Capitolo XXXV
Benvenuti In Romania
Benvenuti In Romania
P.O.V. Donna Noble
Era Ormai Passato un mese da quando eravamo partite dall’Ospedale di White Chapel di Londra con il TARDIS e alla scoperta della Romania del 1700 per iniziare la nostra ricerca sul Pugnale del Destino e dei suoi custodi persi nel Tempo. Durante il nostro lungo viaggio attraverso il Tempo e lo Spazio, io e la Dottoressa River Song eravamo diventate amiche da quando il Dottore era entrato in coma; il nostro rapporto si era rafforzato grazie al fatto che condividevamo lo stesso dolore: Il Dottore era appeso ad un filo tra la Vita e la Morte. Lui era stato sempre forte. Aveva affrontato diverse battaglie durante la sua immortale vita e la battaglia più difficile di tutte; era quella di salvarsi e per farlo doveva risvegliarsi al più presto e ritornare dalla sua famiglia.
“River; che novità ci sono dal Pianeta Terra? Il Dottore sta bene?” Chiesi io all’improvviso per rompere il silenzio spettrale e l’aria tesa che si erano creati all’ interno del TARDIS.
“Le condizioni del Dottore sono stabili e che molto presto si risveglierà dal coma così potremmo finalmente riabbracciarlo!!” mi rispose River distogliendo lo sguardo dalla console di comando dell’ astronave mentre delle lacrime di gioia involontarie le rigarono il volto. Presto il Dottore si sarebbe risvegliato e molto presto sarebbe ritornato da noi ed insieme avremmo salvato il Mondo ancora una volta.
“Ah, finalmente una bella notizia ! Ne avevamo proprio bisogno dopo tutto questo tempo. Vediamo un po’… a quanto pare il nostro viaggio è più lungo del previsto. "conclusi io sospettosa. Mentre stavamo per raggiungere la nostra destinazione … qualcosa di strano accadde: River aveva perso il controllo del TARDIS per poi ritrovarsi a bordo di una nave a noi sconosciuta. Il Capitano della nave era una donna di mezza età dai capelli scuri; il corpo esile, occhi chiari e ben vestita che chiedeva aiuto. Era sotto assedio. Aveva lanciato un SOS poco prima che la sua astronave esplodesse e l’unico modo per salvarla era quello di farla salire all’ interno del TARDIS e portarla con noi in viaggio.
P.O.V. Pearl
Nel Frattempo su Vertigo 5… la giovane Pearl Bartowski soffriva mentre L’Alchimista infieriva su di lei dicendole che la sua vittoria era prossima e che molto presto il Signore del Tempo sarebbe stato sconfitto.
“Buongiorno mia cara Time Lady. Vedo che non hai mangiato nemmeno oggi. Stai soffrendo la fame eppure continui a resistere lottando contro di me. La tua forza di volontà e a pezzi. Prima o poi ti arrenderai a me ed io vincerò la mia battaglia.” Mi disse lui provocandomi.
“Ho una forza di volontà molto potente Scorpio e farò di tutto per impedire che la tua Vendetta si compia e ci riuscirò, stanne certo!” sbottai adirata.
“Spero davvero tanto che tu ci riesca giovane Time Lady ma morire di fame non serve. Molto presto … la tua sete di sangue diventerà implacabile e dovrai scegliere se salvare Te Stessa oppure salvare il tuo Cuore.” Mi disse poco prima di andare via.
Scegliere fra la mia Vita ed il mio Cuore, sarebbe stata la scelta più difficile da fare. Mi domando cosa avrebbe fatto Il Dottore al posto mio e quale decisione avrebbe preso. Se dovevo scegliere tra la mia Vita ed il mio Cuore; dovevo fare la scelta giusta che avrebbe per sempre cambiato il mio destino.
P.O.V. Wilfred
Erano da poco passate le 9:00 di sera e i medici del White Chapel Hospital monitoravano le funzioni vitali del Dottore che sembrava migliorasse. Lui stava bene e sono sicuro che molto presto si sarebbe ripreso; sapevo che il Dottore era un osso duro. L’unica cosa che mi preoccupava di più era il fatto che mia nipote Donna e la dottoressa River Song avevano intrapreso un viaggio attraverso il Tempo e lo Spazio da sole con il TARDIS e alla ricerca di una reliquia leggendaria senza sapere a cosa andavano incontro. Mentre ero assorto nei miei pensieri, dei passi felpati di un medico sospetto si aggirava in prossimità della stanza dove era ricoverato il Dottore intenzionato ad ucciderlo e per capire meglio chi fosse, decisi di voltarmi e di sorprenderlo alle spalle in modo da colpirlo con un oggetto per tramortirlo. Analizzando con discrezione il soggetto sconosciuto notai che era una giovane ragazza aliena dalla pelle argentea di media statura. Aveva lunghi capelli corvini e gli occhi neri, bocca carnosa con addosso un abito elegante di seta rosso. Camminava a piedi nudi e portava con sé una boccetta di vetro contenente una sostanza liquida di colore viola che versava direttamente sulla bocca semichiusa del Dottore per fargliela ingerire e mentre lo versava la giovane ragazza aliena disse fra se e se : “Speriamo che funzioni. Forza Dottore svegliati che l’Universo ha bisogno di te …” Io nel frattempo la continuavo ad osservare nel silenzio più totale avvicinandomi di soppiatto e con voce grossa dissi:
“ Buonasera signorina. Come si chiama lei e che cosa ci fa qui?”
“ Il mio nome è Selene e sono una guaritrice. Lei piuttosto chi è e come conosce il Dottore?” mi rispose lei in modo garbato e con voce calma.
“Il mio nome è Wilfred Mott e sono un amico del Dottore ed ho il compito di proteggerlo fino al suo risveglio. Lei piuttosto come conosce il Dottore e quali sono le sue reali intenzioni signorina Selene? Se è venuta qui per ucciderlo farò di tutto per impedirlo.” Dissi io con determinazione mentre la giovane donna in rosso mi rispose con disinvoltura dicendomi:
“Stia tranquillo signor Mott, non ho intenzione di uccidere nessuno. Sono venuta qui per salvarlo!!”
“Ora capisco la boccetta vuota. Mi dica signorina Selene; che cosa conteneva?” le chiesi io curioso.
“Un elisir che guarisce i cuori spezzati e il Dottore ne ha due di cuori, quindi ha bisogno di una dose massiccia per riprendersi. Speriamo che funzioni.” Concluse lei speranzosa.
P.O.V. River
Nel frattempo io e Donna Noble eravamo in viaggio con il TARDIS verso la Romania del 1700 in compagnia della nuova arrivata ; il suo nome era Helena ed era un viaggiatore del tempo anche lei, veniva dal futuro. Mi aveva raccontato che in uno dei suoi viaggi aveva incontrato un Signore del Tempo a noi molto noto che gli aveva salvato la vita diventando così fonte d’ispirazione. Il nostro viaggio nel passato era più lungo del previsto fino a quando il TARDIS non si era fermato; fu allora che mi resi conto che eravamo giunti a destinazione e una volta atterrati... avevo deciso di scendere per curiosare e capire dove ci trovassimo ed effettuare tutte le verifiche necessarie prima di dare il via libera per uscire dall’ astronave. Una volta eseguiti tutti i controlli necessari con un cenno della mia mano e con voce sottile dissi:
“ Donna Noble, Helena potete uscire via libera.”
“River?! Sai dirmi dove siamo?” Mi chiese Donna Noble curiosa mentre Helena se ne stava in silenzio ad ascoltare la nostra conversazione.
“Desești 20 giugno 1770; il luogo dove i monaci del Destino sono stati avvistati l’ultima volta con la reliquia e in prossimità della chiesa ortodossa di Santa Parascheva; la più antica della città ed e situata su quella collina laggiù. Forza andiamo a dare
un’ occhiata e cerchiamo di trovare qualche indizio che ci conduca al pugnale del destino.” Così senza nemmeno pensarci due volte, decidemmo d’ incamminarci verso la collina con molta cautela sul sentiero che ci avrebbe portato verso la chiesa rudimentale e raggiungere il nostro obiettivo finale: quello di salvare il Mondo e l’ Universo dal caos.
P.O.V. Pearl
Nel frattempo su Vertigo 5… la giovane Time Lady; stava affrontando una lotta contro se stessa per riuscire a dominare il suo Alter-ego : quello dell’assassina spietata e senza cuore che avrebbe ucciso il suo amato senza esitare con lo scopo di compiacere al suo padrone.
“Buongiorno My Dear; come stai?” mi chiese l’Alchimista mentre io ero assorta nei miei pensieri; la voglia di vendicare i miei genitori era diventata sempre più forte e ogni giorno riuscire a dominare il mio lato oscuro diventava sempre più difficile da controllare. La voce tuonante di Scorpio echeggiava nella stanza senza farsi vedere.
“ E così … il tuo lato oscuro è diventato dominante sul tuo lato umano che non sei più in grado di gestire da sola.”
“Lurido verme schifoso; come osi entrare nella mia stanza! Sai benissimo che non sei più il benvenuto.” Dissi io adirata mentre gli giuravo vendetta.
P.O.V. Donna Noble
Nel Frattempo nella Romania settecentesca io, la dottoressa River Song e la nuova arrivata Helena dopo molte ore di cammino senza sosta finalmente avevamo raggiunto la chiesa ortodossa di Desești e la prima cosa che avevo notato era l’immenso giardino che circondava la chiesa e scavando nella memoria, mi resi conto che quest’ ultima era identica al quadro che diversi mesi prima avevo notato all’ interno della cappellina dell’ Ospedale di Londra, dove il Dottore era stato ricoverato in attesa del suo risveglio e questo poteva soltanto significare una cosa : che molto presto la nostra ricerca sarebbe giunta a termine e con essa la possibilità di salvare il Dottore diventava sempre più vicina e l’equilibrio Universale ristabilito.