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Autore: Allen Glassred    21/08/2022    0 recensioni
DA BLOODY SUNSET
Crowley ed un anziano si incontreranno, grazie ad un anziano che incredibilmente, riuscirà a colpire il tramite di Morte con le sue semplici parole.
Genere: Mistero, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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Il giovane dalla chioma corvina rimane seduto in silenzio per qualche, interminabile istante: attorno a lui tutto è rimasto immutato, nota. Certo, pensa poi: finché non attiverà il suo potere, volontariamente o meno, potrà toccare ciò che vorrà e non lo ucciderà. Ma meglio non rischiare, pensa poi Crowley Glassred: meglio non toccare nulla che sia vivo, altrimenti rischierebbe di ucciderlo involontariamente. Perchè, si chiede il fratello di Dio? Come mai improvvisamente gli sta a cuore ciò che è la Creazione di suo fratello e gli esseri viventi da lui creati? In fondo pensa, per creare tutto questo Dio lo ha segregato per secoli in gabbia. Lui, il suo gemello, ha preferito gli umani e la Terra piuttosto che suo fratello gemello, eppure i primi dubbi iniziano a farsi strada nella mente del corvino: sarà veramente corretto e giusto distruggere ogni cosa e far piombare tutto nell’oscurità, si chiede? Per una volta pensa, non dovrebbe agire come “ Crowley “ e pensare con la testa di Crowley e non con quella di Morte, per prendere questa importante decisione? I suoi pensieri vengono ben presto interrotti dal tubare di alcuni piccioni, riunitisi attorno ad un anziano poco distante. Crowley riflette: solo ora si è accorto di lui, immerso com’era nei propri pensieri non ha nemmeno notato Dino essere più da solo. “ Salve “. Lo saluta cordialmente l’anziano, con un sorriso gentile su quel viso segnato dal tempo.

 

“ Oh… salve “. Saluta a sua volta Crowley, sistemando i propri occhiali da sole anche se, lo sa bene, non c’è sole e potrebbe anche toglierli. Sa bene di aver oscurato il sole, dopo aver colpito il fratello con la propria spada ed averlo gravemente indebolito. Ma ciò nonostante, preferisce celare i propri occhi come se, solo con lo sguardo, potesse comunque uccidere qualcuno. L’anziano sorride bonariamente, per poi avvicinarsi e sedendosi accanto a colui che non sa essere la morte stessa personificata.

 

“ Ha proprio un bel vestito, lo sa? Forse un pò troppo elegante per il parco, ma ad ogni modo fa la sua figura “. Esordisce l’uomo, mentre Crowley non può fare a meno di guardare distrattamente il proprio smoking. Poi il suo sguardo cade sui volatili poco distanti dai suoi piedi, mentre l’anziano getta a terra alcune briciole.

 

“ Grazie… “. Mormora solamente, mentre l’altro nota nel suo tono una vena di tristezza: in fin dei conti è un uomo anziano e che ha vissuto molto, ha ormai imparato a leggere dietro le apparenze ed interpretare le emozioni anche solo da un tono di voce.

 

“ Vuole dargli da mangiare? “. Chiede, porgendo poi il sacchetto del pane sbriciolato a Crowley ed indicando con lo sguardo i piccioni, che stanno ancora tubando in attesa di altre briciole. Crowley pare essere combattuto: da un lato certo, desidererebbe dargli da mangiare ed avvicinarsi a quelle bizzarre creature, che lo incuriosiscono ed affascinano al tempo stesso. Improvvisamente tuttavia, stringe forte la propria mano nell’altra, scuotendo lievemente il capo.

 

“ Forse è meglio di no… “. Sussurra, pensando di poter uccidere gli animali se mai toccasse solo il loro cibo. Ma l’anziano lo sorprende: gli prende gentilmente una mano, per poi porgergli un pò di briciole.

 

“ Credo che la farebbe stare meglio, invece: dia ascolto ad un vecchio pazzo come me, ci provi “. Crowley rimane sorpreso: istintivamente avrebbe voluto ritirare la mano, tuttavia con sua sorpresa si è accorto che il suo potere non ha agito sull’uomo. Non lo ha ucciso, riesce a controllarsi e questo, deve ammetterlo, lo solleva: quell’uomo gli sta simpatico, gli sarebbe dispiaciuto se gli fosse successo qualcosa. Incoraggiato, il Cavaliere Infernale tramite di Morte getta a terra alcune briciole di pane: fortunosamente, ancora una volta non accade nulla di brutto. I piccioni si limitano a beccare per raccogliere le briciole, ma non muoiono. “ Ha visto? È stato semplice “. Fa poi l’anziano, mentre Crowley sussulta lievemente come fosse stato riscosso dai propri pensieri, annuendo solamente.

 

“ Come mai lo ha fatto? Lei non mi conosce, ma è stato così gentile con me… “. Constata semplicemente il corvino, mentre l’uomo dalla chioma grigia sorride amabilmente.

 

“ Lei mi ha ricordato mio figlio, con la sua vena di tristezza che non sono mai riuscito a cacciare via “. Ammette, mentre Crowley porta lo sguardo stupito su di lui, osservandolo da sotto gli occhiali da sole. “ Sa, il mio adorato figlio è morto qualche tempo fa in un grave incidente: avevamo litigato proprio quel giorno, da allora vivo con il rimorso di non avergli detto quanto lo amavo e gli volevo bene. Perchè se anche si crede di odiare quelli di famiglia, in fine non si smette mai di amarli, non è vero? “. Chiede, mentre Crowley sente una sorta di vuoto dentro di sè: per la prima volta prova dispiacere sincero per un essere umano. “ Da allora, dopo la dipartita della mia adorata moglie a causa del dolore, questi piccioni sono diventati un pò la mia famiglia: so che posso sembrarle solo un vecchio completamente fuori di testa, ma… “. A quelle parole Crowley scuote il capo, profondamente colpito da quelle parole.

 

“ Lei non è affatto un vecchio fuori di testa: mi ha fatto capire una cosa davvero importante “. Ammette, mentre inevitabilmente il pensiero va ora ai suoi figli. “ Sa, anche io avevo tre figli: tre figli ed una moglie, ai quali non ho mai mostrato amore. I miei ragazzi sono morti ancor prima che potessi pentirmi per il mio comportamento, mentre mia moglie credo mi odi ancora “. Fa, pensando ad Elluka ed alla maledizione che gli ha scagliato quando, con crudeltà lui le ha detto di non averla mai amata.

 

“ Allora parli con lei: non lasci che sia troppo tardi com’è stato per me con mio figlio o per lei con i suoi. Vada da sua moglie e le dica che l’ama: vedrà che si risolverà tutto. Nessun peccato è troppo grande per non essere perdonato “. Fa con gentilezza l’uomo, mentre Crowley da da mangiare ai piccioni e riflette: forse quell’anziano ha ragione, ma lui non sa se si sente pronto a perdonare Elluka per ciò che gli ha fatto. Ma questa pensa, è tutt’altra storia. Dopo aver riflettuto un momento, il tramite di Morte estrae dalla tasca un ciondolo a forma di goccia fatto di ossidiana, sorridendo lievemente.

 

“ Lo tenga sempre con sè: la proteggerà da ciò che sta per succedere. E se sarà fortunato, la metterà in contatto con sua moglie “. Fa semplicemente il padre di Allen, Krad e Moritz. L’anziano vorrebbe chiedergli cosa intenda, ma non ne ha tempo: una ventata gelida lo investe, poi tutto ciò che vede sono quattro maestose ali: al suo fianco non c’è più nessuno, solamente i piccioni incolumi a terra, che beccano ancora il loro cibo. Tra di essi, alcune piume nere sembrerebbero averli protetti dalla ventata gelida generata da colui che, l’anziano non sa come fa a saperlo, era la morte personificata: indossa la collana donatagli, senza alcun timore. In fin dei conti pensa, può essere l’unico umano al mondo che si potrà mai vantare di aver incontrato la morte ed averle parlato come fosse una sua amica e pari.



Crowley ed un anziano si incontreranno, grazie ad un anziano che incredibilmente, riuscirà a colpire il tramite di Morte con le sue semplici parole. 
   
 
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