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Autore: fenris    27/08/2022    3 recensioni
I segreti della terra dei Rifts, i piani dei suoi eroi, e altre scenette di vita quotidiana per gli sfortunati profughi dimensionali finiti in quel mondo infernale tutti per voi.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arthur Weasley, Harry Potter | Coppie: Bill/Fleur
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Rifts chronicles '
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Lazlo era stata per ormai quasi un secolo la gemma del Canada della Terra dei Rifts. La città Tecnomagica sembrava, a chi l'avesse vista per la prima volta, il ritaglio di un fumetto o film che mostrasse una città del futuro, grazie agli elevati palazzi di cristallo e ai numerosi veicoli volanti che lasciavano comunque spazio a tante chiazze di verde pubblico, non contando ovviamente le bellissime zone che esistevano fuori da essa. Il breve periodo buio, dovuto all'arrivo in massa di profughi dalla distrutta Tolkeen, sembrava essersi definitivamente concluso, e più che mai la città stato era tornata a essere, oltre a un luogo di sapere e sviluppo, una base d'immensa importanza per qualsiasi eroe o avventuriero attraversasse le fredde lande dell'estremo nord americano, specie dopo la fondazione praticamente ufficiale dell'Unione D-Bee.

TechTree Contest #11 - Techno-Magic[Optionally Paired] | HIVE

Neanche due mesi prima, però, uno dei più grandi tra quelli eroi, era caduto in battaglia e giaceva ora tra la vita e la morte. Plato, il dragone che fondó Lazlo e ne diresse per anni il Concilio Dell'apprendimento, aveba guidato diverse settimane prima un attacco contro una legione demoniaca di notevoli dimensioni. I sacrileghi guerrieri di Hades erano sul punto di completare un varco che, oltre a far arrivare moltre altre truppe, avrebbe scagliato terribili maledizioni sullo stesso Canada e le sue genti. Coadiuvando quindi in un'occasione più unica che rara una forza unita di truppe da Lazlo, squadre di Glitter Boy dal Quebec e un vasto numero di volontari o mercenari, Plato era dunque sceso in campo contro gli invasori e ne aveva affrontato il comandante, un potentissimo lord che non vedeva l'ora di sopraffare l'intero continente americano con le proprie orde.

Dragon Vs Worm Demon

La battaglia tra i due generali era stato devastante e aveva coinvolto, come vittime collaterali, molti dei rispettivi soldati. Infine, la millenaria esperienza di Plato, pr quanto ferito, aveva prevalso permettendogli di distruggere il rivale e anche il pozzo demoniaco. I sopravvissuti tornarono dunque separatamente alle loro case, venendo accolti come eroi. Solo dopo però Plato si accorse con orrore che le sue ferite non si rimarginavano, e che i veleni da lui inalati durante la battaglia si facevano sempre più strada nel suo corpo, indebolendo anche i suoi poteri magici. Il resto dell'Unione, informata, inviò i suoi migliori medici e guaritori: medici d'ogni razza, druidi, psichici, Bio maghi e molti altri saggi che fecero del loro meglio per guarire l'antico drago, potendo solo però rallentarne il decadimento. Comprendendo che la sua ora fosse ormai inevitabile, Plato decise di offrire comunque un ultimo dono ai suoi alleati, che in mezzo decennio dai primi contatti gli avevano già dato incredibili soddisfazioni, contribuendo alla sicurezza della Terra dei Rifts.

Ed era per vedere quel dono così studiato che innumerevoli visitatori erano giunti a Lazlo, oltre che per porgere i loro ultimi omaggi all'antico e saggio dragone. Tra questi vi era il giornalista Xenophilius Lovegood. Già partecipante alla schermaglia che aveva visto ferito Plato, l'uomo aveva deciso di tornare in Canada per svolgere un ultimo servizio sulla sua eredità e porgere i suoi commiatti. Accanto a lui si trovava un compagno d'eccezione arrivato in quella turbulente epoca grazie a un misterioso Rift, lo studioso da cui la città aveva preso il nome e che era ridiventato famoso grazie ai suoi viaggi con l'avventuriera Erin Tarn, Victor Lazlo.



<< Ah, Toronto(Lazlo fu costruita sulle rovine di Toronto, appunto) - sospirò l'avventuriero, prendendo una sigaretta- io e i miei amici vi venimmo per festeggiare la laurea, ormai quasi trecento anni fa. Avessi saputo che ci avrebbero costruito sopra una città stato col mio nome....>>

<< La realtà sa essere più incredibile della fantasia, signor Lazlo. Neanche io, quando arrivai in questa dimensione assieme a molti dei miei compatrioti,mi sarei aspettato di trovare le creature che loro ritenevano un mito. Nè di guadagnare più rispetto di quanto ne ebbi mai a casa>>, gli fece eco il direttore del Cavillo, cercando intanto con lo sguardo tra gli innumerevoli visitatori, chi vestito a lutto e chi ancora in assetto da guerra, dipendentemente da come la loro cultura celebrava gli addii a una simile figura. Avrebbe dovuto intervistare molte persone quella sera e non aveva intenzione di sprecare tempo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
I due uomini, girando per le futuristiche strade della Città, videro ogni tipo di decorazione. L'unione D- Bee aveva in seno molte culture e questo si rifletteva nelle decorazioni e pratiche di quel triste commiato: canti dei nativi americani, marionette o disegni dei Loa dal sud America e ovviamente le altre mille danze e preghiere, rivolte agli dei di ogni pantheon affinché aiutassero lo spirito di Plato nel suo prossimo grande viaggio. In un locale poco distante, circondato da una grande folla formata sia da soldati che civili, un Cyber Cavaliere con una folta barba nera raccontava del suo primo incontro col fondatore della città.



<< Ero appena un bambino la prima volta che lo incontrai, uno scudiero al servizio di un cavaliere più anziano - raccontò sir Thomm,capo del congresso dell'Elettorato- lo vidi solcare i Cieli, magnifico e potente come nient'altro che avessi visto fino ad allora. Atterró accanto al mio insegnante, con cui discusse per un po' prima di offrirmi delle caramelle- concluse il guerriero con una triste risata cui seguì un brindisi al drago- lavorare con lui, fondare le basi della nostra società e dell'organizzazione che è così vicina a liberare il nostro pianeta dalle forze immonde che vorrebbero deturparlo, è stato il più grande onore della mia vita.>>.

<< Plato era così. Gentile forse più di qualsiasi altro suo simile, ma anche forte e coraggioso >>, continuó un altro uomo, facendosi strada tra la folla assieme ad alcuni compagni. Era imponente, aveva corti capelli neri e possedeva un fisico colmo di guizzanti muscoli, oltre che coperto da simboli che lo identificavano come un Cacciatore di vampiri Atlantideo. Molto esperto e potente, a giudicare dal numero, e così come Thomm emanava il carisma di un abile leader.

<< Conosci quell'uomo, Xenophilius? >>, domandò Victor al suo accompagnatore, avvertendo subito la forza fisica e mentale emessa dal nuovo venuto.

<< Sì, si chiama Max, è il capo del fronte di liberazione Atlantideo. Grazie a lui moltissimi schiavi negli ultimi anni sono sfuggiti alla presa degli Splugorth.>>, affermò con un vezzo di disgusto nel nominare le più avide creature del Megaverso. Nonostante la grande campagna organizzata per liberare l'Eurasia, non c'era ancora purtroppo nessun piano per ridare finalmente il continente di Atlantide ai suoi legittimi proprietari considerata purtroppo la possanza dei suoi attuali occupanti, intente a condurre un immenso mercato, pieno  delle più turpi merci immaginabili.

<< La prima volta che fuggì da Atlantide, portando con me un primo gruppo di schiavi, ero terrorizzato quanto loro- raccontò Max, alzando una mano per rievocare il primo periodo della sua crociata- Temevo che gli Splugorth lo prendessero come un atto di guerra, contro il mio stesso popolo. E coloro che liberai non erano certi del loro futuro. Venimmo accolti dallo stesso Plato, che ci incoraggió a continuare e ci disse che per quanto la situazione sarebbe stata dura , i nostri risultati sarebbero stati comunque un faro di speranza per chi soffre sulla Terra dei Rifts >>, disse prorompente, generando un'altra ondata di applausi.
 
 
 
 
 
 
 
<< E quel faro si illuminò al massimo quando i Gargoyle vennero scacciati dall'Inghilterra.>>, esclamò un prete guerriero, decorato coi singoli di Morrigan, all'apice di quell'inno, prolungandolo per durata e volume.

<< Ma qui abbiamo due ospiti di riguardo senza bere, chi ha permesso una simile onta?>>, chiese scherzosa una voce che anticipò l'arrivo di Ross, la letale donna cactus e cowboy del team Morrigan, che si diresse dalla coppia di scrittori.

<< Grazie di preoccuparti così per noi, carissima- le rispose Xenophilius, stringendole la mano coperta da un guanto, venendo subito imitato da Lazlo- ma non volevamo disturbare nessuno per stasera, solo goderci questa serata e guadagnare un pò di materiale per i nostri scritti.>>.

<< Ne avrete sicuramente un sacco- sospirò la pistolera attraverso il suo bracciale con sistema radio incorporato- diamine. Dovrebbe essere un funerale, ma sembra una sagra di paese formato metropoli.>>, affermò allargando le braccia come a inglobare ogni bancarella e altare.

<< Questo perchè, sebbene la dipartita di un caro amico sia una grande perdita per noi tuti, quello che stiamo facendo è celebrare quanto ha fatto e quanto ci ha lasciato. Inclusa ovviamente una parte di sè stesso.>>, osservò Victor.

<< Già, questo mese è stato allo stesso tempo una tortura e una vacanza per Arthur. Ha avuto modo di discutere con alcuni dei migliori scienziati del Nord America e oltre, su progetti d'ogni tipo, ma lo scopo principale per cui è venuto lo inorridiva.>>, continuò la pistolera, ben conscia che l'uomo da lei considerato alla stregua di un fratello era ormai stanco di costruire armi.

<< Posso immaginare.... a proposito, sai se sono vere le voci di quell'attacco dal Quebec?>>, domandò il giornalista. Già di suo era molto preoccupato per la figlia, rimasta in Africa dopo la sua ultima missione al fianco di Harry Potter. Quindi un attacco alla città dove lui e molti dei suoi amici si trovavano, nonchè cuore quasi ufficiale dell'Unione D-Bee, non lo entusiasmava troppo. Anzi, lo inorridiva parecchio.

Purtroppo, se Plato e Thomm avevano una colpa, era quella di non essere mai riusciti ad appianare definitivamente le divergenze col Quebec. Quella provincia della Coalizione era addirittura più razzista e paranoica dello stato centrale, aspettandosi sempre un attacco da Lazlo, e la loro recente collaborazione era stato un miracolo voluto dalla necessità.

<< Sì, purtroppo, le nostre spie riportano già notizie di squadre di Glitter Boy in marcia. Arriveranno a giorni, ma per fortuna abbiamo lavorato anche a un piano di fuga.>>.

<< Queste sono le buone notizie di cui avevamo bisogno. Altro che puoi dirci prima del grande annuncio?>>.

<< Non molto personalmente. Ma i miei compagni stavano bevendo con alcuni ufficiali che sotto l'effetto dell'alcool vi diranno tutto quello che volete.>>, disse lieta la pistolera, allontanandosi nella sera coi due colleghi in cerca di altre notizie e se possibile qualche altra bevanda.
 
 
 
 
 
 
Mentre i suoi amici si gettavano nelle celebrazioni, Arthur e i propri collaboratori avevano passato quasi un mese chiusi nel miglior laboratorio di Lazlo. Quel folto gruppo di maghi, tecno fate, maghi, draghi e molti altri ancora avevano trascorso quel lungo periodo con un unico obbiettivo fisso nella loro mente: trasformare Caliber-x nel l'arma a cui si ispirava, la stessa Excalibur, rendendola più potente che mai e pronta soprattutto ad ospitare lo spirito di Plato come arma runica. Scintille di ogni colore volavano da mattina a sera, intere discussioni riguardanti un singolo aspetto dell'arma potevano durare interi pomeriggi e la stessa natura della magia a volte sembra essere messo a discussione in quel loro lavoro che aveva dell'assurdo. Infine, a metà marzo, Arthur diede l'ultimo colpo di martello all'arma del suo sovrano, ora ricoperto di diversi simboli celtici, e con un paio di pinze la portó dinnanzi al proprio volto sudato.

<< Se mai questa spada dovesse finire in mani indegne, Giuro di fronte a tutto il Megaverso che non creeró mai più un' arma >>, disse il Tecnomago, ignorando i complimenti dei colleghi che tanto avevano lavorato assieme a lui negli ultimi giorni. Poche ore dopo, tenendo in mano Excalibur, Arthur si diresse nervoso come non mai negli alloggi del moribondo Plato. Con più di 5000 d'anni d'esperienza alle spalle, il grande drago cornuto era una figura maestosa persino per la sua specie e un incubo per i nemici del suo popolo. Ma sdraiato su una montagna d'oro e gioielli, al posto del possente rettile che Arthur tanto ammirava, c'era solo un anziano uomo avvolto da una tunica d'ospedale sporca di sangue.

<< Oh, amico mio. Sei finalmente venuto a liberarmi dalle mie sofferenze?>>, domandò con un filo di voce l' antico governatore. Sul punto di scoppiare in lacrime, Arthur si inginocchiò accanto a lui. Doveva molto al drago, senza di lui la Vendetta di Morgause, l'organizzazione che aveva posto fine ai piani di Merlino e Nixla, non avrebbe mai avuto successo.

<< Sì... E per egoista che sia, vorrei tanto poter affidare questo fardello a qualcun altro. Già mi porterò nella tomba il pensiero di aver trasformato un simbolo d' onore e speranza nell'ascia di un boia.>>, affermò il Tecnomago, sinceramente dispiaciuto.

<< Tu hai creato uno strumento, Arthur - lo corresse l'anziano drago - hai sempre fatto in modo che le tue macchine venissero usate per difendere le person, mai per far loro del male. Continua ad agire come hai fatto finora e...- Un forte colpo di tosse interruppe la frase, venendo seguito da uno sputo di sangue fluorescente che macchió monete e lingotti- e i nostri popoli non avranno di temere. Ma ormai il mio momento è prossimo. Ora vai, uccisore di Merlino, e consenti a un povero vecchio di morire con dignità >>, tuonó dunque Plato con la poca forza che gli rimaneva. Un' ultima lacrima solcó il viso di Arthur, che si alzò con l'elsa di Excalibur in entrambe le mani . La corta lama in lega Mega-danno generó una lunga spada d'energia Psionica, che l'uomo puntò verso il cuore dell'uomo.

<< Addio, possano i posteri perdonaci>>, pensò Arthur prima di calare la spada con un'unico movimenti. Non ci furono schizzi di sangue o lamenti, solo un breve sospiro di sollievo. Plato era morto e il suo spirito era ora un tutt'uno con Excalibur.

 
 
 
 
 
 
 
 
Dopo aver commesso il suo delitto, Arthur Weasley avanzó sulla passerella del palazzo del concilio, tra le mani un pesante bauletto che conteneva la nuova arma. Alla fine della strada lo attendevano Ar'tuu e Ginevra, vestiti coi loro migliori abiti da lutto e un'espressione adombrata.

Fan Casting Richard Madden as King Arthur in Excalibur on myCast

<< Sire, è pronta>>, disse Inchinandosi davanti al re di Camelot. Questi aprì il contenitore e vide Excalibur, arma tanto familiare quanto estranea.

<< Amica mia - disse Ar' tuu, pieno di riverenza per il suo defunto collega - tu sei oggi rinata nel sangue di uno dei migliori capi che io abbia mai conosciuto. A breve ti porterò con me in guerra e per allora dovrai dimostrare la stessa dignità che lui ebbe prima di morire. Gente di Lazlo-disse rivolto alla larga folla sottostante, di cui facevano parte anche molti dei suoi sudditi - oggi abbiamo perso uno dei migliori tra noi. Presto, scopriremo se in cambio anche la morte può morire !>>, esclamò alzando la sua spada verso il cielo, sparando un pilastro di energia cianotica che esplose creando bellissimi cui seguirono le acclamazioni dei suoi guerrieri e di tutto il popolo

 
 
 
 
Il re dei cavalieri continuò il sermone, parlando delle gesta del drago la cui anima ora riposava nella spada e dei compiti cui l'Unione D-Bee avrebbe dovuto presto assolvere. Dietro di lui Arthur ascoltava, perdendo qualche lacrima mentre cercava di rincuorarsi con le parole del suo amato signore.

<< Hai fatto la cosa giusta, Arthur.>>, disse una voce femminile, anticipando una mano che si posò confortevole sulle sue spalle. Molly abbracciò da dietro il marito, connettendosi a lui con le proprie abilità psioniche per rassicurarlo e farlo sentire al sicuro.

<< Grazie, amore mio.>>, disse il tecnomago, stringendo le dita a quelle della donna, restando lì per svariati minuti, finchè il discorso di Ar'Tuu non giunse a termine. Il guerriero psionico si diresse verso il ministro, con espressione molto seria.

<< Le armate del Quebec sono ormai vicine, è tutto pronto?>>.

<< Sì, vostra grazia- rispose Arthur, stavolta con un sorriso beffardo sul volto- devo dire che vorrei tanto vedere la loro espressione quando arriveranno qui.>>.

L'uomo si fece scivolare un telecomando da sotto la manica e premette un pulsante. In diverse zone sparse per la città si attivarono altrettanti torri e altri dispositivi, illuminando a giorno la sera mentre vari incantatori cominciavano a cantilenare, unendo le loro energie a quelle dei macchinari e della Ley Line che alimentava il tutto. Tutta Lazlo venne avvolta da un globo di luce cianotica, che si espanse fino a essere visibile dall'atmosfera. Quando la mattina successiva le truppe del Quebec arrivarono nei pressi dell'obbiettivo, trovarono solo un'enorme voragine.
 
 
 
Vecchio Mondo magico, 2003, stesse coordinate

Rufus Scrimgeour controllò ansioso il suo orologio. L'anziano auror e leader de facto di quanto era rimasto dell'Inghilterra magica dopo il Cataclisma, aveva con grande fatica radunato il suo popolo e i rimasugli di altre società magiche in giro per il mondo, per portarli nelle rovine di Toronto. Il tutto per assistere a quello che, magia avanzatissima o meno, appariva niente meno come un miracolo. Molti dei presenti, giunte le prime luci dell'alba, cominciarono a dubitare. Egli stesso cominciava a pensare di aver fatto una promessa che non aveva saputo mantenere, e deglutì nervoso.

Finalmente, l'intera zona attorno al campo profughi si riempì di luce, abbagliandoli. Mentre restavano impossibilitati a vedere, la luce prese la forma di magnifici edifici e l'enorme folla che era partita assieme a Lazlo.

<< Mi complimento per la puntualità, Scrimgeour. Moody e Silente sarebbero stati fieri di voi.>>, affermò un soldato appena apparso che si diresse verso il mago. Toltosi l'elmo che gli copriva il volto, si rivelò essere Harry.

Technocrat fashion set : r/DestinyFashion

Ormai quasi ventiquattrenne, l'ultimo membro della famiglia Potter sembrava una versione un pò più muscolosa e soprattutto molto più disciplinata di suo padre. Quando l'anno precedente era giunto nel suo mondo natio insieme alla propria squadra in cerca del diario di Voldemort, in molti avevano creduto in un miracolo, e non a caso poco dopo erano seguiti i gemelli Weasley insieme ad altri Tecnomaghi e Operatori, portando con loro le tecniche per forgiare armi e armature Mega- danno.
 
Fu un grande toccasana per quel popolo, ormai mescolato quasi senza distinzioni tra maghi e Babbani, così provato dalle ultime tragedie. E ora speranzosamente avrebbero potuto rifiorire, fornendo un'ulteriore aiuto all'Unione D-Bee.
 
<< Ho solo fatto quello che potevo per permettere a me e al resto della nostra gente di sopravvivere- disse l'uomo, prima di prendersi il viso tra le mani- ora voglio solo passare a qualcun altro lo scettro e riposare. Questo ventennio è stato un incubo ad occhi aperti.>>.

<< Nessuno potrà biasimarvi- disse Harry comprensivo- Credo che Lazlo sia poi il posto migliore per trascorrere la vostra pensione. Specie ora che non deve più preoccuparsi del Quebec o della Coalizione.>>.

<< Già.... tu sei certo di voler continuare a combattere, figliolo?>>, non potè che domandargli Scrimgeour, e in risposta gli occhi verdi del Mago da battaglia si fecero più affilati che mai.

<< Sì, la lotta in Cina riguarda tutta la Terra dei Rifts, e in parte l'intero Megaverso. Mancarvi sarebbe un insulto alla mia famiglia, ai nostri dei e a tutti coloro che hanno perso la vita da quando giungemmo in quella dimensione.>>, disse stringendo le dita attorno all'elsa della sua spada.

<< Capisco, e non posso dire di disaccordare. Posso solo darti i miei migliori auguri. Che lo spirito dei tuoi antenati sia con te, cavaliere di Camelot>>, si congedò l'anziano mago, dirigendosi dalla propria gente e cominciando i preparativi per risanare quella fosca landa e la loro civiltà.

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Carissimi, questo capitolo vuole essere il de facto prologo a Conquest of the Dark Empire, che sarà l'ultima fic della serie( o almeno della saga di Arthur). L'ho scritto per dare l'ultimo power uppone( Excalibur potenziata dallo spirito di Plato, diventando un'arma runica come quelle del gioco, oltre a possedere la tecnologia con cui venne costruita in questo verse), mostrare la caduta di un grande leader come lo è stato Plato e dare un pò di tranquillità sia a Lazlo che alle comunità magiche rimaste nel loro mondo natio, straziato dalle incursioni dimensionali.

Non so dire quanto manchi al volume vero e proprio, visti altri impegni. Dipende tutto  dall'università e dal tirocinio, ovviamente, ma spero di cominciare a pubblicare verso Gennaio, meglio ancora se per allora avrò concluso Cuccioli di Ulric. A presto.

 
  
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