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Autore: Alex Ally    07/08/2022    0 recensioni
Prequel di "Inizio di una storia".
Makoto incontra Ryota uno strano ragazzo con cui dopo varie difficoltà fa amicizia, ma è davvero tutto ciò che c'è tra loro?
La storia di come un icontro ha portato a molto di più.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Makoto/Morea, Minako/Marta, Nuovo personaggio | Coppie: Mamoru/Usagi, Rei/Yuichiro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Dopo la fine, Contesto generale/vago
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Capitolo 11.

Makoto si guardo attorno nonostante fosse amica di Minako da anni non aveva mai veramnte visitato Shiba-Koen visto che di solito si vedevano al tempio di Rei o da qualche altra parte a Juban.
«Siamo arrivati.» disse Ryota indicando un piccolo negozio dall'aria non molto nuova. Vista da fuori la merce esposta sembrava tutta di buona qualità tanto che Makoto penso che avrebbe potutto comprare qualche frutto o qualche verdura per se stessa.
«Ehi Ryota quall'è la tua torta preferita?» chiese Makoto, se per caso gli fosse paiciutta una torta alla frutta avrebbe anche potutto farglierne una.
«Non mangio dolci.» rispose seccamente il ragazzo.
«Per questo non riesci a cucinargli perchè non ti piacciono?» commento scherzosamente Makoto, ma vedendo la faccia seria di Ryota capì che per qualche motivo non gli piaceva parlare di questo argomento.
«Mi piacciono i dolci semplicemente non gli mangio.» disse lui.
«Perchè?» domando Makoto.
«Perchè...» inizio Ryota non capendo nemmeno il perchè si stava apprendo con lei.
«Ryota! Che paicere vederti.» disse un signore anziano che usci dal negozio. «E vedo che hai portato qualcuno con te... è la tua ragazza?»
Makoto rise immagianndo che quello fosse il propriettario del negozio e che evidentemente Ryota era un cliente abbituale.
«No, siamo solo amici.» disse lei anche se in realtà non sapeva se potevano definirsi effetivamente amici, ma era quello il motivo per cui era qui.
Ryota la incuriossiva e voleva conoscerlo meglio prima che finisse il corso e rinconcigliare dentro di sé finalmente un'idea precissa di lui.
«Mi serve ciò che è scritto in lista.» disse Ryota con sguardo basso dando al signore un foglio.
L'uomo lo guardo per poi tornare dentro al negozio a prendere ciò che il ragazzo gli aveva chiesto. Makoto si volto verso Ryota, ma non trovo il coraggio di dire niente visto che notò che nonostante la testa bassa era facile vedere che fosse arrossito.
Era per quella domanda?
Ma perchè?
Un'idea le venne in mente, ma la scaccio subito figurarsi se piaceva a Ryota. Non le pareva proprio il tipo da interessarsi a una qualsivoglia ragazza visto che era molto probabilmente la persona meno sociale che aveva mai incontrato.
Ora però che ci pensava meglio chi era la ragazza che andava sempre a prenderlo in moto, era la stessa che faceva la cameriera al ristorante assieme a lui forse si conoscevano perchè lavoravano assieme oppure... e se foste stata lei la sua ragazza?
No, se era davvero un cliente abbituale come aveva presuposto vedendo la famigliarità che aveva con il frutivendolo allora se avesse avuto davvero una ragazza l'uomo non avrebbe mai fatto quella domanda.
«Ecco a te.» disse l'uomo uscendo e consegando a Ryota due buste abbastanza piene. «E salutami Nastumi.»
I due ringraziarono e si allontanarono, Makoto vedeva che il ragazzo aveva qualche difficoltà nel portare le borse piene.
«Chi è Nastumi?» chiese Makoto. «La tua amica della moto?»
«No, quella è mia sorella Chika.» rispose Ryota. «Nastumi è mia madre.»
«Che coincidenza ha lo stesso nome del ristorante in qui lavori.» notò Makoto.
«Non è una coincidenza, è il ristorante della mia famiglia.» spiego Ryota. «È stato mio padre a dargli quel nome, amava molto mia madre per questo l'ha fatto.»
Makoto potè solo annuire in accordo con ciò che Ryota aveva detto, dare il nome dell'amata al ristorante era veramente un gesto romantico secondo Makoto.
«Se non lo sapevi perchè mi hai cercato lì?» chiese Ryota.
«Pensavo che avrebbero potutto darmi delle informazioni su di te tutto qui.» rispose Makoto. Ryota ridacchio e la ragazza vide quel piccolo sorisso che poteva dire con certezza essere completamente sincero.
Dopo ciò continuarono con la spessa e Makoto noto che ovunque andassero Ryota era considerato un cliente abituale visto la cortessia che gli riservavano. La ragazza si sorpresse di ciò e non riusci a trattenere dei sorisse vedendo il ragazzo cosi a suo agio con i vari vendittori.
Le sembro quasi di vederlo davvero per la prima e doveva ammetterlo era molto carino, Perchè non l'aveva notato prima?
«Hai fame?» chiese ad un certo punto Ryota. «Conosco un piccolo fast food da queste parti... cioè se ti va bene mangiare lì.»
«Certamente non sono schizzinosa sul cibo.» rispose Makoto. «Ma la prossima volta cuciniamo qualcosa assieme, ok?»
Ryota non disse niente limitandois ad annuire e Makoto penso che le bastava come risposta.

Era stato un pasto veloce e piacevole, lei e Ryota si erano interogati a vicenda su le cose che prerivano, cibo, canzoni, film, animali e altre cose del genere. Quando ebbero finito Makoto si era offerta di aiutare Ryota con la spessa, ma lui si era rifiuttato dicendo che poteva cavarsela da solo.
«Posso aiutarti.» obbietto Makoto.
«So che puoi farlo, ma...» inizio Ryota guardandosi attorno come se cercasse qualcosa da dire. «Voglio farlo da solo, non mi piace essere aiutato.»
Makoto sbuffo, aveva imparatto varie cose sul ragazzo però certe cose proprio non le capiva perchè si ostinava a non voler il suo aiuto?
Forse era semplicemente troppo testardo per chiederlo, aveva conosciutto persone peggiori in quel repparto almeno adesso si era aperto a lei. Makoto stava per dirgli altri quando vide ciò che stava accadendo.
«Ryota!» grido precipitandosi dal ragazzo che non si era accorto della macchina che stava per investirlo tranne che in quell'ultimo momento. 
Ciò che avevano comprato volo per tutta la strada mentre la gente si radunava per vedere cosa fosse successo. Makoto si alzo da Ryota sollevata di essere riuscita a spingerlo lontano in tempo.
«Tutto bene?» chiese.
Il ragazzo aveva il fiatone e quando ripresse il contato con la realtà divento rosso nel vederla lì sopra di lui però riusci comunque ad annuire.
«La... la tua giacca...» Borbotto Ryota alzandosi. Makoto vide che la manica delle giacca che portava aveva uno strappo, ma non era qualcosa che l'avrebbe proeccupata in altre circostanze quindi figuriamoci in questa.
«Sarebbe meglio andare in ospedale a farsi controllare.» disse Makoto e Ryota annui.
Anche le persone che erano sopragiunte la pensavano come lei e infatti si senti il suono di un'ambulanza che arrivava.
Makoto prese la mano di Ryota visto che il ragazzo sembrava ancora abbastanza scosso e assieme salirono sull'ambulanza.
  
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