poi porre di fronte al suo viso un pezzo die suo come se nulla fosse.

 

“ E se ce lo mangiassimo insieme? Non sarebbe meglio? Io rischio l’iperglicemia, poi sai come finisce quando un vampiro ha troppo zucchero nel sangue “. Ridacchia un pò, mentre l’altro sente di essere avvampato come un semaforo e, di riflesso, fa aumentare anche la temperatura nella sala del trono con il potere della luna rossa.

 

“ E… ehi! Smettila di prendermi di sorpresa in questo modo e di dire… stupidaggini! “. Borbotta solamente, afferrando tuttavia il pezzo di cioccolato. “ Se non lo mangerò mi ordinerai di farlo, eh? “. Chiede, voltandosi a guardare il suo capo e notando il suo sguardo, che conferma quelle parole. “ Oh, e va bene “. Mormora solamente il corvino, addentando quel pezzo di cioccolato e mentre, di lì a poco anche Vincent fa la stessa cosa.

 

“ Ehi! “. Fa ad un certo punto il falso Re, facendo quasi prendere un colpo al suo vice che invece, credeva fosse successo chissà cosa.

 

“ Ma che hai da strillare, così all’improvviso?! “. fa semplicemente il maggiore, mentre Vincent lo osserva seriamente e gli fa temere di aver osato troppo.

 

“ Voglio vedere qual’è la sorpresa! “. Sentenzia semplicemente il biondo, shoccando inevitabilmente il cugino che, per un istante, crede di poter far andare a fuoco l’intera sala con il suo potere.

 

“ E tu strilli solo per questa cosa?! “. Chiede semplicemente Dominique, mentre l’altro lo osserva senza capire perchè si sia irritato. “ Vince… “. Mormora ancora una volta il corvino, mentre l’altro deglutisce un paio di volte.

 

“ Ok, ricorda che sono il tuo re. Non mi puoi attaccare “. Precisa, mentre l’altro lo osserva ancor più innervosito.

 

“ La sorpresa! Guarda, la sorpresa è quella lì! “. Indica uno strano peluche, mentre Vincent guarda in quella stessa direzione e, come un bambino sorride vittorioso ed afferra il peluche a forma di orsetto. “ Non posso crederci “. Mormora solamente Dominique, esasperato ed arrendendosi mentre, invece, Vincent osserva il peluche: potrà essere cinico e spietato quanto vuole, ma non riesce a non intenerirsi di fronte ad un peluche.

   
 
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