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Autore: Nao Yoshikawa    08/08/2022    3 recensioni
Raccolta di flashfic autoconclusive sulla coppia IchiIshi, che hanno come tema principale gli abbracci.
Questa storia partecipa alla “Everybody Needs A Hug Challenge” indetta dal forum Siate Curiosi Sempre.
«Kurosaki.»
«Eh.»
«So a cosa pensi. Non mi piace essere toccato, specie in pubblico.»
«Ma se non c’è nessuno! E poi non ti stavo toccando!»
Voltò il viso dall’altro lato, arrossendo. No, lo stava solo per stringere tra le sue braccia. Non lo vedeva, ma Ishida era arrossito allo stesso modo.
«Kurosaki.»
«E ora che c’è?»
Ishida si avvicinò. Lo fece di botto, perché se fosse stato lì a pensare avrebbe cambiato idea, e lui non voleva cambiare idea.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ishida Uryuu, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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003) “Non ho bisogno del tuo aiuto!”
 
«Kurosaki, allora sei proprio testardo. Ti ho detto che non ho bisogno del tuo aiuto. Non ho bisogno dell’aiuto di nessuno.»
Ichigo non ci credeva. Ishida poteva darla a bere a chi voleva, ma non a lui. Perdere tutto il proprio potere doveva essere qualcosa che ti svuotava del tutto. Ma Ishida era orgoglioso e testardo. E lui, del resto, era fin troppo altruista per lasciarlo perdere.
«Che cavolo, ma perché te la prendi tanto? Io mi preoccupo solo per te. Beh, forse non dovrei.»
«Infatti non dovresti» dichiarò Uryu.  Non voleva la pietà di nessuno, tanto meno quella di uno Shinigami. Tanto meno quella di Ichigo.
Quest’ultimo si voltò per dargli le spalle, ma poi lo guardò di nuovo. L’ultima parola doveva essere sempre la sua.
«E invece lo faccio lo stesso, idiota. È quello che fanno gli amici, si preoccupano l’uno per l’altro!»
Uryu arrossì, si aggiustò gli occhiali che sembravano volergli scivolare giù per il naso.
«Noi… noi non siamo amici.»
Perché siamo uno Shinigami e un Quincy, figurarsi. Avrebbe voluto dire. Ma non lo disse, perché non era quello il problema. Non vedeva Ichigo come un amico. Quello screanzato dai capelli arancioni rappresentava molto di più, per quanto gli seccasse ammetterlo.
«Andiamo, insieme abbiamo affrontato di tutto, ma perché devi farti pregare? Sei in un momento di fragilità, accettalo.»
Ichigo da un lato avrebbe voluto tirargli un pugno. Dall’altro però avrebbe voluto abbracciarlo. Ishida poteva dire quello che voleva, ma palesemente aveva bisogno di quello.
«Non mi pare di averti detto di psicanalizzarmi. Starò bene, non mi serve il t-»
Ichigo si avvicinò e lo afferrò per le spalle. Da come lo guardo, Uryu credette che volesse colpirlo. Invece lo strinse a sé, talmente forte da fargli quasi mancare l’aria.
«Ma cosa…? Kurosaki, lasciami. Questo non è… io non ho bisogno che tu…»
«Vuoi stare zitto o no? Che succede se non ti lascio? Mi uccidi? Al momento sono io quello più forte, per cui rassegnati. Ogni tanto accetta l’aiuto degli altri. E chiariamo, non lo faccio perché mi fai pena.»
Lo faccio perché ci tengo a te.
Ma non lo disse. Uryu tremò, imprecò mentalmente, si disse che dopo gli avrebbe lanciato un pugno perché come osava essere così spregiudicato?
Dopo, però.

Nota dell'autrice
Questa storia ovviamente è ambientata subito dopo la saga del salvataggio di Rukia. Che Ishida sia abbastanza orgoglioso da questo punto di vista lo sappiamo, così come sappiamo che Ichigo si fa in quattro per i suoi amici (anche se loro non sono amici :P). E insomma, va bene essere fragili, va bene essere tristi e va bene farsi consolare, se è il caso. Una scena così l'avrei vista così canon nel manga/anime, ma pazienza, sigh.

Nao
   
 
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